La tragica fine di due studenti sul Gran Sasso d'Italia

La tragica fine di due studenti sul Gran Sasso d'Italia La tragica fine di due studenti sul Gran Sasso d'Italia Teramo, 21, notte. Da un palo dt giorni si era diffusa a notizia che due arditi alpinisti romani, certi Paolo Emilio Cichettl e Mario Campi, entrambi studenti universitari, si erano sperduti fra le nevose solitudini del Gian Sasso. Ricerche diffìcili Erano partiti ila Assorgi 11 giorno 8 correrne, con l'intenzione di valicare l monte e trovarsi il 12 a Teramo, ove contavano, di festeggiare l'ultimo giorno di carnevale. 1 due giovani erano forniti di viveri per alcuni giorni ed avevano depis^ di fare la lunga e difficile traversata in tre tappe: la prima attraverso ii Passo Portella, fino al rifugio Garibaldi, a circa 2:100 metri; la seconda attraverso Campo Pericolo e la Conca d'oro, e l'ultima attraverso la Valle di Ilio d'Arno fino a Pietra Pamela, e poi fino a Teramo. Da martedì scorso, per l'abbondante neve caduta — circa un metro — Teramo era siala isolata da tutti i paesi montani della provincia, e solo l'altro ieri, ristabilite le comunicazioni con Assergi, i parenti del Cichettl, che vivono a Teramo, avevano conferma che i due erano effetivamente partiti per l'ardita traversata. Si affrettavano rjuindi a telefonare a Pietra Pamela, scongiurando l'invio di soccorsi. Alcuni alpinisti di Teramo andavano a piedi a Ponte Rio d'Arno, a portare 11 materiale necessario per organizzare i soccorsi, ma perdurando 11 maltempo e dato l'enorme spessore della i. 'e cadir.a — quasi due metri — la squadra di soccorso dovette rinunciare a partire. Essendo alquanto migliorate le condizioni atmosferiche, la squadra di soccorso, organizzata dalla Sottosezione del Qub Alpino Italiano, poteva in seguito partire per compiere le ricerche fra la neve, resa molto molle dallo spirare dello scirocco. Lotta sovrumana In località Cai Bianco, sotto la sorgente di Rio d'Arno, a 1300 metri sul mare, è stato trovato esanime 11 corpo del Ctchetti. La giovane vittima della montagna calzava ancora gli sci. Accanto alla vittima é stata' rinvenuta una piccozza e il povero Cichetti era assolutamente sprovvisto di viveri. Per combattere il freddo si era coperto la testa con un palo di mutande a mo' di passamontagna e con una calza di lana aveva formato dei guantoni. Nelle tasche è stata rinvenuta la chiave del rifugio Garibaldi, ed alcuni fogli di un calendario olandese che era stato lasciato al rifugio da alcuni alpinisti di Pietra Pamela, alcuni giorni prima. La vittima deve avere lottato In modo sovrumano contro la sorte e deve essersi aperto un varco nella neve, alta oltre due metri, qu? a cc'pii di petto. Le orme dello sventurato sono state seguite fino a 500 metri a monte. Nell'ultimo tratto, acciecato dai riflessi della neve o forse nell'oscurità della notte, egli deve essere caduto nelle acque di Rio d'Arno. Il bagno gelido deve avergli provocato un improvviso malore. Malgrado tutto egli è riuscito a raggiungere la riva. Qui 11 freddo, il bagno gelido, la fame, Io hanno vinto e man mano che ci si avvicina al punto ove è stato rinvenuto il suo corpo esanime 1 tratti percorsi di volta in volta si fanno sempre più brevi. Alla fine il poveretto è caduto bocconi per non più rialzarsi e il «uo volto è rimasto atteggiato in una espressione di tormento. La tragedia è stata ricostruita in que sta maniera. I due alpinisti debbono aver raggiunto, secondo il piano prestabilito, il rifugio Garibaldi, che in questa stagione è interamente ricoperto di neve. Apertisi un varco, essi debbono essersi calati per una apertura nell'Interno. Là sono rimasti dal gior a o n a no 12 al 15 in attesa che passassero lo terribili tormente di neve, fino a quando, esauriti i viveri (il loro equipaggiamento non era dei più completi) hanno tentato disperatamente la via del ritorno. Lo scomparso Il Campi, del quale non si hanno tracce, era meno forte e deve essere deceduto per primo. Il Cichettl ormai solo nelle immense bianche solitudini deve aver continuato con la disperazione nel cuore il suo cammino, ostacolato poi in vicinanza di Pietra Pamela, dalla neve resa molle in quel giorni di scirocco. Particolare tragico: il Cichettl 6 caduto a pochi chilometri dalla salvezza, infatti per giungere a Piena Pamela dal punto dove è stato rinvenuto il cadavere, vi sono soltanto venti minuti. Le squadre di soccorso hanno dovuto sospendere le ricerche del Campi perchè la neve assolutamente molle e impraticabile per lo scirocco ostacola in ogni modo le ricerche. A Teramo sono giunti 11 fratello del Campi ed il padre, consigliere di amministrazione delle Ferrovie dello Stato; la madre, 11 fratello e la sorella del Cichetti e 11 padre, noto dentista romano. A Pietra Pamela si sono svolte solenni onoranze alla salma che è stata poi trasportata a Ponte Arno in una slitta. Là è stata caricata su un autocarro e il mesto corteo di automobili l'ha seguita fino a Teramo. A Teramo la locale sezione del Club Alpino Italiano aveva pubblicato un manifesto Invitante la cittadinanza ad onorare la salma della giovane vittima. Al corteo funebre hanno partecipato le sezióni del Club Alpino Italiano di Teramo, Pietra Pamela, Ontario al '.'ornano. Un alpinista ha chiamato ad alta voce la vittima: Paolo Emilio Cichetti, e la folla ha risposto: « Presente I ». Quindi la salma è stata portata nella chiesa di Sant'Agostino, ove durante la cerimonia funebre prestavano servizio d'onore quattro soci del Club Alpino Italiano. Questa sera la salma partirà da Teramo diretta a Roma alle 22. Squadre di Eoccorso Fino a questa sera nessuna notizia si ha su Mario Campi, l'altro scomparso. Le prime ricerche fatte dal soci della sottosezione di Pietracamela del Club Alpino dovettero arrestrasi, poiché oltre il luogo dove fu ritrovata la salma del Cicchetti In località Val Maone, per la moltissima neve caduta, si affondava fino al ginocchio. Nessuna traccia si riusci a scorgere dei passi del Cicchetti che potevano fare da gui da alla squadra di soccórso, per cui i generosi che si erano avventurati verso i monti, vista vana la loro fatica dovettero ritornare a Pietracamela. La squadra di skiatori di Assergi ft partita stamattina da Camarda diretta al ri fugio < Duca degli Abruzzi ». Stamane alle 7, alcuni alpinisti insieme al fratello del povero Mario Campi, sono partiti per Pietracamela per avventurarsi con una guida, di nuovo verso 1 monti. Però solamente nel caso che, colto da indisposizione, Mario Campi sia rimasto nel rifugio o in una grotta vicina mentre il suo sventurato compagno cercava di raggiungere Pietracamela in cerca di soccorso, autorizzerebbe la speranza che il Campi possa essere ancora in vita. 11 fatto che i due giovani erano provvisti di viveri per dieci giorni, mentre il Cicchetti fu trovato senza viveri e senza sacco da montagna che avrebbe dovuto conte, nere i viveri stessi, potrebbe confermare questo dubbio, a meno che I viveri non fossero stati tutti consumati Si spera, ad ogni modo, di avere notizie più precìse domani quando si in centreranno le due squadre che ese guono le ricerche. Smaas