La rivoluzione del cinematografo

La rivoluzione del cinematografo La rivoluzione del cinematografo S'avanza il film parlante » Molte stelle dell'arte muta cadranno, nuovi astri saliranno allo zenit » Come le ombre si fanno sentire, le parole e la musica sono fotografate, le figure ed i suoni stampati, posti in scatola e spediti ai quattro punti cardinali « A New York già si sogna lo spettacolo della « Scala »; NEW YORK, Aprile. (B.) L'entusiasmo creato dai talkies fra questa popolazione cosmopolita fin dalle prime produzioni di cinematografìe parlate, specialmente per la novità dello spettacolo e per la inattesa perfezione della proiezione, non tende per nulla a diminuire, sconfessando in questo modo le opinioni pessimistiche di qualche competente che aveva preconizzato al cinema parlalo una vita effimera. Ormai il film parlato si è affermato in questa metropoli ed in tutte la altre grandi città, degli Slati Uniti, e tende sempre più a porre in seconda linea, quasi a soffocare, la cinematografia muta, i movies. In un fenomeno di questo genere, trattandosi di uva vera e propria concorrenza che si determina tra un nuovo mezzo di divertimento ed uno molto più vecchio, giudice inappellabile è solo il pubblico. La critica, anche se rifletta la parte tecnica, passa in secondo ordine. Fra cinque anni Chi si reca di sera in Times Square, o risale Broadway fino a Herald Square, si rende subito conto del nuovo stato di cose crealo dalle « figure che po lete vedere e sentire ». Al Gaiety Theater «a mucchio di proclami elettrici annunzia una produzione con accompagnamento sintonico, movietone synv phonic accompanim-ent. Il Globe Theater, li accanto, invita a sentire e vedere sullo schermo George Bernard Shaw. Il teatro Mark Strand offre una com media vitaphone, « Miss Information • , e gli ultimi film parlali. E come se non bastasse per scegliere fra tanti spettacoli nuovi, ecco altre insegne elettriche che annunziano al Warners Theater un film parlalo dl'Llonel Barrymore e May Me Avoy. Tutti gli spettacoli sono nuovi per i cittadini, anche se pervengono a New York dopo aver fatto il giro di altre città. E sono ugualmente apprezzati dal gran pubblico che accorre numeroso. E' caratteristico il fai to che ìl medesimo fenomeno si riscon tra anche nei piccoli centri, secondo quanto riferiscono i giornali, dove esistano già teatri attrezzali per la nuova forma di spettacolo, come a Ncwark, N. /., Albany, N. Y., Akron, 0. Mr. Jesse L. Lasky, grande magnate del cinema, ha espresso l'opinione che fra cinque anni non vi saranno più in America cinematografie silenziose. Un importante produttore di film cinematografici, D. W. Griffith, ha dichiarato che il cinematografo può <t abbracciare » l suoni come qualsiasi teatro, sia Urico che di prosa. Ed un altro produttore. Hai E. Roach, ha fatto una predizione comica, ma significativa: * Fra breve noi venderemo rumori assortiti con i nostri fìlms ». I primi tentativi Qualcuno può erroneamente ritenere che il cinematografo parlato sia nato proprio ora, come se fosse nato adulto, invece è solo in questi ultimi mesi che la tecnica perfezionata e la volontà di superare tutti gli ostacoli hanno avuto un trionfo definitivo, mentre le prime prove, che risalgono a qualche anno fa, non avevano dato risultali soddisfacenti. Il film parlato, col metodo scientifico inventato da Lee de Foresi, che rappresenta la fotografia del suono nel vero senso della parola, si è sviluppalo molto presto, ma è nato quando già il suo allealo o avversario, il cinematografo muto, era un colosso. Senza tener conto dei tentativi fata fin da una diecina di anni fa per accoppiare il suono alle figure, che possiamo chiamare sperimentali, il film parlato moderno è apparso per la prima volta il 6 agosto 1926, quando in New York fu fatta la prima dimostrazione pubblica del nuovo sistema scientifico dando il • Don Juan', con accompagnamento orchestrale vitaphone. Tale film era stalo preparato nel Laboratori della Compagnia Telefonica Bell, che sono i laboratori scientifici degli Stati Uniti meglio attrezzati e che dispongono di centinaia di uomini di scienza fra i mi gliorl che esistano. Nello stesso periodo di tempo la Società Fox Movietone per merito del suo direttore tecnico Karl I. Sponable, sviluppava e portava a compimento un nuovo processo, a cui fu dato il nome di « Movietone ». E la prima produzione di una cinematografia parlata « movietone » venne proiettata al pubblico il 21 gennaio 1927, sempre in New York. I due sistemi suddetti di cinematografia parlata sono attualmente monopolizzati dalla Western Electric Company, che fabbrica gli apparecchi, e tutte le più importanti Case cinematografiche americane hanno ottenuto la concessione di servirsi di uno dei due processi per i loro fllms parlali. Intanto la Badlo Corporation di America ha sviluppato un terzo sistema di cinematografia parlata nel Laboratori della General Electric Company, batte, zata .« P.holophone. ». Esso è usalo, da i e . , n e r e o l e o a , e e n n o a a i e o , e i o e o e l à a l l u a l o a a i i i o o a i a me oa e ei i a alcune Case cinematografiche per la produzione di pellicole di lunghezza normale con accompagnamento mustcale. Questi tre sistemi sono i migliori attualmente esistenti negli Stali Uniti, forse anche in tutto il mondo. Non vale quindi la pena di enumerarvi i secondari, come il « Corlellophone », il « Vocafllm», ed altri oramai che nascono da un giorno all'altro con una facilità, se non faciloneria, impressionante. Aspettativa per le produzioni italiane Ora che il canto e la musica entra a far parte degli spettacoli cinematografici, l'attenzione di molti proprietari di teatri americani è rivolta all'Italia. La terra che dà i migliori attori e la migliore musica del mondo, con una supremazia assoluta non contestata qui da nessuno, è considerata dagli uomini più eminenti dell'ambiente teatrale di New York come quella che dovrà vincere tutte le nazioni concorrenti in questo nuovo campo che si apre all'industria. Le considerazioni fatte da molti competenti nel riguardi della differenza di lingua, e quindi della impossibilità relativa di potere esportare fllms parlali in una nazione estera! possono avere un gran peso per le altre nazioni, non per l'Italia. Ed è bene che ciò si sappia. Abbiamo avuto oc catione di intrattenerci sull'argomento con uno del direttori del Metropolitan Opera House, il teatro lirico più importante di New York, che ha visto i migliori attori italiani. — Il pubblico di New York — ha detto il competente americano — ha da molli anni imparato ad apprezzare la musica italiana e la Direzione del Metropolitan si è decisa a pagare migliaia di dollari per ogni recita ad attori come Caruso e la Tetrazzini, appunto perchè il pubblico affluiva al teatro sempre numerosissimo. Ed il tenore Caruso, come gli altri artisti italiani, non cantava in inglese, ma in lingua italiana. Se domani si potesse avere un film con musica e canto uguali alle rappresentazioni della Scala, o di qualche altro importante teatro d'Italia, il fallo che la lingua usata sia Vi taliana non costituirebbe una difficoltà-e noi tutti ci reputeremmo felici di potere assistere ad una simile produzione artistica. — Ciò per quanto si riferisce al can to, ma per la prosa... — Per la prosa — ha interrotto l'interlocutore, amico dell'Italia — lutto dipenderà dagli artisti impiegati per la produzione del film. Non abbiamo forse avuto a New York Ermete Novelli? Egli recitava in italiano, ma il suo pubblico era in maggior parte composto di americani, che non conoscevano la lingua. Venivano per ammirare il grande artista, che era compreso ugualmente dalle persone intelligenti per le sue espressioni, che rivelavano tutta la sua anima. L'Italia non può rimaner seconda a nessun'altra nazione nella cinematografia parlata! e noi ci aspettiamo le produzioni italiane, al più presto possibile. Come si prepara il film parlante Tale modo di sentire è condiviso da molti. L'Italia, che ha uomini di genio e grandi artisti, può e deve organlzarsi per esportare la sua nuova arte. Il successo non mancherà. In quanto alle difficoltà tecniche, completamente superate in America, bisognerebbe seguire l'esemplo altrui, per evitare di mettere sul mercato produzioni scadenti. Rifacendo le parti difettose di un film tante volte, quante saranno necessarie per ottenere un tutto organico e perfetto, non si dovrebbe aver paura della critica estera. Man mano che si girano le varie scene di un film parlato, bisogna provare la parte che si riferisce al suono. Nei caso che si dimostri qualche difetto, si ricomincia da capo, senza preoccupazioni per la muggiore spesa che si incontra, polche si evita di compromettere l'esito dell'intero lavoro, per il quale possono occorrere centinaiaJli migliaia di lire. ^ Il film parlalo non può, o per lo meno non deve essere preparato in teatro mentre si svolge lo spettacolo, come comunemente si pratica per le trasmissioni radiotelefoniche. Qualsiasi rumore estraneo, o non controllato, pud rovinare una scena e se avviene ciò, come è facile, l'intero film ne risentirebbe le conseguenze. Bisogna che l'Impressione delle scene avvenga in un locale apposito, che non può essere un teatro comune, appunto perchè la sala che contiene il palcoscenico deve essere assolutamente sorda a qualsiasi risonanza e eco. Le altre difficoltà che st incontrano per il rumore prodotto dalla macchina cinema I agrafie a o per il controllo ten dente a regolare la potenzialità dei suoni, amplificandoli o meno prima di imprimerli sul margine della pelli. cola, possono facilmente, essere- supe rinpmpdpctinlpsstYcmHsdsepsdeq1gcdtadudpddtfatriatbprvlcdmcmdddcpldstAispccdccCcdsQideptcTdcgsFcsmvtcmpamtntv1gr rate. L'ingegno latino non è siato mal nferiore a quello di nessun altro popolo. Qui si è fatto un interessante esperimento: la voce è stata registrata separatamente, in un luogo differente da quello in cut si girava la pellicola per le figure. Le correnti elettriche, corrispondenti ai suoni, possono difati viaggiare attraverso un filo telefonico e pervenire all'ufficio di controlo collocato anche ad una distanza di parecchi chilometri. Un competente americano ha espresso l'opinione, che a prima vista può sembrare stravagante, della possibilità di poter registrare il suono in New York, trasmesso per mezzo di un circuito telefonico trans-continentale, mentre la scena viene fotografata a Hollywood, in California. Ciò, è possibile quando si adopera il metodo della incisione elettrica su dischi: ma se la voce o i suoni musicali debbono essere fotografati sul margine della pellicola, per assicurare un sincronismo assoluto ed una riproduzione fedelissima, bisogna registrare la voce e le figure contemporaneamente. In questo caso, per effettuare il control 10 immediato dei suoni ad ogni sin gola scena, al fine di evitare che si continui la preparazione del film quando una parte sia difettosa, si può contemporaneamente usare un microfono addizionale, che serve per ottenere un disco a parie. Questo disco verrebbe usato per il controllo. Il sistema più preciso, cioè quello della contemporanea fotografia sulla pellicola cinematografica del suoni e delle figure, viene adottato per la produzione dei fllms «movietone» e «photovhone ». invece il sistema col disco fonografico, che secondo noi non può assicurare un sincronismo assoluto in tulli ì momenti, è risalo nella preparazione dei fllms ^vitaphone». Questa informazione può riuscire utile tanto ai proprietari dei teatri italiani, quanto al pubblico. Molte stelle cambieranno in cielo / produttori di fllms parlati sono obbligati a risolvere altri problemi importanti, olire a quelli tecnici. Quello riflettente la scelta degli artisti è di vitale importanza e molte stelle dell'arte muta dovranno probabilmente cambiar mestiere, perchè non rispondono alle nuove aspettative del cinematografo parlato. Il nuovo sistema richiede una buona voce,- la sola mimica non basta. Tanti celebri artisti dello schermo, che hanno fatto milioni di dollari in America per la comicità della loro mosse, dovranno in certi casi avere la mortificazione di vedersi preferire un comico di un teatro di lerz'ordine, sol perchè questi è capace di far ridere con le modulazioni della sua voce. E chi sa provocare il buon timore guadagna più di tutti, qui in America, poiché il. pubblico che si reca in un luogo di divertimento preferisco sempre di far buon sangue, e gli impresari sono abbastanza scaltri per comprenderlo. ' Molli attori ed attrici delle colonie cinematografiche della California, rendendosi conto dell'importanza della voce, hanno subito inizialo del corsi speciali per coltivarla. L'esempio della Casa cinematografica first National, che ha obbligato i suol artisti a prendere lezioni per educare la voce, è stato seguito dalla Fox e da altre case. Quando un artista viene scelto, deve in primo luogo sottoporst al controllo della voce. Vi sono artisti che si fanno incidere elettricamente dei dischi fonografici, a proprie spese, con la loro voce piegantesi in tutte le modulazioni richieste, e ciò per evitare perdite di tempo nella ricerca delle scritture. Miss Raquel Torres ha seguito tale sistema. Intanto le opposizioni all'espansione del cinematografo parlato, da parte di coloro che temono di essere danneggiati, non sono mancate. E' caratteristica quella dei musicisti americani. La Federazione Americana dei Musicisti, che comprende 150.000 membri, ha costituito un fondo « di difesa » di un milione e mezzo di dollari, da rinnovarsi ogni anno, per combattere l'introduzione nel teatri dei fllms musicali. « Noi non ci opponiamo al cinematografo parlato — ha dichiarato il presidente J. N. Weber —, ma se gli apparecchi sono usati per sostituire la musica vocale ed orchestrale nei teatri nazionali, essi diventano una minaccia allo sviluppo della nostra cultura ». Il suo punto di vista non è condiviso dal proprietario del teatro che ha 11 più completo equipaggiamento per gli spettacoli di cinematografìa par lata, Mr. S. L. Bothafcl, membro ono rario della medesima Federazione, il quale ebbe a dichiarare che i nuovi sistemi sono un segno di progresso ed i musicisti dovrebbero cercare di approfittarne ccmdcsupmcuphlasstomèpgmhplsblficttuitndletItbdnmistnqnbdtvltdslodmgvssilèpqclsfdtddoantctspbtcgsvcddcpmuddn Il teatro drammatico è intimamente onnesso con il suo nuovo cugino, il nematografo parlato. Molti artisti aericani si preparano a rappresentare nanzi al microfono e alla macchina nematografica, con la speranza di uperare i favoriti dalla fortuna che er la loro prestanza fisica hanno doinato Hollywood per tanti anni. Aluni critici fanno risaltare i meriti imortanti degli artisti drammatici che anno avuto una certa esperienza sul scena, e qualcuno ha portato l'empio di Lionel Barrymore, che riece mollo più gradito di tanti altri atri che non hanno avuto un allenaento speciale di palcoscenico. L'opinione di un attore Norman Foster, l'attore rinomato che entrato a far parte del cinematografo arlato, ha recentemente fatto le seuenti dichiarazioni: « Dopo essère stalo cinque anni come attore drammatico in Broadway,. o cominciato a lavorare nel cinema arlato. Il primo giorno che mi trovai à, fui fatto entrare in uno strano e balorditivo nuovo mondo dove le omre vengon rese udibili e le parole e a musica sono fotografale, dove le gure ed l suoni sono stampati, posti n iscalola e spediti al quattro punti ardinali. Per da prima volta, dopo anti anni di carriera, ho sofferto del imor panico del palcoscenico. Quando so la parola palcoscenico, non dovete mmaginare la piattaforma elevata del eatro. In cinematografia il palcosceico è una sala larga, col letto alto, ove è slato disposto lo scenarlo per a scena che deve essere rappresentata fotografata. « L'esperienza di un attore drammaico riesce di poco aluto nei • talkies ». nvece di usare tutta la voce, come a eatro, voi dovete parlare in un tono asso, distinto, come se si conversasse, diversamente quando st proietta la sce na eseguila la vostra voce risuona come quella di un venditore ambulante n una fiera campestre. Si ha una senazione di incantesimo quando si sen.e la propria voce in una camera che non riproduce alcun suono. Poiché ualsiasi eco o ripercussione è svanita, la vostra voce non ha vita; sem ra che le vostre parole muoiano quano escono dalle vostre labbra. Un'alra differenza consiste nel fallo che oi non vi potete muovere di qua o di à mentre parlate. Invece dovete fare utti i movimenti che l'azione richiede, e vi dovete fermare alla dovuta ditanza dal microfono per pronunziare e vostre frasi. « / più piccoli dettagli devono essere sservati. Per esemplo, una scena ha ovuto essere ripetuta varie volte prima che si potesse scoprire che uno deli attori, mentre parlava, stava mollo icino ad un tavolo, sul quale la voce tessa rimbalzava e creava un'eco. Tosire e starnutare, rappresentano colpe mperdonabili nel cinema parlato. « Eppure, nonostante tutta la vigianza e le infinite precauzioni, spesso necessario un giorno intero di lavoro er prendere una piccola scena che, uando sarà proiettata, dura da tre a inque minuti ». Gli effetti sul pubblico Un altro problema per il cinema parato è la scelta del musicisti. Bisogna cegliere l migliori. Qualsiasi imperezione di suono è percepita e ripro otta. La perfezione della musica enusiasma il pubblico in un modo inicibile. Poco tempo fa in un teatrino i New York, mentre si proiettava una peretta, il pubblico è scattato in piedi pplaudendo l'orchestra che si vedeva nella proiezione, perchè le note di un rascinante Jazz avevano fatto dimentiare che si trattava di una cinemaografia e che quindi nessuno dei muicisti era in grado di sentire gli aplausi. Difatti, dopo un istante, il publico si è reso istintivamente conio di ale slato di cose e gli applausi sono essati. Era come applaudire un proramma radio! Ma quando apparvero ullo schermo due attrici, che cantaano meravigliosamente in perfetto acordo, il pubblico dimenticò di nuovo di essere in cinematografo ed alla fine del pezzo scoppiò di nuovo in applausi hiedendo il bis. Naturalmente la re plica... non è stata concessa. Or un simile fenomeno dimostra che il nuovo cinematografo parlalo ha raggiunto una perfezione tale da sembrare incredibile si possano ottenere slmili risulali. Boy 1. Pomeroy, direttore tecnico della Paramount, ha fatto una predizione. Secondo lui lo sviluppo internazionale della cinematografia parlata contribuirà a far conoscere le lingue estere, specialmente due o tre delle più comuni. Fra queste due o tre sarà inclusa l'italiana, perchè con l'arie drammatica, e lirica gli italiani conserveranno sempre il primo posto fra tutte le nazioni del mondo. ziinessttolidfereposiorgdratobazadsetocmntempvMsp« vvqdm1 èsavcqpncRppdmesltMdddcnstcLmtmvanseentns«iimmctcdgOstqttsdrMblpcnaetngeszcsizrsEir«qrbaCdmsnrTDCA