La delimitazione dei confini del Vaticano e la costruzione della ferrovia

La delimitazione dei confini del Vaticano e la costruzione della ferrovia La delimitazione dei confini del Vaticano e la costruzione della ferrovia Roma, 21 notte. Con la minuta visita ieri compiuta dal ministro Gluriati lungo 1 confini della Città del Vaticano ed entro la Città stessa si sono iniziati ufficialmente gli studi per la esecuzione delle clausole contenute nel trattato lateranense riguardanti la sistemazione delle adiacenze del territorio pontificio e l'installazione in esso di servìzi che sono a carico dello Stato italiano. Stamane sono Incominciati 1 rilievi per giungere rapidamente alla sistemazione della zona, per la delimitazione definitiva del confini, per la costruzione del tronco ferroviario e della stazione vaticana. Alle ore 10 si sono riuniti In Vaticano gl'ingegneri Pini, vtce-dlrettore generale delle costruzioni ferroviarie al Ministero del Lavori Pubblici, Leone Castelli e De Rossi per 11 Vaticano, 1 quali hanno proceduto ad una accurata visita dei giardini e precisamente dove deve sorgere la sta zione ferroviaria.- Nessuna decisione per altro è stata presa* in proposito, attendendosi l'ar rivo per domani dell'ing. Momo dell* Ferrovie, i] quale sarà l'autore del prò getto della stazione. La Città del Vaticano avrà, contrariamente a quanto è stato affermato, non un chiosco ma una vera e propria stazione fornita di tutti gli impianti tecnici moderni. VI sarà cosi un binario di smistamento e un piano caricatore e scaricatore per le merci. In questo modo, oltre agli eventuali passaggi del treno pon tiflcio o di altri convogli, potranno es sere Inoltrati per la nuova stazjone tutti i carri merci diretti al Vaticano Dova sorgerà la staziona La stazione sorgerà, come abbiamo detto, nei giardini vaticani e precisamente presso il Seminario Vaticano attualmente in costruzione. I treni della linea usciranno dal territorio pontificio all'altezza delia via Nicolò V, per poi, a mezzo di un cavalcavia, raggiungere il limite estremo del piazzale della stazione di San Pietro. Particolare cura si sta ponendo per la delimitazione del confine verso la Sacrestia. SI assicura a questo proposito che qualche modifica.sarà portata al confine stabilito che rimane fissato dal muro esterno del palazzo della Sacrestia e dal sottopassaggi che Immettono da piazza del Circo Neroniano a piazza della Sacrestia. La piazza del Circo Neroniano è quella a sud della fine di via della Sacrestia, a est della Basilica vaticana, a nord della Sacrestia e dei sottopassaggi, a òvest della chiesa di Santa Maria della Pietà, del camposanto dei Tedeschi e del vicolo di Montecalata: mentre piazza della Sacrestia è quella in cui sorgono la chiesa di Santa Marta, 11 convento delle Suore di San Carlo e il palazzo del cardinale arciprete di San Pietro. Per assicurare una certa zona di respiro entro 1 confini, si addiverrà probabilmente alla costruzione di un muro che attaccandosi a quello di cinta del Camposanto del Tedeschi, chiuderà la via Teutonica e la via di Montecalata. Per la costruzione dei muri, si renderà necessaria a quanto pare, la demolizione di una parte dell'edifìcio annesso al Cimitero dei Tedeschi e sarà pure eliminata una casupola prospiciente alla Sacrestia. Assai probabilmente la piazzetta che risulta cosi formata dal muro che sarà costruito, dalla Sacrestia e da una cancellata tirala dal Camposanto dei Tedeschi alla Basilica, sarà attribuita alla Santa Sede e vi si stabilirà il corpo di guardia degli svizzeri. U frano di Pio IX Al Pontefice sarebbe donato — come vi informammo a suo tempo — il treno che fu di Pio IX, attualmente custodito nel museo di Castel Sant'Angelo. Questo treno si compone di tre carrozze che, dopo essere state abbandonate nei magazzini de' materiale feroviario, furono, per cura dell'Amministrazione delle Ferrovie, restaurate. Le carrozze prime e seconda furono costruite per viaggiare e vennero ofene dalla Società delle strade ferrate ornane al Pontefice per 1 suol viaggi sulla linea Roma-Civitavecchia, linea :he si chiamava In quell'epoca ■ Pio ".entrale ». e che venne aperta all'esercizio il 24 aprile 1859. Le due carezze furono costruite a Parigi, nel 1858. La prima carrozza ha la forma li sala a terrazzo, ed è riccamente irtorna 4! dorature e velluti. La secondai è egualmente ornata di dorature e di ricche stoffe. V'è il trono, sormontato dagli emblemi pontifici, e uresso il trono si apre la porta che dà accesso all'oratorio ed al gabinétto di toletta Ma la carrozza più sontuosa è la terza, offerta a Pio IX dala Società . Pia Latina », per il viaggio sulla linea Roma-Frascati, apera all'esercizio 11 12 ottobre 1857. La iecorazione esterna e dì carattere prevalentemente religioso, e costituita da un rivestiménto di rame argentato e dorato a galvanoplastica, con rilievi e sculture, con tre angeli per part*» che rappresentano laiFede, la Speranza e la Carità. Nell'interno, questa sala è riccamente decorata a fregi e pitture. Alle pareti della vettura vi sono dipinti in tondo, rappresentanti il Buon Pastore e la Vergine col Bambino. I disegni e la costruzione della car rozza sono dovuti ad Emilio Trelat, professore all'imperiale Conservatorio di Arti e Mestieri. Le pitture mancanti furono al tempo dell'esposizione Internazionale del 1911 sostituite con decorazioni speciali, ma si sa ora che una delle pitture stesse è in possesso di un signore anconetano che l'avrebbe acquistata di seconda mano parecchi anni addietro. Giunto il momento della conciliazione, il dipinto sarebbe sta to offerto in vendita per una somma cospicua. Consta per altro che la DI rezlone generale delle Belle Arti, venuta a conoscenza dell'esistenza del dipinto stesso, ha già fatto passi per ot tenerlo e la pratica è In corso presso la direzione stessa. Se imo di tali dipinti potrà essere ricuperato, sarà certamente fatta cosa gradita al Papa e il dono verrà maggiormente apprezzato. I francobolli vatloinl II principe Massimo, sopraintendente generale delle Poste pontificie, interrogato sulla emissione del francobolli per conto della Città del Vaticano si è limitato a dire che egli non ha ricevuto alcuna comunicazione al riguardo. Evidentemente in Vaticano non si ha nessuna fretta in proposito. Per I problemi di questo genere e gli altri che se ne affacceranno di simili — si ha l'intenzione di affrontarli quando già le norme del trattato lateranense siano in piena esecuzione. A titolo di cronaca, sì ricorda che i primi francobolli pontifici furono messi in circolazione il primo gennaio 1852. Brano stampati in litografia con lo stemma pontificio formato dalle due chiavi incrociate con sovrapposto il triregno contornato da fregi e diciture. Il costo andava da mezzo balocco a sette. Nel luglio dello stesso anno la serie fu completata con i valori da cinquanta balocchi e da uno scudo. E a proposito di questi francobolli si ricorda che una disattenzione del tipografo, il Salviucci, della Camera Apostolica, ha formato la gioia dei collezionisti col famoso « tete-beche ». Nel fogli delle due prime tirature rovesciò i clichés di due francobolli in modo che si vennero a trovare stampati l'uno nel senso contrario dell'altro. Avere la suddetta coppia di bollini è una piccola fortuna: vale i>iù dì diecimila lire. Fino al primo gennaio 1884, l'affrancatura fu facoltativa, cioè il mittente non era obbligato ad apporre sulle missive i francobolli che a Roma si acquistavano alla posta, dai farmacisti e in una drogheria della piazza Montanara. Quando l'affrancazione non era fatta dal mittente, l'ufficio postale apponeva a tèrgo-della lettera il francobollo che era pagato dal ricevente. L'ultima tiratura di bollini fu fatta dalla tipografìa della Camera Apostolica il 2 settembre 1870. Oggi il Papa ha ricevuto Mons. Bartuioinasi, Vescovo di Pinerolo e pre¬ sidente del Comitato dei Congressi eucaristici in Itali- """nmpagnato dall'ufficio di presidenza del Comitato stesso. II Papa ha ann"-""ito la decisione presa dal Comitato, secondo la quale il prossimo congresso nazionale eucaristico dovrà tenersi nel 1930 a Loreto e si è rallegrato per il movimento eucaristico svoltosi in Italia durante lo scorso anno, in cui si sono tenuti ben 120 conpressi. Ha soggiunto che questo movimento è veramente provvidenziale ed evidentemente benedetto da Dio. Il Papa vlsltarebba I Santuari Per quanto si r:'"r-rr> n\ìn rcelta della città di Loreto per il futuro congresso, è opportuno ricordare che nel palazzo pontificio annesso ai' •' lica della Santa Casa p-iste ancora un appartamento che fu occupito da Poi IX nella sua ultima visita al Santuario. La camera da letto, specialmente, è rimasta intatta. Chi sa quanta predilezione Pio XI abbia sempm dimostrata per quel Santuario, al quale volle donare nel 1922 una n'iova icone da lui personalme"*" b-nprletta nella cappella Sistina e da lui inviata con un grande corteo automobilistico che accompagnò i! cardinale Gasparri In qualità di delegato ano=*olico da Roma sino a Loreto, nrmsa — e forse non a torto — che Pio XI voglia riprendere l'antica conp'irfucine dei suoi predecessori di recarsi a visitare la Santa Casa. Ciò viene messo in relazione col proposito attribuito al Papa di visitare, non appena le circostanze glielo permetteranno, i maggiori Santuari d'Italia. Un monaco bpnedettino, appartenente al Comitato per II centenario della Regola benedettina, ha fornito all'Agenzia La Corrispondenza precise informazioni circa alcune udienze concesse al Comitato dal Papa. Nella prima, avvenuta precisamente un anno fa. l'abate li Montecassìno aveva chiesto al Pontefice un documento o un altro suo at'o che artestassp al mondo 11 consenso ° l'adesione della Santa Sede ai festeggiamenti della storica abbazia. Il Pon•eflce promise : ■ Faremo e sarete davvero contenti » Passarono del mesi, ma l'atteso documento non venne. In ■ina seconda udienza svoltasi lo scorso ittobre, il Papa ad una nuova supplica, rispose: • Pazientate, pazientate. Ricordiamo perfettamente la vostra richiesta e teniamo presente la grande data che si avvicina ». Anche questa volte l'atto pontifìcio desiderato, non comparve Nella terza udienza, avvenuta In gennaio di quest'anno, il Co mltato tornò a invocare l'intervento del Papa. Pio XI sorrise paternamente. • Sappiamo, sappiamo », esclamò. e 11 labbro non disse dì pili, ma gli Tcchl si illuminarono. I presenti senza -endersene esatto conto, sentirono che iualche cosa dt grande stava per accadere. Non osarono insistere per sanare. • Abbiate pazienza ancora un poco, miei cari — aggiunse 11 Papa — e lavorate con lena e con amore. Vedrete oresto qualche cosa di superiore alle ■stesse vostre speranze, e noi saremo con voi... Andate, tacete e pregate ». Cosi ora conclude La Corrtsponlenza : » SI è diffusa la voce, che è insieme una grande speranza, di una non Umana visita del Papa alla storica abbazia di Montecassìno. La stessa Agenzia apprende che sj età preparando una legna commemorazione dello scienziato Antonio Mari» Ceriani, ricorrendo Ttiest'anno il primo centenario della nascita, il Ceriani. illustre orientalista paleografo, fu per oltre cinmiant'anàl bibliotecario dell'Ambrosiana di Milano, ed i-bbe pe, discepolo prediletto t'attuale Pontefice. Alle ceitaonie che •i svolgeranno a Milano, e che sono lestlnate ad illustrare la prodigiosa nttlvita scientifica del Ceriani, aderirà mch- l] Pontefice, dettando per l'occasione alcuni pensieri ».