I primi discorsi alla Camera

I primi discorsi alla Camera I primi discorsi alla Camera sull'indirizzo di risposta alla Corona II valore storico della Conciliazione — La sana politica rurale -- Lo Stato forte ed il bene del popolo — li risanamento economico e finanziario Roma, 3, notte. Molto pubblico assiste nelle tribune all'odierna seduta, die presenta un particolare interesse per la discussione dell'indirizzo di risposta della Camera al discorso della Corona. La seduta s'apre alle 16 sotto la presidenza di GIUR1AT1. Vengono concessi alcuni congedi, dopodiché GIANTUBCO, segretario, dà lettura del testo dell'Indirizzo di risposta, redatto dalla Commissione e già pubblicato dai giornali. Il discorso dell'on. Orano Prende la parola, ORANO, rilevando che l'indirizzo di risposta ha niteruretato perfettamente il sentimento della Camera. Il discorso della Corona ha costituito l'unificazione perfetta della volontà regale con la volontà del popolo italiano, e assume straordinaria importanza per l'avvenuta conciliazione tra Stato e Chiesa, voluta dalla politica realizzatrice laicista non soltanto per risolvere un conflitto, ma per attuare una revisione di tutto il pensiero italiano dell ultimo secolo. Il Fascismo ha prodotto inlattl un rinnovamento in confronto del pensiero filosofico del risorgimento e nella risoluzione di questo gravissimo problema storico e sociale, non iia precursori, nè ripete le sue giustificazioni dal passato. Il Fascismo è rivoluzionario perchè cattolico, e 11 I discorso della Corona, nella parte riflettente la conciliazione, costituisce 'l'inizio di una nuova coltura. Lo Slato ( fascista segna un punto di partenza nella nostra storia, e il discorso della Corona sigilla il momento, in cui 1 Italia passa dall'epoca del precursorismo che ha prodotto Garibaldi, all'epoca attuale, che ha nel Duce il realizzatore del pensiero della coltura della nuova italia {applausi vivissimi). Gli storici ed 1 filosofi del Risorgimento non avevano compreso cu e la Chiesa insegnava la disciplina delle ldeeedei propositi assoluti.-Soltanto il Fascismo ha potuto penetrare In questa mentalità e nello spirito di romania, di razza che ne è contenuto, realizzando una religione della stona per ■un'Italia, che attraverso il Fascismo non ha paura dei fatti, e proclama al inondo di contenere in sè germi fecondi di una nuova civiltà. Saggia politioa rurale e finanziaria FOKNAC1AR1, come rappresentante degli agricoltori, esprime alla Maestà del Ile, soldato ed agricoltore, la de: vozione imperitura delle popolazioni rurali, che hanno nel Fascismo ravvisato la restaurazione dell'ordine e della disciplina indispensabili al Paese.- e sono particolarmente liete di constatare come il Governo fascista abbia riaffermato la sua salda volontà di dare incremento all'agricoltura, specie attraverso alla stabiltìreazione monetària. Altro elemento di soddisfazione per i rurali è l'annunziata soluzione del problema della finanza locale, che tanti punti di contatto ha col progresso dell'agricoltura. Gli agricoliori, infine, salutano con compiacimento l'impulso vigoroso dato dal Capo del Governo alla bonifica Integrale le cui opere! opportunamente coordinate, saranno fonte di benessere per la nazione. Termina fra le approvazioni assicurando al Duce la devozione dei rurali per le seriv pre maggior! fortune della Patria. L'on. Mazzini parla dell'economi» fascista MAZZINI rileva che il rafforzamento dei poteri dello Stato è base indispensabile per la soluzione dei gravi problemi del mondo contemporaneo. Grazie al Fascismo, ciò è in Italia un fatto compiuto, mentre non può dirsi altrettanto di altri paesi. .Rammenta che, mentre 11 bilancio del 1922-23 segnava un disavanzo di circa 4 miliardi, il Governo fascista in un solo anno di esercizio lo ridusse, nel 1923-24, a 418 milioni, nel 1924 fu raggiunto il pareggio, e nel 1928 poi il bilancio si è chiuso con un avanzo di circa 500 milioni, mentre il debito pubblico è diminuito di molti miliardi. E* di enonne importanza la quasi completa scomparsa del debito fluttuante, oggi ridotto al 2,50 per cento dell'intero debito. Il problema dei debiti esteri è stato felicemente risolto con gli accordi di Washington e di Londra, mia è bene a questo proposito riaffermare ancora una volta il diritto dell'Italia a veder meglio riconosciuto, in una definitiva sistemazione, tutto il contributo da essa dato alla causa della civiltà. Altra granitica realizzazione del Governo fascista è stata la stabilizzazione della lira, Il cui valore resterà immutabile, come la parola del Sovrano ha solennemente riaffermato (vivi applausi). L'agricoltura, l'industria e 11 commercio hanno risentito notevolissimi benefici dalla stabilizzazione, e del resto il Capo del Governo, nel fissare la quota, tenne sapientemente conto di tutte le necessità delle diverse forze attive e produttive della Nazione. La lira è quella, che è, e tale rimarrà (applausi) Difficoltà, che parevano insormontabili, sono state superate dal Fascismo, 11 quale trionferà di ogni allro ostacolo. Se la stabilizzazione non ha riportato l'Italia all'età dell'oro, è certo che in pochi anni 11 risanamento monetario sarà condotto a termine, e il risanamento finanziario sarà anchp esso raggiunto, mediante un'oculata fiolitica di economia nelle spese. A tae risultato contribuirà grandemente 11 nuovo ordinamento corporativo dellq Stato. La lotta sarà durissima per mol to tempo ancora, mn la iruirìa del Du ce è affidamento sicuro di vittoria, e il Fascismo darà all'Italia un radioso domani (calorosi applausi ed approvazionl). I diritti del lavoro o la nuova Camera RAZZA, ricordando che ti Quadrimi virato della Marcia su Roma assicur* va che le genti del lavoro nulla dovevano temere dal trionfo del Fascismo, constata che mai prima d'ora la Camera ha rappresentato, come oggi rap presenta, le più vitali esigenze della vita nazionale. Questa assemblea corporativa non significa adunata di rap presentami di impressi, in aspro con flltto: essa presuppone lo Stato forte e la formazione organica, solidale, di tutti gli interessi, che trovano la loro logica soluzione e il loro armonioso equilibrio. Una Camera cosiffatta potrà assolvere ai suoi alti compiti, dei quali il plebiscito ha dato una chinra e precisa indicazione. Dagli osservatorll più fedeli rielle aspirazioni del popolo, quali sono le conlederazlonl sindacali fasciste, si ha la esatta sensazione che oggi le masse guardano allo Staio fascista con piena assoluta fiducia. Da tutti I centri ove si lavora e si produce, giunge spontanea l'adesione a ciò che viene attuato dal Regime, a oiò che vuole il Duce, al quale tutti i lavoratori fanno atto di volontaria quotidiana obbedienza. Nelle discussioni che si' svolgono In seno ai Sindacati fascisti, non solo aleggia il consenso al Regime, ma vi domina la f<5de nella giustizia del Duce (approvazioni). Soltanto uno Stato forte può attuare le aspirazioni del popolo Negli anni torbidi dell'abbandono, quando una qualche tragedia, che prendeva nome di Vernicerò o Roccagorga, dava il segno della nostra miseria e scuoteva l'anima nazionale, non vi era possibililà di'unitaria solidarietà e di giustizia. Lo Stato era allora considerato dalle masse come qualche cosa di ostile e di nemico. Oggi invece possiamo parlare di unità dell'Italia e degli Italiani, perchè non solo la serenità del lavoro nella giustizia e nell'ordine è stata assicurata dal Regime corporativo, ma anche la ragione stessa del suo avvenire. E i lavoratori, che ,dal Regime fascista hanno avuto tutta una continua complessa opera di assistenza morale e materiale, culminata nella promulgazione della Carta del Lavoro, sentono, nel concretarsi degli organi corporativi, la Taglone irofonda della loro necessaria solidarietà con gli interessi superiori della Nazione. Conclude affermando che i lavoratori italiani, e i contadini in ispecie, saranno ora e sempre i fedelissimi soldati del Duce, per l'avvenire d'Italia e per la gloria del Fascismo. (Vivissimi applausi). Il discorso di Farinaool Prende quindi la parola FARINACCI rilevando che oltre alla risposta di procedura parlamentare,. si rivolge al discorso della Corona la risposta sostanziale dell'imponente manifestazione fatta in quest'aula al Re il 20 aprile, manifestazione che non ha precedenti nella storia delle precedenti legislature. « Giova ricordare — esclama l'oratore. — Nel 1919 risuonarono in quest'aula, alla presenza del Re, le grida sovversive dei socialisti, e il governo di Nitti si affrettò a punire un funzionario che parve non avere a sufficienza protetto la incolumità di deputati socialisti (rumori). Nel 1922, un piccolo manipolo di uomini coraggiosi cominciò a rintuzzare la tracotanza dei sovversivi ; nel 1924, sebbene minore, il dissenso esisteva; soltanto nel 1929 a S. M. il Re è stata fatta una manifestazione .di unanime consenso perchè solo oggi la Càmera è la vera espressione della nazione. E vi è da sorridere, al ricordare le accuse fatte all'inizio al Fascismo, di essere antimonarchico, sol perchè voleva portare qualche modificazione allo Statuto. Benito Mussolini, che 11 2S ottobre 1922 saliva le scale del Quirinale In camicia nera, il 20 aprile. 1929 consegnava al Re l'intero popolo Italiano, con unica fede e con unica volontà, espresse entusiasticamente nel .plebiscito, nonostante le meschine manovre astensionistiche degli avversari (applausi). La conciliazione « Un grande avvenimento si è oggi compiuto per volontà del Duce: la conciliazione con la Santa Sede. Anche questo avvenimento 1 nemici del Fascismo tianno tentato di svalutare; ma le stesse parole del Pontefice hanno sventato il tentativo e ridotto ili silenzio le idiote voci tendenziose, che il trattato avesse rafforzato la Chiesa ai danni dello Stato. « La verità — prosegue l'oratore — è che la conclusione del trattato è un atto di coerenza di tutta la politica del Fascismo in materia religiosa, che va dalla protezione delle processioni religiose nel li.^0 e nel 1921, al ripristino del Cror.fisso nelle scuole, ed all'insegnamento religioso. Del resto la- prova migliore della grandezza dell'avvenimento sta nel riconoscimento fattone dalla stampa mondiale, ad eccezione di quella francese (commenti). Crispi dl6se: 11 più grande uomo di Stato sarà colui che risolverà la Questione Romana. E quest'uomo non poteva essere che Benito Mussolini. Un bel mattino egli ci fa leggere stri giornali che la conciliazione era fati* MUSSOLINI». - Era naturaleI FARINACCI : — Certi problemi si risolvono, non si discutono. MUSSOLINI: — Si capisce. FARINACCI : — . Nulla vi è da aggiungere al testo dell'indirizzo redatto dall'on. BodTero; anzi sarebbe bastata una risposta più breve: avrebbe avuto nello stile una intonazione anche più fascista. Io dico la verità: se fossi stato relatore, l'avrei fatta più fascista. MUSSOLINI : — Sarà per la prossima voltai I. FARINACCI : — «Sarebbe bastato forse dire: la Camera plebiscitaria, oggi come Ieri, risponde: Maestà, a Voi e al vostro Governo, presente per le fortune e per la grandezza della Patria ! Il Fascismo ha un solo proposito: quello di rafforzare la nazione: questo proposito la Càmera riconferma al Duce come un sacro giuramento Gli avversari del Fascismo o«gi hanno una sola speranza : ouella del la sua disgregazione interna. Ebbene dunque, perchè e6si si disilludano, fhp soprattutto la vecchia guardia rinnovi al Duce 1.1 suo giuramento di fedeltà ». (Applausi). L'oratore, a torto da alcuni detto 11 Trotzki del Fascismo, mentre nessuno più di lui è devoto al suo capo, tiene a rinnovare al Duce 11 giuramento che. come fu con lui nelle ore tristi, così continuerà sempre a servirlo con fedeltà e devozione, perchè con Lui vuol enripre II flnalp immaneahilp del trionfo della causa fascista (applausi)- Dopo il discorso dell'on. Farinacci, la discussionp per l'indirizzo di rispo sta al discorso della Corona è rinviata alla seduta di domani MUSSOLINI. Capo del Governo, presenta il seguente disegno di legge: Provvedimento per incrementare la ' razionale preparazione dei terreni. MOSCONI. Ministro delle Finanze, presenta i seunenti disegni di legge: Stralcio dal catasto terreni del laghi e stagni da pesca: Trattamento tributario degli atti da prodursi agli uffici del pubblico registro automobilistico e delega al Governo del Re della facollà di coordinare le disposizioni concernenti 11 pubblico registro automobilistico con quelle di altre leggi; Ppnsioni degli oppiai addetti ai magazzeni generali di Trieste: Istituzione .di una nuova zona industriale e portuale nel Comune d1 Livorno; Proroga dpllp temporanee agevolazioni tributarie agli atti di fusione delle società commerciali. La seduta termina ale ore 18. ' Le leggi sulla Conciliazione saranno discusse lunedì Roma, 3, notte. Si è riunita alla Camera del Deputati la Commissione per l'esame del disegno di legge relativo agli accordi tra l'Italia e la Santa Sede. La Commissione ha proceduto alla sua costituzione, nominando presidente l'ori. De Stefani e segretario l'on. Guglielmotti. Quindi ha esaminato il disegno di legge circa l'esecuzione del trattato, dei quattro allegati e degli atti annessi, e del concordato sottoscritto a Roma tra la Santa Sede e l'Italia l'undici febbraio 1929. per il quale ha nominato relatore l'on. Solmi. Il relatore, il quale ha conferito col Ministro della Giustizia on. Rocco, ha presentato oggi la sua relazione alla Commissione per l'approvazione, che è avvenuta dopo lunga ed esauriente discussione. L'on. Solmi inoltre farà .tre distinte relazioni sui tre progetti per il matrimonio, 1 beni ecclesiastici e 11 regime dei culti acattolici. Si conferma che sul Trattato e sul Concordato parlerà il Capo del Governo; sugli altri tre progetti prenderà la parola il ministro Guardasigilli on. Rocco. La discussione sull'argomento si inlzlerà giovedì prossimo e sarà assai larga. L'on. Tumedel presidente della Giunta del bilancio Sotto la presidenza dell'on. Geremicca, deputato più anziano, e assistendo quale segretario l'on. Landò Ferretti, deputato più giovane, 6i è riunita inoltre la Giunta generale del Bilàncio. La Giunta ha eletto presidente l'on. Tumedel. vice-presidenti gli onorevoli Geremicca e Suvich, segretari gli onorevoli Canelli, Polveroni e Fani. La Giunta ha proceduto all'esame dei vari bilanci, nominando relatori De Martino per gli Inter ni, Pace per gli Esteri, Arcangeli per le Corporazioni, Canelli per i Lavori Pubblici, Cantalupo per le Colonie, Vacchelli per la Guerra, Magrini per la Marina, Fier per l'Aeronautica, Mazzini e Borriello per le Finanze, Serpieri e Gtarratana per l'Economia Nazionale, Geremicca per la Giustizia, Pupptni e Bianchin per le Comunicazioni. De Francisoi per l'Istruzione e Olivetti per i consuntivi. Per il disegno di legge concernente i provvedimenti finanziari' in favore del personale dello Stato è stato nominato relatore l'on. Tumedel. De Stefani presidente della giunta del trattati a tariffe doganali A sua vòlta la Giunta dei trattati e tariffe doganali si è costituita, nominando presidente l'on. De Stefani, e segretario l'on. Baci'ch. La Giunta si è aggiornata per una'prossima seduta, nella quale saranno esaminate e documentate tutte le questioni all'ordine del giorno per le quali, dopo la discussione, si procederà alla nomina dei relatori. Saranno particolarmente esaminati i provvedimenti relativi alle importazioni temporanee e ai rapporti doganali con le Colonie. Si è riunita altresì la. Commissione permanente per la conversione in legge dei decreti legge. La Commissione si è costituita nominando presidente l'on. Solmi, vir-e-presidenti gli on. Fera e Salvi; segretari gli on. Mariotti e-Marcucci. ed ha poi preso In esame un gruppo di decreti legge da convertire, nominando i relatori. Tra I disegni esaminati. 6ono quello per il nuovo ordinamento dell'ente nazionale turistico Italiano, per cui è 6tato nominato relatore l'on. Solmi, e quello concernente l'ordinamento delle maestranze portuali, per cui è stato nominato relatore l'on. Bartolomei. I LAVORI DEL SENATO La relazione del sen. De Vecchi per la risposta ài diseors» della Corona Roma, 3, none. La seduta è aperta alle ore 16, sotto la presidenza di Federzoni. Sono concessi alcuni congedi, indi il PRESIDENTE comunica un messaggio del Presidente della Camera dei deputati, relativo alla costituzione dell'ufficio di presidenza di quel ramo del Parlamento. Avverta inoltre che domani alle 15,30 gli Uffici si riuniranno per la loro costituzione, e per l'esame di alcuni disegni legge. Dopo le comunicazioni del Presidente, il Segretario ROTA Francesco procede all'appello nominale per le votazioni iscritti all'ordine del giorno. Dichiarata chiusa la votazione a scrutinio segreto, il PRESIDENTE invita i sorteggiati a procedere allo spoglio delle schede Domani sarà proclamato il risultato della votazione. La seduta è sciolta alle ore 17. Domani sarà tenuta seduta pubblica alle ore 16,30. # * Dopo la seduta al Senato, si è riunita, sotto la presidenza di S. E. Federzoni, la Commissione speciale incaricata di redigere l'indirizzo di risposta al discorso della Corona. La Commissione ha udito dal relatore, senatore conte De Vecchi di Val Cismon, la lettura del progetto d'indirizzo, e io ha approvato all'unanimità. Si è riunita anche la Commissione di finanza, nominando a proprio presidente il sen. Mariotti, a vice-presidenti 1 senatori Grandi e Mayer, ed a segretari i senatori Artom e Sitta. Si è pure riunita la Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori. Sono stati nominati presidente il sen. Calisse e vice-presidente i sen. Melodia, e a segretario il sen. Morello. La Commissione ha deciso dì proporre al Senato, nella seduta di lunedi, la convalida di un primo gruppo dii tredici senatori recentemente nominati. Il gruppo è composto esclusivamente di ex Ministri e di ex Presidenti della Camera. La c Tribuna » dà notizia che fra gli Ulflci di Presidenza del Senato e della Camera saranno presi i necessari accordi per permettere alle rappresentanze dell' Assemblea elettiva e di quella vitalizia di recare ai Sovrani la risposta dei due rami del Parlamento al discorso della Corona. Si ritiene che la relativa cerimonia avrà luogo nella seconda decade di maggio. > *-*.* L'on. Fioretti ricevuto dal Duce Roma, 3, notte. Il Capo del Governo ha ricevuto l'on. Arnaldo Fioretti, il quale gli ha fatta un'ampia relazlonp sulla sistemazione aitualp dplla Confederazione nazionale dei Sindacati fascisti del lavoratori dell'industria, da lui presieduta.