Congedo

Congedo Congedo Lascio la direzione politica della 'Stampa, che assunsi nel novembre 1926. Al vecchio giornale io dovevo so etibuirne uno nuovo nello spirito politico; dovevo — in un vasto ara niente di lettori, avvezzi da lungo tempo a sentire altro linguaggio ed n, seguire un indirizzo politico assolutamente opposto a quello che io iniziavo — svolgerò un'opera di persuasione e insieme di educazione a.lla nuova coscienza nazionale. Questo compito ho adempiuto. Il pubblico dei lettori, preparato a comprendere la Rivoluzione Fascista, ad intendere cioè i problemi della vita_italiana, non più coi consunti criteri della lotta di classe e degli artifici dei partiti, bensì sotto la guida dei principia preminenti del 'dovere verso gli interessi collettivi unitari del Paese, ha dimostrato, con l'aumento del suo numero e con la persistente fiducia nel giornale, tohe la nuova opera della Stampa jion è stata vana. Nel prender congedo, io lo ringrazio. Al miei collaboratori, che in Italia jfed all'Estero, con disciplina, con jprobità, con alta coscienza hanno dato valore alle mie direttive, invio il mio saluto, che vuole essere Pejgpressione di profonda gratitudine. ANDREA TORRE. Il Consiglio 'd'Amministrazione 'della Società Anonima editrice La Stampa, nel mentre prende commiato dal Senatore Torre, è lieto di annunziare ai lettori de La Stampa 'che la direzione del giornale verrà, 'da domati^, assunta dal signor Curzio Suckert Malaparte, al quale porge il suo benvenuto con cordiale fiducia.

Persone citate: Congedo, Curzio Suckert Malaparte

Luoghi citati: Italia