BOMBAY

BOMBAY BOMBAY Tragico bilancio di sei giorni: 123 morti e 579 feriti Londra, 11, notte. La giornata di oggi a Bombay semra essere trascorsa senza nuovo spargimento di sangue; ma si nvirono scare illusioni sul prolungarsi di onesta regua, l corrispondenti da Bombay inominciano a dar segni di gualche nervosismo e a farsi eco di correnti di malcontento che accennano a farsi trada tra le diverse Comunità e sette eligiose formanti la popolazione di uel densissimo centro indiano. Ma il atto stesso che questi corrispondenti nglesi incominciano a raccogliere le ritiche rivolle dalla popolazione alle utorità, farebbe credere che il pericoo sia in realtà passato e che la situaione accenni ad avviarsi verso la normalità- Certo la carneficina è stala rande. Un comunicato ut fidale diramato oggi a Bombay, dice che da quando scoppiò la rivolta, cioè dal i ebbraio a ieri notte, 123 persone sono tale uccise e 579 sono state ricoverae gravemente ferite negli ospedali citadini. Continuano gli assassini! individuali La British United Press constatando ome una « sembianza di ordine » si ia ristabilita nel corso della giornata, aggiungeva che « continuano gli assasina individuali che le autorità riescono a mala pena ad impedire ». Sei cadaveri sono stati raccolti nel corso della giornata e depositali, in attesa di identificazione, in una camera moruaria. La maggior parte delle vittime embra essere indù e questa sproporzione fra il numero delle vittime indù e quello delle vittime musulmane conribuisce a mantenere vivo uno slato di esasperazione irto di minacce in alcuni popolosissimi quartieri della cità. Disgraziatamente la situazione è cosi complessa, che si dimostrerebbe roppo ottimismo, a giudizio dei corrispondenti sul posto, te si credesse che il periodo del terrore sia scomparso, iodio fra inda e pathani è di vecchia data e rimaneva fin qui sopito. Molti pathani abitano a Bombay e in altri centri dell'India ove eserciano mestieri più o meno rispettabili. Appartengono a tribù nomadi del confini settentrionali dell'India, ma scendono ogni tanto alla spicciolata verso i grandi centri cittadini in cerca di lavoro, Data la loro fortissima costiuzione e la loro imponente muscolaura, sono per lo più assunti in quaità di guardiani da ditte industriali, da banche, da uffici e anche da case private. Nè indù, nt mussulmani osano misurarsi in lotta aperta con questi colossi armati di formidabili randelli.. Essi costituiscono una specie di classe a sè stante, per la quale gli indù manifestano una ostilità che solo la paura delle batoste tiene a freno. La ostilità è dovuta non tanto a differen za di religione, poiché i pathani sono di origine musulmana, quanto al fatto che essi praticano, a fianco del loro mestiere ufficiale, quello segreto della usura. Prestano soldi a condizioni tali, da far arrossire il più avido usuraio della vecchia Europa, e ali indù pagano, ma inghiottono fiele. Le cose sarebbero rimaste rcnttnvte entro i limiti di un odio più o meno palese, se i recenti conflitti fra padroni e operai non avessero contribuito a scatenare gli odt{ mal repressi. In seguito ad uno sciopero, nel quale lo zampino comunista è risultato più che evidente, i proprietari decisero di arruolare un certo numero di pathani noti come ottimi e disciplinati lavoratori. Gli indù assistettero al loro arrivo, grazie non tanto al coraggio indi viduale, quanto al coraggio infuso ad una collettività che si sentiva avvantaggiata da una enorme superiorità numerica. Vennero i primi scontri e le vittime naturalmente furono fra i pathani. Conflitto religioso Ma questi ultimi, vista la situazione divenire alquanto pericolósa, si rivolsero per aiuto ai mussulmani di Bombay. Per quanto non esistessero nem meno fra questi e i pathani dei legami, l'appello alla comunanza di religione sorti effetto immediato. Ji conflitto, economico all'inizio, si trasformava in conflitto religioso. Sembra incontestabile, in base a quanto hanno telegrafato i corrispondenti inglesi in questi ultimi giorni, che le autorità erano sicure di poter mantenere l'ordine fin tanto che il con flltto rimaneva circoscritto tra indù c pathani. Afa non si attendevano affatto un rapido estendersi di esso, grazie all'ap poggio offerto alla minoranza patfiana dai mussulmani della città. In un baleno la lotta sorla fra scioperanti e crumiri si trasformava in una feroce guerriglia religiosa fra i quartieri più popolosi delta città. Vennero raccolte truppe da lutti i centri vicini, ma esse risultarono insufficienti a mantenere l'ordine. Non vi è dubbio peraltro che gravi errori siano stati commessi, dovuti in massima parte ad un incompleto apprezzamento della gravila della situazione. Un telegramma Reuter in data di ieri riferiva che un Comitato di cittadini, formatosi per diffondere tra i combattenti parole di pace, ha diramato un comunicato nel quale accusa le autorità di non avere voluto adottare misure precauzionali consigliate dal Comitato slesso. Le autorità avrebbero dovuto, a quanto afferma il comunicato, procedere al rapido disarmo di tutte le persone coinvolte nel conflitto, procedere alla chiusura degli spacci di bevande alcooliche, effettuare una vasta retata di tutti gli elementi appartenenti alla malavita locale. Gli arresti compiuti nelle ultime 24 ore, secondo lo stesso corrispondente, sono tanti che le autorità non sanno più dove mettere i delinquenti colti in fallo Le carceri sono arcipiene e durante la giornata di oggi sono stati istituiti campi di concentramento dove, per cominciare, sono stati trasportati 200 arrestati. M. P. Snaacvmdlizs.LCtlczsrnrcChsp

Luoghi citati: Bombay, Europa, India, Londra