Venticinque nuovi Senatori

Venticinque nuovi Senatori Venticinque nuovi Senatori Ror.a, 25 sera. , Con decreto in data 24 gennaio, il ne, su proposta del Capo del Governo, !•■.-! ino Ministro e Segretario di Staio, ha nnominato senatori dei Regno: cegno : He Capitani d'Àrzago marchese tivù Giuseppe; Mara/ti avv. Francesco; Mavry di. Morancez Eugenio; Mazzucco generale Ettore; Messedaglla prof, dottor Luigi; Miari Ve dimani, conte ing. Giacomo; Milioni Giambattista; Nunziante di San Ferdinando marchese dott. Ferdinando; Ovtgliq avv. Aldo; Padulll conte Giulio; Pelrillo avv. Alfredo; Preda avv. Giovanni Battista; Renda avv. Salvatore; Rossini avv. Aldo; Lusso generale Gioachino; Mandrini avv. Amedeo; .tarocchi avv. Gino; Sciatola prof. Antonio; Spezzoni. Luigi, Suardo avv. conte Giacomo; Tofani ing. Giovanni; Torre dott. Andrea; Tosti di Val minuta conte Fulco; Venirti conte l'ietro Gaetano; Vicini avv. Marco Arturo DE CAPITANI D'ÀRZAGO GIUSEPPE è mito a Paderno Dugnano (Milano) il 5 febbraio 18T0. Risiede a Milano. Avvocato e possidente, eletto la prima volta nel primo Collegio di Milano, nelle elezioni generali del 1013, fu poi sempre confermato. Volontario di guerra, fu tra i fondatori del Fascio parlamentare; Segretario della Presidenza della Camera, poi Sottosegretario al Tesoro, ritornò al Governo con Mussolini, rome ministro dell'Agricoltura. Membro di parecchie Amministrazioni e di Istituti di beneficenza, presiedette sino a poco tempo fa la Cassa di Risparmio di Milano, e successe a Belloni nella carica di Podestà di Milano. MARA NI FRANCESCO è nato a Gorie- nfil 1850. Avvocato, fu uno del dirigenti del movimento irredentistico; podestà di Gorizia; deputato al Parlamento di Vienna, membro per molti anni della Giunta della Società agraria; consigliere della Camera di commercio; presidente dell' Associazione cooperativa di credito; membro ilei Consiglio ferroviario e del Consiglio industriale ed agricolo. MAURY EUGENIO è nato a Cerignola (Foggia), nel 1855. Risiede a Rotna. Nobile, grande possidente, fu eletto per la prima volta come liberale moderino a Città Sant'Angelo, nelle elezioni generali del IR00. Fu al Governo nel 1019, come sottosegretario alle Poste, dal quale ufficio si dimise per poter perseguire in giudizio i suoi avversari. Si staccò dal Gruppo lil>erale per seguire il programma fascista. MAZZUCCO ETTORE è nato nel Monferrato, il v'1 febbraio 1805; allievo nel Battaglione Allievi di Asti, passo giovanissimo alla Scuola Militare di Modena, dalla quale usci sottotenente ne!l'87, e percorse tutti i gradi nella Fanteria. Partecipò alla campagna di Libia 101M914. Nella guerra contro l'Austria, esordi come maggiore, poi colonnello del 50.o e del ISS.o; generale di Brigata (Brigati! . Macerata ») fu in missione agli Stati Uniti. E' decorato di due medaglie al valore e. di altre onorificenze. Eletto deputato nel 1921, copri la carica di presidente del Gruppo parlamentare fascista. MESSEDAGLIA LUIGI è nato a Verona il 9 dicembre 1ST4, ed è nipote del grande economista Angelo Messedaglia. Laureato in medicina e libero docente di patologia e di clinica medica all'Università di Padova, dal 1012 è socio corrispondente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. E autore di importanti pubblicazioni scientifiche. Durante la guerra fu le nente-colonnello medico negli ospe dali di prima linea. Fu deputato di Verona dal 1010 al 1913, ed a lungo presidente del Consiglio provinciale. MIARI DE CUMAN1 GIACOMO i nato a Padova nell'agosto 1870, e ap partiene a nobile famiglia possidente Ha titolo di conte. Laureato in ingegneria, è stato deputato al Parlamento per il Collegio di Abano (Padova), nella XXIII e XXIV Legislatura, coprendo l'ufficio di segretario della Presidenza dal 1914 al 1,019. Militò nel Partito liberale di destra. MILIANI GIAMBATTISTA è nato a Fabriano (Ancona) nel 1856. Industriale, fu tra i fondatori delle grandi cartiere che vanno sotto il suo nome, specialmente competente in questióni economiche e industriali. Appartenente al partito liberale, entrò alla Camera nel 1900 e fece parte di nume rose Commissioni. Dall'ottobre 1917 al gennaio 1919 fu Ministro per l'Agricol tura nel primo Gabinetto Orlando NUNZIANTE FERDINANDO è nato a Napoli il 27 settembre del 1873 da famiglia calabrese. Dottore in legge, agri coltole, pubblicista, fu eletto a Palmi nella 23,a e 24.a legislatura e nella circoscrizione di Reggio Calabria nella 25.a. Durante la guerra fu sottosegretario agli Approvvigionamenti nel Ministero Orlando. OV1GLIO ALDO è nato a .imini nel 1876 ed è laureato in legge. Esercita l'avvocatura a Bologna. Già militante nei partiti avanzati, fu par la guerra alla quale sacrificò l'unico suo figlio. Iscritto nel Fascismo, fu nominata consigliere comunale e si trovava accanto all'avv. Giordani, quando questi rimase ucciso nell'eccidio d-i palazzo Accursio. Eletto deputato nel 1921 venne chiamato da Mussolini a fare parte del suo Gabinetto come ministro della Giustizia e degli Affari di cullo PADULLI GIULIO è nato a Milano il 29 maggio 18C9. Fu eletto per la prima volta deputato a Canti! nelle elezioni generali del 1909 come costituzionale. PETRILLO ALFREDO è nato a Benevento il 24 dicembre 1872. E' dottore in legge, specialmente versato in Diritto canonico. Giornalista efficace è stato corrispondente romano di parecchi quotidiani meridionali. Eletto nrf 1913 e rieletto nel '21, fu sottosegretario alle Poste con Facta. Eletto nella lista nazionale, è stato sottosegretario ai Lavori Pubblici dal 1924 al 1925. PREDA GIOVANNI BATTISTA è nato a Bergamo nel ia59. E' avvocato Entrò nella vita pubblica nel 1S84. Fu eletto deputato pt la nritn«i volta nella XXV Legislatura. Volontario di guerra è decoralo più volle al valore. Da capitano fu promosso per meriti speciali fino a colonnello. sMaHed•aRENDA SALVATORE è nato a Nicastro (Catanzaro) nel 1867. Avvocato, entrò giovanissimo nella vita pubblica. Deputato dal 1913 per il collegio di Nicastro, ha fatto parte di numerose Commissioni. Fu vice-Presidente e poi, dalla XXVI Legislatura, Questore della Camera dei Deputati. ROSSINI ALDO è nato a Novara 11 4 luglio 1888 ed è avvocato, combattente, ferito più volte, decorato. Venne •eletto deputato la prima volta nelle elezioni del 1919. Nel luglio del 1921 venne nominato sottosegretario per la Assistenza di guerra e per le Pensioni, militari esplicando intensa azione a favore dei reduci della grande guerra l-'n ira. sii antesignani della lotta, arili bolscevica in provincia, di Novara, RUSSO GIOACHINO 6 nato a Cata nla nel 1805. Si laureò in ingegneria civile a Torino ed in ingegneria nn- a l a i è vale a Genova ed è tene.nie generale del Genio navale nella riserva. Ha percorso buona parte della sua carriera al Ministero della Marina, collaborando allo siudio di importanti costruzioni. Ha partecipato alla guerra. E' stato eletto deputato per la prima volta nel 1919. SÀNDRINI AMEDEO è nato a Sesto di Reghena (Udine) nel 1866 e risiede •a Roma. Avvocato, fu eletto deputato per la prima volta nel 1913 nel collegio di Portogruaro. Alla Camera, durante la guerra, fece propaganda patriottica, e dopo Gaporetto fu capo de! Comitato parlamentare per i profughi. SAROCCHl GINO, è nato a Siena nel 1873 e risiede a Firenze. E' avvocato penalista. Leader del partito liberale toscano, fu eletto deputato per la prima olta nel 1913. Durante la, guerra indo per quii Ielle tempo al fronte orne volontario, sottotenente d'artiglieria. Alla Camera pronunziò vivaci "iscòrsi contro l'Estrema Sinistra. In eguito al movimento ministeriale nel giugno del 1924 venne nominato mini, stro dei Lavori Pubblici. SCIALOIA ANTONIO è nato a Procida (Napoli) nel 1882, nipote dell'insigne giurista sen. Vittorio Scialoja, atiTeato In legge, autore di pregevoli pubblicazioni, venne nominato profesore ordinario di Diritto Commerciale all'Università di Siena. Eletto depuato la prima volta nel 1913 per il collegio di Pozzuoli e rieletto nel 1919 cadde invece nelle elezioni del 1921. Ritornato alla Camera tra i deputati iberali aderenti al Fascismo e stato sottosegretario di Slato ai Lavori Pub blici dal 1923 al 1924. SPEZZOTTI LUIGI è nato a Udine 1 7 luglio 1876. industriale di larghe vedute, ha parte preponderante nella vita pubblica, rivestendo molteplici cariche. E' stato sottosegretario di Slato alle Finanze, con il ministro De Stefani. Ha collaborato alla risouzione di taluni interessanti problemi finanziari. SUARDO GIACOMO è nato a Berga mo, nel 1884; è conte e avvocato. Ha partecipato alla guerra come ufficiale li artiglieria, meritandosi due medaglie di bronzo al valore e due Croci di guerra. E' stato candidato nel 1922, in rappresentanza dei Partiti nazionali; si inscrisse in seguito al Partito fascista. Nel giugno 1924 fu nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, carica che ha tenuto fino allo scorso anno. Attualmente è presidente dell'Ente autonomo della strada per l'Italia Settentrionale. TOFANI GIOVANNI è nato a Genova nel 1875; risiede a Roma. Ingegnere ed industriale. Alla Camera entrò ne! 1919 per gli elettori di Macerata ed Ascoli che gli riconfermarono il mandato nel 1921 insieme con quelli di Ancona e Pesaro. Interventista, aderl al Fascismo per i primi, tornando alla Camera con la lista nazionale. , TORRE ANDREA è nato il 5 aprile del 1866, a Torchiara (Salerno). Laureato in giurisprudenza nell'Università di Napoli, ebbe poi la laurea honoris causa dall'Università di Camerino. Poco più che ventenne, fu insegnante di filosofia e storia nel Liceo i Vittorio Emanuele » di Napoli. Esordi nel giornalismo scrivendo nel Diritto di Roma. All'avvento del secondo Ministero Crispi, diresse la Riforma, quo lidiiano fondato da Crispi, Cairoli e Bertani. Scrisse poi (1898, '99, '900) una serie di articoli nella Rivista di Roma sulla politica estera, coloniale, religiosa e sociale, ed inoltre articoli di critica letteraria e sociale. Fu tra 1 fon datori del Giornale d'Italia, in cui, dal 1901 al 1906, scrisse quasi tutti gli articoli editoriali del giornale. La principale sua campagna fu rivolta allora a dimostrare che il liberalismo e la democrazia di quel tempo erano privi di contenuto politico e sociale. Scrisse poi nel Corriere della Sera, daL 1906 al 1016. Rimangono'memorabili i suoi articoli fatti per incitare l'Italia ad occupare la Libia e gli altri per l'intervento dell'Italia in guerra. 1 suoi ragionamenti ed eccitamenti valsero a mutare l'opinione pubblica dei partiti moderati e democratici italiani di quegli anni e capovolsero completamente le tradizioni politiche del vecchio gior naie lombardo. Nel 1917-18 scrisse nel Messaggero,, sostenendo la resistenza ad ogni costo nella guerra. Nel 1922 fondò il Mondo (degenerato poi dopo la sua uscita dal giornale) col program ma della creazione di una democrazia econumica fondata sui Sindacati, poi che egli riteneva che tutti i vecchi partiti liberali, democratici e socialisti non avessero piti alcun significato ( valore politico positivo e costruttivo E' ora direttore politico della Stampa E' stato quattro volte presidente dell'Associazione della Stampa Italiana, dal cui ufficio fece intensa propaganda per una politica di guerra energica ed efficace, rivolgendosi al Governo italiano ed al Governi esteri dell'Intesa. E' stato membro delle più importanti Commissioni per la riforma dell'Istruzione; relatore del bilancio del Ministero della P. I.; presidente della Giunta Generale del Bilancio alla Camera dei deputati; per sette volte relatore del Bilancio degli Esteri; relatore di numerose leggi e degli importanti trattati per l'annessione della Bessa-rabia alla Romania e per l'ai leanza con l'Albania. E' stato deputato per cinque Legislature dal marzo del 1909. I suoi scritti più importanti r. guardano la trasformazione dell'inse gnamento e la politica estera. TOSTI DI VALMINUTA FULCO 6 nato a Gaeta (Napoli) nel 1869. Conte, capitano di fregata nella riserva navale, già capo Gabinetto del Ministro della Marina Leonardi Cattolica. Eletto a Gaeta nel 1913 ner la prima volta con programma liberale di destra. Rie letto nelle elezioni del 1919 e del 1921. Diventò Sottosegretario agli Esteri nel Gabinetto Facta ed in tale qualità partecipò alla Conferenza di Genova. VENINO PIERO GAETANO è nato a Milano il 22 marzo 1878. Conte e dottore in legge. Eletto per la prima volta ne! gennaio del 1915 nel collegio di Erba. Non rieletto nel novembre del 1919; rieletto nel 1921 è stato a più riprese Sottosegretario alle Colonie. VICINI avv. MARCO ARTURO è nato a Pieve Pelago Frignano (Modena) il 25 aprile 1874. Risiede a Modena. Promotore e capo dei gruppi nazionalisti prima della guerra, alla quale partecipò come capitano al fronte e poi come ufficiale propagandista presso il Comando Supremo. Avvocato penalista, conferenziere, fascista della prima ora. Rimase ferito in conflitto colle Guardie Regie, meritandosi per il suo contegno patriottico la medaglia d'argento al valore civile. Entrò a Montecitorio nel I9."i con la lista fascista ed ha !:''"p ni la carica di segretario della Cam-:ra. lcng rrc 6 Non è dalle colonne della « Stampa » che sia necessario parln re di Andrea Torre. I lettori di questo giornale ch'egli dirige, che dn tempo ormai seguono da vicino la sua opera, e sono da lui quasi cotidianamente guidati e assistiti nel difficile compito di formarsi un giudizio sulla gru ride storia che sotto i nostri occhi si svolge, sanno chi egli sin, e qual forza rappresenti nella vita politica attuale del nostro Paese. Ma noi che gli viviamo vicini e che ne riceviamo giorno per [riorno direttiva, incitamento, esempio, e quand'occorre, correzione, non possiamo sottrarci al caro rito del saluto, e fare a meno di dire, sia pur brevissimamente, di lui, nel giorno in cui il più alto riconosci-" mento gli viene da parte del Regi-me al trionfo del quale egli ha consacrato gli anni della sua maturità», come gli ha dedicato, si può ben dire, la parte migliore di tutta quanta la sua carriera politica. Poiché, chi guardi allo successivo fasi e alle varie trippe della vita pubblica di Andrea Torre, non potrà aù meno di riconoscerle e ravvisarle co* me dirette tutte e quasi coerentemente preordinate al trionfo delle idee e> delle forme politiche che oggi costi* tuiscono la sostanza e il modo di es* sere della vita statale, italiana. Non! v'è, si può dire, innovato indirizzo' di iflee, o riforma del costume stesso politico e morale italiano a cui il Fascismo abbia posto vitto dosamene te mano, il quale non trovi nella, precedente carriera politica di Andrea Torre una qualchp campagna o,quanto meno, una buono battaglia antesignana, coraggiosamente combattuta, e, se anche non sempre vinta, per lo meno affidata e lanciata come seme al tempo avveri ire.« Lo Stato forte come mozzo della Nazione potente », ecco — per chi ami le formule — in quale formula si potrebbe estrarre e concentrare l'ideale politico per cui Andrea Torre ha sempre combattuto, e in grazia e per fortumi del quale la sua figura ò rimasta e riuscita politicamente viva e più che mai presente dalle onde della rivoluzione che hanno sommerso e travolto tr ite forme e persone del passato politi-co italiano. Dalla prima opera della sua alba ventenne del « Diritto », alla memorabile direzio. ne della « Riforma.» Crispino, in cui già fiammeggiava invitta fra le sfortune l'idealità della Nazione agente, alle sue non dimenticate campagne sul « Corriere della Sera » per la conquista della Libia — con le quali precorse, si può dire, il nazionalismo stesso italiano — e per l'intervento in guerra, a quella sul « Messaggero » romano per la resistenza a oltranza; ai numerosi scritti e alle vive polemiche sul primo "Giornale d'Italia » intese a dimostrare lin da allora la vuotezza di reale contenuto politico e sociale inerente alla democrazia é al liberalismo nelle forme storiche che essi assumevano nel nostro paese; alla concezione di una democrazia economica fondata sui sindacati, che lo spinse a dar vita a un giornale romano, poi tralignato quando! usci dalle sue mani; a tutta la svariata e molteplice sua opera di deputato e di relatore di questioni sia! scolastiche che di politica estera, fino agli ultimi tempi; e infine all'opera sagace di illustratore e di valido propagatore e analista delle* forme e istituti del nuovo regime; in tutte queste fasi dell'opera di) Andrea Torre pubblicista e uomo politico, campeggia sempre lo stesso ideale di una Italia potente, concepita nella sua unità nazionale in confronto con le altre unità nazionali del inondo, e internamente organizzata in uno Stato forte e capace di servire di strumento e propulsione a un tempo agli ideali nazionali., Tutto ciò senza enfasi rettorica, ma pur tuttavia non senza calore, anzi con quel soffio di calore che è il solo reale ed efficace, perchè deriva dal fuoco di una concezione radicata e profonda, quale è pròpria della sua calda mentalità meridionale, temperata dagli studi filosofici alla tempera del raziocinio, ed educata aila scuola delia realtà e della storia maestre. Neil' attuale rimaneggiamento di tutti gli ordini ed istituti politici italiani a cui il Fascismo ha posto mano, e in cui il Senato giustamente è venuto sempre più avanti nella prima linea della scena politica del Paese, l'ingresso nell'Alta Assemblea di uomini come Andrea Torre è, oltre che un confortevole segno dell'alto riconoscimento da parte di Colui che oggi regge con tanta sapienza e sicurezza il timone del Paese, anche in se stesso uno dei non minori motivi a bene sperare degli immancabili destini della Nazione. Il Re di Svezia in viaggio per Roma Copenaghen, 25 notte. Il'Re Costantino di Svezia è partito urgentemente da Stoccolma per Roma, ove, come è noto, la Regina Vittoria giace ammalata.