Il problema idrico del Piemonte illustrato al Consiglio dell'Economia

Il problema idrico del Piemonte illustrato al Consiglio dell'EconomiaIl problema idrico del Piemonteillustrato al Consiglio dell'Economia a..eeaneasen.arezzPpd i 5 o i i l o . i i e e ò o o o a o e o o 1se o: nrao1 a te o.) me ne ral o o are esfinte ri nnuu Nel salone principale del palazzo del Consiglio Provinciale dell'Economia, ha avuto luogo iermattina l'annunciata riunione allo scopo di concretare la azione da svolgere per disciplinare e coordinare l'uso delle acque di infrazione della regione piemontese in conformità alle direttive'del Gowrno S. E. De Stefani, presidente dell'Associazione Nazionale delle Bonifiche, accogliendo il desiderio espressogli da S. E. il Prefetto Maggioni, quale presidente del Consiglio Provinciale dell'Economia, d'accordo con la Confederazione degli agricoltori, ha consentito di presiedere alla riunione. La presentazione del Prefetto Alle ore 10, nel grande salone del palazzo di via Ospedale 28, si trovarono S. E. il Conte De Vecchi di Val Cìsmon col fratello avv. Francesco ed il padre avv. Luigi, S. E. il marchese Ferrerò di Cambiano, il Segretario Federale avv. Bianchi-Mina, il senatore Asinari di Bernezzo, il senatore Orsi, l'on. Ponti, l'on. Vianino. l'on. Parea, il capo coorte della Milizia Forestale signor Sala, il prof. Sesia, presidente della Cattedra ambulante di agricoltura, il gr. uff. Anselmi, Commissario alla Provincia, il comm. Calandra, intendente di Finanza, Il commendatore dott. Neri per il Touring Club, l'ing. capo del Genio civile e il grandini, ing. Manu, ununiiusiratore generale dei canali demaniali di irrigazione. Erano presenti tutti i Prefetti, i Podestà, i segretari federali, 1 presidenti di Consorzi agricoli e irrigui, i direttori di cattedre ambulanti, i segretari dei Consigli provinciali dell'Economia, i maggiori esponenti degli interessi agricoli di tutto il Piemonte, nonché l rappresentanti dell'industria e del commercio. Erano pure presenti le presidenze delle Opere Pie di San Paolo e della Cassa di Risparmio. S. E. De Stefani e il sen. Marezzi fecero il loro ingresso nel salone accompagnati da S. E. il Prefetto Maggioni e dal Podestà conte Paolo Ttiaon di Revel prendendo posto al tavolo della presidenza. Il Prefetto ringraziò il presidente dell'Associazione nazionale delle Bonifiche, e il sen. Marozzi, per aver accolto l'invito di presiedere all'importante adunanza, e ringraziò pure tutti gli intervenuti per l'interesse dimostrato nel cercare una razionale applicazione della legge voluta dal Duce, legge che se integralmente attuata nel bonificare tutta l'Italia potrà — come disse il Capo del Governo — dare vita e lavoro ad altri dieci milioni di Italiani. L'oratore ha ricordato che il Consiglio dell' Economia provinciale di Torino ha il vanto di aver aftermato, prima della promulgazione del la legge sulle bonifiche, la necessità e l'urgenza del problema di riordinamento delle acque nella Provincia di Torino. Parla Pex-Ministro S. E. De Stefani, dopo aver ringraziato il P-refetto, disse che l'invito di 1853 — settantacinque anni addietro portarsi a Torino gli ricordò che nel — Camillo Cavour giuoco, in due memorabili giornate, la vita del Gabinetto per con voler deflettere dalla questione idraulica del Vercellese. Queste memorie S. E. De Stefani le rievocò alla Camera quando si discusse la legge sulla bonifica integrale alla quale il Capo del Governo Benito Mussolini ha dato il battesimo. L'oratore afferma che la riunione nella sala del Consiglio provinciale dell'Economia è una prova della bontà della politica idrica, la quale 75 anni prosegue le direttive di Cavour del 1853 che formarono la fortuna agraria del Piemonte. « L'Associazione Vercellese non si è fatta da sè, l'ho ini posta io » — ebbe il coraggio di dire Camillo Cavour per indicare come molti importanti problemi non sd risolvono senza uomini dal pugno di ferro. E allora il ministro di Vittorio Emanuele II pensava alle sole terre del Vercellese, mentre oggi si vuole la soluzione idrica per tutto il Pie monte. E l'oratore ha concluso che poiché la politica di Cavour ha dato buoni risultati, si tratta ora di seguirla, ampliarla e nella riunione fissare gli sviluppi-precisi che essa deve avere In tutto 11 Piemonte. L'Istituzione di un Comitato Dopo gli applausi che hanno salutato le parole di S. E. De Stefani, prese la parola l'ing. Silvestri, il quale dopo aver esaminato dal lato tecnico l'equa distribuitone delle acque, concluse affermando che per estendere la irrigazione a quel terreni che ne sono privi, bisogna attenersi alle direttive che portano ad una economia dell'acqua. Prese po! la parola 11 senatore Ma rozzi, presidente de! Consorzio agricnl tori. Egli disse di nutrire la massima fiducia nella conoscenza tecnica e pratica degli agricoltori dei quali lo Slato fa capitale, ma occorre che fra regione e regione essi cerchino di coordinare le loro azioni in modo da ottenerne un tutto organico. Per raggiungere lo scopo il senatore propose la formazione di un Comitato piemon ipcp finirai» di agricoltori assistito da tecnici, 11 quale studi di fissare in modo sicuro il massimo di superficie di terreno che abbia necessità di acqua. elPrGrticneboche pocicozimsode didegoch10tusoIl lòagtàpoPtoinco70raritozaamnrinlutadPTssenagpnztotuauanndpczcgmnpgdmzplrfznrcnèMnlssAizpfntL'oratore consigliò eli 9 il primo pu» ' e r e e a — e i l e à i i o l e ò ge i e e tà i el a ri e e idi o e e e e o re euee o na o ve la l a aaa di a gse n o n ie a. eleo che ebbe l'appoggio di =. E. il Prefetto di Torino, si costituisca in Gruppo e sitiiertiinlo gli ihihi-c-si particolari, studi quelli" di indole generale. L'Associazione dei Consorzi di bonifica e di irrigazione sarà l'organo che dovrà vigilare su questi nuclei e ad essa spetterà il diritto di proporne, in caso di dimostrata insufficienza, lo scioglimento al Governo. Dopo il senatore Marozzi. parlò il conte Touraon, presidente deòl'Associazione Ovest-Sesia. Egli riprese in esame il problema di estrarre l'acqua dal sottosuolo per sopperire alla deficenza di quella che scorre alla superfìcie, e dimostrò con dati di fatto l'errore di un tale procedimento e accennò alle deflcenze che si riscontrano nelle singole prese e distrihuzioni di acqua. L'oratore concluse rendendo noto che egli recava a S. E. De Stefani 100.000 lire per la creazione di un Istituto per studi tecnici che facilitino la soluzione del problema idrico di tutto Il Piemonte. U Podestà n conte Paolo Thaon di Revel par lò come Podestà di Torino e come agricoltore. Egli esaminò la proprietà terriera in alcune zone frazionata, polverizzata. Disse che solamente la Provincia di Torino conta cinquecento e più Consorzi. t-.gui che non fu in passato mai possibile mettere d'accordo. Consorzi che contano da 60 a 70 mila utenti. Per un coordinamento razionale egli portò l'esempio di Torino e dei canali che corrono nel sottosuolo e del quali è possibile utilizzare lo acque. DI questo problema la Stamva ha ampiamente e ripetutamente parlato nti giorni scorsi riportando anche pareri di tecnici che collimano cogli intendimenti che il Podestà ha ieri illustrato. Dopo alcun! oratori fu messo in votazione e approvato 11 seguente ordine del giorno: « 11 Convegno degli Irrigatori delle Provincie del Piemonte, tenutosi in Torino il 27 aprile 1929-VII, alla presenza di S. E. De Stefani, del rappresentante della Confederazione Nazionale Fascista degli Agricoltori, delle autorità e del maggiori esponenti degli interessi agricoli del Piemonte, dopo ampia discussione: « Riconosciuto anzitutto che la bonifica integrale in Piemonte è essenzialmente problema irriguo, afferma: « 1) Doversi promuovere azione atta a riunire m ampi e disciplinati organismi di agile e moderna struttura per ogni singola zona soggetta ai medesimi corsi, le attuali molteplici utenze, svariate e disgiunte; 12) Doversi quindi utilizzare le acque rese libere dalla nuova organizzazione per estendere la irrigazione su territori che attualmente sono destinati a culture asciutte per le periodiche grandi magre estive dei corsi naturali e per le gravi incertezze delle acque del sottosuolo. « L'adunanza, in base a tali concetti, riafferma che il problema Irriguo piemontese deve considerarsi come un tutto unico richiedente soluzlo ni strettamente collegate e interdi pendenti. « A fine di realizzare un piano organico di azione propone la nomina di un Comitato interprovinciale formato da rappresentanti della Federazione prov. degli agricoltori sotto la presidenza del prof. Silvestri e con la consulenza amministrativa del direttore generale dell.Assocazione Naz fra i Consorzi di Bonifica e di irriga zione, affiancato da un Consiglio tee nico. E delibera di subordinare l'ope ra del singoli alle direttive di detto centro di azione ». a visite e la partenza di S. E. De Stefani S. E. De Stefani, terminata la riunione, e accompagnato dal Prefetto, si è recato a visitare lo storico Palazzo Madama, poi ha accettata una colazione offerta dal Consiglio Provinciale del l'Economia. Nel pomeriggio S. E. De Stefani, col sen. Marozzi ed altre autorità ha visitato il palazzo del Gruppo ■ Sip ». Ad attenderlo si trovavano l'on. Ponti, il presidente del Gruppo, gr. uff. Panzarasa, il gr. uff. Besozzi che lo accompagnarono nella visita. S. E. De Stefani si trattenne pure a lungo nella sala delle audizioni radiotelefoniche interessandosi vivamente del funzionamento degli apparecchi. L'ex-mintstro, alle ore 18,50 ossequia to dalle autorità, ripartiva per Roma. ptesbBimlaDaIlgsMcmdmmszavlagrssVzcCnPtoctsdiSgDPremi e borse di studio ai figli del ferrovieri Questa mattina alle ore 0,30 nel Tea tre de! Dopolavoro Ferroviario, in via Sacchi 25 bis, in presenza delle Autorità e delle rappresentanze cittadine, verranno distribuiti ai figli dei ferrovieri, soci della Cooperativa Ferroviaria, che durante lo scorso anno scolastico hanno dimostrato buona volontà e altitudine allo studio, circa 500 premi d'incoraggiamento, consistenti in libri e denaro per gli studenti delle Scuole elementari, professionali e medie inferiori; e 6 borse di studio di L, 1000 ciascuna, per gli studenti delle Scuole superiori ed unju» ' yersitaròe. mTbnRccncitSnlddzugPc