Suona la diana della battaglia elettorale inglese

Suona la diana della battaglia elettorale inglese Suona la diana della battaglia elettorale inglese ' Londra, 19, notte. La stampa conservatrice è contenta del discorso di Baldwin di ieri. Dice che è serio, 60brio e schietto, ce Faremo quello che potremo per il popolo, per l'Inghilterra, per l'Impero. Non possiamo e non vogliamo promettere di più ». La stampa di opposizione risponde che questo non è un programma, ma la perfetta assenza di ogni programma. Le speranze sono cadute; la battaglia è ormai perduta per i conservatori, proclamano gli organi radicali e laburisti, contemplandosi l'ombelico in cui sventolano infissi i programmoni dei rispettivi partiti. Tutte queste cose saranno dette e ridette sino al 30 maggio quando si voterà. La radiotelefonia le diramerà sette volte la settimana a milioni di ascoltatori o almeno a quella incalcolabile- percentuale di uditori della radio che sentendo cessare 'a musica e cominciare la predica politica non toglieranno la presa, come si usa fare di ordinario allorchè il microfono prende a diramare prediche letterarie, scientifiche, poetiche od igieniche.' Si toglie .la corrente e si aspetta l'altra musica in programma. Stasera una buona dose di corrente è in pugno di Lloyd George che sta parlando a Plymouth, ma il pugno dell'ex-premier stringe soltanto un capo delle linee radianti poste a disposizione della sua parola. Tutti gli altri innumerevoli capi sono in pugno degli ascoltatori, tanto di quelli che hanno voglia come di quelli che non hanno voglia di ascoltare l'ex-premier. Il bottone dell'accumulatore spiana la situazione per tutti. La settimana ventura il turno della corrente spetterà ai conservatori (ne approfitterà Baldwin con un discorso a Bristol) ed ai laburisti. La eterea ruota funzionerà quasi per un mese e mezzo poi da ultimo si vedrà se l'immenso elettorato britannico oggi sia incline a rincorrere le chimere sotto la sferza di cupidigie ingenerate ad arte oppure ad ascoltare i richiami piuttosto melanconici alla realtà e alla serietà. Sino adesso i conservatori si sono imposta la funzione quasi negativa di ballipedio lasciando che gli altri sparino a ripetizione; essi si limitano a fermare le palle laburiste e radicali con la massa del loro peso morto. Senonchè i loro organi avvertono stasera che tra breve sa ranno eretti lastroni obliqui intesi : determinare inesorabili rimbalzi del le palle verso gli sparatori di sinistra. Siamo dunque alla dinna della polemica serrata. Un piano inclinato Baldwin ha parlato ieri paternamente. 1 suoi amici ora dicono che a Bristol tra pochi giorni parlerà combattivamente. Certo, presto'o tardi la lotta elettorale dovrà infiammarsi un tantino. Per ora, salvo i lanciafiamme che Lloyd George usa sempre • alla menoma provocazione, è una campagna all'acqua di rose. t Snowden, quello dei debiti di guerra, minaccia da parte sua di insistere ad ogni costo nella crociata per fare pagare di più il continente ed imporre all'America di esigere di meno, figli porterà l'appetitosa questione nei pubblici comuni e l'esporrà alle moltitudini. Ciò potrebbe significare che lo stato di servizio dei capi laburisti durante la guerra è alla vigilia di essere riesumato da cima a fondo con una inevitabile ravvivazione della lotta. Sinora gli altri partiti lasciarono stare quel vecchio stato di servizio, ma se Snowden insiste nel volere più soldi dagli alleati trattandoli implicitamente male, e magari anche dalla Germania (ma questo non è ben chiaro), egli tirerà per i capelli gli avversari, particolarmente quelli conservatori a rileggergli la vita politica e civica di dieci anni fa. Questdiscorsi si sa dove possono cominciare ma non dove possono finire. Snowden ha messo elettoralmente il «lahour party» sopra un piano inclinato. MacOonald fa sforzi erculei per mantenerlo in posizione orizzontale, ma non h capace di imporre il silenzio al suo terribile luogotenente. Il leader in difficoltà cerca di smussare gli angoli più acuti di Snowden, quelli in direzione della Francia, assicurando i francesi che il >• lahour party » rimane r rimarrà sempre innamorato di loro. Queste nuov.> dichiarazioni di affetto sono incluse in un'intervista che MacDonall ho concesso al Duili/ Herald. i La Francia sa perfettamente — Da gi r n . i o e . o a i o e à o e i ra e i erdetto il capo del laburismo — che un Governo laburista non giungerebbe alle estreme condiscendenze di cui ha dato prova il Governo conservatore attuale; un'autentica amicizia e la determinazione di promuovere un'armonica collaborazione degli interessi di entrambi i paesi ispirerà sempre i rapporti di un Governo laburista dell'Inghilterra col Governo francese ». Anche quei fogli liberali che facevano l'occhio di triglia a Snowden, desiderando una specie di coalizione radico-socialista di tipo continentale, hanno ora paura che la Francia si offenda del tono superiore adottato verso di lei dall'ex-cancelliere laburista ed alla loro volta si prostrano a Parigi. L'elogio al Principe di Galles di un bollente comunista Ma è sempre stato così. Parole grosse quando la Francia non ascolta; appena si mette ad ascoltare e fa il viso brusco gli occasionali fran-_ cotoni della sinistra inglese si sdi-j linguiscono in tenerezze. Ma non vi è da sorprendersi di nulla. Il famoso segretario minerario Cook, il fiammante comunista, si è inchinato ieri sera al Principe di Galles e gli ha baciato figurativamente la mano con un gesto di lealismo incomparabile. L'occasione era un pranzo presso il Lord Mayor, per la celebrazione del successo ottenuto dalla grande sottoscrizione in favore dei minatori poveri. Fu invitato anche il bollente Cook. Egli non era. affatto obbligato a prendere la parola al momento dei brindisi. Ma volle prenderla e tributò al Principe di Galles, caloroso patrono della sottoscrizione, i più fervidi elogi che mai Erede a! Trono abbia ricevuto dal più fedele dei suoi cittadini. Il Principe indubbiamente li meritava, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che glieli avrebbe tributati Cook. Altri estremisti sono finiti alla Camera dei Lord, negli annali politici inglesi. Cook rimane molto distante dall'augusto consesso, ma effettivamente non ne disprezza l'iti nerario. • La crociala Snowden naturalmente riveste ancora e sempre qualche aspetto serio e Lord Balfour per un istante esce dal suo buon ritiro nel Sussex per scrivere al Times una lettera in cui cerca di mettere le coso a posto. Perchè mai. egli chiede, l'ex-cancelliere dello Scacchiere laburista ha aspettato sette anni per lagnarsi della nota che incorpora i capisaldi inglesi sul tema dei debiti di guerra? E' chiaro che Snowden può essere stato mosso da un solo incentivo Egli ovviamente suppone che qualche futuro Cancelliere dello Scacchiere possa trovarsi in grado di lucrare sul ripudio della nota Balfour. Il vecchio statista afferma che fra i mezzi per fare denaro, questo sa rebbe immensamente il peggiore. Si tratterebbe di denaro ottenuto a prezzo enorme. Balfour termina raro mancandosi delle esitazioni manifestate da Mac Donald nello scon lessare così pericolose dottrine. Gli oratori di parte conservatrice atira verso il Paese non lasciano certo ca dere il guanto di sfida gettato da Snowden alla sistemazione dei debiti di guerra e gli daranno tra poco tutto il pan per focaccia che egli vorrà. M. P.