Relazioni di Mussolini e di Turati

Relazioni di Mussolini e di Turati Relazioni di Mussolini e di Turati mera dai Deputati, che cessi U sovec- Gli aumenti agii impiegati Il Capo del Governo ha presentato alla Camera il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella sessione di marzo scorso, recante provvedimenti economici a favore del. personale. Il disegno di legge, di cui fu pubblicato il testo, è accompagnato da una esauriente relazione del Capo del Governo, che fu anche essa messa di pùbblica ragione. Dopo avere analizzato in questa relazione la portata pratica dei singoli provvedimenti a favore delle varie categorie, il Capo del Governo cost conclude: « Onorevoli camerati, le provvidenze in esame vanno a beneficio di numeroso, personale. Esse migliorano le condizioni di circa 460 mila dipendenti statali, fra magistrati, insegnanti, impiegati civili dei gruppi A e R, ufficiali, impiegati di gruppo C, subalterni, sott'ufflciali. giaduati e militi, ferrovieri di ruolo, operai di ruolo, oltre a circa 85 mila maestri elementari. Lo StaHo assume a carico del proprio bilancio, indipendentemente dal considerevole aggravio che le aziende autonome sosterranno, sui bilanci rispettivi un diretto onere netto di 360 milioni, sforzo massimo compatibile con le condizioni delle Finanze e che per il primo anno si riduce alla metà. Questo . sacrificio finanzia rio risponde a superiori necessità, in quanto vale a risolvere una questione di vitale importanza per la pub blica amministrazione. Con essa vie ne in limiti equi e in armonìa con le condizioni economiche generali ' della Nazione, concesso un premio ed un riconoscimento alla fattiva ed esemplare operosità e disciplina con cui sì vasta schiera di dipendenti serve 10 Stato ed il Regime ». Il regolamento della Camera Come risulta dal resoconto della seduta, la Camera ha approvato oggi le modifiche al Regolamento proposte dal Segretario del Partito. La relazione Turati dice fra l'altro: « Il mutamento profondo che il Regime ha portato nel sistema di rappresentanza polìtica traverso la nuova Legge elettorale, deve necessariamente essere seguito da una revisione degli ordinamenti Interni dell'Assemblea, i quali non corrispondono al nuovo spirito totalitario dell'Assemblea slessa e a quei concetti di gerarchia di valori e di collaborazione delle classi che sono fondamentali nella società fascista. 11 regolamento vigente nell'Assemblea nostra è informato non ad un concetto di serena critica, ma ad un presuppo sto di preconcetta opposizione, dal qua le, secondo 1 canoni della social-democrazia, doveva sorgere l'ordinamento legislativo dello Stato. Invece non è necessario riconiare come la tendenza dell'assemblea fosse sovrnttutto demolitrice e quali ne fossero le conseguen ze Ai nuovi compiti nostri devono corrispondere nuove norme, che renderan no la rappresentanza nazionale organo di fpdele e feconda collaborazione al Regime, organo ohe avrà perfetta co scienza del limite delle proprie altri buzioni e del senso vero della propria sovranità. Le proposte non sono molto numerose, ma è a confidare siano sufficienti perchè la nuova assemblea corrisponda alla giusta attesa della Nazione. Una questione formale che ha però assunto in determinati momenti aspetti sostanziali è bene sia rapidamente risòluta « Chiuso per sempre con la nuova legge elettorale politica il periodo del le competizioni elettoralistiche e rag giunto il fine che l'Assemblea sia la espressione non delle simpatie perso nidi nè delle esaltazioni di più o meno interessati mestatori politici, ma della volontà unitaria della Nazione, sembra opportuno che anche nell'ordinamento interno dell'Assemblea l'elettoralismo venga eliminato. Sono finiti i tempi nei quali intorno ad un nome si formavano aggruppamenti governativi o di opposizione por soverchiarsi reciprocamente. Le cariche interne dell'Assemblea devono essere assegnate a coloro che ne sono più degni, sia sotto l'aspetto tecnico, sia sotto l'aspetto dell'autorità che essi hanno nel Regime. Per questo è anche opportuno in corrispondenza del diminuito numero dei componenti della Ca- I dente del popolo italiano». chio numero delle cariche parlamentari. \ « Proponiamo perciò — continua la relazione Turati — che nel Consiglio di Presidenza i vice-presidenti siano ridotti da 4 a 3, i segretari da 8 a 6; i questori da 3 a 2. E' opportuno orni avvertire subito che dal regolamento in vigore deve essere interamente tolto il concetto della rappresentanza delle minorante. Noi non conosciamo minoranze. Il Regime fascista è un blocco possente,, unico e perfettamente omogeneo; nulla vi ha-oltre i suol n'argini degno di essere fappresentato.-per questo, sia nel sistema di «.votazione sia.in. lutto lo stile generate del re* golainento, il sistema deve essere mutato. : « Proponiamo — seguita la relazione — che rimanga in vigore 11 sistema della divisione dell'assemblea in uffici, i quali però saranno, come nel.e passate Legislature, chiamati esclusivamente ad esaminare quei progetti di legge che non „ importano spese e che non abbiano carattere di convalidazione di provvedimenti già emanati. Per questi ultimi provvede la Commissione permanente per l'esame dei decreti da convertirsi in legge. Per quei d;segni di legge che importano spese, come per tutte le funzióni di controllo della gestione finanziaria ed economica dello Stato, provvede la Giunta del Bilancio e per tutte le questioni ine remi alle tariffe doganali e ai trattati cri commercio provvede la consueta commissione permanente. Per quanto riguarda il numero dei componenti di tutte queste commissioni proponiamo che la Giunta Generale del bilancio da 36 componenti sia ridotta a 30; la Commissione permanente per la conversione dei decreti-legge da 18 componenti sia ridotta a 15, la Commissione Permanente per le petizioni da 18 componenti sia ridotta a 9, la Commissione permanente per l'esame delle domande di autorizzazione a procedere da ti componenti sia ridotta a 9. la Commissione di vigilanza sulla biblioteca della Camera da 7 componenti sia ridotta a 5: e infine la Giunta per la verificazione delle elezioni da 30 componenti sia ridotta a 9. « La Giunta per la verificazione delle elezioni — prosegue la relazione Turati — ha profondamente mutato il proprio compito. I tornei oratori intorno ai brogli elettorali, dei quali la memoria non sarà mai abbastanza deplorata, sono finiti. La Giunta delle elezioni quando abbia accertato la perfetta esattezza dei compiti dell'ufficio elettorale nazionale e la regolarità delle operazioni elettorali dovrà senz'altro proporre la convalida di tutti i deputati, salvo ragioni individuali di ineleggi bilità. Perciò tutto il capo 6 del regolamento e cioè dall'art. 20 allo art. 30 può essere ridotto a un articolo unico. « Ai capo 8 del regolamento « Presentazione e distribuzione dei disegni di legge e delle proposte di iniziativa parlamentare » gli articoli del Regolamento — continua la relazione — devono essere posti in armonia con l'articolo 6 della legge relativa alle attribuzioni e prerogative del Capo del Governo, legge 24 dicembre 1925, N. 2263. In questo senso vi proponiamo le necessarie modificazioni. « A integrazione di queste proponiamo all'articolo 31 che pure mantenendo fermo il principio che non si possa nè discutere nè deliberare sopra materia che non sia all'ordine del giorno, sia possibile la eccezione quando ne faccia esplicita proposta il Capo del Governo e la Camera la approvi per alzata e seduta, per rendere più spedito e agevole il lavoro parlamentare. E' opportuno modificare l'art. 51 nel senso che il Governo possa presentare i disegni di legge direttamente alla Camera o per il tramite del presidente dell'Assemblea. . Negli articoli 72, 73, 77. 81 vi proponiamo di abolire le norme per le quali alle varie proposte cui si accenna negli articoli stessi sia stabilito aprioristicamente il dissenno e cioè deve parlare uno o più oratori in favore e uno • niù oratori contro. D'ora innanzi nei oasi accennati negli articoli suddetti si sente semplicemente il pensiero di taluni dei deputati nel numero fissato dagli articoli stessi. ■ Ma, ripetiamo, ogni concetto di opposizione aprioristica deve essere definitivamente eliminato dal nostro Regolamento. « Con queste modificazioni che vi abbiamo proposto, confidiamo che la assemblea rinnovata nello spirito e nelle forme, secondo il nuovo regime d;. vita, al quale il Fascismo ha informalo gli Istituti de'la Nazione, corriIsponderà alla volontà concordie e fi-

Persone citate: Mussolini, Turati