I danni dei maltempo

I danni dei maltempo I danni dei maltempo Le comunicazioni fra Torino e Cuneo! Una valanga ài 150 metri Tulle le lineo ferroviarie sono s;,v,e sgominale dalia neve da ieri manina, e la circolazione ù ritornala normale]ad eccezione della linea montana di!Cuneo, eli spartineve hanno loniinua10 ininterroiianienie a circolai* per tenere sgombri i binari e vi sono riusciti benché la neve coni-inni in'iduciuitmetile a caliere si ha. notizia clic qualche Spartineve farebbe rimasto bloccalo r.dlu ziitia ini ninna. ! ritardi più pravi furono ieri sulla linea di Cuneo: anelli del diretto, che giunse a Torino alle 12,'i7, con ,'i ore e 7 mulini di ritardo, c (niello dell'accelerato, che doveva giungere alle 14,30. l-e notizie giunte al nostro Compartimento ferroviario :n serata e durante la none segnalavano aurora abbondante caduta di neve nella regione etmeese, con relativo aggravamento della situazione ferroviaria. Non si ricorda infatti, da quelle parti, una nevicata così... spettacolosa. Diamo i qualche cirra: [sulla linea Cuneo-San Dalmazzo di Tenda-Ventitniglia, si hanno a Rotti Ilant. in. 1,50 di neve, a Limone ni. l,Gf>, a Cuneo ni. 1,30; sulla linea Cuneo-Bastia ci sono a Mondovi in. 0,90 di neve, e ni. 0,75 in parecchie altre località; sulla Cuneo-Ceva-Savona si sono raggiunti a. Carmagnola in. O.Cu, a Rra m. 0,90, a Ceca in. 1,05, a Herragna m. 1.30; da Ceva verso Onnea si hanno a Nuceilo in. 1,30 ed a Haresslo m. 1,10. Ma la località dove io condizioni delle linee destano qualche preoccupazione, è l'alta Valle del Bivull, la Valle Ve'nienagiia, nella quale ieri seno ca- e ?ST tnnTdS ! è precipitala vicino allo shocco della]igalleria Cresta Morino. La valanga era di rispettabili proporzioni — 150 metri di lunghezza e 3 di altezza — e, abbatte ini osi sui binari, ha provocato l'interruzione quasi compietti del transito. In conseguenza di ciò, i ireni si spingono fin dove é possibile fra Cuneo e la montagna, e fra Cuneo, Saio Dalmazzo e Ventimiglia il servizio dei treni è consegiienzialmente ridono. Continuano perciò le limitazioni elei treni fra Cuneo e S. Dalmazzo, Cuneo e Ilastia, Cuneo e Mondovi, dove si é reso necessario far circolare gli spartineve. .cd!e altre linee del nostro Compartimento il servizio si svolge regolarmente. L'incessante nevicata a Cuneo Verso un metro c mezzo di altezza? • Valanga sulla linea per Ventimiglia Cuneo, 4, notte. l.a neve, che quasi ininterrottamente scende sulla nostra città dalla notte del 31 dicembre, ha raggiunto orina; tiiezzc considerevoli, oggi la neve cado ancora più abbondamee vorticosa degli scorsi giorni. Ancora qualche ora e il metro e mezzo sarà raggiunto e superalo . l.a violenta ripresa della nevicata Vcriflcaiusi questa none ha provocalo nuovi ed ulteriori (Ianni ed ha ancor pi iigrav-eineute intralciata la circolazione. Le linee li-allumii-e, automobilistiche e feri aviarie hanno Sospeso ogni attivila. Solo le ferrovie, che già sitavano ripreso guasi regolarmente, ìanzioiKiuo ancóra a-servizio ridotto. 1 treni subiscon tienormi riiardì e numerose colse hanno dovuto essere so.spese. La circolazione ferroviaria sulla Cuneo-l3reglio-\ eniiniiglia c lireglio-N.zza, in un pruno tempo seriamente ostacolala de. una valanga caduta ieri notte nei prussi di L'.inone, che aveva latto ritardare di parecchi* i lreiiii in transito, e stata oggi completamente interrotta per la caduta di un'altra valanga. Ali une. ni notte, però, mercé i'epera ih 15J manovali e di polenti locomotive munite ili spartilieve, i! irutio di linea ostruito ha potino essere riattivato a! transito. 1 tirili per Ventimiglia e Nizza hanno cosi potino, per quanto in ritardò, partire dalla nostra città alla voliti di quei centri. 11 treno di Torino che doveva starna-! ne giungere a Cuneo alle 7,50,. è arrivalo soltanto alle 10,30. L'espresso in partenza alle ni da Tonini, a mezza-; none non é ancora Limito. teatri vicini a Cuneo non toccati dalla ferrovia, le comunicazioni .sono totalmente Interrotte. S-> la neve continua a ca-! d-ue ancora per qualche ora, la stessa! Ctu.i'o può dirsi bloccala. Intanto l'enorme quantità di neve' c&duta e che continua a cadere, ha cùsti-eiio l'amministrazione comunale a! prendere provvedimenti per rincollimi, la pubblica. Sono siati cosi mobilitai;' oggi oltre centi manovali per lo sgombero della neve dui tetti dei palazzi; in cui sono situati uffici pubblici. Una' disposizione prefettizia ordno ai privati proprietari di provvedere alio ..gim-j bero della neve dai tetti. Inoltre - noi siali mobilitati trecento manovali net •lavori di sgombero dei marciapiedi per tagliare passaggi attraverso le vie cittadine e per eóslruiie gradini in quelle più sirene, allo scopo di permettere ai pedoni di salire alla sommità delia neve per attraversarla e poi discendere dall'altro lato d-élla strada. Giungono poi notizie di valanghe cadine qua e la lungo le strade montane. I| o! La drammatica avventura di e a, e], di!la aeti tie o a e e c0. rnne o i a o i ntiin [Nella i >, a n o a a a . e - cinque alpinisti cuneesi Cuneo, -r notte l.a mattina del 31 dicembre partivano per compiere una gita sciistica dal-nostra città alla volta del rifugio Genova», situato a duemila metrinell'alta valle Gesso, il rag. Giovanni Elleno, d'anni SI, lo studente in leg ge Aldo Quaranta, d'anni L'I), e tali Giuseppe t.auiviiii. d'anni 27, EdoardoSeria, d'anni 22 e Giuseppe Parola, d anni 1.. Il gruppo era ci imposto ili soci del nostro Club Alpino ed era guidalo dal rag. KUi-ua. campióne provinciale degli sci. Il gruppo, la se- .fa di sabato, uopo sei ore di marcia, giunse felicemente al rifugio, dove si ricoverò Ma il mattino seguente, Lo gennaio, una sgradita sorpresa li intendeva Nella notte si era scatenala la bufera e circa due metri di neve erano venuti ad accumularsi attorno al rifugio, i cinque alpinisti attesero qualche ora nella speranza che la bufera cessasse, ma essa, anziché (Umidi intensità, pareva .cresi ere. teina, allora, di restare bloccali nel rifugio in cui era già stata esaurita la provvista della legna ed anche pelili.' i viveri erano quasi al termine, i cinque decisero senz'altro idi scendere a valle. Inforcai; gli sd, legatisi colle corde ed equipaggiati ò: tutto pomo, affrontarono la via del ritorno. La discesa fu però drammatica, perché erano appena giunti, dopo cinque ore di mareia durissima, a metà del eolle Laura die sovrasta il lago delle Rovine, quando un grossa valanga si staccò rciinbando dall'alto pie ipilandc il il |I!:jS ! ■••-•-una.a.neme la corda die ( io a]™ "eÌleC0—U'o Sbalzare al di sopra del proprio capo poco prl- vorso gruppo, I cinque giovani, avvistato pei'icolo, cercarono di portarsi filo- iri della zona della valanga, ma men- tre quattro di essi vi riuscirono, il nifi ',giovano, il Parerle, rimasi» travolto, jlegadegli a , o i o i o i o e ; a e a o r o à , . ., i i a 1 o i a-! rn a-; ri oe a-! a! e' ùa! i, i;' mzi; a' am-j oi et er te e a eae. ma che la valanga In raggiungesse, permisero ai compagni di individuare subito il luogo dove il Parola eia slato travolto ed accorrere in suo soccorso. Cosi, dopo minuti e minuti di angoscioso scavare, il Parola potè essere '.irato fuori dalla neve. Poi con massaggi e sorsi di liquore, gli fecero riprendere i sitisi, il Parola però, ferito in varie parti del corpo, si trovava impossibilitato a riprendere il cammino: i compagni non esitarono e per turno se io caricarono sulle spalle. La notte colse il gruppo ai piedi del colle Laura, dove in evirile giungono le ncque del lago Rovina. La marci,-», durava da dieci ore ed 11 gruppo ài fermo ai piedi di un grosso roccione, dovi» gP alpinisti scavarono una buca Idi neve e dove si accovacciarono riparali alquanto dolio violenza della bufera Senza lasciarsi cogliere dal sonno, hlvaci arono sino alle 5 del mattino. A quell'ora i quattro, sempre col fardello del compagno ferito, ripresero il cammino e alla sera, verso le 19, dopo 14 ore di marcia, riuscirono n raggiunger-1 l'ospitale paese di Entraque. ove ricevettero ristoro ed amorevoli cure Ieri, poi, i quattro giovfi.nl Incolumi, trasportando su di una siila improvvisala il Parola e rimessisi gli sci, poiché luti, i mezzi di trasporto die uniscono Enlrooue colla nostra città non funzionavano ra'usa la neve che continuava a cadere, si portarono a Bórgo San Dalmazzo, dove col treno della sera facevano ritorno alle loro famiglie che da più giorni li attende vano e che' erano mila più grande ansia. |imIvrea, i notie. Oggi ne' lardo pomeriggio la neve, dopo una giornata d'interruzione, ha ripreso a cadere. Nei pressi dalla città la neve liu raggiunto l'altezza di circa 25 centimetri, ma nello valli dell' Allo Canavese sì ft accumulata -n quantità assai maggiori. I treni dalla | Valle d'Aosta giungono regolarmente in erario, e nessuno dei servizi automobilistici e di filovìe per le diverse vallate ha dovuto sospendere le sue corse. I'!Ii|Padova, 4 none. Per lutto In giornata di .''gri è caduta a più riprese in dita e in provincia una abbondante nevicalo, che è po! cessata \erso sera. Tempesta dì neve a Udine Un morto e un moribondo per il freddo Udine, 4, none. l'uà vera tempesta di neve, accompagnata da lima quale da anni non si ricordava l'eguale, si é scatenata oggi in luna la provincia.'Essa é durala dalle '.) ci e 12, riprendendo con minor violenza nel pomeriggio. Ad udine la neve iaggiunge -.'n centimetri. 11 treno San Giorgio di Novaró-Ddlnc é stato arrestato dalla violenza della bora e dàlia quantità di neve poco olire la partenza. Si sono dovuti reclutare me!(Issimi opera: per farlo proseguire a stento, in montagna ogni attività é paralizzata. Le iinct telefoniche sono in-rione, quelle telegrafiche hanno su- l»l:o danni. 1 ireni giungono luti: con fiarli. si ha polizia di due casi di asside-ramento. Cerio Giuseppe stefani, di 67 anni, da Aviario, che era stato ieri sera a fare gli auguri ad una nipote che doveva egei sposarsi, h stato rinvenuto stamane cadàvere, irrigidito, nei pressi ''i casa sua. L'agricoltore Gio¬ vanni Mazzi no. é stato fossato. da, di 42 anni, da Rasiliaritivemno morente in un Il Tevere e l'Aniene sempre più minacciosi Roma, 1, notte. grossatn. dalle recenti pioggio e dallo scioglimento delle nevi, ha raggiunto unn intensità inconsueta. Infatti se .,., , , , ., , coml° 1 '1;hl fol,u ciò del Genio civile, mentre stanòtte l'idrometro della llipetta se crcprdLa piena del Tevere ha toccalo e ho superato di parecchio il classico oc-, c.nalonc di .Pome Sisto, segno che *l'impelo dell'acqua cosi fortemente dall'apposito ulti alla mez gnava un'altezza di i-ì metri, nella mattinata le acque sono arrivale a metri li,7D e durante il pomeriggio hanno avuto tendenza ad annientare sempre pili imo a raggiungere metri e anche 14,80. Le inondazioni precedenti D'altro canto l'Aniene, che nulla giorsiata di icii era diminuito, stamane è cresciuto nuovamente. La piena odieriia é dunque la maggiore dopo quella del febbraio iota, quando le acque segnarono la » massima » all'àdronietit'o di Uiputta con metri 16,lì>, poiché quella, dei dicembre del 1923 non superò i li metri. L'occhialone di Ponle Sisto, che lino a ieri sera era soltanto lambito dalle acque, da stamane t attraversalo dalla corrente, suscitando i ricordi dei vecchi trasteverini che rammemorano ai più giovani le inonda- m-lnghcPenmgvt14.75 einsvUslezioiii del 1S70 e del 1900, quando ie strade di Roma bassa si irasfanirarono ili una specie di canali veneziani, Un po' da per tutto la folla sosia a fare prognostici, seguendo i capricciosi gorgin della' corrente che trasporta ma te- sgcLslctadriale di ogni genere, relitti" di staccio-(anate, di fratte di piantagioni. Le acque j dliauno invaso la Farnesina, donde gli Vabitanti hanno sgombrato recando con|-cloro il grosso bestiame, le galline e i' maiali. Nella regione dell'Olmo é allagato il viale Angelico. Anche il piazzale di Ponte Milvia comincia a essere raggiunto dalla piena. 11 Ponte Nomontana ha l'arco centrale quasi chiuso dalle acque dell'Amene e si teme che l'acqua possa invadere la via Nomen tana. L'aeroporto del Littorio, sulla via Salaria, é completamente isolato e la direzione ha provveduto a costruire una passerella che dall'ingresso principale porta sulla scarpata deila lilnea Roma-Firenze. In tal modo some, state ristabilite le comunicazioni con noma. Un feretro bloccato dalle acque Un caratteristico intervento dei vigili s é avuto nel pomeriggio di oggi a San Bartolomeo, dove alle ore "ili doveva svolgersi il funerale di un abitarne del luogo, deceduto ieri. La bara era rimasta bloccala in casa dalleacque ed è stato necessario trasportarla alla vicina chiesa per mezzo di un barcone ad opera dei pompieri. Ieri sera, alle 11, la stazione dei vigili di via Genova veniva avvertita che nelle adiacenze della città-giardino Arnióne, e precisamente nella località detta dei Prati Fiscali, alcune case erano state invase dalle acque del fiume Anione, die. rotti gli argini, si erano riversate sulle campagne adiacenti, e mettevano in serio pericolo la vita dolle persane abitanti nelle casupole sparse attorno. 1 vigili hanno svolto con sublime spirito di altruismo l'opera di soccorso. Sono state salvate una ventina di persone. La vallata dell'Anione è pur essa invasa dalle acque: la slessa Tivoli é sollo la minaccia del fiume e si teme che un rialzo di temperatura possa an> cora ingrossare j torrenti, facendo sciogliere le nevi. L'Aniene impetuoso Trascina ani nali e materiali in gran copia ed ha già interrotte le comunicazioni del tram a vapore RomaTivoli, dato che le acque hanno sorpassale le palatine di Ponte Lucano. Binari allagati dal li . Si nutre anche qualche apprensione per le linee delle ferrovie delio Stato, perchè in località Lunghessa le a.cque hanno già raggiunto i binari. Sotto l'acqua si trovano tutte le campagne di Ponte Lucano, della Lungliessina, del Murteilone. delia Lunghessa fino a Sant'Eusebio, Pratòlungo, Pome Mammolo e Pome Nomentana. Nella pianura reatina la piena é in diminuzioni e le comunicazioni della Salaria per Roma e cosi quelle delle strade provinciali che niellano a Poggio Mirteto Tino ad Avezzano. sono siate riattivate Le autopostali sono rimante bloccale e al ponte Romano, sul Velino tnihaccidVaimente irruente, prestano servizio continuo una schiera di guardie investigative, pattuglie di carabinieri e miliii nazionali. Giunge po; notizia da Grosseto che, ir: seguito alle torrenziali piogge questi giorni, che hanno provocalo un improvviso e rapido scioglimento delle nevi stiliti montagne vicine, il piano di Grosseto é nuovamente inonC'.pntemporaiiea;mente sul versane Massa Marittima e Roccostrnde Mrmnnzfv le abbondantissime piogge hanno gon flato il lumie Bruna e il torrente Fos sa, eoe precipitando nel piano hanno invaso la zona di Burlano e parte di quella di Montepescali. Mercè i lavori eseguiti dal Genio Civile nel breve tratto intercorso tra le due ultime piene, parie della zona di Montepescali si è potuta salvare per le misure prese opportunamente dal suddetto Ufficio, meiili'i- i danni alle arginature eolio limitati. HArmpcnrgnprpmtriDrbldcqslccni i'

Persone citate: Aldo Quaranta, Cerio Giuseppe, Giovanni Elleno, Giuseppe Parola, Ianni, Tonini