L'arrivo del Maresciallo Badoglio a Tripoli

L'arrivo del Maresciallo Badoglio a Tripoli L'arrivo del Maresciallo Badoglio a Tripoli I proclami agli italiani ed agli indigeni Dichiarazioni del Governatore: ferma politica agraria Tripoli, 25 notte. (G. Z. O.) Col piroscafo Garibaldi giungeva stamane il governatore Maresciallo Tiadoalio. salutato dalle salve di. artiglieria e dai sibili di numerose navi ancorate nel porlo e battenti il gran pavese. Dopo il primo saluto della colonia, recatogli a bordo dal reggente il Governo, mentre il piroscafo si trovava in mezzo al porto, il maresciallo Badoglio è sbarcato dal pontile IV Novembre dove erano convenuti per. riceverlo le più alte autorità cittadine, fra le quali il Cadi di Tripoli, che ha porlo il saluto di Hassuria Karamanlì, ancora indisposto, e quello di tutte le popolazioni arabe della tripolitania. Il nuovo governatore attraversando il lungo-mare « Conte Volpi « e il corso « Vittorio Emanuele », lungo i quali erano schierate le truppe, le associazioni locali con gagliardetti e densissima folla plaudente, si è recato al palazzo governatoriale dove gli sono stati presentali le più elevate notabilità e i capi servizio della Colonia. Chiamato da insistenti applausi della folla che era venuta addensandosi, nella piazza sottostante, il maresciallo Badoglio ha dovuto presentarsi due volte al balcone insieme alla marchesa del Sabotino clic è stala salutata con una calorosa e deferente dimostrazione di omaggio. Si è svolta quindi, lungo tutto il corso Vittorio Emanuele, una irruenta e pittoresca fantasia araba cui hanno partecipalo circa 500 cavalieri convenuti da ogni regione dell'interno. Nel pomeriggio, la marchesa del Sabotino ha offerto un the alle signore delle più alte notabilità civili e militari. I proclami Il Maresciallo ha rivolto alle genti della Libia due proclami, il primo dei quali, cosi dice-. Agli Italiani della Tripolitania e della Cirenaica. — Chiomato dalla fiducia di S. E. Benito Mussolini, Capo del Governo e Duce del Fascismo, assumo oggi, ira nome di iS. M. il Rie,JA governo dleillla T-riipoliuamiiui è deìlila Cirenaica. E' mia ferma iLnlenzione seguire le- orme dei miai predecessori e pair.tieoilair-ineJii.te queiffle del conte Volpi e del generaie Em'iiiio De Bono, perchè su quesito- quatrta. siponda sotto l'egida dell LiittoriiO, ei attornili senupre più e fiorisca Ha nostra seooUaire cwiUtà. .So di ipotex caratare pieinaimante sulla cooperazione fedele di tutti gli ItaJliaiiL che ita tesina d'Africa 'tengono alto il nome dedita Patria e, con ritmo merawigliasameratie crescente, hanno trasformato ceti lavoro queste terre todirizzauiddle verso ila più radioso avvenire, « La colonizzazione agricola e demografica della Tripolitania non è più un desiderio astratto ma realtà completa Cosi dovrà ben presto essere m Girenajicu. Su questa via noi dobbiamo proseguire tutti con fede e tenacia. Il Governo sosterrà tutte le iniziative sane e vitali. Di ciò ne dò solenne promessa, accingendomi all'opera nel nome sacro del Re e sorretto dall'inflessibile volere del Duce che ama le Colonie e le vuole feconde di vita e di progresso. — PietYo Badoglio Marchese del Sabotino ». L'altro messaggio dice: «Agl'i abitanti della Cirenaica e della Tripolitania. S. M. il Re Vittorio Emanuele III mi ha inviato a governare queste terre. Per ordine di S. E. Benito Mussolini, Capo del Governo d'Italia, assumo oggi la mia carica. Voi tutti, abitanti della Tripo-litania e della Cirenaica, conoscete da anni il Governo italiano e sapete che esso è giusto e benevolo verso quelli che si sottomettono con cuore puro alle leggi e agli ordini, ed è inflessibile, invece e senza pietà per i pochi malintenzionati che nella loro follia credono potersi opporre alla invincibile forza dell'Italia. Il progresso e la ricchezza di questi paesi saranno da me assicurati e promossi con' sicuro van faggio per ognuno di voi. I beni di ci viltà saranno elargiti a tutti con giù sta misura. Voi già sapete quanto 11 Governo italiano rispetti e tuteli la vostra religione e l'ordine delie vostre famiglile. Ira questo, voi troverete in me la protezione. Iddio benedica i miei sforzi e quelli di tutti gli uomini di buona volontà che vorranno lavorare sotto di me per il bene del Paese. — Il Maresciallo d'Italia Governatore della Tripolitania e della Cirenaica, Pietro Badoglio, marchese del. Sabotino ». Nuove necessità Stamane al palazzo governatoriale, il Maresciallo Badoglio ha ricevuto oltre al maggiori funzionari, personalità e notabilità della Colonia, anche t rap presentanti della stampa, che trattenne cordialmente a colloquio, li marchese del Sabotino ebbe a dire che molto si attende dall'opera dei giornalisti, circa la trattazione dei problemi attinenti allo sviluppo della Colonia il cui prò biema vitale, oggi, è quello dell'avvaloramento agricolo e del popolamento i questo agli, dedicherà la maggiore cura ed energia. « Inoltre — dice il nuovo governatole — è necessario proseguire ed intensificare l'opera di propaganda per una più esatta conoscenza della Co Ionia in Italia, ove troppi ancora ignorano quello che è realmente. Occorre insistere per sfatare delle illusioni troppo ottimistiche; molti credono, infatti, che siano sufficienti della buona volontà e delle buone braccia per co Ionizzare,- tutto ciò è grandissimo errore, in ispecic se si pensi al problema agricolo. In campo agricolo, occorrono sopratullo forti capitali ed inesauribili energie, per portare a compimento il disegno della grande Coionia agrìcola. Necessità perda una buona propaganda impiantata sù nuore basi: si metta in evidenza il bello esistente ma non si nasconda lo sforzo fatto per ottenerlo; si riducano a minimi termini le cronache piene di colore e di. folklore obbligato; mezzi oramai sfruttati, poco efficaci ed in ogni modo superati ». Congedando t giornalisti, il Maresciallo Badoglio disse che manterrà frequenti i contatti con i rappresentanti della stampa, onde ottenere il massimo rendimento dallo svolgimento della loro opera. La città imbandierata e illuminata a giorno è stata animatissimo sino a tarda notte. IH CIRENAICA Operazioni di rastrellamento dopo il combattimento di Bu Aila Roma, 2ó notte. Secondo altri particolari provenienti da Bengasi, in seguito al combattimento di Bu Aila, è continuato il rastrellamento, da parte dei repnr ti celeri degli squadroni meharisti Sono state constatate altre perdite subite dagli avversari, la cui sommfi totale raggiunge i 260 morti e 190 fucili caduti nelle nostre mani. E pure morto il noto capo Sala Bu Crini, comandante le mehallc sconfìtte. Secondo la versione dei prigionieri catturati, la mehalla, composta di elementi della tribù di Zueia prò venienti dall'oasi di Cufra, era diret ta nei dintorni di Agedabia, allo scopo di razziare e consigliare la defezione degli elementi di Zueia fedeli al nostro Governo. L'azione può considerarsi ultimata. Le condizioni dei foriti sono assai soddisfacenti. Un prestito alla Grecia di 35 milioni di doUari Atene, 25 notte. Tra il Governo greco e la banca americana Selignan e Compagni, è stato raggiunto oggi un accordo, in virtù del quale la banca aprirà alla Grecia un prestito di 35 milioni di dollari da usarsi a finanziamento di lavori pubblici di carattere produttivo {Dailg Telegraph).