Il bilancio della Giustizia alla Camera

Il bilancio della Giustizia alla Camera Il bilancio della Giustizia alla Camera Importante discussione sull'ordinamento delle maestranze dei porti li Presidente on. gS apreTse- ^duta ale ore> 16, Sono presenti nel- sr™l™c„iroa, d«Putati Al banco del iGpyerno siedono i Ministri Ciano, sBeliuzzo, Rocco ed i sottosegretari on Gazzera, Bianchi, Casalini e Pennavaria. Si passa alla discussione sui diségni di legge riguardanti l'ordinamento delle maestranze portuali, la proroga del termine per la classificazione delle navi del registro italiano, le nuove disposizioni limitatrici alla iscrizione nelle matricole della gente di mare, la obbligatorietà degli impianti raddogognometnci e radiotelegrafici sulle navi mercantili. o o n L'ori. Barai a l'ordinamento dalle maestranze portuali BARNI prende : la parola per rilevare la grande importanza sindacale e .politica del disegno di legge relativo ali ordinamento dèlie maestranze portuali, che ha le sue origini in quello esistenze per il porto di Genova, che comprende diecimila operai ed ha una importanza veramente nazionale. La istituzione-In tutti i porti di Auvauto* rità che abbia il potere di regolare i rapporti tra organizzazioni sindacai! e cooperative portuali di lavoro, e di fare nelle compagnie portuali la epurazione degli elementi non sempre intonati alla comprensione del problema nazionale della produzione, rispondeva a un bisogno veramente sentito ed era pienamente conforme ai principii corporativi dello Stato fascista. Si è creato un nuovo sistema di compagnia che desse le necessarie garanzie sindacali con un carattere suo proprio, profondamente diverso da quello che ha sempre avuto nel passato. Il nuovo ordinamento ha potuto affermare chiaramente il principio che il porto non è in funzione degl1 operai che vi lavorano, nè della città in cui si trova, ma di tutta la Nazione. L'oratore si dichiara lieto di constatare come le maestranze portuali, riunite In cooperative di lavoro, abbiano disciplinatamente accettato la rinuncia a tutti i diritti loro derivanti dall'ordinamento cooperativo, e si siano, con ordine perfetto, inquadrate nello Stato corporativo, in piena obbedienza ai comandamenti del Duce {Applausi). Sindacato e oooparaznne GL'IDI dichiara di volere esaminare, più che la portata intrinseca del provvedimento, il suo significato nel quadro della politica sindacale del Governo fascista. Una delle zone ancora nebulose dell'ordinamento cooperativo è quella che l'oratore definisce la « zona di congiuntura • tra sindacato e cooperazione. « Oggi invece — dice l'on. Guidi — il Governo fascista ha fornito in maniera chiara e definitiva t criteri e le direttive della sua politica al riguardo, restituendo tutte le funzioni sindacali, che specialmente nel porto di Genova erano detenute dalle cooperative, ai sindacati, e radendo al suolo le organizzazioni cooperativistiche, ormai culla di illegalismi e di mala gestione. I cooperativi sti ad oltranza devono ormai persua dersi che è vano voler fare esorbitare il cooperativismo dai suoi naturali con fini, e ciò tanto più che il cooperativismo ha dimostrato in passato la sua incapacità ad assolvere i problemi sociali della produzione, poiché non è riuscito ad anticipare nessuno di quei risultati, in seguito raggiunti dal sin* dacalismo >. La Camera a queste parole rumo reggia. Il PRESIDENTE, rivolto all'assem blea dice: « Lasciate almeno che a scolti io! » (Si ride). GUIDI continua dicendo che, sebbe ne il Fascismo abbia saputo inqua drare anche il movimento del cooperativismo in quello che aveva di sano e di vitale, sopratutto nel campo del consumo, del credito e dell'edilizia, tuttavia, nel campo socialmente più importante della produzione, il sindacalismo ha avuto la preminenza. Ma anche il sindacalismo è superato dal corporativismo fascista che non lo nega, ma lo ha trasformato. ROSSONI: — Non è vero! Il sindacalismo è la base del corporativismo! GUIDI: — Bisogna guardarsi dall'equivoco che si tenta talvolta di fare tra cooperativismo e corporativismo. Si tenga conto che, mentre 11 primo realizza la collaborazione tra indivi dui soltanto nella cerchia della impre sa che li unisce ; il secondo è Ja collaborazione delle forze della produzione nel quadro dell'interesse nazionale. ROSSONI : — Ma si vuol mettere 1 sindacati contro le cooperative? GUIDI passa poi ad occuparsi del l'altra tendenza, quella dei sindacai verso esperimenti corporativi. Nega che, come taluno ha asserito, il decreto del gennaio abbia il significato di passaggio delle compagnie portuali al sindacati. Il Governo fascista ha applicato, nel caso concreto, le direttive già altre volte manifestate contro i pericoli delle gestioni economico-sindacall La nella separazione tra le coope rative portuali ed i sindacati ri sponde ad un'opera di vera organizzazione fascista, perchè il sindacato in Regime fascista ha perduto ogni carattere, di &&OjU£ziofie-p«r. iMìima di ia? rus ^È^^i^ta^ « so non rappresenta più gli interessi di o individui, ma di una categoria, profes- p stonale,inquadrata nell'Interesse gene- pe * e l , ù a l o ! e . o e 1 a i l à i n t? rale della Nazione MEZZETTl: — Ma lei vuole creare un nuovo sindacalismo? GUIDI prosegue che qualunque attività economica sarebbe in netta antitesi con la essenza e lo spirito del sindacalismo fascista, che ha potentemente trasformato il sindacato da associazione, da conventicola, jn organiz zazione non più di individui ma della categoria professionale. Gli inscritti ed i non iscritti sono tutti uguali di fronte al sindacato, ed a tutti ugualmente deve estendersi la tutela di questo. Se i forniti di tessera vogliono impiantare qualche speculazione cooperativa, lo facciano pure... VOCI: — Nessuno vuole speculare! FIORETTI: — Perche l'oratore non ta all'argomento? GUIDI, continuando, accenna alle diverse fasi del sindacalismo fascista, e dice che esso nell'avvenire dovrà, essere diverso da quello che è stato nel passato. ROSSONI: — Ma 1*1 c'ersi allora? BARBIELLINT : — Noi siamo fieri di quello-, paséaió! Guidi conclùdo esaltando la rivoluzione compiuta dal sindacalismo in regime corporativo fascista, ed affermando la necessità di essere intransigente contro ogni tentativo di 6ua deformazione. CIARDI rivendica al ministro Ciano il merito della trasformazione dell'ordinamento delle maestranze dei porti (appiausi). L'azione dello Stato è stata rèsa preminente soprattutto con l'istituzione delle compagnie portuali, che insieme con le altre provvidenze varrà a rendere sempre più ordinato il lavoro nei porti. « Il soffio vivificatore del Fascismo — dice l'oratore — ha rinnovato la vita portuale, introducendo opportune riduzioni di tariffe aumentando il rendi mento giornaliero dell'imbarco e sbarco. Inoltre è stato possibile diminuire le spese generali sostituendo alle varie società e cooperative un organismo unico secondo le diverse specialità di lavoro, e cioè le compagnie, che hanno risolto il problema di conciliare i compiti dei sindacati con il divieto alle associazioni sindacali di esercitare il commercio •. I quattro disegni di legge vengono approvati U distintivo par le famiglie del caduti Nella discussione del disegno di leggo per la conversione in legge del decreto concernente la concessione a" l'Associazione nazionale madri, vedove e famiglie dei Caduti e dispersi in guerra, della escluvità della fabbricazione e vendita del distintivo istituito per i padri autorizzati a fregiarsi delle decorazioni concesse ai figli caduti in combattimento o per ferite riportate in guerra. GUGLIELMOTTI rileva il grave in conveniente verificatosi per il fatto che moltissimi padri di decorati si sono fregiati delle medaglie dei figli, e dice che la creazione di uno speciale distin tivo urta contro il principio che le de colazioni al valore sono inerenti alle persone dei combattenti decorati. Propone perciò che sia sospesa la discus sione del disegno di legge GAZZERA, sottosegretario per la Guerra, rileva che non si tratta di una coneessione nuova ma soltanto della disciplina della vendita di un distintivo, concedendone il provento alle as sociazioni delle madri e vedove dei caduti. Lo stesso distintivo specifica che nop si tratta di una medaglia alla persona che se ne fregia. Non può perdo accogliere la proposta di sospensiva dell'on. Guglielmotti. GUGLIELMOTTI dichiara di non In sistere, e il disegno di legge è appro vato. Si approvano senza discussione altri vani disegni di legge, fra cui quello per la conversione in legge del decreto di abrogazione del R. D. L. 3 agosto 19-25. concernente la moratoria italo-jugoslava; quelli pe* la conversione in legge del decreto 24 gennaio 1929. con tenente la proroga del privilegio spe ciale sulle merci e derrate di proprietà degli enti di consumo; per la conversione in legge del decreto recante mo diflche alla composizione della Commissione per l'esam* delle proposte di concessione della decorazione della stella al merito del lavoro VASSALLO Ernesto presenta la relazione sul disegno legge che reca disposizioni sull'esercizio dei culti ammessi mnztiimmmDl^lU II JU-L1 CCCl I viri L. U 11 1 «Hill I1C5M nello Stato e sul matrimonio celebratdavanti ai minir-tri dei culti medesimTTVERDI presenta la relazione sul rlise- present gno legge, per l'interpretazione auten fica delle norme relative alla dispensa del personale degli enti locali. Il Manolo dalla Blustizia Si apre la discussione sul bilancio della Giustizia 1929-1930. MILANI. segnala anzitutto l'impor tanza del decret-;. con cui nel decen naie della Vittoria, si e addivenuti ali unificazione legislativa delle Provincie annesse alla Patria, disperdendo anche gli ultimi residui di una nostalgia letfgs&attyaj età* Bfiterva a&j&a fax Bensa» ««^^*f^r^ on. Rocco che tale ùniflcafionT ha sa plèntamente preparata (VìvS!imi al piami™ Rileva'conte negli uìtUnl anni a a a i a a i o o o n à i a i decreti di legge siano stati ecessivamente numerosi e talora anche abbiano peccato per la forma e per mancan za di coordinazione. Conviene por mente — dice l'oratore — alla necessità di rivedere e coordinare tutta la legislazione esistente, affidando ad uno speciale comitato tale importante opera, e occorre modificare il sistema di emanazione dei provvedimenti legislativi. Dovrebbero formare oggetto di leggi poche fondamentali materie. La legge Rocco, sulla facoltà di emanare norme giuridiche, ha fatto un primo passo su tale cammino, ma molto è ancora da fare nel senso di delimitare meglio la sfera di attività legislativa del Parlamento da quella del Governo, fissando le caratteristiche delle leggi formali. Il Fascismo lascerà anche in questo campo una impronta originale, ispirandosi alle tradizioni di Roma, di cui ha i segni e lo spirito liei creare gli ordinamenti di uno Stato robusto, saldo e potente». (Vivi applausi). MANARESI, questore, presenta il bilancio consuntivo della Camera per l'esercizio 1927-28, e il bilancio preventivo per l'esercizio 1929-30. Indi si riprende la discussione del bilancio della Giustizia. ALBERTINI fa l'elogio della Magistratura italiana, e rileva che un grave difetto intrinseco consiste nella enorme quantità di affari che si accentrano in alcune sedi, onde occorre perequare la distribuzione dei funzionarli fra i diversi centri, specializzare le funzioni direttive, e ricostituire organi giudiziarii soppressi senza giusto motivo. Dichiara necessario il decentramento dell'amministrazione della Giustizia, anche per- contribuire a eliminare quel fenomeno dell'urbanesimo che il Governo fascista combatte con tenace vigore. ti nuovo Codice Penale M ... _ " — 1 - * - 1 « „rt J1 tici?™? «0S?,,,ri °lf°t„M? TTì?,sslH°nlr?,J£ /n di n-,HP,- ÌV - 1 .: ''? , eJ."°- £\'ì f a o e e » Venendo alla riforma dei codici, l'on. Albertini plaude al progetto del Codice Penale, che costituirà un più efficace baluardo contro la delinquenza, e che contrappone alla concezione di Stato liberale quella di Stato fascista con fini e volontà proprie, dettando una più efficace tutela della personalità dello Stato, rinvigorendo la tutela della famiglia e della pubblica morale, del sentimento religioso, della economia pubblica, ed elevando il prestigio e l'autorità della giustizia e della pubblica amministrazione. Il nuovo codice si occupa con spirito moderno dei minorenni. L'oratore dice che è da augurarsi che il Codice entri presto in vigore, segnando una nuova conquista del Fascismo. Ma la riforma penale — prosegue l'on. Albertini — sarebbe incompleta, se ad essa non si uniformasse il regime degli istituti di prevenzione e di pena. Già cui passaggio della direzione generale delle carceri e riformato ri al Ministero della Giustizia, si è resa più vicina alla funzione giudi ziaria la fase conclusiva del procedimento quella in cui le sentenze rice vono esecuzione. Ma il presidio della funzione giudiziaria non deve fermarsi alla condanna, e l'alta vigilanza del magistrato deve intensificarsi nel 10 stadio esecutivo. Negli Istituti penali si attua la disciplina più umann e vige un regime morale, alimentare ed igienico non inferiore a quello che molti detenuti. hanno lasciato nelle loro case •. Il PRESIDENTE ricorda all'oratore che per una disposizione regolamentare nessun oratore può leggere per più di 15 minuti. ALBERTINI dichia ra che si atterrà all'invito del Presidente. Rileva il misero trattamento del personale di custodia, e si pone 11 problema della industrializzazione delle carceri e della valorizzazione del le colonie agr'cole. L'oratore termina esprimendo la certezza che l'opera grandiosa del Fascismo anche nell'amministrazione della giustizia realizzerà quegli ideali di perfezione che sono nella coscienza giuridica del popolo italiano (vivi ap plausi). Le sedute serali della Gamera TURATI propone che 1 lavori della Camera si tengano nelle ore serali, rilevando che l'orario serale, anche se può portare un relativo disturbo ad al cimi deputati, consentirà un più trandelie comi mem e ni la vori del Penato e a quelli della Carne ra, e ai deputati che hanno responsa bilità di organizzazioni sindacali e politiche, di dedicare a tali uffici la loro attività durante la giornata (app(ausf). Il PRESIDENTE pone a partito la proposta Turati, che viene approvata, e avverte che, per poter organizzare per le sedute serali, che avranno inizio dalle ore 21. tutti i servizi della Ca mera, questa deliberazione sarà npplt cat-i a cominciare dalla prima seduta della prossima settimana. I.a seduta termina alle ore 13,45; do. mari scinta-0?4.ca sJie.. 18, . tnsspcclpttSèdcdlimcsm

Luoghi citati: Barni, Genova, Roma