Combattimenti a Torreon

Combattimenti a Torreon IL MESSICO Combattimenti a Torreon Centinaia di morti e prigionieri d'ambo le parti Discordie o defezioni New York, 15 notte. Mentre il principale esercito degli insorti concentrati a Torreon sta dando combattimenti di avamposti alle colonne federali che si dirigono da Saltìllo verso Ovest e lungo la ferrovia di Canitas in direzione del Nord e un altro esercito ribelle ripiega su Durango inseguito dall'ala sinistra dei federali, seri disordini sono scoppiati fra i ribelli lungo la frontiera americana. Numerose defezioni si sono prodotte e, se si deve prestar fede ad informazioni particolareggiate provenienti da Nogales, nello Stato di Sonora il generale Manzo, che dirige il movimento insurrezionale nel nord fino a Mazetland e che ha il comando in capo a Sonora, starebbe sul punto di cambiar bandiera. Se vi si decidesse, sarebbe un colpo durissimo per i ribelli, come fu lo schiacciamento della rivolta nello Stato di Vera, Cruz. Si riferisce infatti da Nogales che il generale Manzo ha avuto l'altra notte un colloquio, che doveva essere segreto, col generale Bodriguez, governatore di Baia (California) e comandante delle truppe federali del nord-ovest. Dopo questo colloquio, che però i ribelli smentiscono, il generale lìo- o e e a driguez si mise in viaggio per Naco, ove si trova il generale Alachea, che lunedi scorso abbandonò gli insorti. La partenza fu seguita dalla informazione che parecchie centinaia di indiani di Agua Prieta sarebbero passati ai federali. Questa voce sembra confermata dalla fuga del presidente del Consiglio municipale di quella località e di parecchi ufficiali ribelli; che H sono rifugiali sul territorio americano di Bouglas, nell'Arizona, e che hanno dichiarato che dei dissensi gravissimi erano scoppiati fra borghesi e militari. Tanto i ribelli quanto i federali pretendono intanto di avere riportato successi clamorosi ad est e a sud di Torreon. Il generale Scdillo afferma di avere catturato i mila insorti fra Saltillo e Torreon. Ma il generale ribelle Caraveo dichiara di avere ucciso o fatto prigionieri centinaia di soldati regolari ad Artega e Caneros in un combattimento nel corso del quale mori il generale Torres. Una colonna federale, sotto il comando del generale Veyta, avanza verso Durango e, operando un movimento aggirante contro Torreon, ha ucciso 60 ribelli in un combattimento di avamposti fra Canitas e Durango e fatto un gran numero di prigionieri, sette dei quali vennero fucilati. Il Governo annunzia che la moglie del generalissimo ribelle Escobar è giunta a Ciudad-Juarez, sulla frontiera settentrionale del Messico, con una certa quantità di oro, de'slinata a essere trafugata negli Stati Uniti. I ribelli cercherebbero dunque di mettere in salvo il tesoro di guerra. Si apprende che gli americani residenti a Mazatlan, importante porto messicano sul Pacifico, occupalo dai ribelli, una diecina di giorni fa, hanno telegrafato al Governo di Washington chiedendo l'invio di navi da guerra in loro protezione in vista dell' attacco che i regolari muoveranno contro la città con l'obiettivo di riconquistarla. Gli americani prevedono un accanito combattimento per i' possesso della città e temono di esser", coinvolti nella mischia. Il Governo di Washington chiederà il permesso del Governo messicano prima di inviare le navi. La stampa jugoslava in allarme per la attività dei Comitati macedoni Belgrado, li nou>II Vreme. organo di Nincic, sotto la impressione del memoriale presentato alla Società delle Nazioni dal Comitato rivoluzionario macedone, sostiene oggi che in Bulgaria esistono solo 20nn emigrati dalla Macedonia, la maggior parte compromessi per delitti commes si attraverso i t comitagi •, e rìnfac eia al Governo bulgaro di non aver informato gli emigrati macedoni che potevano ritornare in Jugoslavia con biglietto gratuito in seguito all'amni stia proclamata nel 19-4. Lo stesso giornale afferma che la popolazione della Macedonia è sdegnata contro i tentativi del Comitato macedone di farla apparire a Ginevra come una minoranza bulgara. La stampa della capitale sì compiace di rilevare che la cittadinanza di Berovo, località della Macedonia, avrebbe votato un ordine del giorno che esprime vivo sdegno contro le mene del Comitato macedone, la cui azione però preoccupa molto questi circoli, I quali la seguono ansiosamente, ben comprendendo clie difficilmente l'F.uropa crederà alla cifra di 2000 emigrati macedoni, visto che il delegato hulgaro, prof. K.iroft, nella Commissione per le minoranze all'Ala, dimostrò essi toccare I 7u0.000.

Persone citate: Baia, Caraveo, Cruz, Escobar, Juarez, Manzo, Torres