II parlamentarismo in armi per abbattere Poincaré

II parlamentarismo in armi per abbattere Poincaré II parlamentarismo in armi per abbattere Poincaré II Presidente tenterà di salvarsi con una concentrazione ministeriale di sinistra? Parigi, 23 notte. Dopo avere svuotati i decreti-legge del 1926 sulla' riforma giudiziaria di tutto il loro contenuto teorico e dopo averli privati per tre quarti della loro portata pratica, approvando il ripristino di 1S7 Tribunali sui 227 aboliti, la Camera ha fatto stamane al Governo l'onore di ratificarli. E' finita cosi, alla meno peggio, una commedia che durava già da tre giorni e dalla quale il Governo se esce salvo non esce però interamente sanoI suoi avversari pretendono che n" esca al contrario malconcio ed in fin di .vita. Bluin sul Populaire gli lascia al massimo un mese e mezzo di tempo per tirare le calze e la riprova della mminenza del trapasso la vede nella retta con cui il Consiglio dei ministri vuole mettere al sicuro la ratiica del paltò Kellogg. Altri àuguri radicali e socialisti non indtenno date, ma non sono meno perentori in quano allo scioglimento. % « L'ara poinearista è chiusa » Per il socialista Soir è scoccata l'ora della fine del regno di Poincaré. « I,a nuova (attica, nella quale la debolezza succede all'eccesso di autoità, la concessione eretta a sistema, a dogma dell'intalliliilità — scrive questo giornale, alludendo alle ultime giornate parlamentari — non rialza uè l prestigio del Governo che vi si rasegna, ne del Parlamento che l'acetta. La fine del dibattilo sulla riorma giudiziaria segna la fine di un istema, o, per meglio dire, Ja fine di un regno. La leggenda, sapientemente mantenuta, di Poincaré uomo indipensabile, ha vissuto. 11 Paese si acorge che le critiche formulate sin dal primo giorno, e che venivano denuniate iome nocive dell'interesse nazionale, erano giustificati:'. Esso non conidererà più come una catastrofe la partenza dal potere di un uomo la cui politica, se ottenne qualche risultato he non si può contestare, fu, su molte questioni, gravida di conseguenze e alvolta nefasta. I.'èra poinearista è hiusa. Sarà bastalo che alcuni atti ompiuti senza reale controllo, menre, il Parlamento accettava il cloroormio dell'unione nazionale sotto il egno della fiducia, siano suiti sottoposti ad una discussione politica. Si ono visti nel tempo stesso gli errori ommessi e le colpe del Parlamento he aveva acconsentito a questa abdiazione ». Indubbiamente, ad onta dell'ingiustizia che lo ispira, in questo giudizio del portavoce dei socio Usti c'è una buona parie-di vero. 11 Ministero è indebolito per ragioni di vario ordine. La sua debolezza dipende anzitutto dal fallo die in regime parlamentare e per di più democratico, un Ministero che dit i, quasi inumi tato, da due anni e mez 0, costituisce un fenomeno anormale d inquietante e. secondariamente, dal atto die Poincaré comincia ad essere personalmente stanco di governare, coa che in un uomo della sua età, anorclic della sua tempra, non è certo ab? eia sorprendere. Offerte ai radicali? Secondo altri giudici — e tra gii altri econdo "uri 'collaboratore ordiuiurla-neiuem.cnip bene informato del ' Gai/-o/s — una terza ragione renderebbe robabile una crisi ministeriale: Il deiderio di Poincaré di proce'dei'e ad un impasto, del OèbtoeMo per ititì'odurvi uei Ministri radicali che oggi gli manano e procurarsi cosi una maggiorana più larga che gli consenta di fare entire in modo più determinalo la proprin autorità sulla conferenza finan¬ ziaria di Parigi, il cui andamento gispirerebbe alquanta inquietudine. Qust'ultima supposizione è tutt'altro chtrascurabile. Ma il guaio è che per uMinistero di concentrazione a sinistra quale dovrebbe essere quello in predcaio, esislono oggi Je medesime diffcolta die esistevano all'epoca del con gresso radicale, di Angers. Tre mesi dconvivenza nell'opposizione hanno ravvivata, anziché attenuata, la tendenzcartellista in seno alla massa radicale lo si è visto dallo spostamento signficativo della sinistra radicale — qusta specie di perno alla Camera, il cumanovratore è Louclienr — dall'assministeriale verso l'opposizione. Equindi logico che, invitati a collaborare alla formazione di un nuovo Gabnetto Poincaré, i radicali pongano innanzi esigenze se non superiori, certnon inferiori a quelle accampate dMalvy a loro nome Ja notte dal 10 al'i! novembre 192S. Potrebbe Poincaré accoglierle oggmeglio di tre mesi or sono? Per mostrarsi più longanime di allora versi radicali egli potrenbe avere una sola buona ragione: quella di renderpiù focile la ratifica degli accordi sudebili, che i « mairiniani » hanno giurarto di non volere approvare. Ma è poi accertalo che l'opposizione dei o mariniani » in materia sia tutora così irriducibile ? E quale vantaggio per io costituirebbe per Poincarl'appoggio dei radicali nei negoziainternazionali per ■ l'accordo Dawes per l'evacuazione del Reno, quandegli dovesse essere separalo, per otenerlo, dalla frazione più fedele disciplinata della sua maggioranzaprecisamente, quella che è rappresentata dai ci mariniani » ? Questi pochi rilievi mostrano a suficienza come il proposito attribuitogli di sbarcare gli elementi più moderati dell'attuale Gabinetto per sosttuirli con elementi radicali e radicosocialisli, sia da accogliere, se nocon beneficio d'inventario, porcile l'dea è perfettamente consona col modo di pensare di Poincaré, almencon una certa perplessità. Ma vero èd'altro canto, che restare 'al poternelle condizioni attuali, per un nomcome Poincaré, abitualo a sentirsi sorIretlo da forti maggioranze, non è neininieno possibile. I moderati invocano da un paio di giorni da lui, coogni loro forza, la promessa di noabbandonarli, e la Liberti! arriva scrivere stasera die una crisi ministeriale in questo momenlo significherebbe da parte del Presidente deConsiglio « una diserzione ». Una maggioranza... di 2 voti Ma, come può un Capo di Governche si rispetti e che alle ultime elezioni politiche venne poco meno chplebiscito, rassegnarsi a governarcon sei voti di maggioranza, maggioranza la quale, se dobbiamo crederalle rettifiche « posteriori, sarebbstata in realtà soltanto di due? Ora appoggiarsi esclusivamente, alle Destre, data la composizione della Camera del TJ28, vuol dire appunto — come scrivevamo sin dall'indomandelle elezioni — rassegnarsi ad una maggioranza di pochi voti. La situazione, che potrebbe forse essere sostenibile per un Presidente deConsiglio che non avesse la grande personalità di Poincaré e che non fosso, cóva- lui, più o meno legato alle più. opposte » frazioni del parlamentoè dunque per lui • effettivamente difficile e non ci pare die la prova di un secondo ri in pasto-, possa sanarla. 8 E' forse, questa la ragione per cuila orisi non si produrrà, come si prevede da ninni, prima della fine della conferenza finanziaria. C. P.

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