La situazione economico-finanziaria del Paese

La situazione economico-finanziaria del Paese La situazione economico-finanziaria del Paese all'Assemblea generale della Confederazione Bancaria Chiaro monito del Ministro Mosconi ai dirigenti degli Istituti che raccolgono i risparmi dei cittadini -- Le relazioni del presidente a a e e a n r n n a a : e . e n n i t a , o a l o o e no ndi n o oto, 1 o, aa oa. e Roma, 16 notte. Nel gran salone della sua 6ede di Roma, a Palazzo Alfieri, la Confederazione generale Bancaria Fascista ha tenuto stamane l'assemblea generale della sezione economico-finanziaria alla quale sono intervenuti anche que61 anno i rappresentanti del Governo, del Panilo e del mondo finanziario italiano. Al tavolo d'onore hanno preso p06to S. E. Mosconi e le loro Eccellenze Bottai e Lessonn e S. E. Stringher, governatore della Banca d'Italia. Presiedeva u presidente della Confederazione, on avv. Bianchini, Erano quasi al completo le rappresentanze delle banche associate. Per la Commerciale Italiana abbiamo vi*lP V-i0^ ^fretti e il comm. Baratti, per il Credito Italiano il comm. Chiavelli, per la Nazionale di Credito il dott. Giomini, per il Banco di Roma 1 comm. Vitali e Veroi. por la Banca o America e d'Italia il comm. Astarita, Per il Credito Marittimo il comm. Carei-toni, per la Commerciale Triestina n comm. Benedetti, per la Banca Agncola Italiana il comm. Tibò, per U eredito Commerciale il- comm. Brandom per il Banco d| Chiavari il commend. Dall'Orso, per la Fiduciaria Finanziaria 1 avv. Treves, per il Monte di Popolare di Napoli 11 comm. Giardini, Per il Banco Lariano il comm. Tava- S^J!?r 11 B?"?co di Nano11 U comm. Bocchi e moltissimi ali.ri. L'on, Bianchini ,.Von Bianchini, presidente della Con«iUxEK*6, dPpo avere ringraziato le g"Sf"* Per il loro intervento e riaffermata la disciplinata devozione della famiglia bancaria al Capo del Governo, pronuncia un denso discorso riferendo minutaméìtte stilla situazione economico-fliaanzlarii' del Paese. La relazione contiene una ampia e documentata disamina della situazione dell'economia nazionale che si è andata determinando nel 1928 .e quale si prospetta ai momento attuai».. L'oratore osserva anzitutto come il decreto di stabilizza zione non potrà di per sè segnare la mie delle difficoltà nel governo delle cose bancarie, ma che grandi passi si sono fatti verso il completo riassestamento dell'economia e analizza le vicende monetaria dell'annata, tanto in relazione agli andamenti internazionali, che alli politica dell'istituto di emissione, la cui attività è stata dalla legge sapientemente regolata. Egli tratta soprattutto della speculazione americana e della bilancia commerciale dell'Italia. Minuti dati per il triennio 1926-1928 sul corso dei cambi, sul mercato delle singole merci e sulle vicende della circolazione monetaria e creditizia completano la esposizione. L'oratore analizza quindi in partlcolar modo l'opera della Banca d'Italia, di cui illustra le cifre principali delle situazioni di fine mese. Egli giudica favorevolmente la tendenza proseguita da parte dell'Istituto di emissione alla deflazione economica. Anche 1 bilanci della grande banca, opportunamente mostrano piuttosto contrazioni che dilatazioni nel portafoglio e in altri conti attinenti a operazioni attive. Politica, questa, opportuna, non meno di quella per cui, sia nel campo industriale che in quello bancario, si promuovono movimenti di concentrazione e di revisione. In proposito della tutela del rlspar mio, l'oratore osserva come l'esperienza conferma .a convenienza di affidare all'istituto di emissione le vaste azioni di controllo predisposte dalla lenta azione che deve svolgere senza creare errori o intralci. L'on. Bianchini si occupa poi del mercato finanziario in relazione alle variazioni intervenute nell'attitudine dei traffici attraverso successivi mesi con una certa connessione a quella del mercato americano e all attitudine del traffico. Nota come il risparmio privato prenda poca parte al movimento delle operazioni dì borsa e come si possa constatare la buona riuscita delle numerosa emissioni di azioni; commenta la tendenza ascendente dei prf mi mesi del 1928 e la successiva tendenza declinante specie per i moli a rendita Variabile, tendenza che proce- ^icordal'dati sulle emissioni d'azioni e commenta il relativo notevole incremento n*l capitele complessivo delle società Incremento determinatosi prevalentemente nella prima parte del- l' Passando a dire del commercio con l'estero, l'on. Bianchini ne iUustral andamento in relazione specialmente alla dilatazione, negli acquisti di merce forestiera, dilatazione che in parte sembra destinata a proseguire. l Tiratore ricorda la contrazione determinatasi nei raccolti agricoli dovuta a sfavorevoli condizioni atmosferiche ina nota alcuni nuoni risultati della campagna (vino, canapa, lino, barbabietola) il fervore di iniziative che caratterizzano l'economia agricola e sicura promessa di futuri progressi sta Pure tenti e graduali. Quanto alle ndustrie egli nota come sia proseguito nel 1928 il vasto lavoro di riorganizzazione sia tecnica che economica delle aziende, quanto ai risultati dei vari rami, dei parziali progress (telle Industrie minerarie, automobilistiche, edilizie, della carta, laniera <- estollitire- dei felici andamenti dell Industria idro-elettrica e dei vari andamenti degli altri rami. L'on Bianchini osserva come occorra proseguire la selezione fra le imprese e fra gli impianti col sacrificio degli organismi non vitali. Deve avvenire coordinamento di opere e di Iniziative, devono sottoporsi a minuta critica i bilanci e le valutazioni anche a costo di recidere dividendi e mieli» capitali, dove risolarsi l'or.!:nniTte:i tònmlddudisdmtardanbdLculdtmldillilapintoibnsbtuctSrmutcscac a a l e e i a e o i a - i e - n e a e a aaa no alae e, ia ermo vdi a e » i tò interno, l'assetto tutto delle gestioni e delle opere per raggiungere la maggior economia e razionalità nell'ordine del lavoro. Verso quest'opera di trasformazione economica e tecnica depono tendere tutti gli sforzi degli uomini dell'industria. U Ministro della Finanze Si alza quindi a parlare fra la più deferente attenzione dell'assemblea, il Ministro delle Finanze S.' E. Mosconi, il quale pronunzia il seguente discorso : « Camerati e signori: Con grato animo iio accollo i iiiv.io eoite.-e ui partecipare a questa importante adunata annuale della Confederazione bancaria fascista, poiché è per me motivo di soddisfazione di trovarmi in mezzo agli egregi rappresentanti degli organismi costituenti quella compagine bancaria, cui è affidata tanta parte delle fortune economiche del Paese. La 'vostra Confederazione, inseritasi con alto senso di collaborazione in un ordinamento corporativo nazionale, rappresenta un blocco formidabile di forze, ed io seguo con vivo interessamento l'attività, rivolta all'esame e alla cura dello svolgimento dell'azione bancaria e delle condizioni dei mercato finanziario. U punto formo o intangibile « Assai complesso e delicato è certo il compilo della Banca, specie in Italia, dove la limitazione del capitale e la lentezza del suo accrescimento impongono un'accurata selezione degli investimenti ed un severo e ponderato governo del credito. D'altra parte il normale svolgimento dell'attività bancaria ha incontrato gravi, eccezionali difficoltà nel lungo periodo tra-| scorso dalla guerra a quello della stabilizzazione monetaria, la quale costituisce un punto fermo e intangibile, come è stato anche testé solennemente riconfermato dall'alta parola del Sovrano e dall'unanime consenso del rappresentanti della Nazione nel primo Parlamento fascista, che ha dato una base salda e definitiva al riassetto economico del Paese. Ma.le ripercussioni di quel doloroso periodo si sono anche da noi. come ovunque, necessariamente protratte in taluni casi anche dopo la riforma monetaria e, come dovunque, le esigenze di un completo e radicale assestamento non possono che condurre inevitabilmente alla graduale eliminazione degli organismi deboli o non vitali nel campo bancario, non meno che negli altri dell'attività economica. • Fra di noi il fenomeno non ha assunto vaste proporzioni e se taluni istituti in numero assai limitato e quasi tutti di secondaria importanza sono caduti in dissesto, ciò fu soprattutto dovuto a operazioni condotte con insufficiente accorgimento e talora a manchevolezze di gestioni. E' per certo meritevole di rilievo lo spirito di solidarietà e di collaborazione generalmente dimostrato dagli istituti dì credito per arginare le crisi o per rinforzare gli organismi ritenuti capaci di superare le particolari difficoltà del momento, mentre da parte sua il Governo fascista, ben consape vole dell'alta fusione delle banche nel la vita economica delle Nazioni, ha ognora cercato, nei limiti del possibi le, di favorire e di accelerare questa opera di sostegno e di risanamento ed ha altresì procurato, con le dispo sizioni sulla tutela del risparmio, di assicurare una provvida disciplina ed una vera vigilanza agli organismi cui è affidato l'impiego di ciò che rappresenta il frutto del sudato lavoro del nostro popolo parsimonioso. Le responsabilità degli amministratori t Ma più ancora che in norme di legge, le quali in questo delicato campo non devono intralciare le utili ini ziative private e le esigenze di una certa autonomia di gestione, la veTa garanzia del risparmio deve risiedere anzittutto nell'opera scrupolosa e sagace dei dirigenti gli istituti bancari, Essi devono intendere — e certo intendono nella loro grande maggioranza — che specie in Regime fascista, che è regime di costruzione nazionale, la funzione del credito deve sopra ogni cosa ispirarsi ai superiori interessi del paese ed a qdesti convergere la sua azione procurando di prov vedere con saggia gradualità e con opportuna distribuzione ai bisogni crescenti della produzione, dando la preferenza a quelLi che. all'interesse generale meglio corrispondono. « L'attività dei vari istituti deve op riortunamente coordinarsi cosi da as sumere le forme di una feconda e con«| grua collaborazione. Sono perciò da evitarsi rivalità e attriti che conduca-no, con generale precipizio, oltre 1 confini di una sana e proficua concorrenza, non meno che quegli eccessi speculativi che riescono di grave dan no per la ripresa industriale e coni merci-ale che meritatamente abbisogna dell'elemento e dell'appoggio del ere dito. Dal canto loro' gli amministra lori tinti devono sapere, e certamente sanno nella loro grande maggioran za che, specie in Regime fascista, accettare un incarico impone il dovere di consacrarsi interamente ad e6so di assumere tutte le responsabilità che ne derivano {approvazioni). • Queste sono assai gravi e delicate per elli amminis|.ra il denaro dato dalla fiducia degli azionisti e derivan te dal lavoro dei risparmiatori, verso costoro non meno che verso il Paese; e chi le a6sume deve essere disposto a risentire anche tutte le conseguenze che una men che rigida e oculata gestione può recargli, e subire tutte le sanzioni che possono derivargli dalle nostre leggi (applausi). • Chiunque pertanto, in qualsiasi veste, si nreiini della gestione del credito iIpvp. a'.ln dote frmlnmentnle della si: i -.- iosa tèttilUdine, aggiungere ladilvvdnnsorcddsudpamleegagrssfidtopl'mtinmssgsssgcdvbecappdsFcsnl a l i i a a e , a n i a e la piena coscienza di essere in grado di compiere seriamente e Interamente il suo dovere di amministratore e di vigilato-re. Occorre abbandonare il malvezzo di ricercare da un lalo e di dare dall'altro — specie per la composizione di Consigli di amministrazione — nomi di persone le quali possono essere ragguardevoli per illustri natali o per posizione politica, ma che in realtà non rappresentano che un'etichetta perchè non sanno o non intendono recare alcun contributo effettivo di azione, e che poi, ben spesso, sono soltanto pronte, al primo delinearsl di una responsabilità, a invocare l'alibi della propria ignoranza e della propria assenza. (Vivissimi, prolungali applausi). li denaro dei risparmiatori e quello dell'Erario ■ D'altra parte il pubblico dei risparmiatori ha il dovere di non lasciasi allettare dalle apparenze delle etichette esteriori, dalle promesse di più larghi guadagni. Ha il dovere di essere bene avveduto nello scegliere e nafcilgilare gli impegni del proprio derftwT Non Ti deve neanche lontanamente pensare che ai risultati di cattive amministrazioni, non sempre in buona fede, si possa porre rimedio mediante sacrifici dello Stato e dei contribuenti. 11 denaro che con tant<u fatica l'agricoltore, il commerciante, l'industriale, il professionista versano nelle casse dell'Erario, è sacro, e il Governo verrebbe meno al suo primo dovere se consentisse che esso fosse distratto dalle sue naturali altissime destinazioni per rimediare ad una situazione malsana. « lo sono sicuro che siffatti propositi che con franca parola vi ho esposto, severamente e fortemente- perseguiti molto potranno contribuire.-a-risanare del tutto e a consolidare la nostra compagine bancaria nelle sue già salde basi é ad assicurare ufi saggici governo del credito. Io sono altresì sicuro che il Governo troverà in tali direttive la più cordiale e la più attiva collaborazione nell'opera di questa benemerita Confederazione (applausi). « Camerati, signori, « In tutti 1 campi della nostra vita economica sono già notevoli gli accenni di una promettente ripresa e anche 1 depositi a risparmio dopo uri periodo di rallentamento vanno man mano riprendendo il loro ritmo di incremento. Certo tutte le difficoltà non possono dirsi interamente superate e nuovi sforzi e nuovi sacrifizi si richle dono dal lavoro assiduo e dalla vo lontà concorde e tenace di tutti. Ma è certo del pari, nessun dubbio può sorgere, che la mèta sarà raggiunta anche nel campo economico ove si tenga mente alla memorabile disciplina raggiunta da tutto il popolo italiano sotto l'impulso animatore e la guida sapiente del Duce ». L'ordine del giorno Dopo il discoi so del Ministro delle Finanze, 1 rappresentanti delle Banche hanno proseguito 1 lavori dell'assemblea discutendo 1 vari argomenti all'ordine del giorno e in particolare i risultati dei lavori della Commissione per la semplificazione e la razionalizzazione dei servizi bancari nonché diverse importanti questioni di carattere tributario. In questo campo hanno per acclamazione votato il seguente ordine del giorno: « L'assemblea generale ordinària della Conlederazione generale bancari fascista dà manlato alla presidenza di esprimere al Governo nazionale e in particolare al Ministro delle Finanze, il plauso per le disposizioni adottate in ordine alli proroga delle facilitazioni per U fusioni delle società e per il regolamento dei prestiti all'estero, nonché per le precise disposizioni impartite per l'assoluta difesa in ogni caso del segreto bancario sulle operazioni compiute dalla clientela; esprime inoltre pieno compiacimento per le disposizioni allottile in materia tributaria in ordine alla non tassabilità degli aumenti del valore degli impianti ristillanti dall'adeguazione alla nuova parità della lira, nonché per la con ferma della pratica costantemente se gulta in ordine alla detTaibllltà del reddito tassabile degli interessi passivi anche corrispondente a capitali inve stili in titoli ». 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Luoghi citati: Italia, Napoli, Roma