La situazione del Partito al Gran Consiglio di Augusto Turati

La situazione del Partito al Gran Consiglio La situazione del Partito al Gran Consiglio L'Assemblea addita alla riconoscenza delle Camicie l'opera triennale dell'on. Augusto Turati Nere Roma, 1, notte, Qucsta sera alle 22 ha avuto luogo a Palazzo Chini la quinta seduta j„; .... ..; ,, ,,del Gran Consiglio del Fascismo. Il Segretario del Partilo'on. Turali ha svolto la sua relazione sull'attività del Parlilo e su quella delle organizzazioni dipendenti, illustrando diffusamente con dati statistici i movimenti avvenuti nelle varie organizzazioni, i provvedimenti adottati e l'indirizzo fissato nei vari momenti della vita'd"l Partito, in riflesso ai diversi problemi. La chiusa della relazione dell'on. Turati è stata salutata da un vivo applauso. Sulla relazione hanno parlato le LL, EE. De Bono, Balbo e Giuriati, gli onorevoli Farinacci e Magrini. Ha risposto brevemente l'on. Turati. S. E. il Capo del Governo e Duce del Fascismo ha riassunto la relazione e la discussione parlando dei vari argomenti esaminati ed ha concluso con un elogio all'opera del Segretario del Partito e dei suoi collaboratori. S. E. Balbo ha presentato al Gran Consiglio il seguente ordine del giorno'. « Il Gran Consiglio del Fascismo approva la relazione del Segretario del Partito ed addita la sua opera triennale alla riconoscenza delle camicie nere di tutta l'Italia ». L'ordine del giorno è stalo approvato all'unanimità tra una lunga ovazione. La prossima riunione del Gran Consiglio avrà luogo la sera di giovedì 7 corrente alle ore 22. La seduta è stala tolta alle ore 1. illustrate dai candidati al popola Roma, 1, none Questa sera è partito per Cosenza Il sottosegretario agli Interni, Michele Bianchi, il quale domani, sabato, pronuncierà un discorso politico al teatro comunale di quella città. La lista dei quattrocento candidati sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale lunedì o martuli prossimo, e verrà affìssa contemporaneamente In tutti i Comuni. Copie della lista stessa saranno affisse la domenica delle elezioni in tutte le sezioni elettorali. Abbiamo accennato alle prime impressioni favorevoli manifestate circa la composizione della lista subito dopo la pubblicazione di essa. Possiamo aggiungere che queste impressioni acquistano forza e consistenza mano mano che si analizzano i nomi, la ripartizione delle rappresentanze tra le varie organizzazioni produttive, i criteri che hanno presieduto alla selezione ed alla scelta. La rappresentanza universitaria Entusiasticamente commentata è la ottima scelta dei candidati rappresentanti le Università. Nomi come quelli del prof. Asquini di Padova, noto cultore di diritto commerciale, del prof. De Francisci preside della facoltà giuridica di Roma e segretario generale dell'Istituto internazionale 'di diritto privato, del prof. Ercole, dell'Università di Palermo, già membro della Commissione dei 18 per la riforma dello Stato, siederanno degnamente in rappresentanza dell'alta cultura italiana accanto ad uomini come il De Stefani, il Solmi, il Panunzio e sostituiranno, senza perdita per la nuova Camera, quegli altri, coma.il Fedele, passati al Senato, o, come il Volpe, rimasti esclusi perchè destinati ad altri compiti. Il prof. Volpe, per esempio, sarà il segretario generale della nuova Accademia d'Italia. Altro favorevole rilievo che viene fatto riguarda la scelta della rappresentanza dell'aristocrazia. Come' sì è constatato, non mancano nella lista esponenti di famiglie di antica nobiltà. Ma essi non sono stati scelti come elementi oziosamente decorativi-, ma solo in quanto accoppiano allo splendore del nome delle bene? merenze.nel campo dell'attività produttiva. Uomini come il principe Di Frasso, il marchese De la Penne, il principe Borghese, sono i più schietti rappresentanti di quella sana aristocrazia italiana che intende il proprio dovere di fronte alla nazione Essi si sono costruiti con la loro attività ed iniziativa personale delle posizioni eminenti nel campo delle industrie e dell'agricoltura. Altra constatazione — sulla quale ci siamo già ieri brevemente? soffermati — è la seguente: esula definitivamente du questa lista la figura del professionista politico generico, alimento consueto delle liste elettorali dei regimi democratici-liberali. Al posto degli avvocati e dei politicanti educati alla polemica artificiosa ed all'intrigo compaiono in questa li«fa italiana uomini, con occupazione e qualità ben definite, rappresentanti di que«to o di quel lavoro, di questo o di quel valore nazionale, chiamati a presentare i loro problemi e ad armonizzarli con quelli di tutte le altre zone e di tutte le altre categorie produttive. Caratteristica essenziale della Hsta dei 400 è poi, l'armonica ripartizione del posti tra le varie espressioni essenziali dell'attività italiana e la ripartizione per regioni. Per quanto sia soppresso il concetto rpgionalistiro non si soprtrime la visione delle speciali individualità reeionnli italiane, che sono spesso profondamente dissimili nella struttura e nella Ifcmzione economica e debbono per dà essere convenientemente ràppre- lsp.nl.ri lo norr-he 15» lpcrrrr» o-pnprn|e rie della ■ sentale perchè la legge generale |tcnga conto e perche l unita di tenga conto e perdi politica le riassuma e armonizzi. Tutte le regioni italiane sono dunque rappresentate, dal Trentino, dalla Venezia Giulia e dalia piccola Zara alla Sicilia e alla Sardegna: ma è inteso che non vi saranno più gruppi regionali e masse di manovra di zone da muoversi contro altre zone. Roma ed il Lazio hanno complessivamente 59 posti sui 400 candidati. Questo numero che sembrerebbe sproporzionato è facilmente spiegabile.' La Camera corporativa ha alla sua base le varie Confederazioni e organizzazioni. Le une e le altre hanno quasi tutte a Roma il loro centro. Gli uomini che essi hanno designato e sono stali prescelti vengono — come è naturale — in gran parte da queste centrali dolila loro attività. Residenti a Roma, essi sono anche depositari di gran parte delle caratteristiche delle varie provinole dalle quali provengono. 42 segretari federali alla Camera Il Partito entrerà nella nuova Camera con tutte le sue più alte gerarchie. Insieme con Mussolini, Duce del Fascismo, sono nella lista il Segretario del Partito Turali, i vicesegretari Starace, Melchiori,. Ricci, Arpinati. il segretario amministrativo Giovanni "Marinelli e gli altri membri del Direttorio nazionale Maraviglia, Rlanc, Marghinotti, Scorza. Pierazzi, Basile, Maltini, Severini. Dei segretari federali ben 42 sono nella lista e cioè: Basile Carlo Emanuele :4Torino), Capoferri Pietro (Bergamo), Tarabini Alessandro (Como), Farinacci Roberto (Cremona), Vergani Francesco (Mantova), Starace Achilie (Milano), Nicolato Angelo (Pavia), Garelli Alberto (Vicenza), Alezzini Giovanni Battista (Padova), Caccese Francesco (Gorizia), Maracchi Giovanni (Pola), Mendini Bruno (Trento), Arpinati Leandro (Bologna), Ranieri Remo (Parma), Muzzarini Mario (Reggio Emilia), Bonacini Guido (Arezzo), Ridolfi Luigi (Firenze), Pierazzi Ferdinando (Grosseto), Scorza Carlo (Lucca), Bufar! ni-Guidi Guido (Pisa), Chiurco'Giorgio Alberto (Siena), Macucci Alberto (Bieti), Ascenzi Filippo (Viterbo), Guglielmotti Umberto (Roma), Vecchini Rodolfo (Ancona), Cingolani Ezio (Macerata), Serena Adelchi (Aquila). Forti Nicola (Teramo), Brescia' Edoardo (Avellino), Sansanelli Nicola (Napoli), Jannelli Mario (Salerno), D'Addabbo Leonardo (Bari), Ventrella Tommaso (Foggia), Catalani Franco (Potenza), Molinari Cesare (Cosenza), Severini Arduino (Ragusa), Monastra Giovanni (Enna), Zlngali Gaetano (Catania), Parodi di Belsito Ugo (Palermo), Maggio Giuseppe (Trapani), Tredici Vittorio (Cagliari), Marghinotti Lare (Sassari). Dato questo grande numero di segretari e di commissari delle federazioni provinciali fasciste che 6ono entrati nella lista, non è improbabile che si introduca qualche temperamento nell'applicazione del principio dell'incompatibilità tra i segretari federali ed i deputati. Certamente, in ogni caso, la sostituzione avverrebbe sempre gradualmente, ed avrebbe inizio solo dopo le elezioni. Molti segretari federali potrebbero, del resto, assumere, almeno per qualche tempo, la figura di commissari straordinari. Il comunicato col quale si rendeva nota la lista del 400 candidati, forniva alcuni dati statistici riguardanti le organizzazioni rappresentate, i deputati della passata legislatura che rientreranno alla Camera-, quelli che sono passati al Senato e quelli che servono il Regime nelle amministrazioni dello Stato. Per chi volesse delle cifre più precise, si può aggiungere che i deputati uscenti non compresi nella lista 'dei candidati sono 109; quelli che vi sono compresi sono 199, e che di conseguenza i nuovi deputati 'saranno 201; i deputati uscenti nominati senatori sono 49; quelli entrati in diplomazia 14, e quelli che coprono l'ufficio di prefetto 5. Ventitré giorni ormai ci separano dalla votazione plebiscitaria e questa, dopo la designazione dei 400 candidati fatta dal Gran Consiglio, è l'ultima delle cinque fasi di cui si compone il semplice congegno elettorale, secondo le norme stabilite dal testo unico della legge elettorale politica. Le prime quattro fasi — come abbiamo scritto — riguardano la convocazione del collegio unico nazionale da parte del Re, la pubblicazione, con apposito manifesto, del decreto di convocazione del collegio da parte del podestà di ciascun Comune, la proposta di candidati da parte degli enti cu! la facoltà della proposta stessa è conferita dagli articoli 47, 48, 49, 50 e 51 dpi testo unico e la designazione del Gran Consiglio del Fascismo. La quinta ed ultima fase riguarda l'approvazione da parte del Corpo elettorale della lista. Questa quinta ed ultima fase si svolgerà, com'è noto, il 24 marzo, domenica delle Palme, dalle ore 7 alle 19. Il rapporto dai prefetti In questi 23 giorni gli uffici municipali devono provvedere a consegnare agli elettori i certificati di iscrizione nelle liste elettorali. Vi sarà poi un avvenimento di grande importanza: il rapporto al Capo del Governo di tutti i prefetti del Regno, per il giorno 9 marzo. I prefetti apprenderanno dalla viva voce del Duce tutto quanto è necessario dispo-r- re a-U'infuori delle prescrizioni della legge, per assicurare alle operazioni elettorali ed alla votazione l'ordine perfetto e lo svolgimento regolare. A loro volta, i prefetti si faranno portavoce delle istruzioni del Duce presso le Commissioni elettorali provinciali, costituite a norma della legge stessa. Il 10 marzo avrà luogo la prima grande assemblea nazionale del Regime, alla quale il Duce farà il resoconto generale di sei anni di governo. E' noto che in questa assemblea, comprensiva di tutto il Regime, perchè sarà formf'a di quanti hanno posti di responsabilità, il Duce darà, colla sua. alta incisiva parola, la vera e propria enunciazione del plebiscito. Dopo quest'assemblea, incomincierà non già la cosidetta campagna elettorale, ma quella che potrebbe dirsi la preparazione efficace e diretta del plebiscito da parte dei candidati. Nel periodo dal 10 al 24 marzo giungerà a tutti gli elettori, nei paesi e nelle campagne, la voce dei singoli candidati che, presi gli ordini del Duce e per sua volontà, pronunzieranno discorsi per illustrare al popolo le leggi e le azioni del Fascarno, dalla Marcia 6U Roma ad oggi. Per quanto riguarda il meccanismo elettorale, abbiamo già pubblicato nei giorni scorsi le ampie e dettagliate istruzioni diramate dal Mi nislero degli Interni, circa lo svolgimento delle varie operazioni. Occorre aggiungere soltanto che, dopo le votazioni, l'ufficio elettorale nazionale, costituito presso la Corte di Appello di Roma procederà al coni puto dei voti riportati dalia lista del Regime nelle varie sezioni e, fatta la somma, constaterà se la lista abbia riportata la maggioranza dei voti, cioè la metà più uno. In questo caso 1 ufficio elettorale centrale proclamerà eletti tutti gli iscritti nella lista e ne invierà l'elenco, corredato dal verbale del computo completo dei voti, alla segreteria della Camera Lo speciale meccanismo elettorale previsto dalla legge in vigore, eliminerà tutto il complesso delle fastidiose operazioni necessarie per arrivare alla convalida dei deputati in regime di concorrenza, e quindi di contestazione. La Giunta delle elezioni si limiterà a prendere atto dei risultati accertati dall'ufficio elettorale centrale e convaliderà i 400 deputati, i quali, nella seduta successiva all'inaugurazione della legislatura, potranno prestare giuramento. Uno dei primi compiti della nuova Camera 6arà quello di modificare il regolamento per adeguarlo alla nuova formazione numerica dell'assemblea. Dovranno quindi essere ridotte proporzionatamente nel numero varie Commissioni permanenti e non permanenti. Sarà probabilmente portato da 9 a 6 il numero degli uffici. Verrà ridotta la consistenza numerica delle cariche e corretto quell'elettoralismo interno della Camera che oggi non ha più ragione di esistere. Un'altra lista di s*natori Sembra certo che domattina sarà reso noto il secondo gruppo del terzo elenco di nuovi senatori. Esso comprenderebbe una trentina di nomi di personalità del mondo delle lettere, delle arti, delle scienze e dell'industria. La lista di domani sarà probabilmente l'ultima della serie attuale. Per effetto di queste nuove nomine, il Senato ridotto, in seguito alla morte dei senatori Malvezzi, Cadorna e Battaglieri, a 327 membri, ne avrà alla ripresa un cospicuo numero di nuovi. Tenendo conto infatti dei 37 alti funzionari del primo elenco, dei 45 deputati uscenti del secondo — due liste rispettivamente di 20 e 25 nomi — e della doppia lista di senatori per varii titoli — 22 quella di martedì scorso e circa 30 quella di domani — si ottiene un totale di oltre 130 senatori nuovi. La Camera Alta si presenterà così all'inizio della XXVIII Legislatura forte di ben 460 membri, numero raramen te raggiunto dal 1848 in poi. Il Gran Consiglio ha sospeso stasera i suoi lavori, per riprenderli la settimana ventura, sembra giovedì. In questa seduta il sottosegretario alle Corporazioni, Bottai, farà una relazione sul progetto legislativo per la costituzione del Consiglio nazionale delle Corporazioni. I deputati ohe non rientrano Ecco i deputati della passata legislatura non compresi nella lista dei candidati : Alberti, Anile, Armato, Baiocchi, Barnaba; Bassi, Bavaro, Belloni Amedeo, Bejieduce, Sem Benelli, Benone, Besednjak, Bianchi V., Boeri, Botilo, Bonaauio, Corso Bovio, Bresciani, Ca orice, Dimazza Carlo, Carnazza Gabriele, Casagrande, Cassinelli, Cavalieri, Ceci, Cousalvo, Cerri, Cerulli, Cucco, D'Alessio Francesco, D'Ambrosio, D'Ayalu, De Collibus, Di Fausto, Di Giorgio, Dueos, Fazio, Finzi, Fontana, Forni, Fragapane, Gabbi. Gay Gallo, Gasparotto, Gianferraii, Gianot ti, Giovonuini, Granelli. Grassi-Voces, Graziani, Greco, lnsabaio. I.abella,• Lanzillo, Liniongelli, Locaielli. Lo'Monte, Mafie». Majorana, Mecco. Me- : solellu. Musotto, Olivi. Orefice, Polet- i ti. Paratore, Pascale, Pasqualino Vas-|sallo, Pellanda, Perniisi, Pezzullo,!Piccrnato. Pili, Pivano, Poggi, Ponzio di San Sebastiano, Porzio, Prineui, Prunotio, Ouilao Ravazzolo, Rebora, Romanini, Rossi P., Rossi P. B., Rossi,Passavanti, Rubilli, Rubino, Saitta. Sansoni, Savelli, Schirone, Scotti G., SiottO, Sipari Soleri, Sternbach, Termini. Terzaghi, Tinzl, Torre Edoardo, Turrusio, Torrisi. Viola, Visocchi, Voi-, pe, Wilfap. e Zancenl.