La festa del lavoro e della giovinezza solennemente celebrata in tutta Italia
La festa del lavoro e della giovinezza solennemente celebrata in tutta Italia Il l'fa.ta.le di Roma La festa del lavoro e della giovinezza solennemente celebrata in tutta Italia XXI Aprile La celebrazione del lavoro italiaJio nel Natale di Roma assurge ad altissima significazione in quanto ricongiunge lo spirito immortale di Roma alla rinnovata potenza italiana. Lavoro giustizia pace: ecco i tre pilastri fondamentali sui quali si ierge lo Stato fascista che realizza la fusione e la intima comunione degl'italiani, i quali — tutti — partecipano direttamente al consolidamen|to e agli sviluppi del nuovo Regime. Or ora il Sovrano — nel suo discorso alla Camera corporativa — proclamava il raggiungimento di questa unitaria coscienza e la partecipazione alla vita nazionale di tutto il popolo italiano dicendo esser nel fcuovo Stato le masse della popolazione lavoratrice direttamente rap¬ presentate e tutelate nei loro legittimi interessi e bisogni. Il 21 aprile riafferma, ancora fra le sue altre significazioni, la unificazione degli interessi del lavoro in tutto il suo valore economico morale sociale; riafferma la vittoria del popolo contro la rivolta e lo spirito di collaborazione di classe contro il principio della lotta di classe; e non ignorando i diversi Interessi del lavoro li coordina e li fonde nella superiore visione dell'interesse generale. Lo Stato fascista sa educare, dunque, tutti i cittadini alla disciplina e alla concordia, sa preparare gli spiriti alla giustizia: crea istituti di immensa portata rivoluzionaria a tutela del lavoro e dei lavoratori. La Carta del Lavoro stabilisce in modo definitivo la eguaglianza del diritti e dei doveri del lavoro e del capitale in seno allo Stato nazionale. Infatti, mentre prima della promulgazione 'della Carta i contratti di lavoro ave vano parziale riconoscimento ed esecuzione, oggi non esistono categorie di lavoratori non garantiti da contratti precisi ed equi. Nessun partito, nessun regime ha mai pensato ed attuato niente di simile. Il Consiglio delle Corporazioni — recentemente approvato dal Gran Consiglio nella sua organizzazione definitiva — determina compiuta mente la trasformazione istituzionale dello Stato, il quale nella corporazione concreta lo sviluppo organico della Rivoluzione, maturato durante tre anni di esperienza sindacale. Il problema della produzione diventa per noi problema di interes se pubblico, coordinato.e indirizzato dallo Stato ad un'unica meta: la potenza economica e politica del l'Italia, quella potenza che ha le sue basi granitiche nel lavoro discipli nato del popolo italiano e il suo più alto auspicio nel nome di Roma.
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