L'uscita dall'Egitto di Arnaldo Cipolla

L'uscita dall'Egitto Verso il Continente nero L'uscita dall'Egitto -( Dal nostro inviato ) o a è n a e a a o a e a - Sul Nilo fra Assuan ed Halfa, dicembre Le carie geografiche dicono che il vero Edilio, questa specie di imbuto (Ini lunghissimo collo, finisce ad Assuan, alla prima Cateratta c che la porzione di Nilo compresa fra la città dell'isola Elefantina e del tempio di File, cioè Assuan, ed Halfn, scorre nella Nuota. Difalti sul battello fluviale che mi porta ad Halfa {un giorno e mezzo di navigazione) siamo in pochini: il grosso dei turisti è rimasto a godersi le comodità dei grandi alberghi assuanesi, costruiti sulle roccie che guardano la sullodala Cateratta, che però non e neppur più una rapida, dal giorno nel quale il « dam », il formidabile sbarramento gettato un poco più. a monte ha modificato definitivamente il corso del llume. i i ai ae e s- i co o. eo. fraabgsmmviddga sì n¬ o ioie, le vo e i- a to vo ona om e te si te co co re lo pgli uodo e le li uò li di oiorza Le cascate di Ripon Il Sudan incomincia ad llalfa e per raggiungerne la capitale, cioè Khartoum, si cambia mezzo di trasporto, cioè si prende ad llalfa la ferrovia che attraversa il deserto di Nubia e poi costeggia il Nilo sino alla grande agglomerazione sudanese Khartoum-Ondurman [la ferrovia da Khartoum continua costeggiando il Nilo Azzurro per più di duecento chilometri e poi volge ad ovest, verso il Nilo Bianco, lo taglia e va per ora a raggiungere la capitale del Kordofan: FA Obeida). Da Halfa a Khartoum corrono 1000 chilometri di ferrovia; la linea tracciata in origine da Kitchencr con l'avanzala delle trup pe anglo-egiziane all' annientamento dei madhlsli rimasti per tredici anni i padroni assoluti del Sudan. Per oggi vorrei parlarvi del mio prl mo tratto nillaco di viaggio fia Assuan ed Halfa promettendovi di essere il più breve possibile, nella ■ considerazione che di corso di Nilo ne debbo percorrere parecchie altre migliaia di chilometri prima d'arrirarc a quelle cascate di Ripon con le quali il gran fiume esce dal lago Vittoria Nianza. E' convenuto di considerare le cascale di Ripon come le sorgenti del Nilo (5589 chilometri dalla bocca di Damieltu) benché molti facciano originare il Nilo dalle sorgenti del Kiavarongo, affluente dei Kagera, immissario del Vittoria Nianza (6497 chilometri da Damictla) Evocate queste cifre, per mantenere chi legge in quell'atmosfera d'immensità continentale che bisogna tener pre sente parlando di strade e di distanza da questa parte del mondo, eccomi a dirvi qualche cosa di meno inesorabile, compreso fra la partenza da Luxor, dove vi ho lasciato l'ultima volta, la fermala d'obbligo ad Assuan e il vec eh io Nilo visto dalle tavole tei Britain, il piroscafo che lo risale Sci o sette ore di ferrovia da Luxor ad Assuan [i treni in Egitto sono scm pre in ritardo), corsa d'un interesse affatto limitalo e fra il polverone permanente. Respingete energicamente tentatili della consorteria filo turistica che vorrebbe farvi fermare ad Edfu e a Kom Ombo per visitarvi i templi antichi locali. Sono la copia minore di quelli che avete già veduti, più che lo stereotipalo sorriso di Ramsete II che si è autosparso in tutte le dimensioni sino alla Nubia, non ci ammirate. Coni piangete coloro che fanno il tratto per fiume, ricordatevi dell'efficace carica tura dell'europeo in tournée invernale niliaca, com'è raffigurata sulle cario line che avete mandalo agli amici in Italia e che magari v'invidiano. La cartolina riproduce tre vignette. Ire scene sulla tolda di un piroscafo che rimonta il Nilo: prima vignetta, i turisti armati di cannocchiali e di macchine fotografiche si accalcano con tru la baUuslia per ammirare ciò che si distingua sulla riva deserta una palmo, un cammello, un muro crollatile; in disparte il filosofo che potrebbe anche essere colui che ha giù fallo un precedente viaggio in Egitto, non guarda la riva preferendo rimane re assorto nel nirvana del suo wisky and soda che ha dinanzi. Seconaa vi gnetta: il gruppo dei turisti osservali ti l'invariabile scena della riva desertissima col solito cammello: la palma ecc., è diminuito della metà, i più ab bandonatl sulle sedie a sdraio sonnecchiano o leggono, il filosofo del wisky è sempre immobile dituinzl al suo bic chiere. Terza vignetta: la tolda è tra sformala in dormitorio generale, nes suno più guarda le rive arcidescrt con il cammello, il muro e la palma solo l'immobile bevitore non ha varia tu il suo atteggiamento... L'isola di Elefantina Ad. Assuan le cose sono combinate infadcCstidtlqfemarfcfguisa che dal balcone della vostra ca-mera all'hotel avete le Cateratte sotloil naso e l'isola di Elefantina purc.Contemplate le prime, cioè gli isolottidi roccia adagiati nel (lume incassalo fra le alte rive, per il tempo necessario a meditare sulla vasta utilizzazione agricola del Nilo il quale, anziché ribollente, e calmo come uno stagno e guardale a cento metri di distanza la seconda. Tubi dicono che Elefantina e una mera 'glia. Infatti vi abbondano le palme, ali ombra delle quali sorgono due vlllagj. di gente nubiana, le cui donne, invece di vestire la funebre veste nera di tutte le fellah egiziane, portano in¬ ncdIornl'vmmrl'dosso dei panni dai. colori più allegri:\dgialli e tossi. E' un particolare clic vi a a a , r e a e i o e i r e n a e e ò o ù o, e y i i ra b cy c a s a a n fa piacere, anche perchè vi aiuta ad accorgervi finalmente che l'Egitto indigeno possiede anche delle donne. Poiché per il turista l'Egitto, anche al Cairo, sembra un paese soltanto masellile. Non vedete che. uomini, non siete a conlatto che con uomini, servilo in ogni luogo da soli uomini, anche dove le donne sarebbero assolutamente al loro posto. Forse in Egitto son lutti conservatori islamisti ad oltrana [quante critiche si ebbe il valoroso FoArstoquelle di Assuan, al Nilomelro di [mfantina che è su iter aiù nelle stesse me simpatico Re Amanullah dell'Afganilan dai nazionalisti cairoti, perchè si mostrava in pubblico con il cappello a cilindro!) per obbligarvi ad ammirare unicamente le antichità. Sopportate quindi che vi accenni a •ielle di Assuan, al Nilomelro di ilefantina che è su per giù nelle stesse'.mcondizioni in cui lo descrisse Strabonc'. cbuon'anima... No. vi risparmio quel che msi vede nel caos delie revine di Ele-\ssmTIgrczsfantina. Vi basti sapere che anche su quest'isola vasta, tutti hanno costruito da quando gli uomini hanno cominciato a far parlare di sè nella pietra o con il -mattone. Una diga di due chilometri Andando a File, che le guide chiamano la « perla dell'Egitto » [ma è una perla sommersa oramai, lo sbarramento vicino le ha tolto gran parte] della sua seduzione che era quella del-\l'intima comunione con l'acqua, senza,esserne sopraffatta), si passa a vederllo sbarramento veramente impressio-\natile nelle sue. dimensioni. E' lungo\due chilometri, alto quasi 50 metri dal-\le sue fondamenta ciclopiche, largo al-\la base quasi 33 metri, sulla sommità*drpf8. Costituisce nella sua imponenza ed eternità di durata, un vero e proprio particolare geografico del corso inferiore del Nilo e, come già dissi, l'hanno elevalo gli italiani con innumere- voli blocchi di granito provenienti dal- le auliche cave di Assuan, donde sfestrac da 5000 anni tutto il granitoisparso negli innumerevoli templi d'E-\gltto. e nel quale si scolpirono le ma-\stodontiche statue dei Faraoni. Esiste -ancora un villaggio nelle vicinanze di'-Shellay, abitato unicamente da operai.italiani addetti ai lavori della formidabile diga che ha formalo, fra le desertiche colline attorno, un lago di due miliardi e mezzo di metri cubi d'acqua. Durante la piena niliaca fra Luglioe Novembre, le 180 porte dello sbarra-mento sono lasciate aperte in <juisada permettere al Nilo di discendere con una immane cascata a valle, e com plervi la sua funzione di irrtgatore na turale ed eterno dell'Egitto. Quando vi ceversa la magra del Nilo sopravviene è la volta della riserva d'acqua dellago artificiale, a scaturire dalle poter-ne per l'irrigazione [e al l.o Febbraioche il lago risulta completamente col mo). Backcisc ! La grande diga di Assuan fu inaugti¬ rata nel l'JO.', aumentando di quasi unmilione di ettari la superficie coltivata dcll'Alto Egitto. Si cammina naturai-mente sulla parte supcriore della digacorno su di un ponte, anzi vi corronosu rotaie dei comodi « trollcgs » spinti^ùl}.S^^^"l^.^Lì!!i^°^^, per farsi, attendere nel Irastuono delleno della diga, dove lo spettacolo della cascata artificiale è nel suo pieno, qualcuno che è con voi deplora inruriubilmente la mancata utilizzazione industriale di quel magnifico salto liquido: « Sono almeno centomila cavalli di forza buttali via! » — grida il qualcunoacque spumeggianti e ribollenti, u .Ua— soggiunge un altro — bisogna bene eh? gli inglesi vendano il loro carbone! ». Venti minuti di rotabile fra le colline lunari del bacino artificiale e si arriva sulla riva del Nilo di fronte aShellay. Ma p<'r raggiungere il piro-scafo che deve condurmi ad Halfa, W-sogna attraversare il fiume si: di unabarca. Il luogo appare duppriucìpio de-serto, non c'è che la barca con i rema-tori inattesa, quando, improvvisamen-le, sbucano tutto intorno cinquanta,cento, duecento esseri che urlando ac-a-\corrono all'assalto del disgraziato viug-olgiatore. E' la poveraglia di Shellay chec.ìvi dà l'ultimo commovente saluto prl ti mia della risila a File e dell'imbarcolo [E' mezzodì, il NUo scintilla abbact nante, il deserto folgora, gli storpi, i ciechi, i piagali, i lebbrosi, i quasimodi insomma che vi serrano da ogni laIo urlano in tutti i toni Vclcrna implorazione; « Backclsc! ». Essi vi seguono sin nell'acqua, trattengono la barca, l'affare di liberarsene diventa piuttosto violento. Finalmente ci riuscite, finalmente vogate verso la « perla », finalmente potete mentalmente rivolgere ai reggitori del prospero, del ricco, dell'aureo Egitto, la preghiera di cercare dl organizzare con maggior garbo gli Compagni di viaggio Salterò a pie pari la descrizione di IraFile malgrado la mula rampogna delle: nombre di Augusto e Tiberio nonché di oAdriano, ì quali ebbero mie cosi ca- |!!' , , ,. ,,. , , dro da restaurarlo ed abbellirlo sontuo-\&csamente. Del resto, come vi ho già rtcf- gto, File è una vittima dello sbarra- C[mento, è in questi mesi per la massi- fB m„ „„w» c„ir„,.„„„ «n« ntnnm niuvLsn1'.ma parte sott'acqua, non affiora che il '. chiosco, quello che gli indigeni chta mano il letto di Faraone, o meglio la \s„a vartc superiore, a far da simbolo spettacoli del color locale indigeno. A File che, come sapete meglio di me, non 6 molto antica datando dai Tolemaici, non ho ir vaio traccia di Isis che era la dea principale del luogo e neppure delle deità delle Cate^ ratte: Osiris, Neptìs, Aior, che le facevano corona nelle imponenti costruzioni erette sull'isoietta e che la nascondevano completamente. tua ebpaaldnafmFzipstdasitegdSranfapcedezaG] quelli che rimonteranno con me il Ni\i0 aj ai là di Khartum, coloro che si a,distinguono subito dal turista spregerlVOle cha aniva S(ll0 sino ad Assuan, -\p(.r la spccie (ìel ì)aoagiio. Noi, armao\mentari0 aa esploratori o da cacciato-\n di ippotaml, costoro valigie costei-\lalc al etichette di hòlels famosi per à*Valtc.,a ael cosWi ma vaU0le. dell'isola Si parte sul « Britain • per Halfa, si rimonta il Nilo. Navicella comoda, compagni di accurato. fa andare la nave e si preoccupa del Po comfort. .•■ dei Oiristl sulla nave e sul so treno bianco n che posdomani ci farà fattraversare il deserto di Nubia. I com-\^viaggio tollerabili, servizio l'il C.overno sudanese che aU (jovcrno sudanese cne a, In n ci vt-ront-r- li-uri ri ni rpagai di viaggio pia interessanti sono d o - Conosco quindi l'uomo diamanti fero che va in Rhodesia a che mi confida subito che per lui le gemme del genere hanno valore solo quando cominciano a non passar più per il collo di - una miiglia di wisky. è la misura, e f con0!tco pure aite belgi che vanno al oi Coni/0, i quali mi mettono subito al -\CQnmta JeUa differenla aMa situazlo-\ne laggiù. Già 25 anni fa, quando del e -Congo feci la prima conoscenza ed ogi'-g^ 0ugit ver esempio, c'è Panda, il i. Glulndi dell'Africa Centrale ed Elisa- e . belhvillc con 20.000 bianchi e alberghi di lusso (ai miei tempi invece di Pan da c'era la « chiccolle » o fucilo di pelle d'ippopotamo sino a 100 colpi, o.coma oase dell'elevazione delle razze -\ìntcri„TÌ a Elisabelhville era un viia\laij[li0 ai casupole dai tetti di paglia. csmscSdctscgisdln Com'è la navigazione da Shellay ad Halfa? Bellissima, serafica, riposante. Rive descrticìie e ogni tanto non una, ma parecchie palme, il ciuffo delle quali svelta alla tiepida brezza, un l\vUlagaio di fango, delle strette coltura r-; Mn moUo numer0SCi un tempio o\M ^ a Sib0ua ()10_ non vi amglJ0 più con le rovine, volevo soltanto dirvi che a Siboua c'è un viale di sfingi malfatta ma gradevoli a vedersi ai ¬ raggi del sole levante) ed altre cose n\anc0Ta fra cui Korosko, un villaggio a celebre nella storia dell'espansione egii-]:;ana vers0 l'alto Nilo. Vi faceva capo a\la carovatticra che evita la grande alio\s,t niliaca di Dongola e ìlerowè (fortuti^ cne da Merowè non passo e quin^\àl sui suoi celeberrimi templi, silen- sto) ed atiravers'j. il deserto di Nubia a^sai più ad est della ferrovia. Una sorpresa .Sci ore prima di raggiungere Halfa o Wadi Halfa, alle 23, il piroscafo pre para ai suoi passeggieri la sorpresa le,pla nolevole del viaggio, si ferma con- a llu: ro] ai e rlsi a tra la riva, dinanzi ad una montagna la cui cresta si profila nelle tenebre. Sotto le stelle, fischia, getta una conduttura elettrica proveniente dalla dinamo; improvvisamente le luci di bordo si attenuano alquanto, ma la base della montagna s'illumina ed appaiono o-1 ,H() meM ai dislallzu ,L, mostruose W-L„omJ s,a,ue dt Panisele II, dite più a\di jq metri, di guardia all'entrala dello e-^stupefacente Tempio di Abu Simbel a-\scalai0i scolpilo per intero nella viva n-\l.0l.cìai B siccome ,-sso, dopo Karnak a,\e ;j ,„„ ,jrandiosj resto dell'Egitto artc-Ufco, essendo anche presso a poco l'ulg- i;nt0 che si ammira sulla strada deihe (M/rlca Centrale, bisogna discendere rl o, ct- ad ammirarlo. Arnaldo Cipolla. slpddtPsP