L'arcivescovo anglicano e la Terra Santa

L'arcivescovo anglicano e la Terra Santa L'arcivescovo anglicano e la Terra Santa Rumori e polemìcbe per la mancata vìsita a Gerusalemme o o o n i è a i l , o\ oo l , e o i o a i e o o e l to o o a na ia ri a Londra, 12 notte. Riferimmo iersera testualmente la versione offerta da un informatore del Daily Telegraph in merito alla decisione presa dall'Arcivescovo di Canterbury, primate anglicano, di non' visitare Gerusalemme. Ora riportiamo con la stessa obbiettività le informazioni che reca stasera in proposito l'Evening News, supplemento pomeridiano 'del Daiy Mail. Eccole 'qui : « Un funzionario di Lamberti Palace — la sede centrale dell'alta gerarchia anglicana — descriveva come « interamente fantastico » ciò che un giornale del mattino ha pubblicato, vale a dire che l'abbandono della progettata visita alla città santa sto stato dovuto a rimostranze inoltrate dal Patriarca cattolico di Gerusalemme al Vaticano e da quest'ultimo portate a conoscenza del « Foreign Office ». Nò un ragguaglio atto a giustificare in alcun modo tale versione è pervenuto al Lambeth Palace — ha soggiunto il funzionario in parola — e non sembra possibile credere che la versione sia veridica senza che Lambeth Palace ne abbia avuto nemmeno il più lontano sentore. La ragione per cui l'Arcivescovo ha eliminato dall'itinerario della sua crociera mediterranea la visita a Gerusalemme è semplicemente questa: che è venuto a mancargliene il tempo. Sin qui l'alto funzionario ecclesiastico. Al Foreign Office poi si dichiara di non essere menomamente a cognizione di rimostranze da parte del Vaticano e di alcuna discussione intervenuta tra Chajmberlaln e Mussolini intorno alla visita dell'Arcivescovo a Gerusalemme ». Da parte sua il Daily Telegraph dichiarerà domattina che la versione offerta, dal proprio informatore risulta più che mai confermata. Il giornale avrebbe appreso oggi con precisione che il Patriarca latino a Gerusalemme manifestò a Roma i suoi timori nei riguardi delle possibili ripercussioni a dscapito del prestigio latino attraverso il Levante, in conseguenza della prò gettata visita del Primate anglicano. Il Patriarca cattolico temeva che l'aTrivo del dottor Lang coincidesse con le fe ste delle Chiesa greca ed armena in celebrazione della Pasqua ortodossa, un avvenimento il quale assume in Terra Santa una solennità ed un significato particolari. Smentite da Roma Intanto un dispaccio da Roma del corrispondente del Datti/ Tetesraph, dopo avere segnalato che a palazzo Chigi si smentisce la pubblicazione londinese, afferma di avere ottenuto In Vaticano la dichiarazione seguente: « La Santa Sede, che in questo momento sta trattando alcune, delicate questioni a Gerusalemme, avendo appresa la progettata visita dell'Arclve scovo di Canterbury nella Città Santa sollevò la questione direttamente a Londra. Le comunicazioni fatte a Londra erano nel senso che il momento appariva inopportuno per la visita in parola. Il Vaticano suggerì che la visita avrebbe potuto essere aggiornata a momento più propizio. L'Arcivescovo di Canterbury quindi non ha revocato il suo propòsito di visitare Gerusalemme, ma si è limitato a rinviare il suo viaggio a data più favorevole ». Naturalmente nei circoli religiosi le rivelazioni del DaUy Telegraph hanno scatenato un vero pandemonio. L'Arcivescovo Germanos, che rappresenta la Chiesa ortodossa greca in Inghilterra, si è espreso in modo bellicoso. Egli ha accusato i cattolici di avere sollevato oaglddnardptCicdmrllfgirrdliPc l , o e n e pa o n ia o o o e o a a, a o ostacoli contro la visita del Primate anglicano nei Luoghi Santi. Il prestigio del mondo ortodosso — soggiunge l'Arcivescovo greco — si sarebbe grandemente elevato in virtù delio scambio di cortesie alle quali i Vescovi cattolici non avrebbero partecipato, data la loro attitudine verso to Chiesa d'Inghilterra. E' probabile che il Patriarca ortodosso di Gerusalemme formuli una precisa protesta contro l'ingerenza cattolica. Anche un importante U*£o dell* Chiesa anglicana, sir Marston, in una intervista denunzi» quella che egli chiama l'ingiustificata inframmettenza della gerarchia cattolica. Egli non ammette che il Vaticano possa elevare rimostranze contro la visita dell'Arcivescovo di Canterbury a Gerusalemme. Secondo lui, i cattolici si sona fatti, in questi ultimi tempi, più aggressivi. Un giudizio sereno Ma una parola serena è pronunziata invece dal sig. Guy Johnson, segreta' rio generale della lega nazionale dei redeli anglicani Egli non si sorprende che la progettata visita a Gerusalemme abbia sollevato qualche disagio in Vaticano, dati i preparativi che i Patriarchi greco ed armeno avevano con grande sfarzo allestito per accogliere il Primate anglicano. Sotto il punto di vista della fraternità la cancellatone della visita è deplorevole. « La cancellazione della visita, ha soggiunto il sig. Jonhson, ma considerando che i capi delle Chiese ortodosse volevano accogliere l'Arcivescovo di Canterburry con tanti cerimoniali, sarebbe stato difficile spogliare l'avvenimento di significato ufficiale. Ora vi sono molti fedeli della Chiesa anglicana i quali, tutto considerato, tirano un sospiro di sollievo di fronte all'abbandono della visita. E' stato manifestato qualche dispiacere che, ad onta di un'intesa che sembrava essere stata raggiunta in proposito, la Chiesa anglicana non sia stata ancora ammessa a partecipare alle funzioni del tempio del Santo Sepolcro insieme con i rappresentanti delle Chiese cattolica, greca, armena e copta. Tuttavia, a parta le ragioni sentimentali, lo devo confessare che non vedo in tutto questa! alcun reale svantaggio. Esistono infatti varie ragioni che militano altrettanto contro il riavvicinamento tra la Chiesa anglicana e to Chiesa ortodossa, quanto contro quello tra l'Anglicanesimo ed il Cattolicismo. E' chiari» che l'Arcivescovo di Canterburry ha agito col tatto che lo distingue, supe-< rando con la rinuncia alla visita alcu« ne circostanze piuttosto difficili ». Un telegramma dalla Jugoslavia in» forma stasera che l'Arcivescovo di Caiy terburry, approdava oggi a Ragusa. M. P. Un telegramma del Primate al darò anglicano di Gerusalemme ' Gerusalemme, 12 notte. L'Arcivescovo di Canterbury, primate della Chiesa anglicana, ha telegra» fato da un centro delto costa dalmata; al clero anglicano, comunicando che ha rinunziato alla progettata visita a Gerusalemme, poiché il banchiere Ptorpont Morgan, che avrebbe dovuto accompagnarlo col suo « yalct » Corsalr, non può assentarsi da Parigli, essendo ancora impegnato nella riunione degli esperti per la questione delle riparazioni tedesche. Cadono pertanto tutta le voci corse in Inghilterra, secondo le quali to rinunzia aito visita a Gerusalemme da parte dell'Arcivescovo di Canterbury sarebbe stata provocata dalle obiezioni sollevate dalia Santa Sede per il tramite del patriarca latino dii Gerusalemme, monsignor Barlassina. [Vnlted Press).

Persone citate: Barlassina, Guy Johnson, Lamberti Palace, Marston, Mussolini, Patriarca, Ptorpont Morgan