La fuga avventurosa e la trista morte dell'assassino del fascista Cesare Odone

La fuga avventurosa e la trista morte dell'assassino del fascista Cesare Odone La fuga avventurosa e la trista morte dell'assassino del fascista Cesare Odone lì' deceduto m un luogo di cura all'estero, dopo una avventurosa odissea, l'assassino del fascista torinese Cesare Odone, uno degli animosi delle prime schiere. Si tratta del meccanico Giovanni Gabiati, di anni 28, da Torino, inscritto al partito comunista. Taciturno, poco amante delle compagnie, quasi sempre solo, il Gabiati era un assiduo frequentatore della Camera del Lavoro e de locali dell'Ordine Nuovo, ove ncll'omlu, si ordivano le pio trisii imprese. Non è stato certamente dimenticato dalla cittadinanza il tristissimo episodio in cui l'Odone trovò la morte, uno dei più brutali di un'epoca di terrorismo rosso, e che sollevò tanla indignazione e pietà. Lo ricordiamo tuttavia bt eveniente. Il delitto La sera rlPl 25 oprile 1921 il fascista Odone e due compagni si recavano a parlamentare con il comunista Gabiati, abitante in corso Principe Oritene, n. 20. 1 tre fascisti venivano per una missione di pace. In borgo San Paolo, come del resio in altri punii della Cina, da qualche tempo si era venuta creando, per l'intolleranza dei •róssi», una atmosfera di eccitazione e rii antagonismo, che si manifestava con episodi di violenza. Pochi giorni prima alcuni operai comunisti (iella «Spa» avevano percosso a sangue un operaio disegnatore fascista della stessa fabbrica. Specialmente fra gli ope-rai appunto della ..Spa» e quelli delladitta Ciarliero, che erano fascisti, so u , e , a i l o l . . , i era manifestata dell'elettricità, L'Odone e i suoi due amici, che lavoravano alla Giocherò, avevano deciso adunque di parlare col Gabiatidelia Commissione interna della Spaperchè pel; facess" nppra di pacificazione pres=o i suoi compagni. Giuntdavanti all'abitazione .del comunistauno de! fascisti siili nel suo alloggioper avvisarlo della cosa, mentre glaltri due si fermavano ad attenderesulla via. Dopo qualche tempo il tìubiati scese. I nuattre -; incamminarono versa piazza Statuto, l'Odone accompasrnandosi col tìtiiiia-M é gii altrdue rimanendo alquanto indietro. Costnro dopo poche decine di metri dstrada assistevano nd una improvvisa e drammatica scena. Di repenie il conmnisM- cstraeva la rivoltella e sparava alcuni colpi contro l'Odone, iquale cadeva a terni agonizzanteMentre uno dei fascisti «occorreva i"omparuo l'altro Inseguiva lo spai"tore fh" si era dato a'in fuga. Costuperò non veniva raggiunto e si sotraeva ad ogni ulteriore ricerca; e ipovero Orione spirava poco dopo. Dalla Francia alla Pussia ■ibiaCompililo l'atroce misfatto, il li — conio si seppe più tardi — si recava alla Camera del Lo vi ro, dandl'annuncio della sim impresa. Pemio iprepnxàti ad accogliere talqu, genere d.aiono notizie, i caporioni non comprendere l'enormità tnre M , Hussi.i. uve avrelib iato migliore aria gomentarono. Poi, riiifraneali, offrirono all'assassino i mezzi per sfuggire all'arresto. Cosi nella noile stessa l'uccisore si preparava alla fuga. 1 «'compagni » lo aiutarono nella frettolosa bisogna del travestimento. Egli si cambiava d'abito, si metteva al viso una barba posticcia ed agli occhi un paio di occhiali. .Munito di documenti falsi e di denaro, camuffato a dovere, l'assassino si recava alla stazione di Porta Nuova e con il primo irono partiva alla volta di Milano, raggiungendo Trieste in giornata. Intanto la notizia del de. Ulto si diffondeva in Italia, aggiungendo un'altra vittima alla scjiiera dei caduti per l'idea fascista. La Pulizia iniziava attivissime Indagini, mentre al povero Odone venivano rese solenni onoranze funebri. Malgrado la volenterosa attività della Polizia, che liuto tentò per il rintraccio dell'assassino, questi non potè essere arrestato o riuscì a portarsi a Parigi. Alcun tempo dopo alla nostra Corte di Assise veniva istruito il processo in " contumacia contro il Gabiati in seguilo al quale egli era condannato a dodici anni di reclusione. Nella capitale francese, intanto, egli, trovava comodo rifugio presso i comunisti ed i rinnegati. La sua dimora parigina, però, non ero senza pericolo, perche- le indagini continuavano così febbrili da far prevedere il suo «fermo». Entrò -in campo un'altra volta l'omertà e In solidarietà dei « componi », che lo indussero a recarsi in certamente respihe non ducila ili) l| Gabiati vagabondò da una città all'altra, cercando lavoro, sperando i nell'appoggio del comitati polìtici co munisti. Ma non trovò che dell'indi!Parigi. Il Gabiati non indugiò e perviti di mare partiva alla volta della repubblica sovietica. Qui giunto ebbe inizio la sua drammatica esistenza che doveva conchiudersi iti un letto dospedale. L'estrema espiazione l'i renza. spesso dell'ostinili. A poco a poco la somma di denaro avuta a Parigi si assottigliava fino a scomparireSi trovò, cosi, solo, in miseria. Qualperipezie incontrò ancora l'assassinoIprima di giungere all'ultima lappaqueliti della morte? Mollssime cenosebbene non tutte siano noie, si sa però che. dopo avere sostalo alcuni annnella Russia settentrionale, capitavnella penisola di Crimea. Privo imezzi, sconosciuto, attanaglialo dal trnorso che non gli dava tregua, il sinorganismo cedeiie a poco a poco. un giurilo fu l'accollo u terra, sofferente, e trasportato all'ospedale, lira affetto da tubercolósi e venne rcoverato in un sanatorio, il suo stalandò sempre più aggravandosi eri mese scorso egli decedeva. La nolizidella sua mone giunse poco •••m— rad un fratello che trovasi a Parigi, quale, a sua volta, provvedeva ad informare la famiglia residente nolia nostra città.

Persone citate: Assise, Cesare Odone, Giovanni Gabiati, Orione