I lavoratori dei campi e del telaio all'adunata sindacale-di Carignano

I lavoratori dei campi e del telaio all'adunata sindacale-di Carignano I lavoratori dei campi e del telaio all'adunata sindacale-di Carignano II compi aeimento delle Gerarchie provinciali pei» rai»moma degli spitfiti • pei» il fervore delle opere « Lia premiazione dei migliori produttori di grano Come sarà aggiornato il contratto dei tessili I lavoratori di Carignano hanno offerto ieri mattina ai gerarchi della Provincia un niagnilico spettacolo di compattezza, di disciplina e di fervore sindacale, affollandosi numerosissimi attorno ai simboli del l-'ascismo. 1 -parecchi gradi sotto zero non hanno affatto impedito che l'adunata riuscisse pari all' importanza delle due cerimonie stabilite: l'inaugurazione della sede del Fascio e la premiazione dei migliori produttori di grano. Alla festa del Fascio e del lavoro di Carignano sono intervenute le maggiori autorità provinciali : alle 10,30, infatti, il podestà e segretario politico del Fascio cav. Mario Bona ha ricevuto nelle sale del Municipio, gremite di rappresentanze, di delegazioni, di gagliardetti, di bandiere e di gruppi di lavoratori, il Prefetto di Torino S. E. Maggioni, il segretario federale fascista barone Basile, il nuovo podestà di Torino e presidente della Federazione dei Sindacati agricoltori conte Thaon di Revel e il commissario provinciale dei Sindacati fascisti Edoardo Malusardi. Le autorità sono stale accolte al suono dell'inno Giovinezza, salutate militarmente dalla -Milizia ed alla voce dalle schiere dei lavoratori; quindi, precedute dai gagliardetti, si sono recate in corteo ailu. nuova sede del Fascio. La popolazione che, sì può dire, era tutta presente In istrada ad assistere, alla manifestazione — avendo chiuso perfino i negozi — ha salutato 11 passaggio dei gerarchi e delle rappresen: tanze col saluto romano con scrosci di applausi. II Console Basile tra I rurali La sede del Fascio, modesta all'esterno, bella e degna all'interno, offriva una visione ridente di giovinezza nei costumi severi delle organizzazior ni giovanili fasciste, di invitali, di doime e di operai che gremivano letteralmente l'ampio salone delle adunate. Pochi Fasci della Provincia, possono vantare una sede spaziosa, signorile ed austera come quella di Cariguano. Il podestà, di fronte alle folte schiere di fascisti! suoi dipendenti ed alla massa dei suoi amministrati, ha latto al prefetto e al barone Basile una brillante ed incisiva relazione delle onere pubbliche e delle realizzazioni fasciste. Su due punti specialmente egli si è soffermato nel suo discorso, denso di fatti e basato su un nuovo programma di attivo lavoro: egli ha. gradito, cioè, fare un confronto tra 1 giorni della vigilia, in cui pochi uomini coraggiosi avendo fondato il rasoio si asserragliavano in una stamberga, pronti alla difesa e ali offesa, e le condizioni d'oggi in cui per merito dell'Idea Fascista tutta la città e tutte io folte schiere di lavoratori seguono con convinzione e con entusiasmo le direi Uve sane e rinnovatrici del Fascismo; in secondo luogo, egli ha potuto dichiarare con grande compiacimento che. raggiunta ormai la sistemazione di una posizione economica locale che teneva divisi gli animi anche sul terreno politico — mentre 111 questo campo non v'era alcuna ragione di contrasto - sì può considerare perfetta l'armonia di tutte le forze produttive, economiche e politiche della zona, le quali sono pronte a seguire gli ordini del Governo sia.sul terreno sociale, sia nell'ambito della fiorente agricoltura della.jegw-ne La relazione del cav. Bona è state salutata da grandi applausi dall adunanza la «uà e ha voluto canXei-mare col proprio consenso la verità delle sue parole. I gerarchi si sono ^amente compiaciuti con lui e in modo particolare U barone Basile, il quale ha tenuto ad affermare che se tutti 1 la. mcclreridcCndc•rdmps"ssrgdtlcimmmntagdsce«ri fossero come quello di Carignano 11 iavore dei segretari generali sarebbe mmensamente facilitato. 11 console Basile, che nel ^reve giro di tempo dell adunata ha saputo avvicinarsi al cuore dei ci1 ladini e clegld agricoltori trattenendosi con le famiglie de caduti complimentando le madri eh nnmerose igliuolanze, stringendo le mltni catlose dei contadini più esperie benemeriti, interpretando ed esa.1tando ?o spirito rurale della popolatone eh" qui è come una seconda nalÀ?a ha voluto tenne dire una parola cordiale anche a quella parteitBcariImanetl che, come aveva accennato il r,nrif.stiL era stata tenuta lontana dal umviinento e dal fervore del Fascismo ffiSdaioia posizione econom ^caratteristica del luogo; ed ha ri™tnm fa^ndo proprie le paro e del Sa* Boi a che non meriterebbe di vincere chi non sapesse perdonare. Come nelle catacombe ti pi-ptetto S. E. Maggioni, con un dealmente la coraggiosa pattuglia Weaimenro «postoli e di eri difensori dell'Idea Fascista., aBli,aaU- mistici credenti nedl Idea r-^uia Come i primi cristiani che sMffi di Crisw si" nascondevano aabuiodelle catacombe., cosi 1 pioi^ri del movimento fascista della regione si sono rinchiusi in ^'f»* irrita che pareva un covo ed era in v?, e il rifugio necessario dì uomini forti 1 quali hanno bene irritato dei movi destini della Patria. La raggiunta annoma in tutte le man festoni di vita pubblica della città è la miglior nrova del costante progresso ci cw.sto forte centro industriale ed u*nco,o che ad uii'alia digitila storica cngiuoge mia severa probità di opere proficue ed oneste. Per questo, come rappresentante del Governo — il quale osserva attentamente il graduale osse «Memento dell'economia agricola e IC sviluppo costante delle migliorie rurali — S É Maggioni si è compiaciuto con gli uomini che hanno formato la. pattuglia, ora diventata legione, di camicie nere, e coi buoni amministratori clie reggono le sorti del Comune e dftgli Enìi pubblici. , ,. . . I Balilla e le Piccole italiane. In eeano di omaggio aUe autorità, hanno cantato, con ottimo coro dt voci freschissime e perfettamente educate, alcune strofe deli-inno Giovinezza, guadagnando il plauso ed il compiacimento del Barone Basile. Inaugurata cosi la sede del Fascio, con cerimonia brevissima e con una rapida visita alle varie sale, si è riformato 11 corteo che si è diretto verso il salone delle adunanze della Casa Rurale. L'ampio locale era affollato, dalla sala alla galleria circolare, di numerosissime rappresentanze di tutte le attività agricole, industriali, comiuercla.U ed artigiane della regione, convenute di buon mattino nel centro urbano per assistere — dopo avere ascolinta la Messa — ad un altro rito: alla celebrazione del grano e degli agricoltori che si sono dim<-strati pm esperti nel produrlo. Una lieta ipotesi granaria II fiduciario dei Sindacati Agricoltori avv. Cambiano, presentando la massa compatta del rurali carignanesl al Prefetto, al rappresentante del Partito c al proprio Gerarca come Thaon ai Revel, ha detto In poche parole come il Sindacato locale degli agricoltori si siia sviluppato In modo lusinghiero per spontanea e fervida adesione dei coltivatori, i Munii hanno compn-so n->u solo il dovere ma pure la convenienza -di Inquadrarsi nelle organiz- zu /.ioni sindacali creale'dallo1 Stato ad attuare i principi della Rivoluzione ulgmpnLantpdsrened1slriclrgcCmcmllccnrpsmdt Fascista. Egli ha dichiarato che la massa (imponente di agricoltori raccolti sotto 1 gagliardetti verdi e tricolori può considerarsi come una milizia silenziosa e fede.le per tutte le circostanze; j si è soffermato, poi, a p;u-lare con perfetta aderenza alila realtà delle possibilità agricole locali e delle necessità del'agricoltura di Carignano, speciamente sotto l'aspetto del suo raccordo con nuovi mezzi di comunicazione con Torino. Il comm. Zavattero, presidente della Commissione granaria provinciale, a nome dei 40 mila produttori di grano della Provincia, ha reso omaggio al conte Thaon di Revel, chiamato a reggere l'amministrazione di una grande città come Torino, appunto per dimostrare, egli ha soggiunto, quale importanza 11 Governo attribuisca alla sana e preziosa atttviiù del campi e ",n quale comsideaazione 11 Regime eriga i rurali d'Italia, i quali hanno sempre servito la causa nazionale in silenzio e con fedeltà. L'oratore ha ricordato che sul territorio di Carignano si producono 27 mila quintali di grano, clic in denaro si t-otreh"e tradurre in un valore di 3 milioni di lire ed ha voluto anche formulare una confortante Ipotesi, ragionando ''.he se in tutta Italia si imitassero alcuni dei migliori agricoltori carignanesl, premati dagli Enti provinciali con la medag.-'j d benemerenza, il territorio nazionale sarebbe capace di produrre tanto grano da nutrire 61 milioni di abitanti, senza bisogno di importare grano dall'estero. Perianto egli ha additato alle autorità i vincitori della santa battaglia promossa dal Duce, come benemeriti della resurrezione economica nazionale. Dallo stato al podere 11 conte Thaon di Revel, accolto da un applauso elevato al suo indirizzo per dimostrargli .il compiacimento e la gioia di tutte le masse agricole per li nuovo e alto incarico conferitogli dal Duce, ha parlato franco ai suoi organizzati, come egli suole parlare da molti anni in tutte le riunioni di propaganda o di discussione tecnica. Innanzi tutto egli ha spiegato in breve LTorl ^Ha Legge sindacale del 3 aprale, che ha redento il lavoro italiano dal capricci e dalle sorprese deleterie della demagogia sovvertitrice; poi e passato ad esaminare lo stato dei rurali prima dell'avvento del Fascismo al potere. Gli agricoltori allora erano 1 più lontani dallo Stato, perchè erano anche i più trascurati; anzi si può dire che i rapporti tra la gente di campagna e lo Stato si riassumessero in un binomio di doveri per gli agricoltori, cioè: servizio militare e imposte. Lo Stato fascista invece si ricorda dei rurali non soltanto per questi due dovéri, che pure dr-nbono essere compiuti con assoluta lealtà e con spirito di dedizione da parte degli agricoltori, ma va incouiro agli uomini dei campi, coi contratti di lavoro, con l'assistenza di ogni giorno e di ogni specie, con le assicurazioni, con gli appoggi per le migliorie e, in una parola, con tutte le provvidenze le quali possono provare come 11 Regime, non solo con le promesse ma soprattutto coi fatti, valorizzi quella che giustamente è considerata la principale fonte di benessere e di ricchezza del popolo italiano. Per giungere lino agli agricoltori, per raggiungere il contadino sulle sue zolle faticose e feconde, lo Slato ha creato e organizzato 1 Sindacati, i quali daranno alla massa dei lavoratori la possibilità e la facilita di esprimere direttamente i loro bisogni e i loro desideri. 1 Sindacati sono quindi garanzia che ogni voce giusta e giustificata del lavoratori della terra giungerà in alto, al Governo, fino al Duce e sarà benevolmente ascoltata. L'organizzazione sindacale, inoltre, intende agevolare, come già ha cominciato, le modalità e la misura delle imposte; mira a disciplinare 11 commercio delle produzioni caratteristiche ed a garantire quindi quelle forme di coltura che rappresentano la ricchezza e il vanto per un determinato luogo, come ad esempio la canapa di Carmagnola. Nello stesso tempo essa chiede agli organizzati di formare una massa sola, serrata e compatta, come un grande esercito che opera per il bene dei singoli e per il bene superiore della Nazione. Ma questo ormai non è più necessario chiedere ai nostri agricoltori — ha soggiunto il conte Thaon di Revel — perchè 1 rurali della Regione piemontese sono come gli alpini del grande esercito agricolo italiano. Essi hanno il passo pesante e sicuro che realizza magnificamente la frase del Duce: «Senza fretta, ma senza tregua ». La santa fatica Il barone Basile ha elogiato in termini! calorosissimi 1 vincitori della battaglia del grano, 1 quali hanno saputo obbedire da magnifici soldati delle opere di pace alla illuminata direttiva del Duce. Il segretario federale ha rilevato e sottolineato con vivo compiacimento l'armonia raggiunta a Carignano sul terreno politico e sul terreno economico, tra l'industria e la agricoltura, e si è intrattenuto brevemente coi lavoratori dei campi a parlare della loro inesausta fatica e del loro sentimento paterno verso l'agricoltura. Accennando a questa fatica, che è da considerarsi come la ragione di vita degli agricoltori e come ima loro umile e grande missione, il barone Basile ha parlato ai rurali di Carignano con tale calore e con tale profondità di espressione che numerosì agricoltori, portati in cosi alta considerazione pubblica forse per la prima volta nella loro vita, non hanno potuto trattenere qualche luccicone di tenerezza e di riconoscenza. E allorché il barone Basile si è confuso con la massa del forti e rozzi lavoratori dei campi, molti gli ei sono stretti attorno per esprimergli i propositi di fare di più ed il ringraziamento commosso per l'alta considerazione data alla loro umile fatica. Ma le loro parole non sono riuscite a interpretare i sentimenti eh' essi avrebbero voluto dichiarare, e la frase d'ognuno è stata quindi una sola, quella caratteristica dei rurali : « Si fa quello che si può: la volontà non ci manca. Aspettiamo soltanto gli ordini e siamo sempre pronti ad ubbidire ». IpLe dichiarazioni di Malusardi Il commissario provinciale dei Sin dacatl, Edoardo Malusardi, accolto da applausi di omaggio e di simpatia, ha parlato a tutti i lavoratori agricoli e industriali che risiedono nel centro urbano, forte dei subì mille e più operai tessili, o che sono disseminati nella zona rurale a creare i:0ni giorno la ricchezza che deve risanare l'economia nazionale. E rivolgendosi in partioolar modo alle maestranze dell'industria tessile, che costituisce l'elemento più interessante e preponderante dell'attività del centro urbano, egli si è soffermato a rilevare l'armonia e la perfetta collaborazione raggiunta, mercè l'opera del Fascismo e quindi del Sindacati fascisti che nulla hinno trascurato perchè le provvidenze del Regime, volte a creare un nuovo benessere e una maggiore serenità ne! popolo lavoratore, fossero opportunamente divulgate anche nel centri minori dell'industria piemontese. Ed entrando nel vivo delle questioni eh? in- tereseano direttamente le maestranzt tessili, Edoardo Malusardi ha affermato che il contratto di lavoro dt questa categoria attende di essere aggiornato e adeguato a tutte le nonne della Carta del Lavoro, la quale si dev« considerare il documento di redenzione del lavoro italiano, il documenta che segna la riconciiUzione dei lavoratori con la. Patria. Nelle conduzioni attuali delle maestranze tessili si hanno forse a notare ancora varie lacune; ma queste saranno ben tosto colmate. Cosi come sarà applicato nella forma migliore il sistema di collocamento, il quale dovrà e&« sere freno agli squilibril di mano d'opera c segnare la disciplina dei contingenti di lavoratoli suddivisi opportunamente fra la campagna e il centro urbano. Inoltre saia rigidamente applicalo il paragrafo 23 della Carta del Lavoro, il quale stabilisce l'assoluta precedenza degli iscritti ul Partito, de^ gli ex combattenti, degli organizzati nei Sindacati per le assunzioni ptes6o gli siablliment e presso qualsiasi im- presa di produzione. Le ferie anche per i tessili, come per tutte le categorie di lavoratori, non dovranno essere né sottratte ng compensate in denaro, bensì realmente accordate ai lavoratori affinché essi possano giovarsi di qucslo periodo annuale di riposo per un utile svago e per una maggiore conoscenza delle bellezze offerte dal ntagliitleo suolo d'Italia. E cosi pure dovi'ù essere riveduta per la categoria la clausola contrattuale che riguarda l'indenuiità di licenziamento; e saranno rigidamente applicate tutte le norme che disciplinano l'ordinamento del lavoro italiano e che costituiscono l'assistenza nel senso più ampio, non esclusa la Cassa malattia, il sussidio di infermità e l'assistenza medica. Nel nome del Duce, che ha segnato col suo gemiate rinnovamento delle condizioni sociali, una nuova epoca per la storia del lavoratori di tutto il mondo, Edoardo Malusardi ha salutato le maestranze di Carignano incitandole a meditare, a comprendere ed a seguire con fede e con fervore tutte le iniziative del Regime che mirano al costamto elevamento della classe lavoratrice Il saluto del Prefetto H Prefetto ha chiuso, applaudltlesrlmo, l'ini ponente tniuinione con un caloroso saluto e con un cordiale elogio a nome del Governo nazionale per tutti i lavoratori, i quali operando onestamente e da buoni padri dì famiglia diventano i migliori collaboratori deT Regime e si rendono benemeriti dei progresso e della potenza dalla Nazione. Uscendo dal salone la grande folla ai operai e dii rurali ha fatto corona attorno alle autorità, ha stretto in una magnifica cornice un manipolo di Milizia che era passato in rivista dal Barone Basile ed ha rivolto alle Autorilà una nuova e cordialissima dimostrazione dì deferente simpatia. Nel pomeriggio, presieduto da Edoardo Malusardi. sii è tenuto il Convegno di zona dei Sindacati, il quale è giOr vato a dimostrare la perfetta efficienza raggiunta dalle organizzazioni nazionali dei lavoratori, nel giro di pochi pnesl di rinnovata e intensificata attività