Le relazioni di Mussolini

Le relazioni di Mussolini Le relazioni di Mussolini all'odierna seduta del Gran Consiglio Politica generale e accordi tra Italia e Santa Sede - Formazione della lista dei deputati Roma) 25, mattino. La sessione del Gran Consiglio fascista che si inizia, come è noto, sbisera lunedi a Palazzo Chigi, sarà preceduta da una riunione del Direttorio nazionale del Partito convocato per stamane. Nell'adunanza odierna il Direttorio nazionale si occuperà di alcune questioni di ordine Inferno, e prenderà'atto della relazione che il Segretario del Partito, on. Turati, farà nel corso della sessione del Gran Consiglio. Si conferma che i lavori del supremo organo gerarchico del Regime occuperanno parecchie sedute, e, con ogni probabilità, tutta la corrente settimana. Una solenne dimostrazione Si prevede che la seduta di stasera del Gran Consiglio sarà interamente dedicata alla relazione che il Capo del Governo e Duce del Fascismo farà sulla politica generale interna ed eetera, ed all'esame degli accordi tra Italia e Santa Sede. La sessione del Gran Consiglio sarà inaugurata con una. solenne e imponente dimostrazione, che tutti 1 membri dell'alto consesso faranno al Duce per la 6tipulazione del recente accordo tra Italia e Vaticano, che ha avuto cosi vasta risonanza in tutto il mondo, dimostrando ancora una volta la formidabile efficienza e vitalità del Regime fascista. Solo verso la fine della sessione il Gran Consiglio fascista passerà ad occuparsi della compilazione della lista del candidati designati per l'elezione plebiscitaria del 24 marzo. Come è noto, la scelta del Gran Consiglio non risulta, per precise disposizioni di legge, vincolata in alcun modo. Esso formerà la lista dei deputati designati, scegliendoti liberamente nell'elenco dei candidati, ed anche fuori, per comprendere nella lista persone di chiara fama nelle scienze, nelle lettere, nelle arti, nella politica e nelle armi, che siano rimaste escluse dall'elenco dei candidati dèlie organizzazioni sindacali e delle associazioni di fatto. In proposito $ opportuno tenere presente che il Capo del Governo ha fissato alcune Incompatibilità per la elezione a deputato. Le incompatibilità riguardano 1 ministri plenipotenziari, 1 consoli, i prefetti, 1 segretari federali, ed alcune categorie di funzionari delle organizzazioni confederali. '" Nel giorni scorsi abbiamo illustralo suffldentemento il significato e la portata di queste Incompatibilità. Esse rispondono ad un giusto criterio, che è quello di impedire che in una stessa persona si accentrino Varie cariche, e di assicurare alle Provincie un'assidua e costante cura da parte di coloro che sono preposti HA loro buon funzionamento, e cioè da parte dei Prefetti e del Segretario Subito dopo la compilazione della lista del candidati, che sarebbe pubblicata ufficialmente tra il 4 ed il 9 marzo, i Segretari inclusi nella lista saranno sostituiti da parte del Segretario del Partito, che prenderà In proposito gli ordini del Duce. Si 'deve ritenere che al riguardo siano già stati presi gli opportuni e necessari accordi. I.a lista dei deputati designati che, munita del segno del Fascio Littorio, saTà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, e affissa in tutti 1 Comuni del Regno a cura del Ministro dell'Interno, avrà come capolista il nome di Benito Mussolini. Istruzioni ai Prefetti e ai Podestà In previsione dell'approssimarsi del giorno delle elezioni il Capo del Governo, Ministro dll'Interno, ha inviato le opportune istruzioni ai Prefetti ed alle competenti autorità podestarili, per facilitare le operazioni preliminari al giorno della votazione. E' stata fatta in proposito particolare raccomandazione ai Podestà, ài procedere sollecitmente alla nomino depH scrutatori Le disposizioni impartite in proposito rilevano: • Tra le operazioni preliminari alla votazione, merita speciale riguardo la nomina defili scrutatori, la quale, essendo precostituita, facilita poi nella domenica della votazione la costituzione dell'ufficio elettorale. Tale no mina va fatta dal Podestà, assistito do] Segretario comunale. Gli scrutatori vanno scelti tra gli elettori del Comune, compresi nella lista del giurati, o che siano eleggibili a consultori municipali. Nel verbale di nomina, oltre alla chiara e precisa individuazione degli scrutatori, deve essere 'esplicitamente certificato che essi sono elettori nel Comune, e che sono compresi nella lista del giurati, oppure che sono eleggibili a consultori municipali. Si avverte come non sia escluso dalla legge che la nomina ca< da sugli stessi. La nomina dovrà essere fatta tra domenica 17 marzo e mercoledì 20 marzo». Tarati • la Commissione di difesa Alessandro Melchior!, a commento della nomina del Segretario del Partito, on. Turati, a membro della Commissione di difesa, pubblica su Miliiia Fascista un importante articolo. «Valendosi del suoi poteri — scrive 11 comm. Melchior! — il Capo del Governo ha chiamato l'on. Augusto Turati a far parte della Commissione di difesa. S. E. Turati vi entra come segretario del Partito e come commissario dell'Unione Ufficiali In congedo. Nell'una e nell'altra veste l'ingresso di Augusto Turati nella Commissione di difesa ha una evidente ed enorme importanza. Ciò nonostante non tutti hanno dato a questo avvenimento 11 rilievo che esso merita, poiché, occupata a fare i conti sulle posizioni e previsioni In tema elettorale, buona parte della slampa italiana si è lasciata sfuggire il fatto di una sostanziale portata e di uno schietto contenuto rivoluzionario. Per chi ha seguilo gli avvenimenti di questi ultimi tempi, a propoisito dei rapporti tra Partito ed Esercito, la nomina di Turati nella Commissione di difesa 6 logica e conseguenziale. Bisogna riallacciarla alle visite di Turati alle Scuole di Parma e di Torino, ai suoi discorsi agli ufficiali, alla presenza di S. A. R. il Principe di Piemonte, alla sua partecipazione alle grandi manovre dell'Esercito, alla sua nomina a commissario dell'Unione ufficiali in congedo. Vi è in tutti i campi un riconoscimento implicito della posizione del Segretario del Partito verso tutto ciò che interessa e riguarda l'attività militare della Nazione e la difesa dello Stato. « In conclusione si tiene finalmente in grande considerazione il fattore morale, e si è compreso che esso è determinato dal Fascismo, che ha creato l'atmosfera spirituale nella quale è consentita ai capi responsabili la preparazione bellica, non già tra l'ostilità e l'indifferenza, bensì con il consenso ed il contributo di tutto il popolo italiano. E' d'altra parte lapalissiano che se una guerra si farà domani, essa sarà determinata dal cozzo violento del vecchio mondo contro il Fascismo; guerra di grandi principil quindi; guerra nella quale sarà in giuoco la vita del Regime fascista, indissolubilmente legato alla vita del Paese; guerra che deve concludersi con lo straripamento e l'affermazione delle Ideologie fasciste oltre confine ed oltre i mari. In una frase sarà guerra fascista, nella quale il nostro popolo sarà chiamato alla prova suprema, oltre la quale due sole sono le possibilità per noi: o luce più radiosa o tenebre più nere. ■ Se a tutto ciò che costituisce la preparazione di questa eventualità (che può anche essere evitata, ma può anche divenire inevitabile), il Segretario del Partito non partecipasse, verrebbe a mancare la forza spirituale che deve creare l'ambiente nel quale è possibile preparare la nazione al cimenti eroici. Nò è da trascurare il fatto che li Fascismo darà domani alla Patria i suoi 300 mila militi, inquadrati nelle salde legioni, ed altre Innumerevoli falangi di volontari. Perchè dunque possa essere radiosa di luce purissima la vita del nostro domani, deve considerarsi tra i fattori essenziali, con una esatta valutazione, il contributo morale e materiale del Fascismo. E questo il Duce ha fatto e farà». I Prefetti a rapporto Roma, 25 mattino. L'Ufficio Stampa del Capo del Governo comunica : «Per il giorno nove marzo sono convocati a Roma, a rapporto dal Capo del Governo, Ministro dell'Interno, tutti i Prefetti del Regno ». ^ (Stefani). Un discorso del Papa ai giovani cattolici di Roma Roma, 25, mattino. Ieri sera il Papa ha ricevuto oltre duemila ascritti ai Circoli della Gioventù Cattolica di Roma, in occasione della settimana di studio tenuta in questi giorni. Nella sala del Paramenti il Pontefice ha ricevuto le rappresentanze dei parroci, la presidenza ed il consiglio direttivo del l'Associazione, ed ha quindi percorso le Sale ducale e regia, e l'aula delle benedizioni, dove erano schierati i giovani. Presso il Trono ave vano preso posto una quarantina di bandiere. Il Papa, salutato da entu¬ siastici applausi, ha dato a tutti a ha- io ma™ cnKormaTi/inoi cr>o care la mano, soffermandosi spe- cllmente presso il Gruppo universi tarlo In berretto goliardico. Salito quindi sul trono ha pronuncialo un affettuoso discorso, in cui, dopo essersi compiaciuto della bella e grande adunata, ha constatato lo spirito eccellente che aveva mosso i giovani a correre presso il Padre, essi che sono la parte prediletta delia grande famigliti. Più cara ancora era la loro presenza, dopo che essi avevano compiuto una settimana di cultura rellsriosa e di intensa vita spirituale. TI Papa ha raccomandato ai giovani la formazione alla virtù cristiana che deve avere per fondamento lo spirito. Tale raccomandazione il Papa sente il diritto ed il dovere di rivolgere ai giovani, i quali, con tutta Italia e tutto il mondo cattolico, sono siati testimoni, in questi ultimi giorni, di grandi, solenni e fatidici avvenimenti, e di essi hanno potuto profondamente gioire. Tutti hanno potuto vedere che la cura del Padre comune è stata anzitutto spirituale, e sollecita, prima di ogni altra cosa, delle ragioni dello spirito e del bene spirituale delTe anime. Il Papa esortò i giovani a continuare nella vita intrapresa, ed a corrispondere cosi gpnerosamente a coloro che vengono addestrandoli sotto quelle belle bandiere che sono altrettante particelle di una ricca bandiera: la bandiera di Cristo Re. Le formazioni dei Giovani debbono essere anzitutto spirituali, onde essi possano dare frutti sempre maggiori a vantaggio della famiglia e della società, per la consolidazione del reEmo di Cristo TI loro proposito deve essere : fare molto e fare bene, sempre più e sempre meglio, ad onore della Chiesa, alla dilatazione ed alla orloria del Regno di Cristo. Con que sto augurio impartiva la benedizione, che erano venuti a chiedere: benediceva tutti I singoli, la famiglia loro non solo quella naturale ma anche quella soprannaturale. I parroci, cioè coloro che sono i loro padri nel cuore di Dio e sono i rappresentanti del Papa. ^ Le gravissime condizioni del cardinale Vico Roma, 25, mattino. Le condizioni del cardinale Vico sono sempre più gravi. Il porporato ha quasi perduto la conoscenza ed è eoiwfto in i6t*<ìr oa>V<