Giornata di brillanti affermazioni all'estero dei nostri calciatori

Giornata di brillanti affermazioni all'estero dei nostri calciatori Giornata di brillanti affermazioni all'estero dei nostri calciatori U o 7 calciatori italiani hanno approfittato della sosta al campionato imposta dal rinvio dell'incontro con l'Ungheria per affrontare una piccola, serie di incontri all'estero. Era atteso con interesse intenso l'esito di queste prove dopo la vittoria riportata dagli azzurri sulla Cecoslovacchia. E, come a confermare e ribadire, che la vittoria di Bologna era meritata e che essa (: una conseguenza dei progressi compiuti da tutto il Calcio italiano, fé successi, l'uno piti significativo dell'altro, hanno coronato ieri le iniziative delle Società nostre. La frontiera era stata varcata dai calciatori di Boma, Milano e Torino. La Roma, misurandosi a Parigi col Club Francais campione di Parigi e di Francia han trionfato per ben 5 punti a 0. La Juventus di Torino, giuocando a Marsiglia contro quell'Olympl que che conta su, tanti elementi della squadra nazionale francese, riportava il successo per l'identico punteggio: cinque a zero. La squadra della città di Milano — mista di elementi dell'Ambrosiana e del Milan — otteneva la vittoria, a Berlino, sulla rappresentativa dell-a capitale tedesca per 4 a 2. Bisullatl più convincenti e più proba Uvi di questi, nella loro contemporaneità, non si potrebbero desiderare. Essi paion fatti espressamente per com mentore* praticamente a Parigi ed a Berlino il linguaggio parlato domenica scorsa dai giuocatori nostri ai calcialo- | ritri rfi prnna i riri im t-iui/u.. jveV entusiasmo suscitato m Italia "fljstqueste simultanee vittorie è quindi pienamente giustificalo e legittimo. JuvIcale gosula unmetronipodeIronmamiceterplocotabeAla unil raCoerstrmeplprceFil mela glalnemm|LepoRoma-Club Fran§ais: 5=0 e 7 1 si. C. ù on e; ia N. e o : oo o — S. a se co a re oai o m. ri ), ma g. M. De e 11 aretella pila le uuno E. lelcta Parigi, 11 mattino. 11 Roma ha prodotto a Parigi una enorme impressione, davanti a oltre 20 0UU spettatori, battendo con 5 goals a 0 il Club Francais, campione di Francia e di Parigi. Questo risultalo numerico dice esattamente che una soia squadra è esistita in campo: il Roma. Essa ha dominato in tecnica e in velp oilà, in prestanza di giuocatori e in Ipnecisione di tiro in porta. Qualche volta, speciahneaite nei primi 20 minuti del secondo tempo, sembrò che i parigini potessero tenere in mano le redini della partita e impegnare la poma di Ballante, ma l'osservatore attento poteva facilmente capire che questi sprazzi di superiiorità non erano che il risultato di un volontario rilassamento della oompagiine romana, a cui ii punteggio già ottenuto era sufficiente e un maggiore impegno appariva quindii non necessario. D' altronde qualunque fosse 1' azione dei romani, offensiva o difensiva, «ssa appariva più netta, più decisa, più pericolosa di quella dei francesi. I Uri dei romani furono secchi e rapidi, la padronanza del pallone assoluta, ii modo di fermare e di bloccare perfetto. Bernardini al centro della linea mediana fu il perno attorno cui girò tutta la macchina romana. Con i suoi due compagni D'Aquino e Ferraris costituì a volta a volta la macchina disgregatriice degli attacchi lraincesi e la catapulta di lancio della linea degli avan'ti. Tutta la squadra del resto giocò bene: la difesa fu una barriera salda e polente, la prima linea tessè azioni del più aito valore tecnico che stupirono favorevolmente il pubblico francese, il quale, benché abituato a diverse tecniche di giuoco da parte di squadre cecoslovacche e ungheresi, scese numerose a Parigi nella corrente stagione, le aveva sempre viste soltanto perdersi in una vana esibizione di bel giuoco sotto la porta e non concretizzarsi, come ieri, in tanti goals di cui qualcuno di perfetta fattura. Lo stupore del pubMico si manifestò dapprima in una specie di silenzio solenne e grave e poi in una. serie interminabile di applausi a cui esso venne trasportato dalla bellezza del giuoco ita' lia.no. La squadra del suo cuore lo aveva deluso. Solo Bertrand, il terzino nazionale, si oppose con autorità ai numerosi attacchi riiegJi italiani. Ma il Club Francais mancò di iniziativa, di coesione e i suoi attacchi difettarono di precisione e soprattutto di precisione. La partita ebbe inizio alile 15, alla presenza del console d'Italia a Parigi, di un rappresentante dell'ambasciatole e del sottosegretario francese alla Educazione Fisica, signor Pathè. Gli italiani segnano il primo punto con Volk al 9.o minuto. Al 29', su corner, Landolil segna di testa. Due minuti dopo è ancora Volk che segna. Gli altri punti non sono marcati che alla ripresa, al 40' da Volk con colpo di testa, e al 42' daM'ala sinistra Chini. Abbiamo avvicinato subito dopo la partita Bernardini, il quale ha detto: — Speravo di vincere, ma non credevo che potessimo vincere in modo cosi brillante. L'arbitro Girardln, che condusse in modo veramente ottimo la partita, ha detto: «11 Boma e stata la migliore squadra che quest'anno sia venuta a Parigi ». Il capitano della squadra fran cese, Bertrand, ha detto: — Gli italiani hanno meritato il loro quprpateprriJucosetidcrOmregbplecbdsnpsusnempidHiamltpctslsvdscilsuccesso. F.ssi avevano di fronte una|squadra demoralizzata clic giuocava senza cuore. I iiiigHori tu-istr; sono sin-Iti Haas e Lozes ; i migliori degli ila-1linni sono aiat! Bàrzan, Bernardini ejvolk. riti ima intesa dei giitocatori, ma arrivale (Invanii alla porta francese diventavano- un'inutile accademia. Questo durò sino al ventesimo minuto, uventus-Provence di Marsiglia 5-0 Marsiglia, 11, mattino* I.a Juventus ha conquistato ieri sul ampo di Marsiglia una delle più bole e significative vittorie. Con cinque goals a zero Segnava nettamente la ua superiorità tecnica ed atletica sula squadra del l'rovence. Grazie ad una difesa la cui forza è universalmente conosciuta e ad un ottimo conrollo sulla palla ila parte, dei mediani, la Juventus seppe nel primo tempo frenare la veemenza e la velocità dei giuocatori francesi. I primi minuti ili giuoco Infatti fuono caratterizzati da veloci folate, marsigliesi. L'ala destra Alcazar, il migliore attaccante francese, portò al centro alcuni pericolosi palloni. Al erzo minuto Combi si gettava il plongeon, ma la palla non "bloccata continuava la sua corsa verso la pora. Fortunatamente Calligaris potò liberare in extremis. Al 9.o minuto nuova mischia sotto a rete juventina. Ferrerò commette un fallo di mano e l'arbitro concede l calcio di punizione elle viene tirato da Alcazar. Con un salto felino Combi riesce a bloccare la palla, che era stala saettata alta nell'angolo destro. E' stata una parata veramente meravigliosa che ha strappato gli applausi non solo dei numerosi italiani presenti in campo ma anche dei francesi. Fu allora che la Juventus, sentito l pericolo, contrattaccava vigorosamente, a poco a poco riacquistando a coesione necessaria e l'intesa tra gli uomini. La marcliina, che sino allora aveva avuto qualche inceppo nel movimento, cominciò a funzionare meravigliosamente, anche se dapprima i suoi attacchi apparvero lenti. Le azioni della Juventus a metà campo enino notévoli per tecnica, con a b i . a , a i n , ri , a o n a e a o quando Cevenini, avuto il pallone in profondità da Varglien, segnava imparabilmente con lin calcio raso a terra, mentre, una parte del pubblico protestava credendo il juventino fuori giuoco. Da questo momento le azioni della Juventus incominciarono a sgranarsi con intensità, potenza e precisione sempre piti crescenti ed impressionanti. La prima linea tessft alcune azioni di pura tecnica ma che vennero concretizzate in tiri potenti da parte di Orsi, Sanerò e Muuerati. Invano i marsigliesi tentarono di controbatte re con qualche discesa in linea. Calligaris costituiva la barriera infrangibile.- Combi per tutto il rimanente del primo tempo non viene quasi piti molestato. Del resto la seconda linea costituiva un argine quasi insuperabile. Il vecchio Bigatto giuoco una delle sue migliori partile. Orsi eccelse su tutta la linea attaccante: alcuni suoi traversoni furono bellissimi per precisione. Il giovane Sanerò a sua volta fu assai pericoloso. Sette minuti dopo il primo goal, un altro viene segnato dal giovanissimo Sanerò. Numerose azioni vengono tessute specialmente da Munerati ed Orsi. Varglien, nella mpzza linea mediana è instancabile. Il primo tempo si chiude senza altri cambiamenti. Subito, all'inizio della ripresa, gli italiani attaccano e creano numerose difficoltà alla porta marsigliese. Al H.o minuto Sanerò riesce a segnare il terzo goal per la Juventus. La linea attaccante juventina cammina sempre meglio. Al 24.o minuto Orsi, avuto un lungo traversone da Calligaris, si porta al centro e fulmina il quarto goal per i colori italiani. I marsigliesi cercano qualche volta di portarsi all'attacco, ma Calligaris, che ha prodotto sul pubblico una grande impressione, libera sempre con precisione e decisione. L'ultimo goal per la Juventus viene segnato ancora da Orsi al 3R.o. La Juventus si è presentata priva di Basetta, malato, e di Vojak. Le squadre erano cosi composle: Juventus: Combi: Ferrerò. Calligaris: Rarnle, Vaglieli, Bigatto; Munerati, Grotti, Sanerò, Cevenini 3.o, Orsi. Provence; Jacquier; Tlurhee, Blnnc: Actiaran, Cabasse, Devaquez: Alcazar, De Buym. Becques, Gnllnv, Bottello. maLeineneto doe vodesopramliurifrdielinpatetunesagdoalsempegiqupateè vedstlisituchetinnoteavShacatedtidofccom4 lrseualsrs1nareneu1aspNamefirn Miian Ra»i4nÀ""i"«^«.t^V.'U 's"co Milan-Berhno. che e terminatoicon uiid travolgente vittoria della squadra Italatia. Già dall'altro ieri, |era 'inrpossil-ile trovare, neppure a peso d'oro, un posto nella immensalMilano Berlino: 4-2 Berlino, 11, mattino. Ieri, allo stadio vecchio di Berlino, il cosidetto Stadio Postale, lia avuto luogo il tanto atteso incontro calci- arena, capace di 50 mila spettatori. Ieri, già due ore prima che l'incontro cominciasse, lo stadio era letteralmente gremito. Tutta la colonia italiana vi era accorsa per festeggiare e sostenere i connazionali. Nel palco d'onoro era l'ambasciatore conte Aldrovandl, accompagnato dal personale dell'Ambasciata, dal Console Generale e da! segretario del Fascio. Lo stadio era imbandierato coi colori italiani e tedeschi. Alle 15 in punto ha fatto 11 suo ingresso nello stadio la squadra italiana, salutata dagli applausi frenetici degli spettatori. Poco dopo sono entrati i tedeschi, salutati ria applausi non meno intonsi. Della squadra italiana mancava Pietròbonl, che olio giorni or sono ne! match contro la Ceco-Slovacchia, si è provocata una slogatura e die dovette essere sostituito da Marcili. Prima che cominciasse la lotta i due _ capitani. Sebek a|e (..ontt. si sono scambiali i gngllara d'etti delle- due squadre come ricordo -Idei primo inrbntro tra i rappresen-1tanti delle due città, ejglese Rous, che per iia svolio il suo dillieile compito ih ppi Arbitro era l'in tiuilizin concorde maniera assolutamente inappuntabile. Le condizioni del terreno erano ottine malgrado lo scioglimento della neve, che nei giorni scorsi aveva fato temere seriamente che l'incontro dovesse esserp rimandato. Ma giorno e notte colonne di operai hanno lavorato hi maniera che le condizioni del campo erano ieri assolutamente soddisfacenti; La lotta è stata anlmatlssima fin da principio, con azioni velocissime da ambo le parti e nei primi venti mi liuti la squadra milanese non si i ritrovata, in quanto mancava l'intesa fra i differenti uomini del Milan e diell'Anibrosiana che costituivano la linea di attacco e la mediana. D'altra patte, il trio difensivo si è immedia temente rivelato all'altezza della si tuazione, producendo una impressione enorme sul numeroso pubblico. Dopo situazioni oltTemodo interessanti, i milanesi sono riusciti a segnare per merito di Meazza. Poco dopo però 1 berlinesi pareggiavano e al 32.o segnavano il secondo goal in seguito ad un malinteso della difesa milanese. Prima della fine del tempo però gli italiani riuscivano a pareggiare per merito di Santagostino, 11 quale riprendeva a volo un preciso passaggio di Sgarbi. 11 primo tempo terminava cosi alla pari, con 2 a 2. Nella ripresa la squadra milanese è riuscita ad imporre la sua maggior velocita, e, ritrovatasi, ha permesso di assistere ad una magnifica dimo strazione del foot-ball italiano. I ber linesi erano sfiancati dalla fatica so si enuta nel primo tempo e stringevano tutta la squadra in difesa con qualche leggero accenno al giuoco rude ette essi opponevano alla superiorità incontrastata dei milanesi. Questi sono riusciti a passare ancora due volte attraverso le maglie della difesa avversaria e a segnare per merito d Santagostino e di Meazza, i quali hanno segnalo due punti meravigliosi a pochi minuti uno dall'altro, provo cando una ovazione calorosa da parte della folla. La squadra berlinese die era formata dai migliori elementi della capitale germanica, ,ha fatto di tutto ppr cercare di riprendere la offensiva, ma non ha potuto far nulla contro la brinante difesa milanese, cosicché rincontro si chiudeva con la meritatissima vittoria di Milano, con 4 a 2 pnbi8MbJdgpMlpednamGctscs