Il ritorno di Balbo dall'America

Il ritorno di Balbo dall'America Il ritorno di Balbo dall'America Le accoglienze di Napoli — Tre idroplani con De Pinedo a Roma — Cl Napoli, 15 notte. Stamane alle ore 10 è giunto da New York, dove ha partecipato ui lavori del Congresso aeronautico di Washington, S. E. Italo Baino. Prima ancora che il transatlantico attraccasse alla banchina durante la manovra, si è recato a bordo con un motoscafo della R. Marina il generale De Pinedo, che è stato ricevuto dall'on, Balbo con affettuosa cordialità. Erano a ricevere il Sottosegretario all'Aeronautica, il segretario reiterale on. san sanelli con tutte le autorità civili, militari, politiche fasciste, insieme a numerosissimi rappresentani della provincia di Ferrara. Calda dimostrazione Appena il transatlantico ha attraccato alla banchina gli intervenuti hanno improvvisalo un'entusiastica dimostrazione. L'on. Balbo con la sua gentile signora, e il gen. De Pinedo erano sul ponte di comando. Il Sottosegretario all'Aaronautica accompagnato dal comandante Todeschlni, dal tenente Cagna, e dagli altri ufficiali della missione che lo hanno accompagnato è subito sceso a taira. Fra i primi che si recarono a stringere la mano all'onorevole Balbo è stato il capitan* Lundborg clic era accompagnato da un gruppo di aviatori svedesi. L'onorevole Balbo insieme al generale De Pinedo c salito a bordo dell'idrovolante « S. 59 », che dopo un felice decollaggio si è diretto alla volta di Ostia. Gli ufficiali che l'accompagnavano lo hanno seguito a bordo di due altri idrovolanti. Al passaggio a bassa quota dell' « S. 59 » la folla, che gremiva la stazione dell'idroscalo, ha entusiasticamente applaudito. L'ori. Balbo in un breve colloquio con un redattore del Mattino ha fatto alcune dichiarazioni: « Non vi parlerò dell'aviazione degli Stati Uniti, non solamente perchè la mia Impressione non può esser detta in due parole, ma soprattutto perchè 0' mio dovere dt fare al Duce per primo il mio rapporto. Vibrante italianità E il Sottosegretario all'Aeronautica ha continuato: « In viaggio tio preparato una lunga relazione, che consegnerò al mio Ministro, e dopo, solamente dopo, mi sarà consentito di dire diffusamente dell'organizzazione aviatoria nella grande Nazione amica. Ciò che invece tengo si sappia, e sono orgoglioso di ripetere, è che in America non esiste l'anti-fascismo, se 6i esclude un piccolo, ridicolo gruppo di fuorusciti, spalleggiati da ebrei polacchi e da ebrei russi e accentrati a New York. Sul Pacifico e sull'Atlantico, nei grandi e piccoli centri le Comunità italiane mi sono apparse compatte, permeate dal nuovo spirito nazionale vibrante di fede fascista. In numerosissime case di italiani con commozione ho visto al posto d'onore il ritratto del Duce. E coinn fra le Comunità italiane ho trovato ambienti fortemente fascisti, cosi fra gli americani colti ho riscontrato che la maggioranza conosce ed apprezza Mussolini. Tre volumi, sulla vita e sul l'opera del nostro Duce, sono stati pubblicati in America ed hanno avuto una impressionante diffusione, suscitando il più vivo Interesse. A Chicago sono rimasto stupito ed ammirato del discorso tenuto dal sindaco di quella città, che ha parlato del Capo del nostro Governo con una conoscenza ed una comprensione assolutamente perfetta, come se fosse stato uno del nostri ed avesse vissuto accanto al Duce chissà per quanti anni ». E il Sottosegretario Balbo ha continuato : « Dire che in America vi sia dell'antifascismo è calunniare le nostre comunità degli Stati Uniti ». Infine S. E. Balbo, a proposito delle notizie del raid Homa-New York e del la smentita inviata da bordo del Conte Grande, ha detto: • Io non so come sia stato possibile prestar fede in Italia a quella notizia, quando è noto come il Governo fascista rifugga dal bluff e brami operare nel silenzio Noi non siamo soliti a sbandierare sei mesi prima l nostri raids e a fare rhiasso intorno alle no stre imprese. Ferrarin parti silenziosamente e quando era già lontano dicemmo: « E' partito! •. Incontratosi poi con il direttore del Mattino, gr. uff. Paolonl, Fon. Balbo gli ha detto: « Tengo a ripetere che ho trovato ne gli Siati Uniti colonie di connazionali vibranti di entusiasmo e di ferie per l'Italia fascista e in tutti gli ambienti intellettuali americani grande ammirazione per 11 nosu*'' Duce e per la sua opera ». H Nli ll Citl