L'inferno degli esploratori di Arnaldo Cipolla

L'inferno degli esploratori Attraverso il Continente Nero L'inferno degli esploratori Pa bordo dcll'iiAniiao», sul Nilo BianooGennaio 1929. 4 Gennaio. — Non voglio esagerare, ìiè perdere il buon umore, ma a ricordare Quello che ivi hanno raccontato ì bianchi di Maialini [l'ultima stazione che abbiamo toccato) sulle delizie dello, traversata del « Sudd », che dura più. di tre giorni, c'è da stare poco allegri davvero. L'unica è trascurare il parere degli altri e parlare per esperienza personale. Anzitutto bisogna che spieghi che 'cosa è questo famigerato • Sudd », 'spavento, tranello, inferno di lutti gli antichi esploratori che l'hanno attraversata. Ho fatto una carlina, cosi la spiegazione sarà più. corta. Il Nilo Bianco, dopo aver ricevuto le acque del Sobat, cambia la direzione generale del suo corso per un centinaio di miglia sino al Lago No, dove concorre il Bahr ci Ghazal. Dal Lago No sino ad una cinquantina di chilometri a monte di Dor, il Nilo Bianco attraversa il Sudd, lungo 500 e più chilometri, largo al massimo altrettanto. Il Sudd è una sterminala palude, coperta da una prodiulosa fioritura di papiri alti tre o quattro metri, i quali papiri lo trasformano agli occhi dell'aviatore che lo sovrasta in volo, un verdissimo e pianissimo campo solcato da una venatura di canali, uno dei Quali è il Nilo Bianco. L'aviatore, tuttavia, preghi il suo Dìo di non essere 'obbligato a posarsi sul Sudd, poiché se le canne dei papiri sostengono gli uccelli, di cui questo mare verde è 'allietato, il suo apparecchio sprofonderebbe nell'acqua e i papiri vi si chiùfarebbero sopra. Ho detto mare verde ed il Sudd è 'effettivamente un mare, o, meglio, un 'grande lago interno coperto d'erbe che precede quelli effettivi ormai non di'stantissimi. l'Alberto, il Rodolfo, il "Vittoria Nlanza, ecc. In cotesto mare il Nilo Bianco fa l'effetto di una corrente che è riuscita bene o male ad 'aprirsi la strada, a scavarsi un canate che non fi mai più. largo di un centi ruiio di metri e spesso meno. Questo canale nei passato si. chiudeva, si ostruiva, ed era il groviglio del. papiri morti che creava ali sbarramenti. Le navi quindi procedevano con difficoltà in una sorta di elemento semi-solido 'sovente trovavano la strada assolutamente bloccata, specie durante ìa stallone delle acque alte che strappando 'in quantità il papiro formava delle vere isole galleggianti Il Governo sudanese ha costruito allora delle navi speciali potentissime W. macchine, che fi vederle ferme nelle stazioni sembrano veri transatlantici niliacl. Con esse è sempre possibile 'aprire la strada quando è necessario e con quelle navi, da 28 anni oramai il canale principale del Nilo Fianco è ienuto libero, come avviene nel Canale di Suez, con le mastodontiche 'draghe. Tutto questo non esisteva ai tempi di Emln Pascià, di Baker, ili Miant, di Bomolo Gessi, ed il Sudd allora, rappresentava il territorio più 'arduo da superarsi, poiché oltre agli ostacoli cui accenno v'era una facilità grandissima a smarrirsi net canali chi il Nilo Bianco fa attraverso il Sudd spesso piti, larghi del canale principale 'e più profondi e che si sdoppiano e si triplicano, facendo dello sterminalo acquitrino il labirinto naturale più inestricabile del mondo. Anche questo pericolo oggi è evitato, grazie all'abbondanza del piloti ed al segnali posti nei punti dove si potrebbe sbagliare strada t riL'automobilelì Sudd insomma è 'domato. Hcsla intatta la sua ineffabile, monotonia e l'effetto deprimente che produce sullo spirito del viaggiatore. Papiri a destra papiri a sinistra,'papiri sino al limile dell'orizzonte. L'elegante pianta, che 'cosi nobilmente servì gli uomini sino all'invenzione della carta con il fusto flessibile ed ti ricco ciuffo dei suol filamenti in alto, qui diventa ossessionante. Vi ricordate con che interesse am miraste il campione di fioritura papi rica esistente nel piccolo Anapo siru'cusano e vi stupite che la natura possa avere generato nel cuore dell'Africa questo oceano di materia cartacea che gli uomini non hanno ancora utilizzato. Cioè, un tedesco, prima della guerra, tentò di trasportare a Kharlum battelli carichi di papiri per farne 'carta e combustibile, ma l'impresa talli a causa del costo dei trasporti Troppo lontano il mare del papiri! Cvolevano oli schiavi del faraoni che si potevano non pagare per rendere utile 1'lnizXatlva. il Sudd è naturalmente disabitatoperchè inabitabile. Però, dove la terra solida spinge verso il Canale del Nilo 'Bianco una penisola, l'uomo, l'Indigeno vi si è stabilito. E' così che a .)G ore 'di navigazione (l'Anime fa circa 7 chi lometrl all'ora nella salita) c'è II pie colo posto di Adok, dove concorrono gli indigeni Nuer, fra t più selvaggi del Sudan (sono ancora in parte In sottomessi, uccisero l'anno scorso capitano Fergusson, fondatore del po sto di. Adok) e S6 ore più a monteShambè, che è una vera stazione don de si diparte la strada per automobil 'che conduce a Watt, Capitale della Provincia di Bahr ri. Ghazal, il paese del Niam Nlarn. Dove l'acquitrino e la palude non l'hanno Impedito, la strada automobilistica è diventata sovrana nell'Africa Centrale. Infatti il Suddimpervio per se stesso, è tutto circonda io di strade. Basterà guardare lo schiz so che ho tracciato per vedere quante strade per automobili s'Irradiano da limiti del Sudd, cine corrSno nel Su dan meridionale. Nel Sudan del nord le strade non si contano ormai più. 'A Tonga. vicino al I.aijo No, sede dun'altra delle nostre Missioni cottoli che, sbocca una strada die al traversi tutta la magnifica regione di \uba provenendo dalla Capitale del fiordo fan, El Obcld. In. cinque giorni di aiti c anche meno, si raggiunge il Nilo Tonga da El Obchl, dove, come dissi arriva la. ferrovia. Al margini orien fall del Sudd corre un'altra lunghiss ma pista che è percorribile dagli unti almeno durante la stagione secca. E quella che passa per Kongor proi nendo da una stazione vicina allo sbocco del Barh el Zeraf nel Nilo. Da Mongalla poi si arriva diretta mente a Sorotl, sulla ferrovia dal LagVittoria Nianza al Kenla. Più al sud,da Rejaf, dove la navigazione sul Nilsi arresta a cagione delle cateratteorigina anzitutto la strada per Nimuledove si riprende il Nilo sino al Lag'Alberto e .poi quella che, varcando iconfine fra il Sudan ed il Congo belgaconduce alle stazioni di questa colonisul fiume Velie. (Niangara, ecc.). Fitalmente pure da B*M H sa la ama ulle alle montagne fra Uganda e Sudan a risanare il corpo dalle pene e dai malanni della bassuru. insomma l'automobile trionfa dove dieci anni or sono sembrava impostile concepire la costruzione di strade. E devo aggiungere che le macchine italiane concorrono numerose al movimento automobilistico da questa parte dell'Africa. Sul rimorchio anteriore deU'Anuac torreggiano molti cassoni contenenti vetture italiane destinale a Bela! e all'Uganda le cui ertile esteriori, a grandi lettere nere, mi fanno, delibo dirlo, una. carissima compagnia fra i papiri poiché mi ricordano la mia lontanissima Torino Il pìccolo «chiavo nubano4 gennaio notte. — t'Anuac ha fretta. Non si ferma neppure a Tonga. Saluto quindi i lumini della Missione ricordo quella vasta regione del Sudan, il Nuba, di cui Tonga è lo sbocco meridionale. il Nuba è il paese piti, romantico del Sudan. Spopolalo dal commercio degli schiavi, non è più riuscito a riconquistare l'antica floridezza anteriore al 1879-80, quando la sua popolazione sorpassava il mezzo mi lione di abitanti (oggi i mtbani non raggiungono i 100 mila). E' un Paese di colline coltivale dalle falde alla sommità senza perdita di un metro quadrato di terreno. E' coperto di ve gelazione, benché non abbia fiumi che "attraversano. L'acqua d'irrigazione deriva tutta dal pozzi- 1 nubani hanno loro villaggi sulla vetta delle colline, abitudine rimasta loro dai tempi che eran l'oggetto delle razzie dei fìaggara, loro feroci e guerrieri vicini La capitale del Nuba è a Talodl. al centro della regione, e a Delen, più. al nord, esiste una nostra Missione ri fatta sulle rovine di quella fondata da. mons. Comboni e distrutta dal madhtsii. Anzi Comboni proclama i nubani i piti miti fra 1 popoli sudanesi e rac conta delle gustosissime storie sulla loro disposizione al cristianesimo, la nlù commovente delle quali è quella di un povero ragazzetto nubano srhia vo del' famoso negriero Elias che ne teneva mille al suo servìzio e che aveva 43 figliuoli e figliole a ciascuno dei quali poteva dure in dote 300 mila, franchi oro. Lo schiavetto, che ignorava totalmente che cosa fosse crlstla nesimo, compare un giorno alla pre senza di monsignore. Era fuggilo dal suo padrone che lo maltrattava. — Chi ti manda? — gli domanda n missionario. — iddio i — risponde il ragazzo. La risposta impressionò talmente ilComboni, che riusci ad ottenere il fanciullo dall'Elias. Lo schiavetto battezzato con il nome di Daniele So rur, divenne poi allievo del Collegio Urbano di Propaganda c missionario a sua volta fra i più ardenti 5 gennaio. — Lago No. Curioso nome. No. Ci arriviamo che appena albeggia. L'arresto delle rumorose mac chine deU'Amiac mi desia, e siccome dorm/ì al solito protetto dalla rete metallica della « barge », non ho che uscire di sotto le tre coperte del letto da campo (tre coperte, nel centro del l'Africa, poiché di noltc fa freddo di giorno si scoppia) e contemplar' la confluenza del Barh ci (Jhazal con il Nilo Bianco che forma questo la ghetto No, il punto più meridionale d'Africa che abbiano toccalo i. Romani. Sicuro, al di là non ci seppero, o meglio, non riuscirono a spingersiI papiri ostruivan la strada. Tornarono, raccontando che dal No incominciava Il dominio degli acquitrini senza fine, donde originava il Nilo. Erano arrivati a più di -2G00 miglia dalla foce del gran fiume nel Mediterraneo, potevano essere soddisfattiVien fatto di pensare che il laghetto si chiama appunto No perchè non era il caso di spingersi più sopra. Invece! Invece, passali 1600 anni, questa divenne la vera palestra dell'audacia degli esploratori, derisi a limitare il dedalo del papiri alle sue vere dimensioni e a trovare al di là delle paludi la terra solida. Pensate che quando Romolo Gessi s'impigliò nel Sudd. i coccodrilli che rimanevano sotto la carena della suu nave morivano asfissiati perchè durante il tragitto non riuscivano a trovare spazio libero per uscir fuori a respirare. Navigando con gli ippopotamil vero Sudd incomincia dunque alago \u, dove l'unico segno di vita è rappresentato da un deposito galleggiante di nafta, di cui ci riforniamoI-'lnilo il rifornimento si riparte eiper lutto il giorno papiri-, navigazione fra due muraglie verdissime, che non sanno offrirci the flabelli di papiriPerò la inonoloulu lui una certa attrazione, poiché frammisto ai papiri sintran vedono fioriture multicoloricampanule soprattutto, gialle e rosae si constata un'intensa vita animaleInfatti il. Sudil è il. paradiso degli ippopotami dei caimani e degli uccelli, li bastimento nel suo procedure non spaventa nessuna .specie, i branchi d'ippopotami che precedono nuotando il piroscafo, mostrando la lesta fuori dell'acqua, si lasciano gentilmente sorpassare e deviano soltanto per lo spazio sufficiente a darci strada. Dove il Nilo Bianco non è più largo di cinquanta metri -.. cedo-no i mostri rasentare il bordo, e quaìti quasi vita. li voglia, quando spa lancan le fauci, di gettarvi un pezzo di pane. Ma c'è sempre l'uomo senza imre chi: preferisce mandare agli ippopotami una palla di fucile, nel. guai asti l'inutilità' dell'atti) ~: costante;poiché l'ippopotamo vive magnificamente anche con parecchi proiettili nella schiena. Soltanto, per protesta, scompare Pure per protesta, al colpo, i levano miriadi di uccelli ili. tutti i colori, di ogni dimensione, di ogni bellezza come di ogni bruttezza. Si levano dai nidi posali nel groviglio dei papiri o sospesi mollemente alle canne come culle, che. il vento fa dondolare all'infinito. I? la ninna nanna della natura nel mare verde.La giornata passa cosi e la nostra più grande sorpresa sarebbe di vedere improvvisamente che i papiri cessano, che una terra qualunque appare e che questo mondo anfibio ondeggiante al vento ha una fine, le prime ore della notte sono delliose, piene di pensieri di gratitudine per le egregie persone che nel 1900 si decisero a far aprire definitivamente il Sudd, come avessero aperto ununnel nelle montagne e piene pure di frescura. Il Sudd poi ha compiuto uri prodigio mostrandosi coperto da un'inverosimile c palpitante illuminazione di lucciole grosse come. lantèrne. Che ' effetto! La vita digli insetti nel mare verde e talmente intensa, che neppure le reti metalliche sono sufficienti ad impedire che i pia piccoli passino attraverso le maglie, s'infiiltrino come una pasta nera sotto ai globi che coprono le lampade, oscurandole, entrino in gola con la respirazione. Ma lo spettacolo delle lucciole compensa delia molestia infintaci dal resto della bassa fauna. Sembra di liavigare in un'atmosfera pregna di faville, una pioggia di fuoco senza calore. In lotta contro un'isola galleggiante Improvvisamente buio pesto. Abbiamo dato il naso in un'enorme isola galleggiante, in una paplrica isola alla deriva. Non c'è che affrontarla a forza di ruota posteriore sfondandola, ricacciandola verso una riva, strisciandovi contro. Lo strisciamento dura pa recchio. SI ha l'impressione di proce- dorè in una foresta vergine portati da un mostro che la squarci e si trascini dietro il groviglio delle liane strappale. Si odono schianti, fischi, stridori, è l'orgia delle canne coniro le pareli desta « barge », coniro i fianchi della nave. I rimorchi della prora fanno da sperone, la velocità è appena diminuita, le ruote vestile di papiri come le sirene d'alghe, girano sempre imperterrite; non sarà mai, che 550 cavalli di forza ci arrestino nel Sudd. Ma la musica dura per un. pezzo, un'ora forse, poiché avevamo finito per trascinarci via la povera isola dilaniala come i > trofeo. Ci liurrlamo finalmente c rientriamo nell'atmosfera palpito-sfavillante delle lucciole, musicata dal canto (frinito, squiltio, fischio, gracidìo) di quegli altri miliardi di esseri che intendono non venir dimenticali, le rane con la moltitudine degli altri chiassosi batracl della palude equatoriale. Nè vi dico niente dei pipistrelli grossi come pollastri (saran vampiri certamente) che battono frequentemente coniro la rete metallica. Ma il fracasso della lotta contro l'isola galleggiante ha destato tutti e il gruppetto dei tre missionari protestanti: il giovane pastore e le sue donne c tipo esercito della salvezza » che riposavano nel compartimento accantp.al.mio sjuU.a.*barae*., prolatto pure dalla rete, scelgono proprio quest'ora per intonare uno dei loro inni religiosi. Scnonchè stavolta il canto è accompagnalo da una fisarmonica suonata dal pastore. TO', non sapevo che la fisarmonica poligonale, clic, come tutti sanno, è lo strumento fondamentale del tango argentino, servisse nell'Africa Centrale come armonium da campo. Infatti il suo suono somiglia molto u quello dell'armonium. 6 gennaio. - Superfluo dire che mi desto dinanzi allo stesso panorama di nvqcdvHvpagcrssaaieri, che rivedo gli stessi uccelli, Icìsmcdnsime farfalle e che questa notte ssono fatalmente destinato a navigare frammezzo al mare di lucciole della notte scorsa. Abbiamo sulla riva destra un fiume che scorre quasi parallelamente al Nilo Bianco,- il Bahr ci Zeraf (Fiume delle Giraffe) che non è che una branca del Nilo. Durante le acque alle t piroscafi percorrono quello invece del canale che stiamo percorrendo noi. Nel pomeriggio passiamo di- smscfsgè nanzi ad. Adok, d piccolo posto di cui vi ho parlalo. Esso sorge su 50 metri quadrali di terra asciutta. I due meticci che l'ahttamo~naii jparlan .che di -fiere, delle grandi paludi africane, non vivono clic in loro gradita compagnia' Hanno però il vantaggio di frequenti visite dei Nucr, di. quelli pacificali, che per una sonile striscia di terreno asciutto mandano od Adok le loro ragazze in costume d'Eva con le cette cariche di cotone che i meticci comperano per conto del Governo. Tutta questa bisogna avviene su di un vecchio scafo di piroscafo che serve da casa al meticci perchè a terra lo spazio asciutto per costruire la casa non c'era. sullo scafo sventola la bandiera ingU se, quella azzurra. Le Nuer sono_ più spontanee delle Shllluk. Ridevano come pazze a vedere l'Anuac e le missionarie protestanti e s'aggiustavano con civetteria il. sottanino di fibra che forma tutto il loro vestito prima di lasciarsi cogliere dall'obbiettivo. Fotografia gratis, segno che la razza Nuer è ancora abbastanza incontaminata. Arnaldo Cipolla.