Due bombe comuniste nel Parlamento di Delhi
Due bombe comuniste nel Parlamento di Delhi Due bombe comuniste nel Parlamento di Delhi 11 consulente finanziario inglese e quattro deputati indostani feriti '•■ Banchi in frantumi ■• L'immediato arresto dei dinamitardi Londra, 8 notte. Il comunismo colore cioccolato che la Russia coltiva in India, si è stamane insinuato nella tribuna pubblica del Parlamento indiano ? Jelhed ha lanciato due bombe nell'emiciclo. Le bombe sono regolarmente scoppiate, malmenando un valoroso funzionario britannico, Giorgio SiiuBter, e quattro distinti parlamentari indostani. Tutti cinque piacciono ora all'ospedale ed uno in condizioni precarie. Il funzionario bianco è il consulente finanziario del Viceré delle_ Indie. Il comunismo in Asia prende di mira soprattutto le finanze; non riuscendo a combinare neanche per sogno le propiie in nessuna parte del mondo, esso desidera scombussolare subito quelle altrui. L'anno scorso : una valigetta vuota..L'anno scorso uno dei suoi adepti 8d piccolissima taglia scagliò nell'emiciclo del Parlamento di Delhi una valigetta vuota, indirizzandola egli pure al cranio del consulente finanziario che ebbe la nuca alquanto spelacchiata e dovette bendarsela per .lunghi giorni. Oggi invece delia valigetta vuota furono adoperate due bombe piene. Il comunismo in diano fa progressi! Un giorno o l'altro incapperà nella reazione inesorabile a. cui si avvicina con passi molto accelerati. Allora a Mosca ca piranno di avere speso male i loro soldi anche in India. L'aula parlamentare di Delhi og gi era affollatissima di deputati tanto inglesi che indiani (sf tratta, come sapete, di una legislatura mista! perchè l'on. Patel, il President, in Sostano dell'assemblea, era chiama to a pronunziare un parere importante sopra !a procedura da seguirsi in merito ad un disegno di legge inteso a conferire autorizzazioni soprannumerarie al potere esecutivo per mantenere arginato 'I sovversivismo. Il Presidente dell'Assemblea aveva sin qui ciurlato nel manico, tanto più che, se la legge fosse stata passata 6enza indugio, i suoi effetti si sarebbero immediatamente ripercossi sulla sorte penale di una trentina di agitatori indigeni comunisti, arrestati ultimamente a Meerut. L'on. Patel avrebbe preferitot che in primo luogo si esaurisse il processo di quegli agitatori e poi venisse varata la nuova legge sulla P. S. Il Governo, appoggiato dall'ala destra della assembleea, mirava invece all'inversione dei termini e nella seduta odierna l'on. Patel avrebbe dovuto smettere le sue tergiversazioni ed accordare il viatico della procedura al disegno di legge, oppure schierarsi decisamente contro il Ministero e dimettersi. Anche le tribune pubbliche erano zeppe, e in quella delle autorità si notavano sir John Simon, il presidente della Commissione d'inchiestaSul reo-5-'"- -iqviainr-ntHr» ir India e e i e o o o é a a . a o a a e o e o a parecchi membri della medesima. Ad un punto, al termine di una discussione di mediocre interesse, l'on. Patel accenna a piendere la parola sulla questione procedurale in con traversia. Istantaneamente due formidabili esplosioni rimbombavano nell'emiciclo. Parecchi banchi andarono letteralmente in frantumi, e si .-catena nell'aula un istante di pa nico, cessato il quale vennero pietosamente raccolti i feriti. I colpevoli in carcere Nel frattempo la polizia sbarrava le uscite alle tribune e in un batter d'occhio acciuffava due individui sospetti. Entrambi portavano rivoltelle e si afferma che, tradotti in Questu ra, si confessarono autori del misfat to. Uno di essi è un giovane indigeno del Punjab, cerio'tìhagat Singh. che sarebbe nipote di un notorio rivoluzionario attualmente in esilio. Il secondo è un bengalese di Cavvnpore, a nome Bulukeshwara Dutt. Non è merito loro se il selvaggio atto non si risolse in un eccidio spaventoso. Il banco del Governo sul quale le due bombe erano state lanciate non aveva in quel momento un posto vuoto. L'assenza di morti in circostanze simili ha qualche cosa di miracoloso. Pure due dei 5 feriti furono ad un pelo dal perire sul colpo. Le contusioni sofferte da Sir John Schuster restano infatti lievi. Egli appartiene alla famosa famiglia di banchieri, e quantunque ancora relativamente giovane, ha gin prestato lunghi ed apprezzati servigi ai Governo imperiai»' in materia finanziaria. Nel suo ruolo Sir John Schuster è una autorità indiscussa. Uno dei feriti indiani, il deputato Sir Bornan.jel Dalai ha 75 anni e si teme che non sopravviva. Insipme con le bombe i due dinamitardi lasciarono cadere nell'emiciclo un pugno di manifestini comunisti. Questi recano la intestazione « Repubblica ed Esercito socialisti indostani », e contengono una reboante apologia del delitto politico, oltreché inni alla « grande rivoluzione », e inchini al suo « altare », ed altre scempiaegini. Quella della ('Repubblica ed Esercito socialisti dell'In dostan » è una vecchia invenzione del rivoluzionario indiano Mahendra Pra'r.p. Una fallita profezia di Guglielmo II Costui nel 1915 divenne così caro OaGugMélmo TI che il Kaiser rapidamente lo battezzò « Primo Presidente della Repubblica in dostan a ». L'India resta esattamente come era nel 1015. La Repubblica che doveva soreere sul Gange è spuntata al contrario sul Reno e il «Primo Presidente indiano » non può ora che meditare sulla sfortuna umana, come il suo improvviso amico di Postdam. traslocato a Doorn. M. P.
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