Eleganze e acrobazie tra abbaglianti riflessi di neve

Eleganze e acrobazie tra abbaglianti riflessi di neve Eleganze e acrobazie tra abbaglianti riflessi di neve Il Principe a Clavières tra gii sciatori (Dal nostro inviato) Clavières, k mattino. Un vento gelato, frammisto a nevi fcchio, soffiava con violenza sabato 6eX*. Tappati negiW alberghi, gli ospiti di Clavières ne sentivano l'ululato impaccioso con rammarico. Ficcandosi nelle coltri, con quella beatitudine ette procura il pensiero di sapersi al caldo ed al sicuro mentre fuori imperversa Ut tormenta, ognuno pensava che al'indomani svegliandosi avrebbe trovato un'abbondante nevicata e sicuramente il maltempo. Niente di tutto questo. Ieri mattina Clavières sfoggiai» un cielo di un azzurro meraviglio•o ed un sole che nulla aveva da insidiare a quello della... sua succursale di riviera. Bisogna aggiungere pir la cronaca che alle sette e mezzo Q giù di li, vi erano... all'ombra 22 gradi sotto zero, ma ciò non dava fastidio: al sole si stava benone. Lia ragazzina dodicenne Fu un'ondata di allegria che conquistò sciatori e sciatrici quando, usciti dall'albergo, mentre le prime automobiM giungevano dalla piana, si trovarono in quel rneraviglio60 quadro naturale che per dirla con una nocchia frase « nessun pennello avrebbe potuto ritrarre ». Gli immancabili capitomboli erano accolti dagli Infortunati, e più sovente dalle infortunate con squillanti scrosci di risa che si perdevano nella valle candida su ver80 le montagne d'oro. Allegre erano anche le concorrenti alla gara femminile di mezzofondo che sì disputava appunto ieri mattina Gareggiare, baciate da quel sole tanto cavaliere era una delizia: infondeva nuova vita, novello ardore. Esse si presentarono alla partenza, al campo Mautino, animate da fieri propositi. Òtto ve n'erano, di Milano, di Torino é di Biella, dalia mamma che aveva dovuto lasciar a casa il bambino, alla ragazzina dodicenne fiera come una « fuori classe ». Dovevano compiere cinque chilometri prevalentemente in salita su un percorso pressoché circolare attorno al campo Mautino. Gente ve n'era al traguardo più che per la gara dei valligiani. « Cherchez la lemme... » potrebbe dire qualcuno. Partirono a distanza di pochi secondi una dopo l'altra chi più chi meno emozionata ma tutte decise a farei venire... il cuore in gola piuttosto di eedere. La ragazzina: Aurelia Leto, Iniziò la sua fatica con tale ardore e con tanto etile da meritarsi subito un applauso a... scena aperta. Non tutte le battaglie si possono vincere, bisogna farsi una ragione. Cosi deve aver pensato la signora VencoVàlobra, vittoriosa sabato della gara di etile che si vedeva precedere al traguardo dalla signorina Gadda di Milano, dalla dodicenne Aurelia, e dalla signora Durando. « La salita non è più fatta per me — mi diceva la ardita signora — tanto più che stanotte ho dormito pochissimo ». La piccola Aurelia, conscia del suo valore, non si Insuperbiva del suo secondo posto. Aveva il musetto grazioso, leggermente arrossato e si fregava le orecchie con forza.,;Quasi non voleva lasciarsi fotografare, per correre subito dal suo babbo a portare la notizia dell'ottima prova fatta. La piccola Aurelia è da un anno eolo che va in sci, ma prende 11 suo svago come una disciplina • si aliena seriamente. " JSlon ho bisogno di marito,, La vincitrice, Ada Gadda di Milano, è riuscita prima nella classifica assoluta (gara di stile e di mezzofondo) aggiudicandosi in tal modo il titolo di campione italiano. A qualcuno che chiedeva di fotografarla non 60 più per quale rivista, decantandole i vantaggi delia notorietà, e, tra questi, le richieste di matrimonio, che imman cabi'lmente le fioccheranno, la grazioea campione argutamente rispondeva: •«Per li momento non ho bisogno di marito, ma è una buona idea, non si sa mai La maggior attrattiva, per i turisti che continuavano ad arrivare in automobile ed in slitta, era però per le gare di salto del pomeriggio. Sul trampolino, costruito 6ulla pendenza naturale della montagna, per iniziativa dei eav. Corti, presidente dello Sci Club, di Ghiglione e di Collino, tre pionieri del salto in Italia, si svolgevano inlatti contemporaneamente la gara internazionale di salto Indetta da « Il Paese Sportivo » e quella per il campionato italiano organizzata, com'è noto, dallo « Sci Club Torino ». Numerosi erano gli spettatori, convenuti da ogni parte. Prima che le gare avessero inizio giungeva in automobile li Principe di Piemonte con i suoi ufnoiali di ordinanza. Al mattino erano arrivati il conte e la contessa Calvi di Bergolo, e la sera prima coma vi avevo già detto, S. E. il senatore Andrea Torre, ed il comm. Favia del Core In rappresentanza dell'on. Turati. Erano presenti inoltre il comm. Bòssi presidente dell'Ente sportivo provinciale fascista, il conte Bonacos«a. presidente della Federazione italiana sci, il colonnello Nerchiali in rappresentanza del gen. Piva, ring. Mussino, vice-presidente delI'A. C. Tonino e tutti i dirigenti dello Sci Club. ' La pista, il cui record appartiene allo svizzero Zogg con un salto di 50 metri, era In condizioni Ideali, ottimamente preparata. Lo spettacolo dei salti cogli sci è dei più avvincenti e si capisce come il pubblico possa dargLi la preferenza. E' logico d'altronde se Bi pensa che può seguirlo in tutte le sue fasi emozionanti ciò che non avviene — ed è un peccato — per le gare di fondo dove gli appassionati devono limitarsi a vedere partenza ed arrivo o tutt'al più qualche passaggio. I salti I più attesi alla prova erano ieri lo ■vlzzero Chiogna, oriundo italiano, Bernasconi. Venzi. Soffietti e Masoero. Quest'ultimo era stato vittima nella giornata di sabato di una caduta che gli aveva procurato qualche contusione ad una gamba ed uno streppo violétto ai tendini della caviglia. Si 1emeva che ieri non potesse partecipare alle gare, ma un riposo riparatore, ;dei frequenti massaggi e più che altro la sua grande passiona che gli faceva dvtdsimdptrCemdeg•10dsmgnprtctzsstsFcCòsmsmc«fFmem,lrgscVv.ICalsnqdius dimenticare le contusioni,, lo rimettevano completamente iu elllcenza. La prima serie di salti, (i concorrenti ne effettuavano tre, dei quali uno di prova) vedeva soLlanto degli « assaggi », ed anche i migliori non si impegnavano eccessivamente provando solo lo stato della pista e delle proprie gambe. Cosi Venzi saltava 32 metri e mezzo, Bernasconi 29 e mezzo, Chiogna 33, Soffietti 119 e mezzo, Masoero 29 e mezzo. Faure 28 e mezzo, mentre gli altri erano tutti al disotto di queste distanze. Al secondo salto, tra gli applausi entusiastici del pubblico, Soffietti raggiungeva i 39 metri e mezzo, Venzi i 10. Degli oh !... prolungati che venivan dopo una... sospensione di flato degli spettatori accoglievano i 43 metri e mezzo di Bernasconi. Chiogna raggiungeva i 41 e Masoero dal quale non si attendeva un simile exploit dopo la caduta, i 39 e mezzo. Faure non raggiungeva che d 33 meU- 11 pubblico era entusiasta, elettrizzato dallo spettacolo magniilico. 11 Principe seguiva i salti con evidente interessamento. Al terzo lancio era Venzi che raggiungeva la maggiore distanza eguagliando il salto di Bernasconi: 43 metri e mezzo. Chiogna saltava 43 e mezzo. Masoero 41, Bernasconi 41, Soffietti 41, Zampati! 40 e Faure 35. In questo salto il migliore come stile si dimostrava lo svizzero Chiogna. Questo giovane di 18 anni ò di una compostezza meravigliosa, assolutamente privo, di movimenti. Ottimi come sempre Venzi e Bernasconi. I goliardi sciatori La maggior impressióne però la destavano Soffietti e Masoero e specialmente quest'ultimo che malgrado la contusione alla gamba, compiva dei «Uli veramente notevoli che lo classificavano tra i nostri migliori saltatori. Fuori gara Soffietti e Moiso compivano molto applauditi un interessante edemozionante salto a due tenendosi permano. Lo slesso esercizio veniva ripe- ,.,,„ j j. r> . - - luto dopo da Bernasconi e Chiogna tra rinnovati applausi. La classifica dellagara internazionale vedeva primo lo svizzero Chiogna, mentre quella di campionato italiano era aggiudicata a Venzi seguito da Masoero e Soffietti. Alla tlne delle gare Umberto di Savoia, accompagnato dalla principessa .Iolanda compiva una gita in sci ai Campo Mautino, facendo poi ritorno in automobile a Torino. Clavières. dopo l'esodo serale, restava a completa dispo.-izione degli studenti che da ve nerdl hanno incominciato l'invasione di questo minuscolo comune alpino. Essi disputeranno infatti questa settimana i loro campionati. Canzoni in tutti 1 dialetti si potevano udire ieri a sera nella notte gelida e stellata... Giuseppe Tonelli Ile classifiche Gara femminile di fondo - 5 Km. 1. Gadda Ada, di Milano, in 22'32" 2. Leto Aurelia, S. C. Biella, in 23'41" e quattro quinti. 3. Durando Piera. S. C. Torino, in 24' e 10" ; 4. Venco-Valobra Elda, S. C. Torino, in 24'32" e due quinti; 5. Boneschi Adele, S. C. Fralteve, in 25'18"; C. Biotto Emma, Pietro Micca Biella, in 2ó'30" e due quinti : 7. Baineri, S. C. Torino, in 26'19" e un quinto; 8. Rossotto, Ussi, in 31'43" e due quinti. Campionato ital. femminile assoluto (strile e fondo) 1. Gadda Ada, di Milano. Gara internazionale salto 1. Chiogna Cesare, St.-Moritz, punti 17,471; 2. Venzi Vitale, 17.4G6; 3. Bernasconi, 17.299 ; 4. Masoero, punti 16.301. Campionato italiano salto 1. Venzi, punti 17.4C6; 2. Masoero, p. 1C.361; 3. Soffietti, 16.286; 4. Zampatti, 15.954; 5. Fineo, 15.334; 6. Zard.ini; 8. Faure; 8. Ragano; 9. Maquignaz; 10. Vuerich. Campionato italiano assoluto . (salto (! fondo) 1. Venzi, punti 15.920. 2. /.ardimi, punti 15.695. 3. Vuenich Andrea, punti 15.533; 4. Maquignaz, 14.994; 5. Faure, 13.306. li campionato scuole medie Torino al 2.o posto Roma, 4, mattino. Superiore ad ogni aspettativa è stato il concorso di squadre alla disputa del campionato dì sci delle Scuole Medie d'Iialia, disputatosi ieri a Roccaraso e per il quale era in palio il possesso annuale della coppa Facili, competizione organizzala dal Consiglio romano della Sucai. Ben 39 squadre si sono presentate, con soli cinque forfaits. Il percorso della gara, di chilometri 8500, era abbastanza severo per la sua lunghezza e presentava un dislivello iniziale di circa duecento metri, dopo di che si svolgeva piuttosto pianeggiante e recava una magnifica discesa sul rettilineo finale. Le equadre milanesi hanno sorpreso poichò, contrariamente a quanto avvenne per la prima edizione della coppa Faelli, non occupano questa volta 1 primi posti. Ciò è indubbiamente dovuto al miglioramento delle squadre avversarie. La vittoria conseguita dagli studenti di Tolmino è una consacrazione dei loro ineriti sportivi. Essi però hanno avuto per pericolosi avversari gli studenti dell'Istituto commerciale di Torino e ciò è dovuto alla propaganda sciatoria fatta in tutto MI Piemonte e specialmente a Torino. Ecco la classifica: 1. Tolmino (Liceo Vincenzo) in ore 1,14'20"; 2. Torino, istituto Commerciale Quintino Sella (Baraidi capo squadra, Dekar e Moioni) in l,14'3i"; 3. Aquila (istituto tecnico Colecchi) in 1,15'20" 4/5; 4. Milano (Liceo scientifico) in 1.15'21" 1/5; 5. Torino, Istituto industriale (Bovo capo squadra, Enrico e Bersari) l,15'36"8/ó; 6. Como, Istituto tecnico; 7. Milano, Liceo Beccari; 8. Milano, Istituto commerci-die, eco 15. Liceo D'Azeglio di Torino; 19. Torre Pellice, Liceo Valdej; 20. Torino, Liceo scientifico. Le gare di Cressoney Le gare di Cressoney Ivrea, 4 mattino. A Gressoney la Sezione di Ivrea dela Giovane Montagna, ha fatto dispuare ieri con largo concorso di parecipami la tradizionale Coppa Borra. La neve non era eccessivamente buona; Infatti il rigore persistente dei freddo l'aveva complessivamente ghiacciata. La gara si è disputata su un perorso ili circa 12 chilometri. Ecco i riultati: 1. Zanetti Giulio, in un'ora e '59"; 2. Zanetti Mario; 3. Braida Luigi; Giìir.lnghello Giovanni; 5. Biglia Caro: 6. Fietia Francesco; 7. De Vaile Vitorio; 8. Ridiede Giuseppe; 9. GhiriKghollo Gigi; 10. Oderio Dionigi. vclaFDsd*cdm3rss