La tradizionale amicizia italo-magiara

La tradizionale amicizia italo-magiara La tradizionale amicizia italo-magiara nei brindisi di Bethlen e di Grandi Budapest, 3 notte. Ieri sera il Presidente del Consiglio conte Bethlen ha offerto, nel Palazzo della Presidenza del Consiglio, un pranzo in onore del Sottosegretario italiano Dino Grandi. Sono intervenuti, oltre al Ministro d'Italia ed alla contessa Durini, numerosi membri del Governo ed alte cariche dello Stato. II brindisi del conte Bethlen Alla fine del banchetto 11 conte Bethlen ha pronunciato il seguente brindisi :. E' con la più intima soddisfazione e con il più vivo piacere che prendo la parola per augurare a Vostra Eccellenza, eminente collaboratore dell'illustre Uomo di Stalo che dirige i destini d'Italia, il benvenuto fra di noi. Non posso esimermi dal rievocare in questa circostanza il ricordo dell'accoglienza cosi calorosamente ospitale fattami a "Roma in occasione della firma del Trattato di amicizia fra il Regno d'Italia e l'Ungheria. Due anni sono trascorsi "da tale, avvenimento e l'amicizia italo-ungherese, fruito di tradizioni secolari, la cui origine risale ai primi anni della fondazione del Regno di Santo Stefano, si è andata sempre più affermando. Questa amicizia non è venuta meno negli anni in cui l'Ungheria ha dovuto sostenere una lotta aspra e difficile per la sua restaurazione morale e per il suo consolidamento economico, e si è radicata sempre più profondamente nell'animo delle nostre due Nazioni. Benché i giorni che Vostra Eccel lenza si propone di trascorrere tra noi siano purtroppo limitati, sono fermamente convinto che basteranno per constatare come l'ammirazione per la magnifica opera creatrice della nuova Italia e l'entusiasmo per il Capo del suo Governo siano patrimonio vivo della Nazione ungherese. Dopo le rovine della guerra, in mezzo alle scorie che minacciavano di invadere tutto ciò che la guerra aveva risparmiato. l'Italia ha saputo trovare una nuova concezione di un nuovo sistema che, basandosi su antiche fondamenta, ha elevato l'edificio che sarà la degna dimora della grande e nobile Nazione italiana. Ho avuto l'onore di vedere coi miei propri occhi la parte eminente che Vostra Eccellenza ha avuto ed ha tuttora nella realizzazione, di questi lavori giganteschi, e la prego di credere che per me è un piacere affatto particolare poterle esprimere, nel salutarla in questo luogo, i sentimenti di profonda simpatia che risento per lei. e il desiderio di rafforzare le relazioni di amicizia personale che ci uniscono. Permettetemi di alzare il bicchiere in onore di Sua Maestà il Re d'Italia, vostro Augusto Sovrano, e di bere alla salute dell'illustre Capo del Governo italiano ed a quella del suo eminente collaboratore e della signora Grandi, nonché alla prosperità della nostra nobile amica, la grande Nazione italiana. La risposta di Grandi 11 Sottosegretario Gratuli ha così risposto : E' col più vivo piacere che ho ricevuto da parte del Capo del Governo, S. E. Mussolini, l'ordine di recarmi in Ungheria per significare a Vostra Eccellenza l'espressione dell'amicizia e l'assicurazione del profondo ricordo che Egli serba della visita che Ella gli ha fatto due anni fa a Roma. Compio l'incarico di cui il mio Capo mi ha onorato con tanta maggior soddisfazione, in quanto che questo viaggio a Budapest mi permette di rinnovare a Vostra Eccellenza l'espressione dei miei sentimenti personali e della mia ammirazione per l'opera vigorosa, chiaroveggente e geniale che Vostra Eccellenza compie per il benessere e la rinascita dell'Ungheria. Sono anch' felice di poter incontrare i suoi valenti collaboratori e, dinanzi a tutti, l'eminente Ministro degli Affari Esteri, signor Walko, col quale ho avuto l'onore di collaborare per lo sviluppo dei rapporti di amicizia fra i due Paesi. Da molto tempo desideravo visitare la vostra gloriosa capital* e rendere omaggio alla nobile Nazione ungherese, cui è rivolta la simpatia cordiale e sincera di tutta l'Italia fascista. Vostra Eccellenza ha voluto ricordare che l'amicizia tra l'Ungheria, baluardo e difensore eroico della civiltà latina ed occidentale, e l'Italia, culla di tale civiltà, rimonta ai tempi più remoli. Questa comunanza di sentimenti, che solo il grande flagello che ha sconvolto il mondo è riuscito ad interrompere, ma non a distruggere, é andata 'ii'ermandosi e sviluppandosi in questi ultimi anni ed ha trovato la sua consacrazione nel Trattata che ha suggellato in modo solenne- i vincoli ira i due Paesi. Ilo avuto ancora una volta la pròva di questi sentimenti nelle parole che Vostra Eccellenza ha prònuncialo nei riguardi del mio Augusto Sovrano e della mia Patria, nell'atmosfera di simpatia dalla quale mi vedo circondato dovunque in mezzo a questo popolo, di cui ammiro l'attaccamento profondo alle proprie gloriose tradizioni, la civiltà raffinata e forte allo stesso tempo, la fierezza e l'amore puro e disinteressato per la Patria. So che l'accoglienza calorosa di cui sono oggetto è diretta, oltre che alla mia persona, al Capo del Governo fascista; ed in nome suo e rendendomi interprete fedele del suo pensiero, tengo ad assicurare a Vostra Eccellenza che l'amicizia dell'Italia fascista per il popolo ungherese non solo è unanime nei cuori italiani, ma è indefettibile e destinata a diventare sempre più stretta in avvenire. E' con questi sentimenti che alzo il mio bicchier" alla salute di Sua Altezza Serenissima il Reggente e della sua famiglia, alla prosperità dell'Ungheria e che formulo i voti migliori per la contessi Bethlen e per Vostra Eccellenza. (Stefani). +*+ La crociera aerea in Oriente Italo Balbo ad Atene Atene, 3 notte. Stamane alle ore 9,20, a bordo di due idrovolanti Savoia f;5 sono qui giunti il Sottosegretario di Stato all'Aeronautica S. E. Italo Balbo ed alcuni ufficiali generali e superiori che lo accompagnano. Gli apparecchi partiti ieri da Roma avevano fatto brevi soste a Taranto ed a Corfù. (Stefani).

Persone citate: Dino Grandi, Durini, Italo Balbo, Mussolini