Ai due Poli

Ai due Poli Ai due Poli La spedizione, libertini è partita alla ricercar degli sperduti dell'« Italia » g Milano, 30 notte. Come 6 stato annunciato, l'ingegnere Gianni Albertini, comandante della spedizione di ricerca degli sperduti del dirigibile * Italia », è partito nel pomeriggio di oggi, alle 15, diretto a Bergen. Sino a poco prima della partenza, nella casa del valoroso organizzatore della spedizione, dove si erano adunati per il commiato amici e compagni di studio, sono giunti di continuo telegrammi di augurio e di incitamento. L'augurio della mamma di Ugo Lago Personalità e sconosciuti, da ogni parte d'Italia, con slancio concorde hanno fatto pervenire i sensi della loro solidarietà. Si può dire che il cuore d'Italia batte generosamente per la fraterna e umana gesta che sta per esser compiuta. I componenti della spedizione si sentono sorretti da questo fervore di adesione e di simpatia, e la oro volontà di vincere ne è moltiplicata. LMng. Gianni Albertini non nasconde la sua soddisfazione per i buoni auspici sotto i quali s'inizia la sua impresa. Ha telegrafato da Noto la mamma di Ugo Lago: « Iddio vi protegga e vi ' guidi •. Un caloroso telegramma* augurale ha pure inviato S. E. il Segretario del P. N. F., on. Turati, che segue con simpatia i propositi di questo manipolo di audaci, e innumerevoli dispacci augurali sono pervenuti da ogni centro d'Italia, perchè ovunque sia un alpino, ivi è un cuore che segue la marcia che stanno per iniziare gli intrepidi sucaini. L'impresa, come più volte è stato detto, è stata preparata con ogni cura. Ad essa avrebbe dovuto partecipare anche il sucalno Matteoda, che fu compagno di Albertini nelle precedenti ^cerche dei nafraghi, ma il giovane è stato costretto a rinunciare alla nuova gesta, avendo dovuto recarsi in America per motivi famigliari. Alle 17 di ieri intanto è stato piombato il vagone sul quale sono caricati i bagagli e parte del materiale della spedizione. Il vagone, che 6 stato subito istradato per Bergen, porta, oltre agli indumenti personali dei sucaini, il materiale radio-telegrafico, gran parte del materiale tecnico, e le armi. * La partenza Alle ore 15 precise, il treno per Ostenda è partito. Nello scompartimento loro riservato, erano Gianni Albertini con la buona mamma sua che l'accompagna fino a Bergen all'imbarco sulle* nave, tornando poi assieme ai parenti, e l'avv. Zanetti, comandante in seconda della spedizione. Davanti al treno sostavano per il caloroso e augurale saluto il sen. Borletti, il gr. uff. Pizzagalli, il comm. Roseo, il gr. uff. Moretti, ring. Giorgio Pontremo11, fratello' dell'eroico sperduto, Mugnai, per la Associazione degli scarponi, Gardini del Gruppo universitario fascista, studenti, compagni, ammiratori, sucaini, ecc. I segni della più viva commozione erano su tutti i volti, ma le esclamazioni di augurio s'incrociavano festosamente. I partenti rispondevano sorridendo ; ognuno ha voluto stringere oro le mani. Si è Teso interprete del comune augurio plie accompagna i partenti, Mugnai, parlando a nome degli scarponi, e gli ha risposto, commosso, Gianni Albertini, che lia espresso la viva speranza della riuscita della impresa. Fasci di fiori, doni e ricordi sono stati offerti ai partenti. Numerosi viaggiatori si sono affollati davanti allo scompartimento, e quando il treno si è mosso una lunga acclamazione è scoppiata vibrante e commovente come una benedizione. Il torinese comandante in seconda Ieri mattina è partito da Torino l'avvocato Piero Zanetti, che partecipa ala spedizione organizzata per le ricerche degli sperduti nell'Artide in seguito alla catastrofe dell' « Italia ». La spedizione, poma è noto, è stata .volu¬ ta e organizzata dal « sucalno »' ingGianni Albertini di Milano, il compagno di Matteoda, col quale esplorò i« pack » ali* ricerca dei naufraghdel gruppo Lago-Pontremoli, in unmemorabile ed eroica impresa ancoviva nel cuore degli italiani. L'Albertini, il quale non ha perduta la speranza che gli sperduti siano tuttora vivi e che sia possbilrintracciarli, nell'onganizzare la suspedizione di soccorso, ha fatto asegnamento su compagni « sucaini di provata capacità fisica e morale, il primo sul quale fece cadere la suscelta fu lo Zanetti, che accettò covero entusiasmo. Egli è stato nomnato comandante in seconda dellspedizione; il che dimostra che le suqualità sono tenute in alta considerazione. L'avv. Zanetti è infatti un alpinistdi prima forza. E' accademico, e copranzi la carica di segretario del Gruppo Accademico. E' — non occorre dirlo — un appassionatissimo e saldscalatore di montagne. Con Albertina Matteoda ha partecipato a parecchicordate,, mettendo piede su roccie noancora raggiunte da alcuno. L'amiczia che lo lega all'Albertini è di quele che la montagna sa saldare col legami più affettuosi e tenaci. L'avv. Zanetti; come si disse, è partito ieri mattina alle 7 per MilanoCon l'Albertini è partito da Milanalle 15, diretto a Bergen, dove si dice saranno raggiunti a scaglioni dagli altri componenti la spedizioneQuesta, come è noto, comprende settpersone, tutti giovani « sucaini » armati di volontà, di coraggio, di entusiasmo. Si è già detto dell'attrezzamento del programma di azione che la squadra di soccorso intende svolgere. Cola baleniera • Heimen » di 160 tonnelate, la spedizione si porterà il pipossibile al Nord, in direzione dellTerra di Francesco Giuseppe. In usecondo tempo entreranno in azion20 cani e due slitte, con cui i 6ettitaliani ed un finlandese pratico deluoghi che ad essi si aggiungerà iqualità di guida, affronteranno i« pack •. Le slitte, che trasporteranntutto il materiale, saranno la base del'accampamento. Da esse partirannoa raggiera, le esplorazioni delle pattuglie. Il compito maggiore del servizio di pattuglia sarà assunto da Albertini e Zanetti, i quali si serviranno degli sci per procedere sulla desolata distesa dei ghiacci. Compiuta lesplorazione attorno all' accampamento, per quel raggio che si crederà necessario, in caso di risultato negativle slitte si sposteranno e faranno alin luogo ritenuto opportuno per svolgere intorno ad esso le ricerche mediante le pattuglio degli sciatori. E così via di seguito. La snedizione conta di effettuare lsue perlustrazioni durante tre mesicioè, dal 15 maggio al 15 agosto, epocaquesta, in cui incomincia la notte polare, che rende Impossibile il compto dei soccorritori. La spedizione perha preso in considerazione anche il caso disgraziato dello svernamento su« pack » e si è premunita coi provvedimenti consigliati da simile eventualità. Fra il materiale di cui 1 e sucaini » sono dotati sono pure i due apparecchi radio, uno dei quali capace dtrasmettere direttamente con l'Italiastazione di San Paolo. La partenza dell'avv. Zanetti è av venuta senza scalpore, cosi come stato da lui desiderato. Egli ha rifiutata una fotografia ad un intimo amico, nella tema che venisse riportatsu quelche giornale. Un tale particolare dimostra la serietà con cui questpiemontese si accinge all'obera rischiosa e umanitaria. L'avv. Zanettifiglio dell'ex-sindaco di Ivrea, ha trenfanni. E' laureato in belle lettere ed in legge. Ha insegnato per qualche anno nelle scuole medie, ed ora ha ufficio legale in via Monte di Pietà. 22in unione ad altri giovani professionisti: l'avv. Smeriglio, il dott. Trobial'avv. Marongiu. Compagni ed amici intimi — notpiù di quindici persone — si sono riuniti l'altra sera a banchetto attorno apartente che fu festeggiatissimo. iermattina, alla stazione di Porta Nuova, erano a salutarlo gli stessi amiced il padre. Tale modestia, schiva e orgogliosa, è garanzia che questi giovani compieranno lassù la proprimissione fino all'eroismo, mio al sacrificio. La gran notte sul campo di Byrd L'ultimo sole - I miracoli della radio ng. paò il ghi una cor persiabile sua asni » e, e sua con miella sue eraista opre updiraldo na e hie non iciuel leparno. ano didane. ette arntuo e uaCon nelpiù ella un one ette det in il nno delno, patser da aneso la en neivo alt volme co le esi: oca, pompierò ca sul veuacaipa di lia, av e è fiumiata olasto ritti, en ed che uf 22. siobia, noti riu al ieri uomici a e gioria saNEW YORK, 30 aprile. (B.). — Da una settimana il sole è completamente scomparso dalla base invernale del Comandante Byrd e non ricomparirà prima del mese di agosto. Il disco ■ solare, negli ullimi giorni in cui gli uomini di Little America, l'hanno visto sull' orizzonte mostrava soltanto la parte superiore ' del disco stesso, mentre l'altra parte rimaneva costantemente al di sotto dell'orizzonte. Nelle regioni polari il sole non ^orge e tramonta come qui o come in Italia, dove si ha la medesima latitudine nord della città di New York. Noi e voi vediamo spuntare il sole e sollevarsi in breve temvo dall'orizzonte, per raggiungere la massima altezza verso mezzogiorno, e poi lo vediamo ridlscendere ad occidente in un periodo di tempo più o meno lungo, che in media è di dodici ore. Invece ai poli il sole si solleva a poco a poco dall'orizzonte e passano parecchie giornate di 24 ore ciascuna prima che si distacchi completamente. Data la durata del giorno polare, che è di sei mesi, non considerando i crepuscoli, o meglio le luci crepuscolari che precedono tanto ii giorno ohe la notte, è naturale che nello spazio di ventiquattro ore la proporzione del tempo non consenta un sollevamento massimo. La stessa cosa, in senso contrario, avviene quando si avvicina la notte, sia artica che antartica, ed è per ciò che negli ùltimi giorni i componenti la spedizione ByM, hanno visto solamente la parte superiore della circonferenza dell'astro che dà. luce e vita agli abitanti della terra. Di guardia, all'aurora Un'aurora meravigliosa ha illumina lo col suo splendore il principio della notte di sei mesi. Il comunicato di Byrd dice che il 18 aprile, con una temperatura di 40 gradi Fahrenheit sotto zero, corrispondenti a circa 35 gradi centigradi sotto zero, la notte si mantenne chiarissima e l'aurora splendeva di tutto il suo splendore. Ora bisogna saper distinguere tra notte e notte, poiché quando gli uomini di Little America parlano della notte di. un dato giorno del calendario, si riferiscono a quelle ore che sono effettivamente notturne ad una latitudine come quella degli Stati Uniti; ma la notte locale, cioè la notte polare, non si riferisce più ad un giorno o ad un altro della settimana o del mese, poiché tale notte esiste una volta all'anno ai poli della terra. Quando per esempio, si annunzia che il giorno 30 aprile vi è stato un tempo ottimo nella zona antartica in cui sverna Byrd, la parola giorno corrisponde a notte polare, perchè ivi giorno con luce solare al 30 aprile non ce n'è più La magnifica e misteriosa incandescenza prodotta dall'aurora australe che lancia delle belle cortine di luqe sulla volta del cielo, avviene per ora quasi tutte le notti e, poiché il suo studio ha'una certa importanza, il Comandante Byrd ha disposto che gli uomini a turno prestino servizio, uno alla volta per ogni notte, mentre gli altri dormono, per notare il volume la direzione ed i caratteri speciali del fenomeno. < Il posto di guardia, per usare un termine militare, è rappresentato dalla biblioteca, dove si installa chi fa servizio notturno. Oltre ad annoiare le variazioni che si verificano nell'aurora antartica, il guardiano notturno sta attento al vento e, quando si avvicina l'ora della sveglia, accende le stufe. Tale servizio è stato disposto per tutti gli uomini della spedizione, senza distinzione di grado, quindi anche il Comandante ha avuto assegnato il suo turno. E siccome è sialo deciso di iniziare le veglie per ordine alfabetico, il Comandante Byrd è stato uno del primi a fare la guardia. Sl.vuole che la prima sera in cui Byrd ha prestato tale servizio, si sia dimostrato meno disattento degli altri nell'adempimento det suoi doveri secondari, perchè ha solamente fatto cascare due coperchi di stufa mentre attendeva ad accendere il fuoco in cucina. Certamente qualcuno avrà inteso, o si sarà anche svegliato per il rumore, diversamente non avremmo avuto comunicato per radio questo particolare che può contribuire a raccomandare il Comandante... come accenditore di stufe. I fenomeni radio Abbiamo avuto modo di segnalare in altra occasione i disturbi causali dall' aurora australe nelle comunicazioni radiotelefoniche e radiotelegrafiche, tanto che la sua assenza ha suscitato un vero entusiasmo perchè, come è noto, ha reso possibile la perfetta ricezione di un intero programma radio trasmesso appositamente per gli Uomini di Byrd da, una stazione, di Sdorcofasitodea tascgMtastfamdfapcolateErilaciPvccAddcplainctezcdnmpppddntofistpsimbsovodinrabcifandnterivvqudglalailnHcavovoutasistLichpediV mtil'agldee diutotisudechnecacitechJrsp Schenectady, N. Y., su lunghezze d'onde corte. Questi disturbi si ripetono ora con maggiore frequenza ed anche con maggiore intensità. Trattasi dei famosi disturbi statici, che ancora non si sanno spiegare completamente, tanto che non si sa nemmeno se essi si debbano attribuire all' aurora oppure a qualche altro fenomeno concomitante. Il geologo Larry Gould, ormai cono sciuto da tutti, un giorno ebbe bisogno di comunicare con l'Università di Michigan, ma la comunicazione diretta fu quasi impossibile a causa della statica. Furono tentati tutti i mezzi per far pervenire i messaggi per il tramite di una stazione radio intermedia, e l'eroe det Monti Rockefeller difatti riuscì a parlare con l'Università per il tramite della stazione ad onde corte di Monte Evans, nella Groenlandia. Onde che girano intorno al mondo E' possibile che le onde radio, partenti da Little America o da Marini Evans, siano pervenute alla stazione ricevente, posta all'altra estremità della terra, attraverso la via più lunga, cioè sorvolando i due poli, tanto il Polo Sud che il Polo Nord, ed attraversando la terra dalla parte dell'Africa e dell'Europa. E' stato notato, in comunicazioni avvenute Ira "il "Nord America e l'Australia, che in date ore del giorno la ricezione delle onde radio è ottima, nonostante l'esistenza di condizioni poco favorevoli lungo il percorso più breve sulla superficie della terra. SI ha il convincimento che, in simili casi, le onde facciano il percorso più lungo fra stazione trasmittente e stazione ricevente. Le condizioni di ricezione possono variare anche per il solo fatto die su una parie del globo terrestre è notte, mentre nell'altra metà è giorno, e le onde, o meglio parte delle onde trasmesse, pervengono a destinazione per la via più lunga, quando la via più breve è, per cosi dire, ostacolata. Si noti che, data l'immensa velocità delle onde radio, uguale a quella dei raggi luminosi, la differenza del tempo impiegato per la maggiore distanza è insignificante ed impercettibile. Si potrebbe stabilire la differenza minima-di tempo con strumenti speciali della massima precisione ed infatti con tali strumenti qualche anno fa è slato possibile accertare che le onde radio possono essere ricevute anche più di una volta man mano che tanno il giro della terra, benché diminuiscano di intensità per la perdita di energia in rapporto allo spazio attraversato. Sembra strano, ma è cosi. Intanto, per non far aggrottare le ciglia a qualche competente di radio, facciamo presente che il medesimo fenomeno si può verificare anche quando le onde radio, come le onde corte, non viaggino lungo la superficie della terra, ma in linea retta, e poi vengano riflesse sulla terra dallo strato di Heaviside. Questo strato ionizzato si trova intorno a tutta la sfera terrestre; quindi se un' onda corta partente da un punto della terra viene ri/lessa in direzione della terra stessa, con un angolo piuttosto grande, è possibile che la medesima onda, non battendo sulla terra perchè non la incontra lungo il suo tragitto, venga poi riflessa di nuovo dal lato opposto dello strato di Heaviside, che esiste in tutti i punti cardinali. E ritornando per la seconda volta, ed anche per la terza o quarta volta, l'onda radio finalmente cade in un punto terrestre dove viene raccolta. E' chiaro? Un problema nuovo Niente di difficile che un caso slmile si sia verificalo nella comunicazione stabilitasi per mezzo della radio tra Little America e la Groenlandia. Il comandante Byrd è di opinione che la possibilità di poter comunicare per mezzo della radio con la stazione di Monte Evans, anche quando esiste V aurora australe, po«sa riuscue di massima Utllttà per lo scambio di notizie riflettenti il comportamento dell'aurora alle due calotte estreme del globo. Durante la breve coincidenza dei periodi di oscurità in Groenlandia e nella barriera di ghiaccio della Baia di Whales, l'esistenza dell'aurora in una o in. tutte e due le regioni, potrà tornire materia di studio e di confronti di grande importanza. Fin'ora nessuno ha saputo dire se all' apparire dell' aurora nelle regioni polari artiche, il medesimo fenomeno si verifica nelle regioni antartiche, e ciò jjer mancanza di mezzi di accertamento precisi. D'ora in poi il comandante Byrd tenterà d> risolvere questa incognita, che ormai ha acquistato un posticino Jra ì varll quesiti scientifici che la spedizione, ti propone di risolvere. èmsSslgs1ndpcnDKsngmnlanrpsccadcdgpatmBPgtlcccmcsgnspsssVèfgtrrtBslnCndmc«tqttrrCeilgnCqrtnfftca•vdemsrLnanlNldfpdttLlbnAspddrmcRa