Carabinieri all'inseguimanto dei cacciatori di frodo nella «riserva» dell'Ordine Mauriziano

Carabinieri all'inseguimanto dei cacciatori di frodo nella «riserva» dell'Ordine Mauriziano La caccia all'uomo tra i boschi di Stupinigi Carabinieri all'inseguimanto dei cacciatori di frodo nella «riserva» dell'Ordine Mauriziano La vasta riserva di caccia dell'Ordine Mauriziano situata nel territorio di Stupinigi e, precisamente in regione detta Beneficenza, e stata teatro notti or sono di un movimentato Inseguimento da parte di militi della Benemerita lanciato alle calcagna di quei cacciatori di frodo che sono noti, in linguaggio cinegetico, col nome di bracconieri. chnMnèt?iVnella pianura che' rfa*B§M1^T^^^^^&^ì]gestita dai sighoiri rag. Pastrone, cav. Bonattia e corani. Marone, alle cui dipendenze per il servizio d'ordine e di sorveglianza sono numerosi guardacaccia. La riserva boscosa è ricca di speciali allevamenti per il miglioramento ed il rifornimento della selvaggina, quali lepri, fagiani, pernici. Nella zona delimitata e di proprietà dell'Ordine, possono soltanto, com'è noto, cacciare i riservisti, cioè coloro che usufruiscono dello speciale permesso. Direttore della tenuta (anticamente si sarebbe detto il capocaccia) è il signor Giuseppe Candelo, abitante in Stupinigi Tempo fa egli veniva informato, dalle guardie addette, di misteriosi colpi di fucile, l'eco dei email giungeva specialmente dalla fagianaia che occupa una discreta area di terreno oltre la boscaglia di Stupinigi. Le schioppettate si susseguivano a ripetizione, chissà con quale gioia degli ignoti seguaci di Nembrot ohe potevano in tal modo assicurarsi una buona fornituira per il loro carniere. 11 direttore ordinò subito la più rigida sorveglianza per acciuffare i disinvolti predatori. Ma i... fucilieri vagabondi non abbandonavano il campo con evidente e grave preoccupazione dei signor Candelo, il quale si andava accorgendo che i fagiani di volta In volta scemavano di numero. Investigazioni notturne Visto ohe gli sforai suoi e delle guardie non davano i risultati sperati, il direttore si rivolse al comando della stazione del RR. Carabinieri di Stupinigi, per essere coadiuvato nelle ricerche degli audaci bracconieri. Accolta la denuncia il brigadiere addetto ordinava per alcune notti una serie di appostamenti nelia riserva, scegliendo, su indicazioni del Candelo, una località che dà accesso per mezzo di un sentiero alla fagianaia: una piccola strada questa per cui dovevano neces- sanamente passare i cacciatori di frodo i quali, dopo la battuta, uscivano tranquillamente al largo. Gli appostamenti dapprima diedero un esito negativo, ma l'altra notte sortirono nell'effetto desiderato. Il brigadiere con due militi e il capocaccia si appiattarono a ridosso di un cespuglio ai bordi del sentiero e attesero le tradizionali schioppettate che non tardarono a farsi udire. Poco dopo le due essi percepirono delle voci che man mano si avvicinavano. Non si mossero. Spuntò, cosi sul sentiero come... avanguardia un agile « pointer » che apriva scodinzolando la marcia ai suoi padroni. Uno di questi armato di fucile a doppia canna, si avanzava cautamente... Senonchè il ca ne sempre amico dell'uomo e amicissimo del bracconiere, approssimando si al cespuglio fiutò il pericolo e si mise ad abbaiare furiosamente, dando l'allarme. 1 bracconieri immediatamente com presero che il richiamo dell'animale segnalava ben altra... selvaggina da quella ch'essi attendevano e con rapidissimo dietro-front, seguiti dal a pointer ». 6i diedero alla fuga. I carabinieri e il Candelo, con un balzo, si lanciavano all'inseguimento. Fantastico inseguimento nel buio Per la boscaglia cupa, selvaggiamente bella nella notte buia, si svolse cosi una caccia fantastica degna d'un film nord-a nericano ostacolata, qua e là dagli intrichi degli alberi e dei cespugli, dalle sorprese del terreno accidentato. Gli uomini in corsa si inseguivano velocemente tra gli scheletri degli alberi brulli, sferzati dall'aria gelida, scavalcando barriere e fossati in piena oscurità, guidati solamente dal rumore dei passi e dalle Imprecazioni che, per gli inevitabili capitomboli sulla terra cosparsa di neve lan ciavano i fuggiaschi inviperiti. Poca distanza separava ancora gli h attimo d'indecisione, riuscirono a di l ipjtnarsl nelle tenebre.' • .' <~i'.~r condolo, che conosce insegtiitori dai bracconieri ai quali ad1un certo punto, chissà perchè. scap-,pò un colpo di fucile in aria. L'im-| provvisa detonazione, fece rallentare la corsa ai militi e fu d'aiuto agli in-| seguiti, i quali, approfittando di quel- iano Pfgnat0 in caserma' ove doP° resten^ del ^lasciato. Gli la sua... selvaggina, aveva avuto la possibilità durante l'inseguimento di identificare nei bracconieri 1 cugini Giovanni e Agostino Ferraris rispettivamente di trenta e venticinque anni, residenti in frazione Palme, di None. Il mattino successivo uno del due e precisamente il Giovanni, veniva scovato in un suo nascondiglio e accom- vennero sequestrati - il fucile, sei cartucce di cui due a mezza carica e il porto d'armi. I due cugini, infine, essendo sprovvisti del regolare permesso di cacciare nella riserva, furono denunciati all'Autorità competente. Il cane è rimasto a zampa libera, e, pur essendo un cane, è divenuto uccel di bosco.

Persone citate: Agostino Ferraris, Candelo, Giuseppe Candelo, Palme, Pastrone

Luoghi citati: None