Immbarazzate impressioni parigine

Immbarazzate impressioni parigine Immbarazzate impressioni parigine Di fronte Parigi, ? notte, di Stato militare Ino di Stato militare'mpiuto a Belgrado, l'atteggiamento ;ell'opinione francese a-i-ipare quanto .ai imbarazzato e discorde. Non è fa- le infatti per un paese la cui stampa stenta da tanti anni il più profondo 'rrore per '. regimi antiparlamentari he sono venuti installandosi in Euro- a, Intonare l'osanna davanti alla dit- lura instaurata dalla camarilla mill- re serba. Per una certa categoria di rgani la cosa non ha importanza, anzi presta ad eccellami variazioni pole- iche dì partito. .»«__. j; « s«mP» « •«"■»« L'Rumanilé, per esempio, indUteren- I all'interesse che gli avvenimenti di srado rivstono agii occhi del Quay ,'ria-' e P*r "ullil intimidita dalla arI,, piu 0 m6U0 flirCMa cha tì presu- !»llLa àHm» .-t »i.kì« «.....« a breve, grandi eventi'si produrrai!o. l.a provocazione di Karageorgevic Mano* bianca », l'uomo delia banda malfattori che fecero assassinare a entinaia i comunisti a giustiziare steano Radic, il Ile intraprenderà dunque ma lotta senza tregua contro !e masse roate che lottano per ia loro indipenenza nazionale e contro i lavoratori voluzionar!. E' facile prevedere che. >n può ?011 condurre infatti ad" una sposta vigorosa e. rapida ila parte del roletaria o jugos avo, martirizzato alla camarilla stabilita a Belgrado con appoggio dell'imperialismo francese, hi invierft questa risposta, il proletaato jugoslavo — iti partieolar modo Wai croati -, dovrà avere l'oc. hlo aperto sulla teme come Macoli e a .1 Mano bianca • suggerisce le più osche previsioni per un non lontano vvenire: a l.a crisi jugoslava è entrata In una uova fase. Quesia fase ora complemente imprevista?», si domanda uesto giornale, alludendo al Quay say e ai suoi intrighi. E continua: e Alessandro l Giuochi una grosa partita, che rischi di essere roveciato a sua volta o da sollevazioni azionali o da ribellioni militari, perh'i '.e rivoluzioni pretoriane non soo ma! chiare nella storia della Seria, 0 una considerazione che non si uò di primo acchito scartare. Il reime dispotico, la cu! struttura è quela del vecchio zarismo, non può susstere che appoggiandosi all'esercito; ma questo esercito, padrone dello Stao, può far rapare carissimo il suo oncorso a colui che lo avrà solleciato. Uifattì la .Iugoslavia era già da olti anni sottoposta a leggi di ecceone ; ma' queste leggi eccezionali erao dirette contro la classe operaia che a perduto ogni ili ritto nel Regno di arageorgevic. Alle loro rivendlcazip- - -riblcévic, i qua!:, in un passato re- ente, hanno modificato le loro attitu-ir.* nell'organizzare la repressione e a] difèndere ìa borghesia minacciata».Non più lieto è lo staio d'animo del ocialista Soir cui il colpo di Siato dei- i ed a quelle de: croati Alessandro I a risposto con il suo colpo «li fora Niente più intermediari fra Ini ed popolo, ma questo popolo non code i nessuna libertà; i ministri non soo più resuonsabili cha davanti al So-raiio come nella vecchia Russia. Il apo del Governo e un soldato. I pargiani di Badie chiedevano l'abolione della Costituzione perchè era acentratrice, Alessandro l'ha distrutta erchè limitava il suo potere. Sarebbe n errore credere che égli taccia un 0S,° a-:° nazionalità croate, slovene montenegrino che si ergono contro a Preponderanza serba. Quando egli SSFS&EZ a possibile. Le agenzie vogliono neruadeici che egli ha ottenuto il conenso universale, compreso quello dei roa'',- F-' mesta la grossolana menzo n,n . w,tì J. <,cv^rnl che si basano ul :i forza, «.osi i linv.-!», vnn'firi ili „:. , ..„., . ,; .-.apogei Karugeurge! i,-. :.,nt«n«1o cioUam I" Stalo creato da I ,l}a guerra mondiale, gli dà un'ar'infittirà di ferro; nulla però prova cho ; «mesta ai-matura resista e che una' .guerra civile non scoppi. Ma l'evento di ieri può avere delle ripercussioni internazionali. .Mentre le dittature mi 'liiari ■=! moltiplicano da un capo ai l'altro dell'Europa, le possibilità di guerre sviluppano con un ritmo ac colorato • I dubbi troppo timidamente adom brati nd Soir circa le responsabilità! della diplomazia francese nel colpo di Stato jugoslavo trovano un'espres* fUm-- pio mercica in un altro erga- -no socialista, il Popnlaire di Blurn: | .Quest'atto è gravido di consegue** Ize per la Jugoslavia e per la paco i democratici di Europa rimarranna impassibili? La democrazia francese, in particolare, non ha una parola dà dire? Poiché, non dimentichiamolo, iJa jueoslavia è ailéata della Francia- 11 ministro di Francia presso Re Alessandro ha conosciuto gli eventi che si preparavano? So ti a fatto capire al Sovrano c.I alia sua camarilla militare che la Repubblica francess non a i ; o a e i - puà accettare con compiacenza l'istituzione a Belgrado di un regime assolutista? Cile cosa conta di fare il nostro Governo per ispirare al Governo di laggiù il rispetto della liberta' dei popoli ed il diritto dell'Europa alla paoe? ». I giornali ministeriali Ma sinché si tratta di attaccare Rei Alessandro e la camarilla militare di Belgrado nulla ù: più tacile. Il difficile comincia quando la situazionei dell'organo che deve pronunziarsi gli i impone di difenderli. Ora i proprio il vedere; com» ad onta di tali difficolta, lnon solo la stampa conservatrice e na zlonalista, ma la stessa stampa mi .!-i-.»»-'-'- ■ nisteriale di smura mettano m operai ogni anificio dialettico per giungere a giustificare II colpo ili Stato jugoslavo, senza smentire iti modo troppo1 flagrante la propria etichetta politica, queì'a che ci fornisce la misura del favore con cui gli avvenimenti di Belgrado vengono seguiti nelle sfera de! Governo francese. Il Quotidien, l'Ere Nouvelle, la Folontii gareggiano, con emulazione cornili ovcnK1, negli sforzi per rassicurarsi i proprii timorati lettori, promettendo loro che la dittatura di Re Alessandro invìi durerà se non il tempal strettamente necessario e spiegando loro chew al punto in cui erano le cose, non se.ne poteva proprio fare al meno. Ouale spettacolo i! vedere quella stessa stampa, che fante volte si è) ferocemente sco.2lia.ta sull'Italia colpevole rli avere osato, in un grave momento della propria storia Interna, fare uno strappo alle sacre tradizioni ipa riamen (ari per elaborare gradatamente, attraverso metodici studi e cauti assaggi, non già un regime feudalistico di dittatura militare, ma una forma di Governo interamente nuova o moderna, alleante genialmente il ripr:siinato credito dell'autorità con lo spirito democratico nella sua espres^ Mone più fattiva — l'espressione sin■ lacale. — quale spettacolo vedere questa stampa sostenere ohe vi possono essere nella vita di uno Stato momenti ,n fui !.. fn-J--.HA. 1-- " I d e -i-.n cui la fedone *7in7"Tó-TT'ir*™* l |éd l"l L'u,^ ««?^ a e n e o i o ! o alle tradizioni statutarie finirebbero per essere un pericolo anziché una cu va n zia! La stampa radico massonica si morde !e dita. Ma come sconfessare cori un atteggiamento ostile la politica di Briand e di Berthold, che ha sempre goduto delle sue grazie, e alla quale nemmeno ne! caso in ispecie essa conta di potere dar torto? Per la Massoneria francese lo schiaffo brutale assestato dal Re Alessandro alla democrazia e al liberalismo, è un rospo amaro da inghiottire. Ma, alla fin dei conti, essa si consola dicendosi che la Jugoslavia, sua creazione, potava sopravvivere solo a questo patio, e eh,. liei" lo meno, rolo cosi si può sperarti erto loutintil ad insistei;*:1 : • ■ 111vi• non v'olgotii) felici par. Ij"

Persone citate: Badie, Berthold, Briand, Karageorgevic Mano, Macoli, Radic, Re Alessandro, Rei Alessandro