Colpo di forza in Germania contro i comunisti

Colpo di forza in Germania contro i comunisti Colpo di forza in Germania contro i comunisti II Governo socialista di Prussia d'accordo col Governo del Reich scioglie le organizzazioni armate rosse e ne sequestra ed incamera il patrimonio a favore dello Stato == Il provvedimento adottato anche in Baviera Berlino, 6, notte. Mentre oggi la. polizia toglie lo stato di eccezione nei due quartieri della sommossa comunista, il Ministero degli Interni prussiano fa cosa assai migliore ed importante, da tempo invano reclamala ed attesa: scioglie le organizzazioni armate rosse. Il ministro Grzesinski emana infatti, un decreto col quale, in base alla legge per la prolezione della Repubblica, alla legge penale e alla legge sul diritto di associazione, scioglie la Lega dei combattenti rossi e le organizzazioni da essa dipendenti cioè quelle del Fronte giovanile ros ro e della Marina rossa, come tutte le rispettive istituzioni; e dispone che il patrimonio di tutte queste organizzazioni venga sequestrato e incamerato a favore del Reich. Della esecuzione del sequestro e dell'incameramento sono incaricate le polizie locali. Il provvedimento è stalo comuni cato alle direzioni delle organizzazio ni steste e in quanto al sequestro, numerosi poliziotti, contemporaneamente e di sorpresa, sono apparsi negli uffici delle direzioni circondariali di Berlino e Brandeburgo, della Lega dei combattenti rossi e delle altre organizzazioni, nonché nelle abitazioni dei dirigenti di tutte queste istituzioni e hanno proceduto senz'altro al sequestro e all'inventario degli atti, dei documenti e di tutto il denaro trovato in loro possesso. Anche i conti che le organizzazioni medesime hanno nelle diverse banche sono stati dichiarati sotto sequestro. Contemporaneamente questo provvedimento era stato imitato dal Governo della Baviera, a Monaco, dove anche quel Ministro degli Interni ha sciolto e proibito le medesime organizzazioni e sotto-organizzazioni comuniste e proceduto ai relativi se que stri. L'importanza della deliberazione Si tratta di fatti grossi, di fatti importantissimi da segnare veramente albo lapillo nella storia della social-democrazia tedesca. Certo non è tutto, ma un gran passo è stato fatto e il coraggio necessario per affrontare anche questa prova i socialdemocratici se lo sono dovuto dare. Se la cosa non è stala meravigliosa per quanto riguarda il Governo di Monaco, che è un Governo 'di coalizione ancora di destra, essa invece è estremamente significativa e ammirevole in Prussia, nella Prussia rossa, dove è un Governo socialista e socialista è non solo il Presidente del Consiglio, ma anche il ministro degli Interni stesso, Grzesinski, che ha preso il provvedimento. Il decreto esplicitamente fa notare che il provvedimento è slato preso di concerto col Governo del Reich, e lo motivò con l'argomento, che i fatti hanno dimostrato, che lo scopo e gli atti delle disciolte e proibite organizzazioni erano nettamente diretti alla eversione del regime repubblicano vigente. Non ci voleva molto ad accorgersene e il Governo socialista, nella imbarazzante necessità di dover assicurare la sua popolarità in concorrenza con gli ex-fratelli comunisti, ci ha messo parecchio. Ma, alla fine, se n'è accorto e ha agito in conseguenza. Meno male. Ci è voluto il sangue: à quelque chose malheur est bon. C'è anzi un giornale, il nazionalista Lokal Anzeiger, per esempio, che maliziosamente spiega il lungo temporeggiamento della proi- bizione con il fatto che la mentalità socialista aspettava forse che gualcite altro guaio fosse provocato dalla analoga organizzazione di destra degli Elmi di acciaio, per aver così modo di equamente distribuire, con bilancelle perfettamente democratiche, il rigore dalle due parti e sciogliere contemporaneamente tutte e due le organizzazioni. I documenti posti in salvo Ma il calcolo è andato male e per ora soltanto l'organizzazione comu nista iva potuto essere sciolta. Una volta decisisi, però, come spesso accade, i socialisti hanno fatto le cose con raffinatezza e hanno per parecchi giorni tenuto segreto il provvedimento (che è stato sostanzialmente deciso fin da venerdì scorso) per po tere aver tempo di combinare Vazio ne col Governo bavarese e non dare intanto l'allarme alle organizzazioni colpite, affinchè non potessero avere il tempo di mettere in salvo il denaro. Ma questa tattica è riuscita fino a un certo punto, perchè di denaro ben poco ne è stato trovato. Così anche per i documenti. Evidentemente i comunisti si aspettavano il provvedimento e non avevano torto. Come ciascuno ricorda, si tratta di un provvedimento lungamente alleso e reclamato. Anzi, a dire il vero, si tratta di un provvedimento che or'è un anno, e precisamente il 18 aprile dello scorso anno, era stalo finalmente preso dall'ali ora ministro nazionalista Voti Keudell, che faceva parte del Governo di coalizione di destra presieduto da Marx. Il signor Von Keudell, che era ministro del Reich, non poteva, secondo la Costituzione, che ordinare ai Governi dei Paesi locali di prendeer un tale provvedimento. E cosi infatti fece. Senonchè la demagogia imperante nella, maggior parte dei. Governi dei Paesi, dalla Prussia in poi, e, per quanto riguarda la Baviera, lo spi rito antiprussiano di quel Governo, fecero si che il provvedimento del ministro nazionalista incontrasse le ostilità decise dei Governi dei Paesi che videro in esso messo in pericolo d buon nome del loro spirito libertario, di modo che approfittarono del diritto che loro deriva dalla Costitu zione di ricorrere giuridicamente, entro un dato limile, alla Suprema Corte di Giustizia del Reich, a Lipsia, la quale emise il parere puramente giuridico in favore dei Governi dei Paesi. Quando ci si mette il giure, addio politica! Le cose anda rono male e il fronte unico comunista potè tranquillamente ingrossarsi e prosperare fino ad arrivare agli ec cessi odierni. Oggi, finalmente, quel 10 che a un ministro nazionalista fu interdetto è lecito ai ministri sociali sti. E la democratica Vossische Zeitung, perfino, spesso difenditrice di cause sballate, invertendo l'adagio « meglio prevenire che reprimere » arriva, oggi, a dire che un anno fa 11 provvedimento sarebbe stato troppo preventivo. I comunisti non disarmano Dato l'accenno contenuto nel decreto odierno, che il provvedimento è preso d'accordo col Reich, è da prevedere che il Governo del Reich faccia, come già Von Keudell'invito a tutti gli altri Governi dei Paesi di procedere allo scioglimento delle medesime organizzazioni. Soltanto : fatti diranno se il provvedimento verrà troppo tardi, come dicono tutti i giornali di destra, ovvero ancora in tempo, come è più probabile, purché però sia eseguito, e sia seguito da una non minore energia nella via politica in cui impera il. Governo social-democratico. Il fatto è, che i comunisti non si daranno per vinti e, come già annunziavamo ieri sera, per il giorno della Pentecoste vogliono inscenare un grande congresso e una grande rivista nelle loro organizzazioni — proprio delle organizzazioni ora disciolte — per provocare nuovi conflitti e nuovi disordini. Avendo il Governo di Amburgo proibito il congresso la Direzione del partito comunista ha minaccialo in massa grandi disordini per quel giorno. Ora tale congresso non è più possibile in forza del provvedimento preso. Ciò per il fatto che le organizzazioni che dovrebbero insieme convenire sono per legge disciolte. Ma si daranno pnr vinti i comunisti? Qui sta il punto e qui sta anche il dovere del Governo di proseguire, se non vuole avere invano osato, nell'azione energica ora intrapresa per la sua salute e per. la salute del Paese. a. p. Gii ultimi disordini Berlino, 6, sera. Mentre pareva che la calma fosr se tornata definitivamente a Berlino nuovi episodi di disordini si sono ve^ ritìcati questa notte e con sintomi che causano inquietudini nelle sfere dirigenti ed in coloro che vorrebbero scongiurato il pericolo bolscevico in Germania. I poliziotti che fin qui avevano obbedito agli ordini dei loro ufficiali protestando un malcontento per il modo con cui furono guidati appunto da essi nei giorni scorsi, hanno rifiutato obbedienza. Una cinquantina di essi ne furono arrestati ma altri, nel quartiere di Wedding, d'ove stanotte si sono manifestate nuove agitazioni, si sono tolti l'elmetto di acciaio, hanno deposto le bombe a mano ed in genere le armi di cui erano muniti e si sono mescolati alla folla e tumultuano intonando canti sediziosi. Per-il momento i disordini non hanno assunto proporzioni maggiori ma gli ammutinamenti nelle fila della polizia non possono non preoccupare seriamente tanto più che si dice che i cosidetti combattenti del fronte rosso sono una organizzazione semi militare composta di 250.000 uomini provvisti anche di uniformi. Lo stato d'assedio è stato allargato nella zona di agitazione e tre altre stazioni della ferrovia metropolitana sono state chiuse. Il Governo ha sequestrato i cadaveri degli uccisi nei moti del giorni scorsi per il timore che 1 loro funerali diano luogo a sommosse. Sono stati operati stanotte oltra un centinaio di arresti. Interpretazioni ufficiali di Mosca nel discorso antigermanico di Vorossiloft Berlino, 6 notte. Si ha da Mosca che la notizia di un prossimo passo diplomatico tedesco a proposito del discorso offensivo di Vorossiloft*, pronunciato il primo maggio, e per le pubbliche caricature fatte del membri del Governo tedesco, viene accolta colà con freddezza. Da parte ufficiale si dichiara, intanto, che 11 discorso Vorossiloft non aveva lo scopo di offendere la Germania, ma soltanto voleva attirare l'attenzione della massa operaia sul » pericolo fascista • che minaccia l'Europa. Nè 11 discorso^ nè le iscrizioni portate in giro nel corteo del l.o maggio avevano lo scopo di offendere il Reich, ma solo di combattere la social-democrazia che fa « del fascismo • in Germania.

Persone citate: Marx, Vazio, Von Keudell