Un altro colpo alle riparazioni

Un altro colpo alle riparazioni Un altro colpo alle riparazioni la Germania manovra anche contro il Diano Dawes aumentando il tasso di sconto II provvedimento della Reichsbank Berlino, 25 notte. Nelle nostre brevi segnalazioni quotidiane della situazione di Borsa abbiamo da alcune sere, e ieri sera io modo speciale, fatto prevedere còme possibile e imminentemente atteso un provvedimento di rialzo del tasso di sconto della Reichsbank, provvedimento al quale eTa da riportarsi in via principale l'andamento dei prezzi della Borsa di quest'ultima settimana. Il provvedimento temuto e atteso è oggi venuto. La Reichsbank ha aumentato iniTatti il tasso di sconto dell'uno per cento e cioè il tasso di sconto per cambiali dal 6 1/2 al 7 1/2 per cento e il tasso di sconto contro pegno dal 7 1/2 all' 8 1/2 per cento. j La ragioni dal provvedimento Nella seduta di oggi della Commissione centrale della Reichsbank, il Presidente ha comunicato .il provvedimento preso dal direttorio facendo presente come con-la riduzione dello sconto dell'll gennaio àell'an.no corrente, la Reichsbank aveva -voluto ' yenixe incontro alla ridotta attività 'dell'economia tedesca. La Reichsbank era allora conscia delle conseguenze che il provvedimento avrebbe potuto avere, e che infatti non ha mancato di avere, vale ' a dire una minore affluenza di capitali esteri e magari un ritiro del capitale estero già lavorante in Paese e con ciò una riduzione della riserva aurea e di idivisa delia Reichsbank. Ma tuttavia allora la Reichsbank ha creduto di dovere affrontare tale rischio sempre peli' interesse dell'economia tedesca. La riduzione però della riserva in orò e delle divise ha sopravanzato di gran lunga le previsioni e ciò a causa della tensione non solo dei maggiori mercati- internazionali del denaro e delle contrastate possibilità 'dèi commercio estero tedesco e della esiguità di nuovi prestiti sia a breve (che a lunga scadenza, ma soprattutto a causa del ritiro di valute estere Idi natura obbligatoria, del fabbisogno per il pagamento di interessi e per l'ammortizzazione dei grandi debiti esteri e infine principalmente — ha accentuato il Presidente della Commissione — per il pagamento di valute estere a scopo di riparazione the sono notevolmente accresciute con l'aumento dèlie annualità del piano Dawes a due miliardi e mezzo sopravvenuto nel éèttambye scorso. Erano infatti dal l.o settembre 1928 lai 31 marzo 1929, 733 milioni di marchi contro 442 milioni ne.l corrispondente periodo dell'anno precedente. E' chiaro che la Reichsbank deve sempre cercare di fare a meno di un aumento di sconto fino a che il fabbisogno di denaro e di credito della economia privata non sorpassi una icerta misura. E' però noto che le sporadiche tensioni del mercato finanziario che hanno avuto frequentemente luogo nelle passate settimaine hanno avuto la loro causa all'dnfuori dei fenomeni di stagione in gran parte nella deplorevole situazione di cassa del Reich. Se il direttorio della Reichsbank ora, malgra 'do la straordinaria e continuata de pressione economica degli ultimi tempi, si vede costretto in un mo mento eccezionale ad aumentare il tasso di sconto, il motivo del provve dimento è da ricercare unicamente nel peggioramento delle riserve in oro s delle divise. E' ancora una voi ta chiaramente manifesto quanto innaturale sia la costrizione alla quale deve sottostare la politica di sconto della Reichsbank in ragione della necessità di impiego di capitale estero nell'economia tedesca e del crescente fabbisogno di valuta a scopo di riparazioni. Anzi la Reichsbank è costretta a imporre all'economia tedesca nuovi gravami in un momento nel quale l'economia stessa avrebbe bisogno per ricevere un nuovo impulso proprio del provvedimento opposto, cioè di una riduzione degli interèssi. Fino a questo punto le motivazioni ufficiali del provvedimento odierno, il quale suscita naturalmente il massimo interesse in tutti gli ambienti finanziari e" politici come in tutta la stampa, principalmente in relazione alle accuse mosse in queste ultime settimane dalla stampa francese al dottor Schacht, di avere cioè egli temporeggiato troppo e ritardato questo provvedimento scopo ' di impoverire la Germania di capitale per avere un pretesto o una ragione che sia di sostenere la minore capacità di pagamento tedesca di fronte ai debiti di riparazione. Parche al i attaao fino ad oggi In confronto di queste accuse e in presenza all' odierno provvedimento, i giornali difendono la politica di Schacht polemizzando con la stampa 'francese e sostenendo che questa avrebbe senza dubbio interpretato un simile provvedimento, se fosse stato preso soltanto quindici giorni Or sono, come una manovra propagandistica. Si doveva quindi attendere dove andasse a finire la Conferenza. .« Ora — dice il Tag, nazionalista f— che la Conferenza è ormai chiaramente arrivata all' insuccesso, il provvedimento è finalmente possibile ». Il Boersen Kurier, giornale vicino agli ambienti finanziari e di tendenza invece democratica, non si esprime in maniera diversa: « Se si è atteso fino ad oggi ad aumentare il tasso di sconto, l'attesa è pienamente giustificata. Fino a poco tempo fa tutto il mondo era ancora convinto sulla possibilità di un 'esito favorevole delle trattative di Parigi. Un accordo raggiunto a Parigi avrebbe fondamentalmente cambiato la situazione della Reichsbank; pria riduzione delle annualità.e con estraviariepPchvtisnsl'pcvacdi gpmppllnsspssbnvtdtspmdmsRuvtvtdspgmAccv i l e n e o a o è o e i , i a e e l i o i e e e n o, di a a o e ni anea ail io niua onn di amk; n esse della somma di riparazioni da trasferirsi avrebbe di colpo portato alla riduzione del fabbisogno in divisa aurea e con ogni probabilità avrebbero cominciato nuovamente a rifluire in Germania nuovi capitali esteri. Ora che le speranze in principio concepite sulla Conferenza di Parigi sono arrivate allo zero e dopo che la Reichsbank negli ultimi tempi ha dovuto cedere grande quantità di valute, non rimaneva altro come ultima ratio che l'aumento del tasso di sconto. Tale provvedimento — continua il giornale — sta poi in connessione con il piano Dawes stesso. Nell'allegato n. 6 infatti, comma 7 della perizia del 1924, è appunto previsto che il Comitato dei Trasfer può invitare il Presidente della Reichsbank a elevare il tasso quando egli creda che il tasso di sconto non corrisponda più alle premesse necessarie per i trasferimenti stessi. Se dunque oggi la banca non avesse preso di propria iniziativa l'odierno provvedimento, la Reichsbank sarebbe stata probabilmente di qui a qualche tempo invitata espressamente a prenderlo dall'Agente delle Riparazioni ». Su questo proposito a completare la cronaca appare infatti un comunicato della Reichsbank il quale smentisce la voce erroneamente corsa a Parigi che un tale invito da parte dell'Agente delle Riparazioni sia intervenuto. Il provvedimento è stato preso su iniziativa della Reichs bank. Ritorno al piano Dawes Questi commenti e chiarimenti da noi appositamente scelti in campi di versi e avversi dagli ambienti poli tici e giornalistici tedeschi stanno a dimostrare il resistente e fermo atteggiamento dell'opinione tedesca sui suoi punti fissi delle trattative parigine e il rassegnato e deciso animo con cui si dimette la speranza dell'accordo e si ritorna psicologicamente al piano Dawes mentre lo stesso comunicato ufficiale della Reichsbank starebbe a dimostrare un analogo e non meno risoluto convincimento ufficiale delle ormai scontate trattative parigine. In Borsa la ripercussione del provvedimento di rialzo del tasso di sconto della Reichsbank che era atteso da non pochi giorni è stata per questa ragione stessa minore di quanto potesse aspettarsi e l'andamento degli affari non è stato gran che dissimile da quello dei giorni precedenti. Anzi il passaggio dall'incertezza alla certezza ha avuto un effetto tonico che si è mantenuto tutta la giornata verso un certo rialzo dei corsi. G. P. L'impressione a Parigi Sabotaggio del piano Dawes Parigi, 25 notte. Le nostre previsioni di parecchi giorni fa' circa lo scalzamento progressivo dell'accordo Dawes cominciano a realizzarsi. Schacht ha organizzato contro questo strumento internazionale una vera resistenza passiva. E' un lavoro che dura già da vari mesi. Dal 1023 fino alla fine dell'anno scorso la Reichsbank aveva praticato una savia politica di incremento delle proprie riserve auree compe rando oro per non meno di un paio di miliardi di marchi. In questo pe riodo i prestiti esteri contratti óVUle società tedesche avevano costantemente fatto affluire in Germania grandi masse di divise e permesso quindi'- di effettuare senza difficoltà i trasferimenti in conto riparazioni a dispetto di una bilancia commerciale sfavorevole. Cambiamento di rotta Ma col principio dell'anno in corso, cioè alla vigilia della Conferenza di ■Parigi, della quale il dott. Schacht ha, come ormai è facile intendere, minutamente ordinato il fallimento, la politica monetaria della Reichsbank mutò radicalmente. Invece di' continuare a limitare il credito obbligando l'industria a cercare capitali all'estero, in gennaio essa ribassa il tasso di sconto dal sette al sei e mezzo per cento in modo da fare ostacolo all'importazione di capitali. Risultato del provvedimento: un mese dopo, quando la Banca d'Inghilterra rialza il suo tasso di sconto dal cin que e mezzo al sei per cento, l'istituto di emissione tedesco deve cominciare ad alleggerire il proprio «stoki di divise. Nel giro di poche settimane quest'ultimo cala da un miliardo a 200 milioni di marchi. In marzo Schacht comincerà addirittura a vendere oro: 46 milioni di marchi prima del 7 marzo e 36 milioni prima del 15. Quale lo scopo della manovra? Vuotare leriserve della Reichsbank fino a ridurle a soli due miliardi e quattrocento milioni punto in cui, ai termini dell'accordo Dawes, ne risulterebbe automaticamente per essa il diritto all'applicazione della clausola di salvaguardia, ossia la sospensione dei trasferimenti ai creditori alleati. Oggi la riserva aurea è scesa a 2500 milioni. Una ripresa di investimenti esteri attenuò in Germania nelle prime settimane di aprile l'effetto del getto di zavorra, se è lecito applicare all'oro il titolo di zavorra: ma non è tale in realtà la sua funzione nel piano di guerra del dottor Schacht? Il direttore della Reichsbank iniziò dapprima una campagna di stampa facendo correre sul mercato economico la voce che la Germania sarebbe quanto prima nella impossibilità di far fronte ai proprii impegni qualora alla Conferenza di Parigi accettasse di pagare annuita superiori al miliardo e 650 milioni. Il coronamento di quesia campagna lo abbiamo avuto il IT aprilo nella consegna del memorandum agli Alleati. Se le cose crntinuassero come sono acavchsac-SpmbtandGdastoeseictsdlbcmdctrtcpmtpCddccstdvbpddtistgCdpmzdrr o e i . , i , e l e e a o e i0 t : oa o ei g00 ti iel e è aIl pao nar a ae a a lo avviate, di qui a due o tra mesi la capacità di pagamento del Reich avrebbe subito una diminuzione tale che la necessità di sospendere i versamenti Dawes si imporrebbe. Ora. chi oserebbe dubitare ormai che -Schacht farà tutto quanto sta in lui per rinnovare, compatibilmente col mutato carattere dei tempi, quel sabotaggio della solvibilità tedesca che tanto bene riuscì alla Germania 7 anni addietro? La mossa degli Alleati Gli Alleati, per mezzo del comitato dei trasferimenti presieduto da Parker Gilbert, sono intervenuti a dispetto di una odierna smentita imponendo alla Reiclisbank il rialzo del tasso, di sconto. Ma un rialzo dell'uno soltanto per cento, quale è quello decretato oggi recando lo sconto ufficiale dal 6 e mezzo al 7 e mezzo per cento riu scirà esso ad evitare la fuga dell'oro e delle divise di cui il Reich è teatro in seguito alle manovre allarmistiche di Schacht? Il provvedimento è troppo esiguo o troppo tardivo per es sere efficace. Di fronte ai prodromi di disorganizzazione finanziaria artificiale che ricominciano a rendersi sensibili in Germania, a frenare l'esodo dei capitali non basterebbe forse più nemmeno portare d'un colpo lo sconto dall'8 al 9 per cento. Vero è che l'accordo Dawes, prevedendo il nuovo tentativo per dilapidare le riserve auree della Reichsbank, ha contemplato all'art. 8 il provvedimento che il consorzio degli Alleati può prendere per frustrare gli effetti di eventuali manovre fraudolente attuate dal debitore per rendersi insolvibile. E cioè, prima di tutto, l'entrata in azione del Comitato dei trasferimenti in qualità di amministratore e curatore del medesimo. Ma il semplice fatto del ricorso a qujsti mezzi estremi significherebbe in pratica per gli Alleati la sospensione dell'accordo Dawes e ima totale o parziale paralisi del sistema del 1025. Siamo, insomma, come vedete alla vigilia di una nuova guerra col debitore recalcitrante. Schacht non apre più bocca con nessuno. La Conferenza di Parigi è praticamente sospesa. E di soluzioni non se ne vedono in realtà spuntare da nessuna parte dato che i soli che potrebbero dire la parola salvatrice, gli Stati uniti, restano zitti come pesci. C. P. Una smentita di Parker Gilbert Parigi, 25 notte. II sottocomitato incaricato di redigere il rapporto finale sui lavori della Conferenza si riunirà nel pomeriggio di domani per esaminare un primo progetto elaborato dai Segretariati. Stamattina i vari membri delle Delegazioni hanno continuato la redazione dei capitoli di questo rapporto. Intanto l'agente generale dello riparazioni, signor Parker Gilbert, ha comunicato una nota nella quale, dopo aver detto che il Comitato dei trasferimenti ha tenuto' ieri la sua solita seduta mensile, aggiunge: « Contrariamente alle informazioni pubblicato nella stampa, uè il Comitato ne il presidente hanno fatto una comunicazione qualsiasi al presidente della Reichsbank a proposito del tasso di sconto di Questo Istituto. Il Comitato ha autorizzato, come ogni mesn. i trasferimenti abituali in conto riparazioni ». Il rapporto di Stresemann a Hindenburg Berlino, 2.5 nottp. Il ministro degli Esteri, Stresemann, è staio ricevuto oggi dal Presidente del Reich, Von Hindemburg, che lo ha lungamente intrattenuto per un rapporto sullo stato delle trattative di Parigi in merito alle riparazioni. La convenzione franco-tedesca ohe regola il traffico alla frotiera Parigi, 25 notte. Oggi al Ministero degli Esteri Briancl per la Francia, von Hoesch ed il console generale von Grunau per la Germania, hanno filmato la convenzione che regola il traffico sulla frontiera franco-tedesca. Questa convenzione ha per effetto di facilitare in una zona di circa dieci chilometri di larghezza, tanto da una parte che dall'altra della frontiera, la circolazione delle persone ed il traffico delle merci. Nel tempo stesso sono state scambiate le ratifiche del protocollo filmato il 10 giugno 1925 concernente l'accordo commerciale franco-tedesco del 17 agosto 1927. Le disposizioni di questo protocollo, che entreranno In viigore il 10 maggio prossimo, hanno per oggetto di sopprimere certe difficoltà provocate dall'applicazione della convenzione franco-tedesca del 17 agosto 1927 ed estendere il campo di applicazione di questo accordo. Si è proceduto infine alla presentazione dello strumento tedesco di ratìfica del protocollo firmato a Ginevra il 17 giugno 1925 concernente il divieto dell'impiego durante la guerra di gas asfissianti, tossici o simili nonché di materiali batteriologici. Questo protocollo, che era già stato firmato dalla Francia, entra in vigore tra la Francia e la Germania dalla data di domani. Nel caos afgano Aman Ullah punta su Cabul e Nadir Kahn espugna Ghardez Parigi, 25 notte. Le ultime notizie pervenute dall'Afganistan annunciano che Nadir Khan, lo scià Mahmud e lo scià Uali hanno qualche probabilità di arrivare a Cabul. L'avanzata vèrso il nord è cominciata e Ghardez, situata a 88 chilometri al sud di Cabul, è stata espugnata da Nadir Khan. Aman liliali spera senza alcun dubbio di raggiungere la capitale prima di questo ultimo, ma il suo compito sembra pressoché impossibile. In quanto a Bacha 1 Sakao ha ottenuto del denaro da fonte ignota e ha calmato i suoi soldati malcontenti col denaro e con la promessa di future ricompense pecuniarie. Egli estende ora il suo fronte da Cabul, Diaidalnk, niellala'/:id a Ghazni e sembra possibile che egli sia in grado di respingere nel tempo stesso Nadir Khan e le truppe di Aman Ullah.. coriptepliqtizranvsncsggpadfadptpcvepzspiltuctdmSfcapvsfntgtdndarnItggcmslgau