L'arrivo delle delegazioni a Parigi

L'arrivo delle delegazioni a Parigi L'arrivo delle delegazioni a Parigi L'americano Young sarà il presidente Parigi, 8 notte. La delegazione americana alla conerenza degli esperti, sbarcata stamatna a Le Havre, è giunta nel pomeiggio a Parigi. Numerose pedonatiti rancesi e americane erano convenute lla stazione di San Lazzaro per saluale gli esperti Owen Young e Pieromt Morgan che rappresenteranno ufcialmente gli Stati Uniti alla confeenza peritale. L'esperto francese Parmentier, diretore del movimento del fondi al Minitero delle Finanze e il signor Leger, appresentante il ministro Briand, auurarono il benvenuto agli ospiti che ono accompagnati da una quindicina di segretari. Il signor Owen Young, he venne in Francia quattro anni fa n compagnia del generale Dawes, spresse tutta 'n sua soddisfazione di ritrovarsi in Francia ove spera di ontinuare l'opera cui fu associato fin dal primo momento. 1 due esperti ono scesi in un grande albergo ove uno dei loro collaboratori ha dichiaato che il signor Owen Young non potrà fare alcuna di chi orazione, prima di aver preso contatto con gli altri sperti, ciò che avverrà domani matina durante la colazione offerta dal'amministratore della Ranca di Francia, signor Morenti. 11 collaboratore di Owen Young aggiunse poi che i discorsi attribuiti a questo esperto sono nsussistenti, all'infuori di una sola dichiarazione e cioè che la questione delle riparazioni deve essere trattata sul piano degli affari. E' del resto quelo che Young aveva già dichiarato al momento in cui 6l riunì il comitato Dawes. A Parigi sono pure giunti 1 delegati edeschi e giapponesi ricevuti anch'essi da personalità ufficiali. Ecco ora la composizione delle varie delegazioni. La delegazione Italiana La delegazione italiana ha allo sua testa Pirelli, che fu già membro del comitato Dawes e delegato italiano alla conferenza per il regolamento del piano Dawes a Londra nel 1024; l'on. Suvich, ex-Sottos°grelario di Stato alle Finanze, membro del comitato finanziarlo della Società • delle Nazioni; membri supplenti sono Giuseppe Bianchini, presidente della Confederazione bancaria italiana, e Bruno Dolcetta. I due membri della delegazione francese sono, com'è noto, il Governatore della Banca di Francia, Moreau, e ti signor Parmentier, ex-direttore del movimento generale dei fondi ed ex-membro del comitato (lei trasferimenti; sono membri supplenti il signor Morey, exdirettore del movimento generale dei fondi, primo vice-governatore della Banca di Francia, ed Allix, professore alla facoltà d' diritto, ex-membro del comitato del periti de! plano Dawes. Della delegazione tedesca fanno parte i due periti, Schacht, presidente della Tleìehsbank. e l'industriale Vnegler, presidente del consorzio dell'acciaio. 1 due • membri supplenti sono il banchiere Melchior, nresiden'e dell'associozinne dei banchieri tedeschi e Lodovico Ivastl, che nel 1021 fu uno del periti della delegazione tedesca a quello conferenza di Londra otte mise a punto il regolamento di amministrazione del piano Dowes. Gli esperti americani sono, come è «tato detto. Owen Young. presidente della Compaimia generale elettrica ex-membro del comitato Dawes. in seno al quale egli esplicò una porte preponderante. Onesta porte fu cosi im portante ch° Young stiro sollecitato domoni olla unanimità ad assumere In presidenza. del rnmitoto dei periti, compito ol quale non polrè sottrarsi perchè, non essendo rappresentante ufficiale del proprio Paese, sembra apnnnto l'arbitro designato del negoziati che saranno in certi momenti spinosi L'altro esperto è John Plerpont Morirai!, capo dello Ca^n Morcron che forse f- Il piò importante stabilimento bancario desìi Siati Uniti e del mondo intero. Fssr» ha pure (rollato quasi tutto le grondi operazioni finanziarle del Governo francese agi! Sìotl Uniti p gift n"l tf" il signor Morgan era stato chiamato a quella ritintone di banchieri che avevo avuto per oggetto di «tudlnre un eventuale regolamento delle riparazioni. Membri supplenti sono Tommaso Lnmont, socio dello Ga=a Morgan, che In pascolo fu « reporter » del New York Tribune e proprletorlo della Kew York Eveiiino Post prima di diventare il grande banchiere che oggi egli è; Tommaso Porkins, avvocato di Boston, ex-assistente alla Commissione delle ripartizioni: il signor Ooyeden, <■■ ttnditio americano, delegato presso la Commissione delle riparazioni, prede¬ cces«wmmSppRgntfCKRCIEabarc è e n , i i i e o l ft o i o e w w e ; , e a e¬ cessore di Logan, ex-presidente americano del Tribunale dell'Ala, posto che egli aveva permutato col signor Cook. Gli inglesi La delegazione inglese si compone di sir Josiah Stamp, presidente della « London Midland and Scottish Railway Company » ; amministratore di molte altre società, ex-membro del Comitato Dawes. L'influenza di sir Josiah Stamp, che è un noto economista, fu pure grandissima nell'elaborazione de! piano Dawes. A suo lato siederà lord Revelstoke, direttore della Banca d'Inghilterra, che. in qualità di funzionario della Tesoreria, fu parecchie volte delegato in Francia alla conferenza finanziaria. Membri supplenti sono sir Charles Addis, presidente della «HongKong e Sciangal Bank » e sir Basii Rlockett, ex-membro finanziario del Consiglio esecutivo del Governo delle Indie britanniche. La delegazione belga si compone di Emilio Francqui, Ministro di Stato, autore della stabilizzazione del franco belga, e di Camillo Gutt, ex-delegato aggiunto alla Commissione delle riparazioni che fu esperto belga in tutte le conferenze delle.. riparazioni. Membri supplenti : il banchiere Fabry, vice-governatore della Banca Nazionale del Belgio, ed Andrea Terlinden, ex-capo di gabinetto del ministro Theunis. Infine la delegazione giapponese ha alla sua testa Kengo Mori, che fu delegalo finanziario del Giappone alla con ferenza della pace, indi rappresentante del Giappone al servizio marittimo del la Commissione delle riparazioni a Londra e membro del Consiglio supre mo. Senatore a vita nel suo Paese, Kengo Mori è uno specialista di tutte le questioni finanziarie giapponesi 1tF Europa. Egli è assistente del banchiere Aoki, vice-governatore della Banca Na. zlonale del Giappone. I membri sup pienti della delegazione giapponese non sono ancora conosciuti. pnUn discorso polemico del ministro tedesco Curtius Berlino, 8, sera. Il ministro Curtius, intervenuto un ricevimento della associazione tra i rappresentanti dei giornali tedeschi che si pubblicano fuori di Berlino, ha pronunciato un discorso nel quale ha piegato anzitutto i rappresentanti di questi giornali di contribuire alla soluzione delle questioni interne tra il Reich e gli Stati particolari tedeschi e a creare una specie di unione sacra, almeno durante il periodo di tempo in cui il Reich attraversa una fase pericolosa del problema delle riparazioni. L'oratore ha soggiunto: « In quest'ora gli esperti tedeschi partono per la Conferenza delle riparazioni a Parigi. Essi non sono i rappresentanti di uno Stato debitore, ma lavorano su di un piede di uguaglianza con l'autorità internazionale, nel Comitato degli Esperti, ni quale è stato affidato il problema delle riparazioni. Fino a che gli esperti non abbiano preso visione delle proposte per un regolamento completo e definitivo del problema delle riparazioni, la politica delle riparazioni dovrà tacere. Non è ctie dopo la loro presentazione, che i Governi dovranno prendere posizione con tutta liberiti. Gli esperti che si riuniscono ora a Parigi dovranno esaminare se la supposizione degli esperti del Comitato Dawes nel 1024 — e cioè che al principio del quinto anno dello prestazioni l'economia tedesca avrehbe di nuovo raggiunto il suo stato normale — si è realizzata, poiché è su questa base che si fisseranno le annualità. In molti rami economici non stira difficile accorgersi che il risanamento non ha potuto realizzarsi nel periodo di tempo previsto, e ciò si riferisco soprattutto all'agricoltura tedesca, ìa cui grande importanza per tutta la vita economica germanica è rilevata dal rapporto Dawes e la cui difficile situazione è riconosciuta nell'ultimo rapporto dell'Agente generale per lo riparazioni. Questo esame sarà meno facile su parecchi altri terreni. Quantunque l'importanza delle cifre stabilito dalla statistica sia grande, è noudimento importante rendersi conto del tatto che la cifra non è tutto, la stotistiea deve essere accompagnata dallo testimonianza oculare diretta perchè il quadro sia completo. « E' dimostrato per esempio dall'aumento dei credit,! in Germania, dalla fine dell'intuizione. Chiunque volesse concludere, tenendo presente Je norme aumento nominale, che il nuovo capitale formatosi in Germania avrebbe raggiunto un livello corrispondente, commetterebbe un errore. Un tale errore ottico si manifesta quando si esamina il reddito del popolo. Sarebbe un errore concludere circa il suo livello guardando l'estensioni dell'aumento delia fontina e i! vsitpcltndspmbcmrdgadztclfdlgrccdrado, dulia formo-re una corta situazione ccoiiouidca non si h ! a r i l e , o o e ri l o a n e a , e tF e . p e può neppure basarsi unitamente so impressioni estranee ai sensi. « Si od° continuamente, di nuovo che gli stranieri emettono le loro impressioni per dimostrare l'elevazione della a Standard of Life tedesca • impressioni che e-,sl hanno raccolto a Berlino o in altre città. Si tratta qui di aspeiti ingannatori i quali non permettono affatto d. concludere riguardo alla intera popolazione tedesca. Oltre a ciò uèrllno e alcune altre città che si sono sviluppate dopo la guerra, non rappresentano l'intera Germania. Chiunque si reca nelle altre grandi città degli Stati particolari della Germania, delle Provincie, delle campagne, si accorge della differenza fra essi e alcuni centri favoriti dallo sviluppo. Esso comprende allora che le impressioni raccolte all'infuori degli altri centri riferiscono lo. situazione dei nove decimi della popolazione tedesca. Non si può pervenire ad un giusto giudizio, in modo obbiettivo, della situazione normale dì una economia isolata che comparando i differenti popoli che si trovano approssimativamente allo stesso livello economico. « Il compito della Commissione degli Esperti, di concludere sui dati esistenti, e la tendenza che comincia a delinearsi sulla capacità economica per le prestazioni per lungo periodo di tempo mi sembra — ha concluso l'oratore — particolarmente difficile, ma ciò che è anche più difficile, è prevedere la situazione totale della economia mondiale da cui nondimeno dipendono le possibilità di sviluppo di un popolo. La stampa tedesca dovrà, disciplinando per quanto è possibile l'opinione pubblica, appoggiare gli esperti nel nave compito che loro incombe ». s a i a a i oil hi ame ahi i i e, ae, è an te fii, annli gi oes el ogasi mi si ato, rirres onto hi za ia non cumula se me pibe e, eraun lo to La politica economica italiana in un autorevole esame inglese Roma. 8 notte. L'Agenzia di Roma segnala mi notevole esame riassuntivo pubblicato dal suppleménto finanziario commerciale ilei Times sullo stalo economico di tuti i paesi del mondo nel l'J28. La pubblicazione inglese osserva che il compito essenziale della politica e dell'economia italiana fu quello di adattarsi rapidamente alle nuove condicio ni monetarie. Il compito non fu senza difficoltà, ma l'analisi dei fatti dimostra che fu ben assolto. Tra i fatti tipici italiani lo studio inglese pone nel maggior rilievo la diminuzione dei debito statale interno, lu riduzione della circolazione delle banconote e tutte le manifestazioni della politica finanziaria economica del Governo annunciate da Mussolini nella seduta del Consiglio dei Ministri del 23 luglio. Quanto all'industria è notevoie « la sua tendenza verso le fusioni e le concentrazioni ». Tale tendenza è stata sopraitut.10 evidente, nella produzione chimica, nell'industria idro-elèttrica, in (invila del murino per la quale e tipica la formazione del Consorzio del marmi di Carrara, nell'industria della distilleria e nelle Soc-ieià di navigazione. In tale modo, concludo lo studio in glese « si è incominciato a fare sentire anche in Haliti la tendenza di tutti i paesi industriali di sostituire le piecole imprese con potenti combinazioni centralizzate attrezzate per una produzione su largo scala ». Tra gli altri segni caratteristici dello ripresa economica Italiana, si notano pure, verso la fine del 1!)2S, l'a.n mento del Iranico ferroviario e delle merci, l'aumento della produzione dell'energia elettrica e la diminuzióne delia disoccupazione confrontata con la fine del 1027, ma soprattutto notevole appare all'esame inglese la politica agricola del Governo fascista. Dopo avere constatato che il mag gioì- raccolto di grano ottenuto nel 1928 u nonostante le avversità stagio nali è dovum all'impulso dato ad un miglioramento dei metodi di coltiva zione dalla battaglia del grano alla quale il Governo si è dedicato con tanta energia ». la rassegna inglese rile va che In migliore prova della tendenza agricola della politica italiana è dato dallo schema già approvato della bonifico integrale. «1,1 programma. — esso scrive — è audace, ma è sano per le esperienze gin. fatte nel nord .ed est dell'Italia, le quali limino dimostrato che il capitale iniziale investito viene centuplicato, che il reddito derivato al Tesoro dalle imposte esatte sui territori prima improduttivi e disabitati compensa ampiamente le spese iniziali mentre rimangono incalcolabili I benefìci sociali che vanno a profitto del!'''n'ero COllPtitVftn ». ranamcaErdezicoca"'olasimziitasnzil'undzifrddcrsdnliitddsladnmafCnbea(rncsndAcCmtCscgz=tpUn attentato antifascista contro il giornale italiano di Tunisi •"«"gì, 8 notte. l:n telegramma da Tunisi annunzia che una bomba infiorata nel contatore dell'acquedotto del giornale L'Unione, all'angolo del Consolato d'Italia, <> esplosa stamattina con rumore formidabile, tacendo andare in. frantumi lutti i vel'i dell'immobile, nonché quelli delle rase vicine. Un pezzo di ghisa ha asportato una parte di vita finestra della scuota italiana attigua al Consolalo. Questo allentalo, che avrebbe potuto fare numerose vittime in quel quartiere cosi popolalo, è opera di antifasci sti, i quali col loro nefando gesto intendevano rispondere alta dlmosirazio ne piena di entusiasmo svoltasi giorni fa in occasione, dell'arrivo del nuovo console generale. ♦*■ I morti di Bombay sono 79 445 feriti Bombay, S notte. La situazioni-, tino a ieri sera oscura e inquietante, accenna a raeserenorsi alquanto. La giornata di oggi e trascorsa in relativa calma, !:i liliale si ritiene nel l'esiguo mimerò di vittime venuto nel corso della giornata ad accrescere le impressionanti cifre dei giorni prece denti. Le vittime dei conflitti di ogg ammontano a 4 morti e a 23 feriti che sommati a quel!', dei giorni scorsi por-(ano a 79 :l numero dei morii e a 445 quello dei feriti. Gli ospedali, le ani- bulanze e Iti polizia lavorano in una febbrile aiiiiosf<>ra ili sovrnercltazlone generale, e lottano senza un momento di sosta e ili riposo per tenere fronte a iiuesin continuo affluire negli ospedali della città (li nuove vittime. Xon si so ancora se la calma dì oygi «!a indizio di un rimino olla normalità. Le autorità di polizia però non si manifestano affatto Vit:m':Stì^lic e n;,'n no siao-1 no che Iti sospensione di ostilità siare dovuta più che od altra al fatto che si oggi era giornata fcitiva