Il nuovo volto della Sardegna

Il nuovo volto della Sardegna Il nuovo volto della Sardegna Centocinquanta opere di bonifica per 110 milioni di spese -= 52 acquedotti, numerose fognature == Sistemazione e ampliamento della rete stradale » Un paese traslocato « (Nostra intervista col Provveditore alle opere pubbliche dell'Isola)— o a a i n o a e 1 x i i e a o a o , e e aoa o i a l o o aa, li oa e i i : n. o e a a uaò a e i o a- CAGLIARI, l.o maggio. Chi arriva in Sardegna è subito col pilo, piacevolmente, dalle impressioni che e dato raccogliere in ogni città e paese che si tocca, dalle sensazioni che gli uomini interrogati trasmetto no nel nostro spirito. Qui si lavora a crear l'avvenire, e gli abitanti del luogo assistono al gran travaglio della ricostruzione partecipandovi con un fervore candido e ardente di propositi e d'iniziative. Ora a fissare in un quadro d'assieme notizie e dati sul molto che è stato fatto e su quel più rtie resta da fare e che si fa, non c'è a Cagliari che da recarsi ni Palazzo del Provveditorato alle Opere pubbliche, a interrogarvi il Provveditore, ing. De Simone, che da quattro anni — da che fu cioè istituito — regge questo importantissimo organo dei decentramento amministrativo voluto dal Governo fascista La creazione'dei Provveditorati per l'Italia Meridionale e inculare risale al luglio del l!l;!5. E onesto per la Sardegna incominciò a funzionare appena due mesi dopo. L'ing. De. Simone mi ha cortesemente Istruito: « le opere da fare noi avevamo pensato, fin dalla istituzione del Provveditorato, Rllorctiè disegnammo le linee generali di un piano organico di lavori, di dividere in tre gruppi: quello delle opere rivolte alla trasformazione dell'ambiente naturale, e cioè sistemazioni montane e rimboschimento, bonifiche, sistemazione dei corisi d'acqua e trasformazione agraria dei territori; — gruppo, anch'esso importantissimo, delle opere che devono favorire la trasformazione dell'ambiente sociale — tali le vie di comunicazione, i porti, l'edilizia statale; — gruppo, infine, delle opere adatte al risanamento dell'ambiente umano. Statìstica impressionante rlia finalità precipua del Provveditorato doveva essere l'agricola, scopo fondamentale il potenziamento economico della Sardegne. E' naturale che chi si prospetta un piano siffatto, complesso e ponderoso. Parta dal presupposto che la regione che egli vuol trasformare sia gin dotata di un minimo d'attrezzatura di vita civile, che tuttavia qui mancava, poiché la popolazione in certa guisa — mi sia conces sa l'espressione — accampata, difettando di tutte le opere Indispensabili a ogni aggregato sodale. II Provveditorato si procurò allora una tstati stica impressionante: dei tanti Comuni dell'isola che mancavano di fognature (35? su 364), di edifici scolastici {3001. d'acquedotto (257), con cimiteri inadatti o insufficienti 1.1%). Non doveva essere compito del Provveditorato eseguir quest'opere di stretta spettanza comunale; ma le desolanti condizioni della quasi totalità dei Comuni dell'isola impose una revisione dei programmi. L'esecuzione d'opere siffatte distraeva, è vero, mezzi tecnici e finanziari; e il Governo, appunto, conoscendo le condizioni precarissime dei bilanci di molli Comuni dell'Italia meridionale e delle Isole, aveva nel decreto del 6 novembre 1924 inserito un articolo pei- il ornale esso avocava a sè la materiale esecuzione di determinati lavori; cioè i Comuni avrebbero ■ potuto -chiedere-, l'esecuzio^ ne a spese dello Statò dell'opere da esji riienute necessarie, sklvo rimber3cv ftr trentanni, allo- Stato stesso del' le somme da questo sborsate. Questa era, come si capisce, concessione di grandissimo valore e per lo Stato di gravissimo peso, ctie perciò il Governo si riserbava d'accordare In casi del tutto speciali. Ma il Provveditorato dovette presto farsi parte diligente affinchè l'articolo suddetto avesse carattere non d'eccezionalità, bensì potesse applicarsi con la maggior larghezza possibile, senza di che la costruzione d'acquedotti, fognature, edifìci scolastici, strade d'nllacciamen to di Comuni isolati, sarebbe stata rimandata per un tempo indefinito. All'opera «Ecco dunque che il Provveditorato, nei limiti delle proprie disponibilità finanziarie potè dotare un gran numero di Comuni delle opeie più urgentemente richieste; e Cagliari ha avuto il suo acquedotto sussidiario e Sassari ha visto alleviata la gravissima deficienza dell'alimentazione idrica di regola rnanifestantesi nei mesi estivo-autunnali; l'acquedotto della Baronia di Oroxei ha risolto convenientemente l'approvigionamento dei Comuni d'Irgoli, Lòculi, Onlfai, Galtéill, Oroxei, ch'erano quasi ìntefamentc «provvisti d'acqua potabile. Nel complesso, sono stati finora costruiti dnquantadue acquedotti per l'approvigionamento idrico totale o parziale di sessantadue abitati, con una popolazione dì 300 mila abitanti. Vennero eseguite le fognature di Nuoro e di Sassari di Pntada e di Carloforte; furono costruiti o ampliati e restaurati sessantotto cimiteri; eseguite opere varie di sistemazione di strane interne cittadine a Cagliari, a Sassari, a Oristano, a Niells, a Olzal e ad Ollolal. Si aggiungano i consolidamenti degli abitati' di Aritzo, Gàiro. l.'ssaesai, Gadnni e Destilo, che poggiando su sei61,1 cristallai, in posizioni molto acclivi e quindi facili allo scoscendimento per infiltrazione delle acque superficiali, avevano dato segno di franamento. Un paese — San Vero Congius — fu addirittura trasferito altrove: ma è da aggiungere che si trattava qui dt un piccolo, anzi minuscolo aggregato di case. « E con ciò, conclude l'Ing. De SI mone, il lavoro preparatorio per il più imponenti» compito della trasformazione dell'ambiente sociale e naturale è, se non compiuto, largamente avvinto. S'ha da aggiungere che fu rono ancora sistemati numerosi corsi d'acqua nell'interno dPgli ahitatl, per un Importo di quindici milioni; che .furono eseguiti i lavori che vanno sotto la denominazione dit « piccola bonifica », e clip interessano appunto gli agglomerati cittadini e le loro immediate vicinanze in cinquanta località diverse, con una epesa d'otto milioni. ,. in tanto fervore d.l rinnovamento isolano non era da trascurare il problema delle derorose sistemazioni dei locali scolastici e degli uffici statali, problema anch'esso di spiccata dignità. E Cagliari, con la costruzione del palazzo per gli Istituti Biologici della regia università ebbe ir.lsòito un annoso problema: e Sassari ha visti costruiti 1 due palazzi d^gli Istituti scienUflci, completato il palazzo universitario, elevato il palazzo postele grafonico e quello del genio civile. In fine s'è dato immilso alla costruzione di caserme richieste dnllP necessità della diifesa militai » dell'isola. A riass'imerp in cifre 1 lavori f«fti s'hn.nno venti tra edifici scolastici e istituti scientifici, cinque opere d'edilizia statale e quindici opere d'edilizia militare ». 4C7 chilometri di strade nuove j Che co?a fu quindi realizzalo negli altri camp: di un più vasto riflesso economico e sociale? Una' KKÌohe come questa, trascurata da tutti i passati governi, con una popolazioni» scarsissima e per di più bs rlnmerotii nei centri cittnd.inj ■• nei psdtirvdiduvdlanlaulfrecoI vpadqircdduldp1 bonqPtaqtranlTmdmtsctnsddhsmsPpifdCnnpLgapbsmdcp r a n ù a e i a i l i e o i i e a . i e i o o i l re i r e o a no oo ,. o oei , il ln ti ti ie n e à so i aii o aa ù ei paesi, dove industrie potentemente sviluppate non erano cosi numerose da urgere coi loro bisogni insoddisfatti, dove i commerci seguivano un ritmo melodico troppo lento, l'opera vigile dell'uomo preposto al compito di suscitare e guidare le energie, di idear piani tecnici e di coordinarli a un loro rendimento armonico, doveva volgersi alla preoccupazione massima di dar aria a questo torpido corpo della Sardegna con l'aprire vie numerose nelle zone più abbandonate, con Tallacciaie fra loro i Comuni lasciati in un isolamento addormentatore, con l'attrezzare infine i porti .per i bisogni futuri, immancabili, del commercio regionale. Le opere stradali furono eseguite perciò con l'intento di completare in modo organico la preesistente rete, di darI accesso dai paesi alle stazioni ferro, viarie, di collegare gli, uni agli altri più strettamente i Comuni. E vennero aperte comode vie di comunicazione u di allacciamento a ventinove abitati; quattordici Comuni furono messi in immediato rapporto con le stazioni ferroviarie. E la rete stradale dell'isola fu completata in quella zona Impervia della Gallura, che su una superficie di duecentomila ettari, non aveva che una strada, che la percorreva in senso longitudinale, e cioè, la Pnlau-Tempio, dalla quale si dipartiva solo un tronco per il paese di Santa Teresa: poi, per 1 immenso triangolo, che trova la sua base nell'altra arteria, che in senso orizzontale traversa l'isola da Terranova per Tempio, fino a Sassari, di qua e di là della verticale TempioPalati, non c'era più nulla; cioè viottoli e sentieri, molti, ma dove possono andare solo i carri sardi e i cavalliquattro ore, otto, dieci ore di marcia, tra abitato e abitato, per un'aspra terra, dove i paesi si contano sulle dita ai una mano, tanto piccolo è il loro numero. Qtii il Provveditorato ha costruito la Palau-Santa Maria d'ArzachenaTerranova. importante strada di comunicazione anche ai fini militari, del a lunghezza di trentasette chilometri e mezzo; presto sarà finito l'altro tronco Santa Teresa-Castelsardo di settantun chilometri; e sarà con ciò completa tutta la litoranea nord-orientale comoda e capare via che avvici nera notevolmente la Gallura a Sassari Nel totale sono già 407 chilometri di strade nuove costrutte. Per le opere marittime, seguendo le direttive del Governo, il Provveditorato ha creduto opportuno concentrar gli sforfl su» maggiori porti al fine di metterli nella massima efficienza, pur senza trascurare i minori. A Cagliari, Pprlotorres e Terranòva I lavori di più imponente mole sono in corso: e il porto di Cagliari potrà agevolmente fronteggiare l'aumento di traffico che deriverà, dalla messa in valore del Campidano, dal maggiore e più razionale sfruttamento delle ricchezze minerarie, dal rendimento delle raddoppiate saline che circondano 'a dita La superficie interna del porto di Cagliari già di trentacinque elUt'.l sara lavori ultimati di centosessanta. Nei porti minori di Carloforte, Busa Arbatax, La Maddalena si lavora a si stemar moli, a rendere le acque calme per il più normale svolgimento del .traffici.--» .... ■ - La- bonifici Ed -creo- cf)t>, ^fì?poW nella misura concessa dalle contingenze che città, paesi e contrade siano fornite dell'opere che favoriscono il funzionamento dei pubblici servizi, e di quelle igieniche a carattere eminentemente sociale e dell altre a carattere didattico-educativo, che tutte sono alla base d ogni più dementare vita Civile 1 Provveditore ha volto la mente a elaborare il piano d'una trasformazione dell ambiente naturale, perchè quest Isola conquisti fertilità e ricchezza e dia asilo confortevole a una popolazione risanata e altra ne accolga, come è indispensabile, immigrante dalle terre della penisola in cui sovrabbondano le braccia. Qui tocchiamo, come si vede, il più vasto e arduo problema sardo: la bonifica. Ora appunto dai Provveditorato, fra le opere di trasformazione dell'ambiente naturale si è dato un notevolissimo impulso ai lavori di sistemazione draulica e di bonifica, alcuni dei quali, completati con l'esecuzione di opere d Irrigazione, iniziano l'attuazione di quel plano di bonifica integralo, il cui precipuo scopo è come s'è detto il coordinamento e l'utilizzazione di tutti gli sforzi per la redenzione e va- orizzazione della terra italiana. E qui la bonifica della pianura di Terralba rappresenta in special modo una ardita nnlieipazione. Qui la bonifica idraulica. comprendente la deviazione del rio Moyorò, il prosciugamento dello stagno di Sassu, l'allacciamento delle aeque alte e medie del Marrubiu col canale circondariale, è stata la premessa necessaria per la trasformazione agraria dell'intero comprensorio suddiviso in sei grandi aziende che assurgeranno presto a un altissimo svllup po agricolo, con l'utilizzazione a sco po irriguo delle acque del Tirso, scaricate dagli impianti idroalettricj, che 'ne hanno permesso l'invasamento e la regolare erogazione. Anche in altre zone l'opera esplicata dal Provveditorato è bene spesso li preludio alla trasformazione fondiaria. Cosi la sistemazione idraulica de) basso Flumendosa precede la bonifica e la valorizzazione agricola di tutto i ierritorio vanivo già richiesto in con cessione Cosi la bonifica della Mnrmilla ha, permesso, col prosciugamento dei 160* ettari dello stagno Pauleddu, l'estensione delle colture ad oltre 400 ettari all'intorno. E la sistemazione del rir Cani ha risanato dalla malaria l'abitato di Villamar e ha redento all'agrlrnhura le grande pinna di Bennzzu Mnnnu. La bonifica di SPnnrb'i e Tre xenta ravviva lo sviluppo agricolo di quella regione; la sistemazione del canate Pesarla è il complemento del la bonifica suddetta : In bonifica d Campu Giavesu rida all'aratro ur comprensorio di 1700 Pttari di fertllr terreno; la bonifica della bassa valli del fiume Liscia estende i suoi bPnetlc effetti a circa ottocento ettari di coni prensorio. Oltre a numerose altre opere mlran ti alla valorizzazione auricola, ve n'( una che riunisce lo scopo del risanamento Igienico a quello del maggiore sviluppo industriale della regione, Tf !e 6 la bonifica dello stagno di Sant., Gllla, ove, mentre la bonifica idraulica s'estende per oltre 7000 ettari plimtoag1 rgntesuluricigemdeauidnvmdegightovodocunaproctadelapestnisisipoci>ae nalocoUH a »Kii)ig yiKi vtuo unni citili i, lQ bonifica dello snerchio stagnale di 4000 ettari ha dato luogo alla creazione di una grande salica, cnpace della produzione annua di trecentomlla tonnellate di sale comune e di una minore quantità di sali di magnesio, bromo, potassio. I.a bonifica della spiaggia di Bonaria ha risanato In zona snri-orien. tale della cittiì di Cagliari, lasciando lo spazio per un ulteriore sviluppo portuale ed edilizio. S'è inoltre provveduto alla sistemazione- di un gran numero di fiumi e torrenti clip per effetto del loro disordine idraulico portavano nnnuplmen te rovina, desolazione o mnlnrin nelli campagne nttraversaV e negli abitati Tutte le opere di bonifica e le sistema zioivì'idrauliche di vasti territori fin( a oggi compiute costituiscono un coni giSauanpoacnigsuagPsutegrziagnnriGinutrcofotrstTdrilagzdrvsrdbtllOdzpvtTutgCsdrmpsgzdqletcc plesso imponente di 150 opere per un importo di 110 milioni. II rimboschimento Parallelamente allo sforzo bonificatono tendente a migliorare l'economia agrana della zona vaniva, l'opera del 1 rovvednorato s'è rivolta alla montagna, che comprende tanta parte del territorio isolano; e ha affrontato con sufficiente ampiezza di mezzi la risoluzione del problema essenziale: il rimboschimento dei più importanti bacini che trovano, nella ricostituita vegetazione arborea un mezzo validissimo di regolazione della discontinuità delle precipitazioni meteoriche e un ausilio notevolissimo al buon regime idraulico del còrso montano dei fiumi. I. opera di rimboschimento ha già nvulo attuazione nei bacini del Flumimtnarinu, del rio del Campidano, del Coghinas, del Cedrino, sulle spiaggie di Quanti S. Elena, di Santa Margherita di Pula, e altrove. Sono in tutto duemila ettari rimboschiti. E infine, col trasformarsi progressivo della mentalità dell'agricoltore sardo, è venuto crescendo il favore con cui sono accolte le. provvidenze governative in favore dell'irrigazione. Onnai slamo irrivati a tal punto- di preparazione e d'organizzazione che occorre predisporre tutte le forze e tarmi per la trasfonnazione agraria dei due più grandi Campitìani dell'isola, quello di Cagliari — che s'estende per ottantamila ettari — quello d'Oristano che ne abbraccia quarantamila. Tutti gli sforzi si dovranno in avvenire — un avvenire immediato o prossimo — concentrare su questa estensione unitaria, trasfomiala la quale si potrà forse dir; d'avere in modo sufficiente provveduto allo fortune dell'iso>a intera. Per non perdere un'occasione unica e insieme molto prezioso denaro, innanzi di incominciare la definitiva valorizzazione agricola dei Campidani occorre precisare le Idee, intendersi e ac- cordarsi fra quanti studiano il problema agrario isolano, fra quanti qui conducono pazienti c difficili esperimenti Per questo il Provveditorato vagheggerebbe la costituzione di una Commissione permanente per studi economicoagrari, della quale dovrebbero far parte delegati agrari e forestali dell'Economia Nazionale, della sezione delle Bonifiche e i direttóri delle Cattedre Ambulanti della Sardegna, i direttori delle scuole agrarie, i delegati delle Federazioni provinciali dei Sindacati agricoltoii, tecnici agrari di riconosciuta competenza. Dovrebbe, questa Commissiono, valutare quanto finora se fatto nell'isola in tema di sperimentazione agraria, per consentile di dare un valore di carattere generale a quanto sin'oggi venne invece compiuto per fini privati o circoscritti, per eliminare quindi Infine, una volta per sempre, questioni e risultati d'importanza dubbia o negativa; per indirizzare su linee precise l'azione del credito ngrnrio di miglioramento — fln'ora svolto come una funzione puramente bancaria per secondare, con dettagliato studio d'ambiente, l'azione del Comitato permanente per le migrazioni interne. Qnosta che abbiamo delineato è la Sardegna nuova che giorno.per giorno si forma e pezzo per pezzo si costituisce. La Sardegna è tutto un cantiere; menti direttive ne. guidano lo sviluppo progressivo. E qui. nel Provveditorato alle" Opere Pubbliche, è il quartler generale che tutto coordina, regola e Indirizza'. Nella quiete delle sale di questo Provveditorato mattinino le nuove fortune dell'isola mitica, di qui .si fissano le linee del nuovo volto d1 questa bella regione a cui la favola e In tradizione s'nrnno strettamente commesse, da cui pareva non dovessero più dipartirsi. * Un nitro mondo che si trasforma, chp precipita nelle lontananze sempre più pallide del passatoi... Renzo Larco.

Persone citate: Busa Arbatax, Cani, De Simone, Renzo Larco, Sassu