Inondazioni minacciate dal disgelo in Austria

Inondazioni minacciate dal disgelo in AustriaDrammi e commedie dell' inverno 43 sotto zero Metereologi e iettatura • Ecatombe idi nati - Samoiedi e Jacuti a spano Mosca, febbraio. (P. S.) Siamo arrivati a 13 sradi sotto zerol... Temperature cosi basse inolia Russia Europea non veaivatio registrate da parecchie decine d'anni. Alcuni attorniano die bisogna risalire all'epoca dell'invasione napoleonica e «Iella sua disastrosa ritirata, per ritrovare un freddo simile o quasi. Ed, Invero, con 4;j gradi, il nostro pensiero spontaneo si rifa a Bonaparte e agli orrori di quelle terribili giornate di Mosca e della Beresitin, clic dovevano fognare il principio della sua tragedia. Contro simili attacchi della natura, l'uomo non poteva che soccombere. Ma l buoni moscoviti, che serbano jjfata memoria del -40" gradi di circa un .-'colo fa, ora se la prendono con i meteorologi, j Poveri meteorologi! Secondo i moscoviti questi non l'imbroccherebbero mai, onde il tempo sarebbe sempre il contrario di quello previsto fisi fallaci strumetnl di questi scienziati. Ma il fatto di sbagliarla sarebbe il meno, perchè il grave consiste ili un altro fatto, di natura molto più seria: i moscoviti attribuirebbero al poveri meteorologi la terribile negativa virtù — facciamo i debiti scongiuri — della... iettatura 1 Ivan lvanovich, simpatico tipo d'Intellettuale sovietico, che non si lascia mai da nulla commuovere, tranne die idaila c vodka stamane — col naso e le oixjcchie scarlatte, le ciglia e le palpebre ricoperte di ghiaccio, sbuffando ed emettendo volumi d'alito da (parere il fumante cratere del Vesuvio, in periodo di grande attivila, tutto imbacuccato nella sua sgualcita, pesantissima pelliccia, stuellando nei suol grigi stivaloni di feltro, urlava come «n ossesso: «e poi dite che non ho ragione iO; sono iettatori, si veri e (propri iettatori, questi meteorologi dei imiei... stivali ! Bisogna distruggere questa casta di sfaccendati, che per di nifi si diverte a prendere in giro il pros Simo. Avete visto? Quest'inverno si portava benissimo, pareva che dovesse essere dei più miti. Invece 6 bastato che uno di questi iettatori saltasse fuori a. se-nteiiziaru che quest'inverno sarebbe stato « caldo » per mettere a soqquadro l'universo: ondate, cicloni dal Polo Nord o Sud, non lo so, certo è che ci troviamo in pieno finimondo I.e assicuro che :n tutti gli ospedali •s: sono formate « code » di gente di ogni sesso e di ogni età. che ha bisogno di aiuto. Nasi, orecchie, fronti, zigomi, mani gelate a migliaia e miSliela; treni bloccati, ciic portano giornate di ritardo, trama fermi perchè geSaf.i e resi immobili gli scambi delie rotale; strade spopolale, uffici, teatri vuoti, incendi che si moltiplicano, pente che muore assiderala. E quel ch'è peggio è il fatto che nessuno vede la. fine di questo flabello, che già dura <1a parecchie settimane ■. In Milla questa invettiva contro 1 meteorologi e contro 11 frpdrlo, a parts la raccenda della... iettatura;, Ivan lvanovich non è incorso in nessuna e-a^'erazione; il quadro da Ini descritto 6 quello che tutti constatiamo, anche, .-e per esserci turali in casa, non apparteniamo ad esso in qualità di vittime. L'ecatombe di orecchie, nasi, ecc., è .stala., ed .è ancora tale da preoccupare "seriamente. , , Chi ha visto da vicino il pericolo di rimanere senza... naso è 6ta(o, fra le unno migliaia, un nostro collega e amico carissimo. La faccenda è andata cosi: il nostro amico è uscito dal tuo albergo per recarsi al ristorante che trovasi a un centinaio di mei-ri di distanza. Reduce dal Polo, anche se colà vi è stato nel periodo estivo quando la temperatura si aggira su 0 gradi, riteneva che ormai qualsiasi temperatura in Europa, per quanto bassa potesse essere, non dovesse riguardare la sua persona e neppure il. suo naso, invece, ohimè!, quello che fu il tallono per Achille, fu il naso per l'antico. Non ebbe fatto che pochi passi, (piando un russo, che gli veniva incontiro, con evidente senso di pietà, premurosamente lo avvicina e gli fa: « Vi si è gelato il naso, strnflnatevelo subito con la neve ». Immaginarsi l'Impressione del noetro amico... Oli parve di aver già perduto la parte migliore di se stesso. In quel momento egli passò in rassegna tutte le possibilità e fra le più favorevoli pensò, clie Torse sarebbe ancora riuscito a salvare il suo... «dantesco» proIlio — egli veramente lo chiama «greco», che farci? ognuno ha le proprie debolezze —, però si tendeva conto che gli sarebbe rimasto per sempre ••osso, e di che rosso! scarlatto. In preda a terrore, senza neppure interporre la parola grazie, si affrettò a prendere una manata di neve e corse a casa strofinandoselo. Per fortuna l'aveva fatta a tempo: l'avrà solo per un mesetto rosso e scorticalo. Un altro buon amico, pure italiano, ci e capitato con la mano. (Jiunse in un lami. Arrivato, ne discese, si loise il voluminoso guanto per pagare la. corsa, però, coni* di consueto, afferrò la maniglia del!* sportello per chiuderlo, fu un urlo solo, quello dello chtiu.ffcur, die lo avveniva del pericolo, di lui, che dal dolore ritrasse fulmineo la mano; ormai, perù, già priva della pelle della palma e delle ilila. lasciata appiccicata alla maniglia Non mancano, fra tanti che ne soffrono, quelli che godono di questo freddo: sono i samoiedi. i siberiani della Jucutia, che trovatisi a Mosca per lo più come rappresentanti sovietici di ([nelle Repubbliche autonome. \ anno a spasso per respirare — come essi dicono — un po' d'aria « fresca », con la stessa tranquilla voluttà con cui noi a Honia, dopo un'afosa giornata estima, ci rechiamo lu sera al Pìncio o a Villa Borghese. Intanto del freddo non si vede la ,'ine. Aspettiamo, assieme a Ivan lvanovich, qualche altro meteorologo che abbia sete di celebrità e ci profetizzi che il freddo durerà ancora molto. Allora, secondo Ivan lvanovich, potremo essere sicuri di entrare in un'ondata o ciclone... tropicale. Speriamo che salti fuori presto. m mendicanti asfissiati dai gas • ••«•»-»•• Quanto e cca.o „ freddo: m.l " m <*IHZIO 4 Parigi ni — li boia è giunto a Zagabria per. Parigi, Iti, s-eru. l'esecuzione della banda Prplc. '" gravissimo accidente, che ha 'fallo u vittime, si è verificato questa Il ghiaccio nel deserto Cairo, 19 sera. Un'ondata di freddo ha raggiunto il deserto fra Marat Mainili e l'oasi di Siwa. Il deserto in quel punto è slato coperto dal ghiaccio dopo un'abbondante pioggia. La città del Cairo gode Invece del più bel sole. iHauio Stefani). Vienna, 19 nolte. Il tempo rimane mutevole c perciò le preoccupazioni inuuile nej giorni scarsi in fatto di rifornimento di carbone non sono ancora scomparse, se a Vienna l'aumento della temperatura minaccia di determinare una catastrofica liquefazione della nove ed a fare sorgere il pericolo che i ghiacci del Danubio sciogliendosi provochino inondazioni su lunghi tratti, dalla Czeco Slovacchia telegrafano -<-lie il movimento ferroviario è lutt'altro che normale e su molli punti può svolgersi soltanto su di un binario. Le olfleiiic elettriche ed I gasomelri viennesi difettano di carbone in allarmante misura. Anche gli stabilimenti industriali sono in condizioni criticissime. Per una città come Vienna, olio fecondo i bollettini oggi pubblicati registra centomila •disoccupati, un terzo della citra che ti conta per l'intera Austria, il fenomeno non può essere preso alla leggera, in queste condizioni le collette dei giornali servono a poco c generalmente si prevede che il Governo dovrà fare ricorso ad eezionali misure. Il freddo intenso però si fa ancora sentire nelle regioni montuose e numerosissimi branchi di lupi affamali si spingono Un presso i centri abitali facendo anche qi.alche vittima. Numerosi sono 4 casi di morte per assideramento. Le fosse nei cimiteri devono essere scavate con appositi trapani elettrici essendo -impossibile rompere il ghiaccio con i mezzi comuni. Qualche giornale ha voluto calcolate, sia pure in modo approssimativo a quanto ammontino i danni economici cagionati dal freddo eccezionale. Il comune di Vienna indica in 15 milioni di scellini le spese straordinarie (a! di sopra di quelle previste dal bilancio) per la spazzatura della neve e per i soccorsi ai poveri. La gestione delle ferrovie denunzia un minore incasso quotidiano di mezzo milione di scellini e colla maggiore spesa causata dall'accresofuto consumo di combusti bile le sombra che il freddo inconsueto le costerà almeno 10 milioni di scellini. Per sussidi ed altre sovven aloni straoivlinaric ilo Stalo soffre anch'esso vii danno di jn milioni di scellini, per cui abbiamo .15 milioni di scellini a carico del comune e dell'erario. Ma a (niente cifre bisogna, aggiungere i donni causali all'industria privata, senza contare le maggiori spese di riseaildameuio che il freddo Ila imposto alle famiglie. Altri 15 milioni di scellini di pernii a ilei privati e delle indostrie non dovrebbero apparire una cifra eccessiva. Insomma, ii freddo 6 costalo all'Austria circa 50 milioni di scellini, ossia 1SD milioni di lire itaManie. Intanto, a Zagabria, Il brigante Prpii: ed i suoi ire complici si accingono a salire sulla forca, il boja. che era pn ri ito ria Sarajevo ed era rimasto bloccato dalla neve a mezza strada, si è finalmente liberato ed è giunto ieri * Zagabria. Egli ha subito inizialo la costruzione della forca nel cortile del carcere. Uno dei quattro condannati giorni addietro aveva dato segni di pazzia e a norma delle disposizioni di legge sembrava quindi dubbio che lo si potesse, giustlaiaire. I medici però hanno esaminato l'assassino e sono venuti alla conclusione che ejrli è assai dopr+«so, ma por nulla impazzilo, sicché non c'è. motivo dà non fargli condividere la sorte dei tre compagni. Lu quadruplice eeecuzione, senza precedenti nella storia di Zagabria, avrà luogo domattina, alle fi e mezza, alla presenza delle sole personalità ufficiali é di pochi giornalisti. Stamane è stato comunicato ai condannai: che era stata respinta la domanda di grazia e quindi la condanna era diventata esecutiva. Nuova ondata di gelo in Prussia Gli isolani del Baltioo senza viveri — Il mare attraversalo in camion. Berlino, 19 nulle Nelle prime ore di questa mattina e per l'intera giornata su tutta la Germania Settentrionale si è rovesciato una nuova ondata di freddo proveniente come quella di oito giorni fa dalla Russia. 11 termometro che. ieri sera a Berlino si era leunto quasi sempre all'i nei rea sui .eliHiue gradi sotio zero, è sceso la noi io scorsa li no -li dodici gradi per risalire in giornata lino a: nove e nelle prime ore di questa nono è già sceso di nuovo lino al quindici gradi. Anctio. questa volta nella parte settentrionale della Germania e specialmente nella Pwwsia Orientale, si segnalano le più basse temperatura generalmente inferiori ai veuii gradi sotto zero. Da tutte le parti vengono segnalale gravi interruzioni nei servizi pubblici, i solili ritardi ferroviari e soprattutto difficoltà sempre crescenti per l'approvigionamento dell'acqua nelle case. Le condutture sono difalli lotte ghiacciate e in alcun" parti anche di Berlino, l'acqua è diventata una assoluta rariià mulo da venire razionata e venduta a litri per le strade. I.e previsioni meteorologiche ritengono unanimemente che per il momento non c'è nessuna speranza di miglioramento. Le regioni più duramente colpite dal freddo intenso e couseguciiieuieiiie dal ghiaccio, sono le coste del mar Baltico e del Mare del Nord, Continuano ad essere segnalati molti bastimenti rimasti prigionieri del ghiaccio ed i due incrociatori che hanno operaio finora diver--i salvataggi non s*no in grado di riprendere il mare sia per le avarie riportale durante i primi salvataggi, sia perchè non sono assolutamente in grado ili spezzare il ghiaccio fortissimo clic -barra loro il cammino. In una condizione difficilissima si trovano gli abitanti delle isole del mare Baltico e del mare del Nord etie non hanno più alcuna comunicazione con la terra feima essendo i bracci di mare che li separano da questa, completamente ghiacciali. La popolazione comincia a soffrire gravemente per la mancanza di viveri « di carbone e già quest'oggi è slato organizzato un servizio di approvìgionamento con aeroplani per portare i primi soccorsi ai casi più urgenti. Alcuni tratti di mare presentano un ghiaccio talmente spesso che dei pesimi issimi camious pos.-eno procedere su di esso sènza la minima difficoltà di modo che anche, questo mezzo è stato usato per IVipproviginnamento. Come già nei giorni scorsi anche quest'oggi in parecchie città della Germania vi sono Mali dei forili più o meno gravi dovuti allo scoppio del gas e alle esalazioni attraverso i tubi rotti dal gelo. Cosi a MagdebuTgo una delle solite rotture di lubi del gaz in una cucina è costata la vita a due individui che abitavano in quella casa, mentre li Soliùgen lo scoppio di una conduttura ha fatto saltare in aria tutta una strada. Tre o quattro persone sono rimasi" ferite abbastanza gravemente ma non si seno avuii casi mollali da deplorare. notti', nell'Asilo notturno di hivois, nel K.o municipio. Undici -mendicanti, rlie vi erano stati ricoverati, sono rimasti asfissiati ila una fuga di gas. Verso le T di stamane un sorvegliante penetrò alUimprovviso In una sala del secondo piano, quando sentì un fortissimo odore di gas. Senza cu rarsi del. pericola, egli si. gettò subito verso la finestra e l'apri; poi. voltandosi all'intorno, vide uno spettacolo tragica. Sul loro piccoli lelli di ferro gli undici disgraziati erano distesi. Sembrava che dormissero; invece erano giti cadaveri. Vennero subito avvisale le autoritil e immediatamente i pompieri si portarono sul posto. Kssi trasportarono gli. undici corpi In una grande sala vicina e cercarono di praticare loro la respirazione artificiate, ma invano. Da un'inchiesta subito fatta è risultalo che la fuga del gas sarebbe stata provocata dallo scoppio del condotto, scoppio evidentemente prodotto dal freddo -intenso. Forti scosse di terremoto In Spagna Campanili e case crollati Madrid, 19 notte. Forti scosse di terremoto sono siale/, registrale, la scorsa notte a. San Sebastiano ed in lulla la provìncia di Logrona. I villaggi di Arenodo, di Aidea Nueva, di Arneviìlo, di Nitmillo, di IZncisa sono stali gravemente danneggiali e gli abitatili colti da panico sono fuggiti, nelle cai» paone. Jn parecchi villaggi, c sjic eialmcnle ad Arenodo, i. campanili della Chiese sono crollati e così, pure parecchie case. Il terremoto ha provocato pure valanghe di roccie nelle montagne della regione. (Petit PariBien). 25.000 persone senza tetto ptr inondazioni al Brasilo San Paulo, 19 notte. Le inondazioni cagionate dallo straripamento del fiume fiele sono J<: più gravi che si siano verificate da quarunt'anni a questa parte. 11 centro della regione nel quale è più sviluppala la coltura del caffè è nulo allagalo per una estensione di molle miglia. Cinquemila case sono inondalo e 2-5 mila persone sono rimaste senza ahila zlonc. Le perdite sono ingentissime. Due cacciatori bloccati dai ghiacci riforniti da un idroplano Venezia, 19 noi te Domenica. 10 febbraio, Minoilo V'itiorìu dii 5ti anni, e Giovanni Frollo di 5«, partivano con due barchette e due cani per la caccia in Valle Torsoli, verso Campagna Luppia. Colà *ù rinchiusero -in un capannone, perché il vento impediva loro di cacciare. Martedì rimasero prigionieri della neve e del gelo e non avevano che pochi viveri. La Valle disia 15 chilometri da Ve nezia e 10 da Campagna Luppia. furono costretti a mettersi a razione, e le famiglie si rivolsero impressionati» siine all'Aeroporto Miraglia. Domenica scorsa, alle 14, un idrovolante volava con un ufficiale osservatore verso la Valle, dove, visto delle tracce che s-.allontanavano verso Valle Torson, le segui. • 1 due furono ritrovati mentre affamati trascinavano sul ghiaccio una barchetta nel tentativo di raggiungere terra. Furono ad essi gettati due cassette di biscotti di «el chilogrammi e 13 scatole di carne in conserva, sulle quali -si precipitarono. RifoclHaliìSi. proseguirono sul ghiaccio il viaggio, raggiungendo lena renna presso Campagna Luppia, e di là potevano raggiungere in treno Venezia. Una squadra di opera'; guardiani-I, partita su di uri rimorchiatore alla volta di Burano, fu costretta a fermarsi davanti ai ghiacci compatti dell'Isola dnlhi Madonna del Ponte. Scesi sul ghiaccio per riparare le « brieole » che sostenevano i (ili spezzati dalla tempesta, essi si divinerò in due squadre. Vii operaio, ijititìe-ppc Zambon, sprofondò lu una buca, ma' potè fortunatamente aggrapparsi ai ghiacci..Fu tritilo n sterno, dopo molli .sforzi, mediante- una corda munita dì un cappio. I soccorritori, alia loro vnlla, sprofondarono in un crepaccio, ina llnaliTienta il gruppo polo raggiungere il rimorchia ture. Il ^drammatico naufragio dell'« Humiiitas » L'eroismo di due marinai Genova, 19 notte. Attraverso la narrazioni: dei componenti dell'equipaggio de! piroscafo « Humiiitas », ritornalo oggi a Genova, si conoscono i particolari deii'affondamento dol piroscafo genovese, che una tempesta mandò a finire sulle scogliere di Altsuz, nel mare di Marinara. L'« Humiiitas », appartenente alla Sodeià Italiana dell'i mi ustrla dell'armamento, stazzava (iwxi tonnellate. Esso era partito ii 35 gennaio da Seggio Calabria, diretto a Costantinopoli ed a Nieolaiev, per coricarvi del minerale. La mattina dol giorno 29, giunto nel Mar di Marinara, l'« Humiiitas » trovò lina, burrasca violentissima, elio s s&'SsZB&.tr: spasi* f-EATR 1 Al Regio; Carmen 3 Marzo 1875 Intorno al successo ottenuto da c Carmen • la prima sera, il 3 marzo 167!>, a Parigi, fu troppo ripetuta una notizia inesatta: (pieliti del più negativo insuccesso. Tale notizia e stata Anche recentemente smentita, coi conforto di testimonianze e di ricordi, dal Gaudter e dell'iste!. Si sa che « Carmen » sorse nel pensiero de! Bizet ne! "ii. Dopo la rappresentazione della tenue e gemile « Dja.niileii» (18'<2), nella quale gli allarmisballottò per lulta la giornata, sen-! sli g,ft nVevano avvistato segui di ver affermò che Cariaci, » non molta ». ' Che 'insuccesso non fo**.-- un sco», come pessimamente aveva io l'Hii'.cvy. è dimostrato da .Tiri Si balla sui ghiacci del Po Ferrara, 19 none. Ne! pomeriggio di ieri presso il paese di Oechiobello, si è svolta una festa danzante sui ghiacci dol Po. L'avvenimento cecezionali'ssimo è siato il bis di altre danze consimili svoltesi nel dicembre 1870 a Pontelagoseuro od a Polesella; lu quest'ultima località, atr/.i, il ghiaccio si inabissò un'ora circa dopo il termine della festa. La festa di ieri aveva richiamato sul posto una grande l'olla. Alcuni, rivenditori di dolciumi si erano portati sul (lume coi carrelli della loro mercanzia. Vario centinaia di persone hanno attraversalo il Po dalla sponda veneta a quella ferrarese a piedi. Il primo a passare, per provare la resistenza del ghiaccio è stato 11 Podestà del Comune, cnv. Sesio Stefani. Lo spettacolo pero sta volgendo al termine perchè la temperatura si è ratta più mite. Morta assiderata Su'.i. l'.i nulle. A Villarfocchlardo, cerio Chiaudreio Francesca vedova Chiabotto, d'anni 75, scesa dalla frazione Piano dei Hocco a Villarfocchlardo, per fare degli acquisti, a causa della strada ghiacciata scivolava e non avendo più avuto la forza di rialzarsi, moriva per assideramento. giare il piroscafo in qualche insenatura riparala dalla furia del mare. ■Vile 2 del mattino del giorno :il) l'« Humiiitas », sballottalo dalle onde tempestose, aveva firmai perduto i! governo di se stesso. Quattro imbarcazioni di salvataggio erano staio portate via dal mare c soltanto rimanevano ai trenta nomimi componenti l'equipaggio comandato dal capitano Olivari Giuseppe, due piccole lancio. U naufragio La radio mandò allora i primi tefinali di soccorso, raccolti da un piccoso pàroscafo russo, clic dal Mar Nero rispose essergli impossibile accorrere in aiuto dei pericolanti, e da un vaporo inglese, che .si trovava all'ancora dinanzi a Costantinopoli, ma anche esso nella impossibilità, di intervenire per il maire tempestoso, che non gli permetteva di lasciare l'ancora, Piti tardi, quando Ja situazione era diventata disperata, il piroscafo svedese «Berus», che si trovava a ironia miglia dall'* Humiiitas ». raccolse i segnali di salvataggio e si diresse verso il vaporo italiano, ma non giunse in tempo fini posio perché l'« Humiiitas », i raschiato dalle onde che spazzavano i ponti con violenza, era qiii andato ad urlare negli scogli della costa liei pressi del villaggio di Akzas. incagliandosi. Sopraggiunia la manina, i naufraghi tentarono di raggiungere lu riva calando in mare le duo" lancio. La prima, sulla quale avevano preso posto sedici persoli", si capovolse dopo poche centinaia di moiri ed i disgrazia- ii marinai, per quanto paralizzai! dal freddo e dagli abili ohe impedivano loro ili muoversi, riuscirono dopo una ora di lolla contro le onde, di raggiungere in terra. Rimanevano gli alni, il cui salvalaggio era più che urgerne, poiché 11 piroscafo poteva sfasciarsi da un momento all'altro. Da ter. ra i primi salvati non poterono pero soccorrere in alcun modo quelli che si trovavano a bordo; w> i pochi abitanti del paesello nano disposi: a cooperare in alcun modo alla salvezza dei naufraghi. Marinai d'Italia frattanto, du bordo, l'allievo- ufllcialo Mario Morgunti di Trieste ed ii marinaio Goff redi di Pomo Santo Stefano si presentavano al comandante e con franca sincerità dichiaravano che erano disposti a morire pur di coniribuiro alia salvezza ilei camerali. La .-crona luce di sacrificio che illuminava gli occhi di quei, due ardili convinse il comandante Olivari ed i due andarono, come avevano proposto, a tendere un cavo tra la nave e la spiaggia Partirono a bordo di una piccolissima landa che avevano calalo anch'essa di sntto-vento, e che polo sfuggire all'assalto delle onde, i.a fragile scialuppa portava ai salvati un cavo per rendere possibile il traghetto degli uomini rimasti a bordo. Ma quando il battello si arenò, nella piazza nessuno era ad attenderlo. I marinali dell'» Humililas », precedentemente sbarcati si trovavano tutti in una capanna intorno ad un debole fuoco ed erano ancora stremali della Iona sostentila. Gli abitanti del villaggio fecero comprenderà che avrebbero preferito disinteressarsi, cùrnpleiainenie della sorte dell'equipaggio italiano. Allora quegli altri che erano già a terra e non potevano quasi neanche muoversi-perchè gli abili bagnali ed induriti dal ghiaccia in- limitavano i movimenti, uscirono dalla capanna ed aiutarono l'allievo ulllciiile Morganli ed il marinaio tioffredi a Ielidere il cavo dalla spiaggia al piroscafo. La scialuppa venne cosi a trovarsi legala da un lato alla spiaggia o dall'ultio al piroscafo. Vita di stanti Su questa specie di ponte mobile che nudava e veniva, >ui per volta i rimasti a bordo passarono dal piroscafi! alla spiaggia. Alle ore 13 di quel giorno lutti erano in salvo, ina le disavventure dei naufraghi non erano ltiiilo perché per molti giorni essi dovettero vivere in alcuno baracche di legno, Ira stenti e patimenti inauditi, aggravati dal freddo che raggiungeva talvolta i 20 gradi sotto zero, mal sopportati dagli uhitanti del paese che rititilavano loro anche la legna per riscaldarsi. Dopo 7 giorni di tale vita una scialuppa del piroscafo svedese lìerus, quando la furia del mare era cessata, venne a raccoglierli e li trasporto a Karnbiga. mi villaggio ove i disgraziati vissero alni quattro giorni e di dove vennero poi irasportati a starnutii. Da Costantinopoli i naufraghi si imbarcavano giovedì scorso sul piro scafo Teodora, che li portava u Trieste di dove hanno raggiunto oggi fieno va. a Costantinopoli sono rimasti il comandante Olivini ed il macchinisiueapo per un'inchiesla sulla perdita del vapore. 1.' liiimllitas e rimasto sugli scogli di Al^az dove, per il freddo in lensissinio, è diventato un informe blocco di ghiaccio. rientrato lu quella rotta che non avrebbe mai dovuto abbandonare Sul finire del 72 annunziava a un amico: n Meilhac od Halévy saranno i miei colla-bora tori. Essi ini faranno una cosa gaia, che io tratterò con quanta più rapidità e aderenza mi s*rft possibile... K sarà una gaiezza che conseniirà lo siile ». Fd era appunto 11 libretto della. « Carmen ». FI primo atto era compiuto da Bizei nel maggio e nel giugno del ISTI, ed egli ne era • molto contenio »; gli alti successivi furono flniii sollecitamente; Pisfrumentazinne richiese due mesi. A fine d'anno cominciarono le prove all'Opéra-Comique. L'attesa ora assai viva par la posizione, di battaglia che Bizet aveva assunto di frónte all'opinione pubblica, o meglio per quella che 1 suol oppositori gli avevano assegnato. A far più pungente e acre l'attesa concorsero le indiscrezioni. Secondo alcuni si trattava d'un musicista addirittura sacrilego, avverso olle più care tradizioni francesi; secondo altri era da attendere la rivelazioni! d'un genio, d'un sistema drammatico o musicale ntinvis simo. si dicova die Du Locle, il direi toro del leatro dell'Opóra-Goinique. amico cordiale di Dizot, era rimasto tanto scandalizzato dal libretto della ■ Carmen « che a un ministro, il quale gli chiedeva un palco per la prima rapproseniazione, aveva consigliato di assistere alla prova generale per sssienrarsi se quello e.ra o no spettacolo •< per famiglia ». Si diceva, e lo confermava' Saint-Saens. che lo stesso Du Locle, spaventalo delia musica* la definiva nochlnchinoise », e aggiungeva: «Non vi si capisco nulla». F. poiché il ministro della Pubblica Istruzione aveva consegnalo a Blzet il nastro della l.ogion d'Onore proprio il ? marzo, fu pettegolalo clw aveva fatto bene ad affrettarsi, perchè 1! giorno seguente avrebbe minalo- avviso. crai Adesso le operette si dividono in quS* litri; questa per esempio na ha a iosa , .,.,.ie lutti sfarzosi: «le girts 7.ig-Zag ». ,' i. le automobili fiorite ». « i waiter» del ''■•' Crislal /'((/«/ce». * gli ehasse.itrs» « I* " i/ir/y deshàbilléès * e chi più ne ha. tre mesi, Ano al a giugno, giorno mlpiù un metta. Lo spunto Iniziale, suoni Bizet si spense fu replicala trun-i t'ito svanito nel susseguasi delle scefa volte, poi ancóra quattro voile litio! «e., ha dato ^^r^mp^ art al 1S giugno, quando Du Locle chiuse l leatro. Dunque, 37 rappresentazioni n ire mesi e mezzo. Fu ripresa nel no¬ vembre 1875 e rappresentata tredici volte lino al febbraio dui 187." In ceno una danza di pellirossa, ad un legger» ondeggiare di bolle di sapone, ad una svolata fantasmagorica di uccelli del paradiso, ad uri trasparente tremolio di penne di struzzo, ad un'infinità In» somma di quello che in gergo si chia- Ttwin Pn^i/i rìmui». fwrtirin Ma i> "««no trovate, e dentro le quali, namodo. parigli rimaneva fredun. sua » turalmente e volutamente è naufragata Monto allenterò e in provincia fuj rapido. Vienna e Bruxelles nel '7G, Anger^. Marsiglia, Lione. Bordeaux, nelj 78, Londra, Dublino, New York... Parigi serbava il broncio contro Carmen, non contro Bizet, di cui i frammenti orchestrati erano frequentemente ripe- naufragata; l'azione. F a parer nostro, anche l'azione ha una certa, sua importanza, a almeno, una volta, ce l'aveva, e 11 pubblico non la disdegnava affatto. Gli spettatori ieri sera, hanno però' dunosi rato di divertirsi ugualmc ' - ; svagali dalla magnificenza dei costituii {hanno dimenticato di chiedersi da che luti nel concerti sinfonici. Ma quaudO|COsa scaturiva tutta quella baraonda Carvalho mi decise a riprendere io-1multicolore che andava svolgendosi pera, quante precauzioni! La proiago nlsta divenne, grazie alla cantante Isaac, una onesta borghese. La scena .•JeJil'ucoisione fu attenuata in pacata discussione. Una Carmen » per famigli» ». I giornalisti gridarono al miracolo. Malgrado la conti afflizione, Car- sulla scena ed hanno applaudito alla fine d'ogni quadro, calorosamente. Quella che o piaciuta di più è stata', senza alcun dubbio, la music* del Dafclée alla quale neppure certi lunghi dialoghi risti.tcohcvoli (qualche taglia energico gioverà assai alle future repliche dell'operetta) non sono riuscii? nien ebbe grande successo. Allóra il a ^!',iJfS^>ÌI„!^?rfi . rie-l leatro m-ose ooracirio Fe-l„N1lla R.etìn-L cornfi al so,1t0' ft .s,aW au teatro picse r.oi-d*,ifio. re l'anima della rappresentazione e bravi Alare l'opera da capo, rinnovoha piory, lo Zeppegno e ii ballerà direttore ce ristudiare l'aiHestimento, e richiamò la Galli-Ma rie. Il 27 ottobre 18Sn Carmen ottenne un «trionfo assoluto»; il 32 dicembre Zeppegno e il ballerino dal quale ci sfugge jl nome. Da due palchi di proscenio hanno assistilo allo spettacolo il Principe di di uurt'l'iinno si riopteva nei- la cerne-'p,'*nionn-- ':,le al suo apparire * s<*** ■il qiifji anno si ripeiev i pei id cerne iiunKainwilp_ ,.a|nrosamBnte ftnnlaudtftk. Pattinatore annegato in un lago Il « parelio » osservato anche in Ligurie e in Istria Genova, III notte. Giunge notizia da Sestri Levanti! che ima sera della scorsa settimana quando sul mondo irradiava l'eco magnifica liei grande avvenimento di Doma, numerose persone assisterono a Casor za Ligure ad un sorprendente foneme no otiivo. La luna portava ai due lail dei pennacchi ili Juce, formando una ben delineata croce la-lina. Il fatto ha gradovoliiK-iiic impressionalo chi ebbe in fortuna di assistere al rarissimo fenomeno che qualcuno nella soddisfa ziono dei felici eventi compitili inler prelava conio il migliore auspicio. li successo? Eccone la descrizione in una lettera di Ludovic Halévy, «prilla il -t marzo: « Buon successo del primo alto. Applausi alla canzone di entrala della Galli Marie e anche al duetto Tra Micaela, e José. L'atto finisce con applausi e chiamate. .Molta gente sale sul palcoscenico, circonda Uizoi e lo fellciia cordialmente. Il secondo alto trascorre meno ronimniamenie. Il principio fa uno -piendido effetto. Grande impressione all'entrata del Toreador. Poi, freddezza... Bizet si allontana sempre più dalle tradizionali formo dell'Opéra-Cnmiquo, e il pubblico è maravigliato e non ad più orientarsi. Fra il secondo e il terzo atto, parecchia gente attorno a Bizet. Le felici tazioui sono mono zelanti, paiono già convenzionali. La freddezza aumenta dinante il terzo aito. Ha successo soltanto la romanza di Micaela, che ri corda il tipo comune. Poca gente sul palcoscenico. U dopo il quarto, che è iccolio glacialmente dalla, prima all'ultima scena, il palcoscenico è vuoto Soltanto tre o quattro veri amici ira i quali Halévy, Meilhac, Gulraud) restano d'intorno a Bizet. Tutti cercano di tranquillizzarlo, 'li consolarlo; i mestizia spira dal loro labbro Carmen - liti tatto fiasco ». Parecchie versioni informano detl'atteggiameuto di Bizet. liceo i ricordi di Guiraud, il musicista che scrisse parecchi recitativi della «Carmen»: . La rappresentazione era alla fine; all'apparenza calmo, ma in realta affranto nel più profondo dui cuore, B:zei u>ci quasi rwr ultimo dal ioa'.ro. Semine dominandosi, siriugcndo le mani che numerose cercavano simpa tlcamente le ?ue. egli die il braccio al Gtliruud, che fra gli amici gli era il più caro. Poi lasciò Ubero sfogo al doloro che aveva a lungo frenato, ed errò, dove il caso lo pollava, tino all'albo, per le vie di Parigi, di quella Parigi die aveva tanto male inteso la sua opera, nella quale egli aveva messo il meg'.'io il; sé. F. diceva all'amico commosso tulia l'amarezza del uno cuore ». Altri testimoni aggiungono elle durante la rappresentazione, dopo il primo aito, Bizet incontro, nella ine Favart, Vincent d'Iiuly e altr: giovani musicisti clie cordialmente si congratularono con lui. Bizet rispose dolcemetile: « Siete i primi a dirmi ciò, e temo che siale gli ultimi ». Bizet trascorse poi la .Murata attendendo notizie nell'ÙHlcIo dei Direnine1. « OMwui la verità vera: sapete che non sono di lineiti verso i quali ò obbligatoria l'ammirazione. ». Il pubblico vide, neiht protagonista una persona cinica brutale. Si aggiunga che la grande (iaìii-Mnric. la quale come Mignon, aveva fatto versare qualche lacrima, rappresentò Carmen forse con volgarità, affonnava qualcuno, ma certo con poterne realismo, secondo lo spirito di Met'iuiée. li piti ella si esibiva nel parlamento deffla persemi e noi gesto come il novelliere l'aveva descritta, più •! pubblico ne cimane va scattila l'izza! u. sima vivilo. Dal 188;', al WS» miOesGl cento rappresentazioni a Parigi. La Direzione de! Teatro Regio -oinunlca: « Ricordiamo che questa sera mercoledì, alle ore S0,-15 precise, ha luogo la prima rappresentazione di Carmen in turno di abbonamento dispari ilO.a della serio). L'opera del Bizet, direna da! maestro Franco Capuana, avrà uà interpreti: Florica Cristoforeauii, (Carmen), Antonino Tianloul (Don ,)o~é), Carlo Tagliabile (Fscamillo, Assuma Gargiulo (.Michorjlai. Giulio Tornei (Zunigu), Ida Conti (Fraaqnitaì, Ada Bignozzi (Mercedes), Luigi Sardi (il Dancairo e Morale»/, Francesco Dominici ili Hemendado). X cori furono istruiti dal maestro Terragnolo ed alla mossa in scena ha provveduto Cìovacchino Forzano. Le scene sono di Cavalieri e Testi. la vendita dei posi! continua dalle IO in poi alla segreteria del Begio. Domani sera, giovedì, sarà data ancora una rappresentazione a prezzi popolati della Cucia di Lammermoor, protagonista la signorina Ada Sari. La vendita dei posti (poltrone e palchi compresi), ha inizio questa mattina, alle 10». _ Al teatro Alfieri: Zig-Zag di Lombardo e Darclée. Le operette moderne nascono e sbocciano nella fantasia degli autori senza alcuna trama e vengon poi su, di atto in alio, sempre più slombate e dinoccolate finché finiscono con un fuoco d'artifizio a volto anche ricco e tonante di musica. Curare il filo che dà energia e colore e fuoco a cotesto girandole scintillanti é altrettanto dirlicite quanto cercare il famigerato pelo nell'uovo. Perciò non cerchiamolo neppure in Zia-Xuo, In nuova operetta di Lombardo e musica del maestro Darclée che ieri spiu la compagnia di Trieste, lì) nolt Slamano versu le 10,45 fu noiaio un fenomeno inolio uno nelle nostre regioni. Fu visto, cioè, congiunto al sole da una specie dì arcobaleno con la Perugia, 10 notte. |concavità verso l'orizzonte, un mezzo Quest'oggi, mentre ire giovani di disco splendente. Si (ratta del fenomeMagione, Giuseppe Falini, Pietro Bos-i"o ottico cdnoMcitito ni astronomia con si e Ferdinando Bartoccioni, pattina vano sulla superficie del lago ghiacciato, uno di ossi o prec'sumente il Falini. essendosi spezzalo il ghiaccio, precipitava nelle acque, annegando. Voghera, 10 notte. In considerazioin; della rigida stagione, il locale distributorio della maternità ed infanzia, Ita provveduto ad intensificare la distribuzione dei latte ed indumenti alla puerpere, largheggiando anche nel quantitativo. Alcuni bambini i cui genitori erano nella imposslbililà di dar loro un ambiente riscaldato sono siati temporaneamente nomo di .parelio-. Lo stesso rnri-s ino fermmeiio m é verificato ieri a Roma e il prof. Armellini, dlroiiore di quell'osservatorio, confermò trattarsi iti fenomeni ottici provocati da speciali aghi di ghiaccio sospesi nelle alle regioni dell'atmosfera. Il renoiueno ha suscitalo viva curiosila e meraviglia |ue! molti che lo osservavano Abbazia, 19 unite. Stamane dalle IO alle il circa nel cielo di Abbazia si è verificalo il fenomeno rarissimo del « Parelio » con doppia riflessione del sole. A destra e a sinistra dell'astro solare si vedevano lungamente, calorosamente applaudito. e hi Principessa Jolanda. /-ig-Zau da questa sera Si replica. «L'Ora Spagnola»; % di Maurizio Ravel alla Scali Milano, W. uotta. Una nuova opera in un atto a m*« data in scena questa sera alla Scalai C'Ora Spagnuola che Maurizio Ravel ha musicato su di un poemetto tt| Franc-Nohain. 11 Ravel è tuttora uno) dei più tipici rappresentanti di quelle; moderna scuola musicale di Francia! che ebbe in Claudio Debussy tt massimo esponente. iJuest'Oro Spasntiota, piuttosto «o* mica, e caricaturale per certi aspetti perfino farsesca se non originale e Indubbiamente bizzarra. L'azione si svoU go nella bottega di un orologiaio li] Toledo che ha una bella moglie appetita da baccellieri e villani. La faccenda è grassa e complicata: stratagemmi buffi, orologi che servono da nascondiglio con gente prigioniera venduta per orologi. Una favola che, at parte il colore locale, poteva esseri Imbastita dalla fantasia dei nostri novellieri antichi La musica vuol essere essenzialmen» le pittorica e coloristica; niente melodie, ma esuberanza di dettagli orchestrali, inclino i personaggi non hanno carattere di sorta e sono uniformi « declamatori. Talvolta grottesca, ba pagine ad ogni modo di un slnfonismo aggraziato e la chiusa, che porta aliai ribatta, calato il velario, tutti i personaggi, per diro al pubblico una spade di > inorale », è piacevole. Diretta e concertata dal maestro Santini, lo parti principali furono egregiamente sostenute dalla Supervla, dal! tenore Menescaldi, dal Nessi, dal Damiani f, dal Baccaloni. Il pubblico scaligero ha accolto cordia Iiti*-nie l'opera del Ravel e, se con ha traboccato di entusiasmo, ha tuttavia chiamato alla ribalta, cinque o set Nella Hegini bri rappresentato al teatro Iinterni-ori Non <d mio dire Alfieri, .lavami ad un pubblico impo-|^ ^ VOr^^nX a^tateE utente convinto, tanto è w.ro che durante l'esecuzione fu facile avvertire nenie Siamo liscili da leatro con negli ocChi la visione ancora luminosa di un mosaico quanto inai ricco di vividissime, colorazioni o con nello orecchio l'eco persistente, di alcuni graziosissimi e spigllatissimi motivi del maestro Darclée. So dovessimo dire però ciò che veramente abbiamo veduto, udito e capito saremmo .nell'imbarazzo. Una volili, lo operette di buona memoria. qualche segno di disagio. Ma lo spettacolo si é sollevato alla Une e spente per li» trovata della morale musicata e caiiitiita a sipario chiuso. Le torti, come dicemmo, furono liete. Indovinala la messinscena. L'Ora spagnola di Ravel era stata rappresentata amrvi or sono ni Teatro di Torino, ambiente i dividevano in alt! e ognuno di ossi assai più adatto di quello scaligera, contribuiva al garbato svolgimento di troppo vasto per imo spartito di virtuoiin'azlone nella quale la nota sentimeli- sta e di ricami e per una esecuzione taie si intrecciava e bellamente si fon-'che doveva essere di assoluta miniadeva con quella arguta e umoristica. Itura. Questi gli cV.eiueuii che agirono he gat/ivainentu sul pubblico. 1 croni. gueurs, fra i quali non erano persone responsabili per cultura e por critica, ne furono parimeli!1! inllimitzali; in più, taluno si mostro anche Indignalo per la prelesa contaminazione wagneriana. Secondo alcuni, Bizet s'era preoccupato troppo del pittoresco e del color locale. Bisognava rifare !! libretto, espellerne le volga-rùtà, togliere il carattere di realismo, mutare Carmen da /lift! d« iòle in una bohémieime capricciosa, ecc. Secondo altri, Bizet « si mostrava il più mortale ueniiico delVopèra continue, profondo spregiatore dei musicisti che avevano elevato !'opéra comitive al più allo «.plcndore .. Kd un altro, sfederati tutti gì- argomenti contri.'" i! wagnerismo, conclude- si veti ricoverali nella sede dcll'Orfanotrollolabba.stimza lontani e. circondali da nu| che è puro la sede della sezione della 1 arcobaleno due altri soli in modo ehe:\a sulla lln.i-li-Marié: Quelle cerile, Maternità ed infanzia. jsi aveva l'illusione perfeila di tre eoli.|r»ufs quel scandali ! Più accorto ;l Re ir* 54 ft*« un fi vedo sempre con ecar pina nuove. Devi averne magazzino in casa. ' Sembrano nuove, ma è l'effetto della durata e della lucentezza dovuta al Brilli che la mia cameriera ha adottato.,. La perla dei tyicidi La sola crema che non rovina le vostre scarpe. 4 Inondazioni minacciate dal disgelo in Austria