I lavori parlamentari

I lavori parlamentari I lavori parlamentari L'insediamento del presidente della Camera • Il Capo del Governo presenta il Trattato col Vaticano - La nomina della Commissione per la risposta al discorso del Trono - La riforma del Regolamento | Roma, 30 notte. Il vice-presidente PAOLUCCI apre la seduta alle 16 e dà subito comunicazione alla Camera delle nomine dei nuovi senatori, della nomina* della presidenza del Senato e delle variazioni nel Ministero in seguito alle dimissioni del ministro Giurìatl e della assunzione del Ministero Lavori Pubblici da parte del Capo del Governo. Quindi il nuovo presidente GIURIATI si insedia nel suo alto ufficio. Il Capo del Governo, 1 ministri e 1 deputati sorgono in piedi e applaudono lungamente. lì discorso di Giuriati Il neo-presidente pronuncia quindi il seguente discorso « Camerati! « Se con la più devota riconoscenza ho accolto la designazione del Capo del Governo a questo ufficio insigne, riconoscenza non minore devo a voi per la votazione di ieri. Essa ha riprodotto in questa aula, usa a tnt-t'aitri spettacoli, il quadro invidiato e non imitabile della disciplinata concordia fascista. Mai permettetemi una considerazione. Nessuno dubita che il plebiscito del 24 marzo, anziché il giudizio sui singoli candidati, abbia espresso la certezza unanime del pòpolo italiano nel Capo che con polso .sicuro,tracciai ì destini dèlia Patria lliìlfl applausi). E così la manifestatione di ieri, più che il consenso alla mia persóna, .modesta, ha affermato la ferma volontà vostra di completare l'opera iniziata da un glorioso manipolo nella véntisélesima legislatura, da più vaste e non meno agguerrite schiere nella XXVII, e di trasformare questa assemblea da palestra di ambizioni egoistiche, di congiure e di blaterazioni retoriche in strumento di feconda collaborazione e di illuminato controllo a servizio del Regime (applausi). Questo intento non sarà, credo, difficile raggiungere. La funzione politica della Camera « Il Capo del Governo, nel discorso con cui si è chiusa la precedente legislatura, dichiarava che la nuova Camera avrebbe dovuto assolvere un compito squisitamente politico, e tale concetto egli riaffermava nel recente discorso all'Assemblea quinquennale del Regime. Questo significa che le origini corporative della Camera non ne hanno alterate sostanzialmente le attribuzioni. La legge ha deferito alle Corporazioni la indicazione dei candidati soltanto perchè fossero segnalati al Gran Consiglio gli uomini più competenti in relazione alle necessità della pubblica economia. Ma questa nuova e geniale ontologia elettorale non autorizza la conseguenza che il mandato parlamentare possa essere messo mal a servizio di privati interessi, o che alla Camera possano esplodere conflitti per la cui composizione lo Stato corporativo fascista ha predisposto appositi organi di discussione e di giudizio. » I rapporti economici sono,- bensì, la sostanza della politica, ma la politica li disciplina per modo che l'interesse dello Stato, sempre prevalga sull'interesse dei singoli e delle classi sociali. Lasciandoci guidare da questi postulati fascisti, agevole sarà fissare i limiti e il metodo del nostro lavoro. « Quand'- là legge sul Gran Consiglio del Fascismo provvidenzialmente sollevava il Parlamento dalla non sempre amara preoccupazione di provocare le crisi ministeriali e dì indicare i successori, chiaramente definiva il nuovo costume parlamentare. La maldicenza, sottile e subdola preparatrlce di stati di animo negativi, il rancore ammantato di concezioni astratte e di artefatte statistiche, le invidio e le cupidigie sono ormai bandite da quest'aula e da quei corridoi che in altri tempi poterono essere fucine di fatti politici. Ma saranno salutate con compiacenza, specie dal Governo, la critica meditata, giudiziosa e obbiettiva, il controllo delle cifre e dell'azione pratica, la curata redazione e la non ambigua interpretazione delle leggi. Completamento del Regime ci Sgombrato da ogni pregiudiziale interessata o personalistica. Il lavoro di questa legislatura dovrà dimostrare a chi con occhio non sempre benevolo ci guarda, come possa il Parlamento, reintegrato nelle sue prerogative e ricondotto dalla Rivoluzione alla sua funzione essenziale, completare il Regime fascista {approvazioni). « Di questa diversa tonalità il primo saggio avemmo durante la seduta inaugurale. 11 Re della Vittoria ha sentito per la prima volta attraverso il plauso del legittimi rappresentanti, prorompere unanime l'entusiasmo del popolo italiano. Ed eguale sensazione hanno avuto, ne sono certo, le Forze Armate delio Stato. Gli è ctie ciascuno di noi è inquadrato in una delle quattro milizie e che se la Patria minacciata ci chiamasse a difesa, tutti domanderemmo di essere sollevati da ogni altro ufficio per prendere il nostro posto di combattimento e anche quello tra noi che attraverso le spente pupille chiaramente vede, partirebbe con le prime falangi (vivissimi generali applausi). « Camerati ! Era consuetudine parlamentare di altri tempi che il presidente, appena insediato, promettesse di dimenticare il Partito di origine per garantire la Imparzialità nel governo dell'assemblea. In contrasto con questa consuetudine, solennemente di-chiaro che in ogni momento, in ogni gesto, in ogni parola mi ricorderò di essere fascista {vivissimi prolungati applausi). Ed esprimo l'augurio di non dover ricordare mai a voi che siete fascisti (approvazioni). Col plebiscito del 24 marzo, il popolo italia no non più avvelenato da falsi apòstoli, non più dilaniato da conflitti di coscienza, maturo e compatto, ha conferito al Regime fascista la pienezza dei poteri e delle responsabilità. Ciascuno di noi ha la sua parte, minuscola o importante. Ma uno tutte le assomma e poiché su lui pesa il compito di realizzare le speranze del popolo e di guidare la Patria alla grandezza, egli Sia bisogno eli poter contare su tutte le forze e su tutti gli istituti. A nome vostro io gli prometto ohe la Camera sarà degna di lui e del Regime. In questa promessa è il migliore programma per i nostri lavori ». La Camera applaude' lungamente: il Duce i ministri, e i deputati sorgono in piedi. La dimostrazione dura par alcuni minuti. U Trattato coi Vaticano Il CAPO DEL GOVERNO presenta quindi il disegno di legge sulla ese cuzione del Trattato e dei quattro al legati annessi e del Concordato sottoscritti in Roma tra la Santa sede e l'Italia VII febbraio 1929 (La Camera applaude, entusiàsticamente). Egli chiede che l'esame di questo disegno di legge sia deferito ad una Commissione speciale da nominarsi dal presidente. La proposta è approvata. Il ministro ROCCO presenta poi i seguenti disegni di legge: Disposizioni per l'appdicazione del Concordato dell'Ai febbraio 1929 fra la Santa sede e l'Italia nella parte relativa al matrimonio - Disposizioni sugli enti ecclesiastici e sulle amministrazioni civili dei patrimoni destinati a fini di culto - Disposizioni sull'esercizio dei cuJitì ammessi nello Stato e sul matrimonio celebrato davanti ai ministri dei culti medesimi. Chiede che siano deferiti all' esame della stessa Commissione che esaminerà il disegno di legge presentato dal Capo del Governo, si approva. BELLUZZO presenta altri disegni di legge. 11 PRESIDENTE comunica quindi che a far parte della Giunta per il Regolamento della Camera ha chiamato gli onorevoli Alfieri, Arcangeli, Canelli. Caprino, carusi, Geremicca, Muzzarini, Pierazzi, Romani Ruggero, Turati; ed annuncia che la Camera deve ora procedere alla nomina della Commissione incaricata di redigere l'indirizzo di risposta al discorso della Corona. ALDIMAI propone che la nomina di tale Commissione sia deferita al presidente, il quale ne chiama a far parte i camerati Bodrero, Del Croix, Panunzio, Rossi, Turati. La Commissione è convocata per le ore 18. La seduta è tolta alle 16,30. Domani seduta pubblica, alle ore 16. La riforma del regolamento Subito dopo la seduta, nel Gabinetto del Presidente si è riunita la Commissione per il regolamento. Il Segretario del Partito, Augusto Turati, ha illustrato le proposte di riforma del regolamento il quale è stato approvato dopo breve discussione, con lievi modificazioni. La più importante riguarda l'articolo 31, il quale, nella originaria dizione, stabiliva che la Camera non può nè discutere, nè deliberare sopra materie che non siano all'ordine del giorno, salvo che ne faccia proposta il Capo del Governo e la Camera l'approvi unanime per alzata e seduta, o con votazione a scrutinio segreto e a maggioranza dei tre quarti. La Commissione, pure rendendosi conto che tale dizione non faceva che ripetere analoga formula-1 zione di una disposizione della Legge sul Primo Ministro, ha ritenuto eccessivo porre una limitazione così stretta all'esercizio di una attribuzione del Capo del Governo, ed ha deciso di modificare l'articolo nel senso che su qualunque materia possa discutersi e deliberarsi anche fuori dell'ordine del giorno-, purché sussista una proposta del Primo Ministro semplicemente approvata dalla Camera. Si è anche riunita la Commissione per l'indirizzo di risposta al discorso della Corona, la quale ha nominato relatore Rodrero, che presenterà domani sera all'approvazione della Commissione lo schema dì risposta al discorso della Corona, su delle direttive generali segnate dalla Commissione stessa nella seduta odierna. Domani la Camera procederà unicamente alla approvazione della riforma del regolamento. Giovedì verranno eletti 1 tre Vice-presidenti, i due Questori ed i sei Segretari. La ceduta al Senato Con la presidenza del senatore Melodia, la seduti si apre alle 16. Il ministro MOSCONI presenta alcuni disegni di legge. Quindi si procede alla elezione di sei segretari e di due questori. Sono stati eletti a segretari i senatori Valvassori-Peroni, Manello, Biscaretti, Rota Francesco, Scalori, Libertini: a questori i senatori Simonetta e Brusati, dopo il ballottaggio con il senatore Montresor. Il presidente legge quindi i decreti reali coi quali sono stati nominati presidente del Senato il sen. Luigi Feder [zonì e vice-presidenti i senatori Bonin1 Longare. lanari, D'AmeiJ» e Zupeili.

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