La Camera francese approva la discussione degli articoli sulle Congregazioni

La Camera francese approva la discussione degli articoli sulle Congregazioni La Camera francese approva la discussione degli articoli sulle Congregazioni Parigi, 22, notte. Il lutto nazionale per la morte di Foch non ha impedito agli anticlericali della Camera di continuare ostinati nella loro guerriglia contro il progetto sulle Congregazioni. Al principio della seduta antimeridiana, Daladier chiese al Governo di rispondere nettamente ai seguenti quesiti: «Il Governo è deciso: 1) Ad applicare l'articolo 3 del progetto e a chiudere gli istituti non autorizzati delle Congregazioni che saranno ammesse ? 2) A chiudere tutti gli istituti delle Congregazioni non ammesse? 3) Ari applicare l'art. 20 della legge del 1904 ed a non autorizzare il noviziato che a 21 anno ? », Assicurazioni di Brland ai radicali A tutte e tre queste domande il Governo aveva già risposto piti o meno espressamente a più riprese, ma Briand sentì il bisogno di salire alla tribuna ancora una volta per rassicurare i pavidi dicendo loro: « Tutti gli oratori che hanno combattuto il progetto, hanno dichiarato che temevano che esso non fosse che il principio di una nuova politica. Io mi sono spiegato su questo punto a nome del Governo in modo chiarissimo. Per me le leggi cosi dette laiche costituiscono il fondamento stesso della Repubblica e non lascierò mai che vi si attenti. Se il Governo dovesse compiere ima impresa di tal genere, 10 abbandonerei il potere. Ciò sia ben chiaro. Ma si diceva anche: «Applicherete Ih legge? ». « SI— rispondo — ed in tutte le sue parti ». Si è detto anche: «Noi abbiamo delle simpatie per l'opera delle missioni all'estero ». Ma voi procedete dal particolare al generale, mentre avreste dovuto fare il contrario. Ho già. detto che se la legge del mot e quella del 1904 si sono talvolta trovate In Iscacco, si è che la loro valvola di sicurezza non ha maifunzionato. Non si deve dimenticare che la situazione che esisteva nel 1901 non - è stata modificata. Vi era e vi è ancora un gran numero di Congregazioni autorizzate ed è perchè queste sono sottoposte ad un certo controllo che Waldeck-Rousseau e Combes non le barino comprese nella nuova legislazione. In altre parole l'autorizzazione non ha mai funzionato ed è da ciò che nasce la confusione; ma vi è un punto debole che si è aggravato di anno in anno: Poiché non vi 6 che un mezzo per applicare la legge, ed è l'autorizzazione sotto il controllo dello Stato, se le Congregazioni non hanno chiesto questa autorizzazione si è che esse temevano 11 controllo. Per quel che concerne le tre Congregazioni, tra cui quella dei Cappuccini, è stato il Governo stesso di Combes che le aveva pregate di presentare una domanda di autorizzazione. Vi sono state In quel momento polemiche arcieri ti. e le tre Congregazioni hanno ritirate le loro domande per le ragioni che sono stale pubblicate nel Libro Bianco del 1008, in particolar modo perchè le si voleva obbligare a cambiare nome e si volevano imporre loro condizioni onerose. Dunque è perchè la legge non ha funzionato che ci troviamo di fronte, oggi, a questa situazione. Io sono stato per molto tempo al Governo*e so che bisogna evitare, per quanto possibile, delle difficoltà al successori : ho sempre fatto in modo di non ingombrare la strada che io abbandonavo. « Coloro che verranno in seguito si accorgeranno di questa verità. Ritengo dunque di avere risposto alle domande che mi erano state rivolte ». Il socialista Frossard insistette per ottenere spiegazioni più impegnative: « Quando questi progetti saranno stati votati, ne presenterete degli altri, si o no? ». «Purché non abbiate da pentirvi.»» t II Governo — rispose Briand — non può dire di impegnarsi a non chiedere mai altre autorizzazioni. Se cosi [acesse, non sarebbe defilo dt occupare il posto in cui si trova. Ma 11 Parlamento rimane giudice. « L'on. Rlffaterre — continuò Briand — ha parlato dei timori die gli inspirava La nuova politica del Vaticano. 11 Vaticano rion ha una polliiioa nuova; esso segue la sua politica intemazionale. La sola cosa che mi interessa è la propaganda francese o per questo sono pronto a sovvenzionare anche delle Missioni protestanti o Israelite. Sa le opere saranno, comò taluno dice, in contraddizione con gli interessi francesi, sarà logico sopprimere le sovvenziona di cui benellciano. Ma, lo ripeto, non può essere questa la politica della Francia. Noi abbiamo davanti a noi un malaitio al quale occorre recare soccorsi. Altrimenti allontaniamoci dal 6uo letto. Ma se dovesse morire, possiate non avere da pentirvi del vostro gestoI ». Dopo questo esauriente, equilibrato discorso di Brland si sarebbe anche potuto venire senz'altro alla votazione sul passaggio agli articoli, ma Herriot volle a tutti 1 coati prendere la parola per fatto personale lanciandosi in considerazioni retrospettive di dubbio Interesse. Prima di finire l'ex-Presldente dei Consiglio aggiunse, per mettere nell'imbarazzo Briand: « Ringrazio il Ministro degli Esteri di avere apportato la luce che illumina l'intero dibattito indicando il divario che esiste tra l'atteggiamento di Combes e quello del Governo Attuale ». Il disperato tantatvo di Daladier Daladier, dai canto suo, aggiunge: • il partito radicale ha dichiarato che era pronto a votaire il progeito Qualora risposte soddisfacenti fossero state date alle sue domande. Ma io credo di avere 11 diritto di meravigliarmi di queste risposte. Dire: «Noi rispettiamo la legge ma vi sono le esigenze della vita », è forse rispondere categoricamente alla nostra domanda, se cioè, verrà applicato l'art. 3 del proge.tto presentato, a tenore del quale « ogni insegnamento, all'infuori di quello necessario alla formazione dei futuri missionari, resta vietato in Francia in conformità alla legge ? luglio 1904 sotto pena delle sanzioni (previste dall'art. '13 della legge l.o luglio 1901 ?». Il partito radicale non si oppone a che si autorizzi l'esistenza di Congregazioni, ma quello die leone è che non si apra la via alla possibilità di ricostituire — in dispregio della legge — l'insegnamento congregazionista che preparerebbe la rovina del laicismo. Il Paese giudicherà la nostra condotta!,». Dopo questa disperata difesa del leaders radicali e massonici, appoggiata dagli applausi fragorosi dei banchi di sinistra al gran completo, Poincaré pone la questiono di fiducia sul passaggio alla discussione degli articoli. La Camera la vota con 331 schede bianche contro 242 azzurre. La maggioranza ministeriale, che nella votazione sulla data era stata di G9 voti, è salita dunque oggi a 92 voti. Indizio che la situazione del Gabinetto si è, per il momento, riconsolidata La Camera tiene siasera una seduta notturna per liquidare la discussione sul bilancio delle spese addizionali. C. P. csvipfa■mRGABNTCMTTBS

Persone citate: Briand, Daladier, Daladier Daladier, Frossard, Herriot, Poincaré, Rousseau

Luoghi citati: Francia, Parigi, Vaticano