Tre elezioni in Gran Bretagna di Marcello Prati

Tre elezioni in Gran Bretagna Tre elezioni in Gran Bretagna I tre partiti cantano vittoria «■ La bella figlia del minatore, dottoressa in lettere, eletta dagli operai di North-Lanark. Londra, 22, notte. Si sono alfine esaurite tutte e cinque le elezioni suppletive che erano state indette per questa settimana e che alcuni giornali, riesumando un vecchio luogo comune, inscenarono come elezioni generali in miniatura. Senza duhbio la miniatura c'è stata e molto costosa, benché con poco costrutto. Ma le elezioni generali del 30 maggio saranno un'altra cosa. E' già noto l'esito delle due prime di queste elezioncine. Demmo avviso già di quelle avvenute tra gli angiporti di Liverpool ed i formaggi di Eddisbufy. Abbiamo ora quelle delle altre tre, passate quest'oggi alla storia. Il vessillo della Destra sulle terme romane di Bath Collegio termale di Bath. Era in pugno del compianto capitano Foxcroi t, di estrema destra, che nel 1924 10 aveva conquistato con 16.0G7 voti contro 8800 toceati ad un candidato liberale, e 3914 ad un laburista". Ieri ei contendevano di nuovo la rappresentanza politica delle terme romane di Bath un ministeriale, un liberale, ed un laburista. Il primo ha ottenuto 11.171 voti, il secondo 7255, ed il terzo 6359. La maggioranza conservatrice perciò è scesa da 7267 voti a 3916. Mica male ad ogni inolio. Comunque, vittoria del Ministero. Collegio di North-Lanark in Iscofia. Zona mineraria in angustie, ossia una quantità di ex-scioperanti che rovesciano sul Governo la colpa 'della disoccupazione che li colpisce ed aspettano la manna dal laburismo, il quale regge la coda del loro famoso e disastroso sciopero di sette mesi. Un candidato conservatore nel 1924 era riuscito a strappare North-Lanark ai rossi, raccogliendo 13.880 voti contro gli 11.852 andati In favore di un candidato laburista. Allora nessun candidato liberale si ■era fatto vivo. Ma nella elezione suppletiva di ieri, il quartiere generale lloydgeorgiano schiero in campo una battagliera zitella con l'incarico di guastare le uova nel paniere alle due candidature serie: quella Conservatrice e quella laburista. La zitella è rimasta debitamente punita con la perdita del suo depo sito elettorale di 150 sterline, giacchè, ad onta di un convulso sbandiiramento del grande progetto contro la disoccupazione, essa non ricevette che 2488 voti. Il candidato laburista, dal canto suo, ne raccolse 15.711 c quello ministeriale 9133. Quindi vittoria del « Labour Party » sul Ministero. Collegio di Holland, in piena campagna; agricolo da cima a fondo, ed esteso- epme.ujyi intera provincia. Nel buon tempo antico, vi sì erano alternate vittorie conservatrici e vittorie liberali, le prime con maggiore frequenza delle altre. Nell'ultimo decennio il « Labour Party » aveva incominciato ad interessarsi vivamente dei contadini e dei fittavoli di ITollnnd, avventandovi anche candidature sue proprie. Così nelle elezioni del 1921 fu riportata la loda tra le siepi di Holland, ma la vincevo un conservatore, con 15.459 voti mentre l'avversario laburista ne riportava 10.689 e quello liberale 6413. Perchè ha vinto il cr.^-i'iato di Lloyd George Ora, nella elezione suppletiva di Ieri, le parti erano destinate ad ingarbugliarsi e a cambiare di ipeso. Il garbuglio derivò dalla sorda irritazione che da qualche tempo serpeggiava contro il Governo nel ceto degli agricoltori. Questi sono eternamente in cerca di favori di ogni genere, e quando Baldwin salì al potere credettero di avere la pappa fatta. Disgraziatamente, Baldwin non tardò a pregarli di mitigare i loro appetiti, perchè non era possibile prendere in braccio l'agricoltura, lasciando cadere l'industria. Lo prima non rappresenta in Inghilterra che il 9 per cento della popolazione, la seconda più del 60 per cento. Sopraggiungeva, l'autunno scorso, il varo governativo della riforma dei tributi locali e questa è intesa ad aiutare sovratutto l'industria, pur disaiutando il meno possibile l'agricoltura. Il guaio è che certe piccole contribuzioni a carico degli agricoltori yanno in conseguenza aumentando, e le ire di una turba di agrari si sono bentosto elevate. Adesso gli iracondi non pensano, per il momento, se non a castigare Baldwin. Codini di tre cotte, essi non sono sempre disposti a votare per dispetto in favore di candidati anti-ministeriali, ma tendono all'astensionismo, oppure si arrabattano a mettere in piedi candidature cosidette indipendenti, per arrecare fastidi a quelle conservatrici ufficiali. In tale guisa, nel collegio di Holland, accanto alla candidatura ministeriale in regola gli agrari irritati eressero una can didatura indipendente. Entrambe e rano di Destra senza riserve, ma la seconda riuscì certamente a rovinare gli affari della prima, dirimpetto alle due regolari candidature avversarie una liberale e una laburista. ni«ultato: il candidato liberale ha ottenuto 13 mila voti, quello laburista ne ha raccolti 9294, mentre la candidatura ministeriale ufficiale raccoglieva 9257 voti e quella indipendente 3541 voti. Morale: Lloyd George ha vinto una seconda elezione suppletiva, il Ministero ha perduto un collegio e ìia visto il proprio candidato in condizioni inferiori di fronte allo stesso candidato laburista. Ni vincitori nè vinti A conti fatti questa inutile cin quina elettorale non torna a vantaggio di alcuno dei tre partiti. I conservatori tenevano bensì tutti e cinque i collegi, ma almeno due per 11 rotto della cuffia in virtù più che altro del colpo di scena delle urne del 1924 allorchè venne sfoderata la lettera di Zinovief. Ora ne hanno perduti tre e la loro maggioranza si è alquanto ridotta nei due rimanenti. Pure, quando i fati imperversano realmente ai danni di un Ministero (come stanno proclamando nel caso attuale i labouristi e i liberali) non è possibile tenere due collegi su cinque in elezioni suppletive al termine di un quadriennio di potere, al contrario si perdono tutti quanti sotto l'impeto di forze irresistibili. I labouristi dal canto loro hanno bensì vinto a North-Lanark, ma in tre degli altri collegi i loro suffragi sono diminuiti a petto del 1924 e ciò non è lusinghiero per il partito che incorpora l'opposizione ufficiale e vuole tornare a tutti i costi al Governo. Quanto ai liberali, essi hanno avuto fortuna in due collegi, ma si tratta di collegi non soltanto di campagna ma per giunta immusoniti contro il Governo a causo, delle contribuzioni e di niente altro. Se il Governo nei prossimi due mesi annunciasse ai formaggiai di F-ddisbury e ai coltivatori di Holland un piccolo sgravio di contribuzioni, emendando un tantino 6otto questo aspetto la riforma dei tributi locali, ciò basterebbe a fare rientrare ii 30 maggio le due improvvise naffermazioni lloydgeorgiane di questi giorni. Quando poi dalla campagna si è trasferita in un centro industriale come North Lanark, la candidatura radicale ha ripreso ipso facto la vecchia abitudine di rimetterci perfino le 150 sterline di deposito. Depatatessa a 22 anni Vero è che nell'agone di North-Lanark Lloyd George non abbia fatto scendere che una donzella come a mostrare che non ci teneva molto, ma anche il candidato laJbourista che vinse quella particolare partita era in gonnella: la ventiduenne signorina Lee, figlia di un povero minatore locale, addottoratasi poco alla volta in lettere all'Università di Edinburgo. Una bella ragazza fornita di tanta parlantina, energia e saviezza che la chiamano Giovanna d'Arco. Le elezioni suppletive, specialmente in fine di stagione non offrono mai indizi sicuri sulla piega che assumeranno le successive elezioni generali. Il girondismo elettorale di queste settimane serve a confermare che il Governo nella migliore delle ipotesi vedrà ridursi in buona mi sura, comu già tutti suppongono, la sua pletorica maggioranza del 1924. Il grado di riduzione si mantiene incalcolabile giacchè sulla grancassa delle elezioni generali possono venire vibrati, all'ultimo istante, così nobili e suggestivi colpi da alterare in un batter d'occhio la fisionomia della corrente elettorale evolutasi nel corso della campagna. Una sezione della stampa conservatrice scongiura Baldwin di ricorrere immediatamente alla grancassa, se no guati Ma il Primo Ministro, che ogni tanto pronuncia un discorso di indirizzo, impiega per ora il resto del suo tempo a contemplare l'allenamento delle squadre universitarie di canottieri oppure a seguire placido in carrozza, come faceva oggi, qualche caccia alla volpe. E non si scompone neanche per sogno. In fondo, quegli ardenti organi che lo invitano ad agitarsi vorrebbero che egli si mettesse a gareggiare ir demagogia con gli avversari, ma Baldwin non vorrà nè potrà mai fare il demagogo. Il bollettino elettorale dello « Stock Exchange » In verità un foglio di grossa taglia ne risulta imbronciato al punto che oggi esso incomincia a fare la reclame a Lloyd George con tutto il fiato dei suoi polmoni. Che Lloyd George da parte sua si agiti alla grande, è indubitabile. « Come una vespa sotto un bicchiere d'acqua », osserva argutamente lord Birkenhead. Ma alla folla, gli uomini combattivi in agitazione fanno piacere anche se non ispirano troppa fiducia, e sta di fatto che le azioni liberali, da un paio di settimane in qua, sono piuttostot in rialzo per quanto non siano destinate in nessun caso a dominare il mercato. Esiste in realtà allo Stock Exchange una specie di bollettino di azioni elettorali. Gli agenti di cambio non rimasero con le mani in mano di fronte' al profilarsi delle elezioni generali, e presero a quotare le azioni del tre partiti, facendone oggetto di scommesse sotto forma di listini quotidiani. Vi interessa il listino di stasera? Eccolo qui : i conservatori sono quotati da 265 a 269, i laburisti da 260 a 264, ed i liberali da 86 a 90. Queste cifre rappresentano il calcolo dei seggi parlamentari che ciascun partito eventualmente riuscirà a conquistare nelle elezioni di maggio. Ciova però aggiungere che questo particolare listino dello Stock Exchange non fa maggiormente testo di quegli ordinari, e alla stessa guisa è suscettibile di tracolli. Marcello Prati. La ll'Aflt

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Liverpool, Londra