L'istruttoria contro il fuoruscito

L'istruttoria contro il fuoruscito L'istruttoria contro il fuoruscito Un misterioso viaggio dal D'Aseanio Lussemburgo, 4 notte. Questa mattina, nella chiesa di San Michele, è stata celebrata una messa solenne in memoria di Alfonso Arena Sono intervenuti oltre alla signora Arena, accompagnata dalla figlia maggiore e dal figlio di - setta anni, li Ministro d'Italia a Lussemburgo, il segretario dei Pasci e la Colonia Italiana. Il Governo del Granducato era presente nelle persone dei Primo Ministro dott. Besch e del Ministro delle Finanze. Il Gran Maresciallo di Corte rappresentava la Granduchessa e il principe consorte. Si notavano poi, fra gli altri il Borgomastro Didrich, il comandante generale delle truppe e tette le signore dei ministri, vestite a lutto. Intorno al catafalco, tutto coperto di fiori, prestavano servizio d'onore guardie in grande uniforme. Il carattere ufficiale conferito dal Governo anche alla cerimonia- di oggi dimostra apeora come il piccolo Stato partecipi al lutto italiano ed è segno della sua viva simpatia par la nostra operosa Colonia. Il Capo del Governo oggi ha incaricato il Ministro Monzani di rinnovare alla Granduchessa e al Governo' \ ringraziamenti dell'Italia. La versione dell'uccisore Intanto l'istruttoria prosegue attivamente. Il D'Aseanio è stato oggi condotto nei locali della Legazione italiana, accompagnato dal giudice istruttore Braun e dal procuratore granducale. Appena entrato nei locali della cancelleria è stato apostrofato vivamente dalla signora impiegata nelil'ufficio: — Perchè avete ucciso il cavaliere Arena? • — Ho creduto fosse il console! Ero disperato — risponde l'assassino Volevo uccidere qualcuno! E soggiunge sorridendo ambiguamente. — Non no ucciso qui dentro perchè c'eravate voi. Interrogato quindi dal giudice Istruttore, il D'Aseanio ha reso la sua deposizione: — Tutti i padroni non mi volevano dare lavoro perchè non avevo 1 documenti. Martedì mattina sono venuto qui con la ferma intenzione di uccidere il console, se non mi dava il ipassaporto. Non ho messo in atto il mio proposito perchè vi era la signorina. Quando mi ritrovai fuori decisi di aspettare fino a giovedì. Mi avviai verso la stazione per recarmi ad Esch. Ma giunto al .ponte delil'Alzette mi penta e tornai in. dietro. — .Forse che qualcuno vi aspettava là, e vi ha fatto tornare indietro? — osserva il giudice istruttore. — Non ho parlato con nessuno, non ho visto nessuno. Quando mi ritrovai nei pressi della Legazione vidi qualcuno uscire e lo seguii. Credevo fosse il console del mio paese allora sparai. L'assassino è stato quindi condotto sul luogo del delitto; proprio di fronte all'abitazione del Ministro Gussermlsurphre della Giustizia. La ricostruzione è stata breve, come breve era stata la scena del delitto.- La nuova deposizione resa dal D'Aseanio non appare per niente quella vera. Comunque risulta evidente o precisa la sua volontà di uccidere e quindi la fredda premeditazione. Egli sapeva benissimo chi fosse il cancelliere Arena e quali fossero le sue mansioni. Non lo ucciso-in ufficio non perchè ci fosse la signorina ma per la presenza di altri due uomini (i signori Vescovadi, dell'Ambasciata di Bruxelles e Colombo) impiegato alla Legazione) i quali gli avrebbero impedito il gesto o per -lo meno lo avrebbero arrestato subito. _ In secondo luogo l'assassino mentisce asserendo eh* si trovava senza lavoro. Il l.o aprile era entrato nell'officina di Dedelange e vi era rimasto pochi giorni andandosene senza motivo o meglio per compiere un viaggio a Rotterdam. Chi forni i mezzi per il viaggio? Questo viaggio del D'Aseanio in Olanda costituisce uno dei punti principali intorno a cui verte l'istruttoria. L'assassino lo ha ammesso, e cosi pure alcuni fuorusciti frequentatori della bettola del Sollazzi. Che cosa è andato a fare il D'Aseanio a Rotterdam? Imbarcarsi per l'Asia — egli spiega — ma le autorità portuali gli impedirono di imbarcarsi e quindi ritornò nel Lussemburgo. La polizia, naturalmente, non ha accettato questa spiegazione ed ha già chiesto ragguagli alla polizia di 4-?otterdrìm" esiste un gruppo di ninni cri ri iT.si.lm.ni i fuorusciti italiani, espulsi dalla Francia, dal Belgio e dai Lussemburgo e rifugiati colà con documen. ti falsi. A proposito di documenti come ha fatto il D'Aseanio, che ne è privo, ad entrare in Olanda dove la sorveglianza sugli stranieri è' assai rigorosa? Entrato con passaporto falso? E chi glielo ha fornito? Il D'Aseanio si limita ad asserire di essere entrato in Olanda con la stessa facilità con cui è entrato nel Lussemburgo; ma questa versione è assolutamente contraria al vero. Ma vi è, a questo riguardo un altro interrogativo anche più importante: chi gli ha fornito i mezzi per il suo viaggio? Il D'Aseanio, arrivato qui il 2 marzo, era senza denaro. Come ha potuto avere i 460 franchi per il viaggio in terza classe da Lussemburgo à Rotterdam? E chi gli ha fornito la rivoltella — una Hesperia nuovissima — con la quale consumo il delitto? Sono tanti punti oscuri che la polizia del Lussemburgo tenta di chiarire. Queste circostanze dimostrano Intanto chiaramente come il D'Aseanio non abbia agito da solo, ma in seguito a mandato avuto da altri. Intanto apprendiamo che l'assassino ha fatto scrivere dal giudice istrutfore all'ineffabile aw. Torres, a Parigi, affinchè voglia assumere la sua difesa. q - p. z. 1 assassino del cancelliere Arena

Persone citate: Alfonso Arena Sono, Braun, Esch, Monzani, Torres