L'Italia e la Chiesa si sono riconciliate

L'Italia e la Chiesa si sono riconciliate TLS evento che lia commosso il mondo L'Italia e la Chiesa si sono riconciliate Mussolini e Gasparri hanno firmato il grande atto di pace - Una solenne allocuzione del Pontefice Fatali storica ! Il ciclo rivoluzionario del Risorgimento si è chiuso. La rivoluzione nazionale per la ldbertà e l'unità di Italia, che nel corso degli ultimi cinquant'anni d'esperienza liberale era venuta sempre più adattandosi, di fronte agli eventi della nostra storia, ai modi e agli atteggiamenti di una inevitabile degenerazione politica, ha finalmente ritrovato, nel trattato che risolve ed elimina la « questione romana », le ragioni fondamentali della propria necessità storica. Nella vita dei popoli tutto si sconta: ed è rarissimo il caso di una rivoluzione che possa risalire a ritroso il fiume delle vicende nazionali, per porre rimedio agli errori delle generazioni sfortunate o Incapaci. Le ultime parole di Cavour morente erano sembrate per troppo tempo, alile generazioni della libertà e dell'unità, la sentenza conclusiva di tutto il Risorgimento. Più oltre non sembrava possibile, a torto, vera libertà e vera unità: quella eentenza non era la sola eredità che impegnasse, nel nome di Cavour, le nuove generazioni, ma è stata la sola eredità di cui le nuove generazioni non abbiano per lungo tempo sentito il peso, e di cui non si siano mostrate degne. La rivoluzione nazionale del Risorgimento non si concepiva oltrepassante i termini fissi di una rivoluzione liberale, che tacciava di antirisorglmento qualunque tentativo inteso a dare ai problemi della libertà e dell'unità d'Italia quella soluzione, di cui il genio previdente di Cavour aveva lasciato il grave compito a una generazione troppo inferiore alla misura degli eventi. L* importanza dell' avvenimento eompiut'tsi ieri è tale, che non solo epalanca 1 orizzonte della storia italiana avvenire, ma illumina di una nuova luce gli uomini e i fatti del Risorgimento, oltre la zona d'ombra dei nostri ultimi cinquant'anni d'esperienza unitaria. Le parole di Cavour morente ritrovano il senso della loro fatalità storica. La rivoluzione nazionale, che da Mussolini prende nome e sostanza, si rivela, anche ai più ostinati; come una continuazione del ciclo rivoluzionario del Risorgimento. Continuare e concludere la mirabile opera di Cavour pareva, ai più ingenui e ai più maliziosi, pretesa assurda e antistorica: e ben pochi, fra coloro che si rifaceVano spesso, con intenzione polemica, agli uomini e alle vicende del Risorgimento, si sarebbero fino a ieri lasciati persuadere a credere, che soltanto la ferma saggezza di Mussolini avrebbe potuto far le vendette di Cavour sulla presuntuosa pigrizia delle generazioni sfortunate o incapaci. L'Italia di Vittorio Emanuele III e di Mussolini entra cosi nel clima storico sognato in ogni tempo : un'Italia pacificata e cosciente della sua missione di concordia civile in una Europa inquieta e settaria. Ritrovare le strade della propria fatalità, il senso della propria saggezza storica, la misura del proprio avvenire, sembrava fino a ieri compito di troppo superiore alla prudenza di una generazione, che lunghi anni di guerra e d'incerta pace avevano asservito all'immaginaziono, al tumulto delle speranze e dei ricordi, al desiderio sfrenato di novità e di avventure. Mussolini ha restituito il senso della propria missione storica a quest'Italia febbrile, che soltanto nella sicura coscienza della forza e della saggezza del suo Capo sente consistere ormai le ragioni ideali del suo passato e la certezza del proprio avvenire. Il ciclo rivoluzionario del Risorgimento si è chiuso. La grande opera è compiuta. Nè malizia d'uomini, nè pazzia di popoli, nè contrasto d'interessi e di preoccupazioni settarie, hanno potuto fermare il corso felice degli eventi. La saggezza di quella fatalità storica, che mostra per chiari segni la continuità della sua prenanza cosi nei piccoli come nei granfi fatti della nostra vita nazionale, ha consentito che dalle oscure profondità della razza un Capo sorgesse a dar concreta natura alle ragioni Ideali della nostra nuova storia. Il tumulto di un secolo di sacrifìci, di lotte, di delusioni e di amare speranze è ormai pacificato nell'opera (compiuta. Il clima sereno di questa Italia, jflnalmente certa della giustizia del suo passato e del suo avvenire, fiera della sua verità di nazione, è il clima antico della sua civiltà, propizio ai mirabili eventi del suo genio e Ideila sua missione fra 1 popoli. tSMn«ddpesgnddcssffcddvgdrilcvviqbmlhlvdppiltcdpsssigcplzssglitencmadmgmNltretmfQnIceptcstcclsangs

Luoghi citati: Europa, Italia