Temporali, bufere, frane e fiumi in piena

Temporali, bufere, frane e fiumi in piena Temporali, bufere, frane e fiumi in piena o Cuneo sotto 1,20 di neve I treni in bianca trincea ; Cuneo, 3 notte. La nevicata ha ripreso con rinnovata violenza questa notte. Agli 87 centimetri d' neve già caduti in città e n«illa zona, altri 30 sono venuti ad (uggiungej^i, raggiiumge-ndo cosi la considerevole altezza di circa m. 1,20, altezza che non mancherà di essere sorpassata, poiché la neve continua a Cadore abbondantemente. I telefoni interurbani continuano ad essere interrotti, i telegrafi funzionano solo in parte, 1 servizi tromviari ed automobilistici sono pure seriamente intralciati e per aloume linee immobilizzati. Il tram di Borgo San Daiinazzo stamane a percorrere cinquecento metri ha impiagato oltre tre ore. ed 11 convoglio era composto di un solo vagone e di due locomotive a tutta pressione. Le automobili pubbliche e private sono chiuse in rimessa. Nelle strade il transito è limitatissimo: gli spartineve non riescono a spazzare la neve caduta che già alHra,viene di rincalzo a sostituire quella ^accumulata al due lati della strada. Le sole ferrovie hanno ripreso 11 loro servizio quasi normale ; i treni giungono bensì in ritardo, ma con al massimo 30 minuti. Le linee ferroviarie, specie verso la montagna, sono tenute sgombre col passaggio continuato di potentissimi, locomotive munite di mastodontici spartineve, cosicché ai viaggiatori dei treni che percorrono le linee cosi spazzate, è dato assistere ad uno dei più suggestivi spettacoli!. Infatti la neve raggiunge l'altezza dei finestrini, ed i treni percorrono lunghissimi tratti, fra due alte e candide trincee. In città numerose squadre di manovali attendono allo sgombro dei marciapiedi, accumulando la neve spazzata nel centro della via, formando cosi delle barricate nevose alte qualche metro. Per avere un'idea dell'odierna nevicata, occorre riferirsi ni 1916, anno in cui la neve caduta in un solo giorno ed una notte raggiunse 11 metro di altezza. Se invece la neve continuerà a cadere bisognerà risalire al 1885. In quell'anno, tanta fu la neve caduta, che fu giuocoforza, iper attraversare le vie della città, scavare gallerie nella neve stessa ed in altri punti, per esemplo in via Roma, salire con scale all'altezza della neve, attraversare e ridlseendere dall'altra parte, sempre con scale. Se però la viabilità normale è intralciata, non può dirsi così per quella sciistica, che nella parte nuova della citila numerosi sciatori e sciatrici hanno infilato gli sci mettendosi a pas seggi aire per le vie eccentriche: l'occasione ha pure fatto riapparire qualche slitta a cavalli. Giunge notizia da Accedilo che una comitiva di sciatori, rimasta lassù bloccata dalla neve, è riuscita dopo oltre dodici ore di faticosa marcia a portarsi a Dronero, dove è arrivata oggi e dove attende che 11 tram riprenda la sua corsa per ritornare a Cuneo. La linea Savona-Alessandria non ancora attivata Savona, 3, notte. Perdurano le interruzioni ferroviarie e le comunicazioni stradali nell'alta zona montana, causa le grandi nevicate di questi giorni. A Montenotte, due contadini, certi Logasio, che 6i erano arrischiati verso le alture, sorpresi dalla tormenta, poterono con grandi stenti sfuggire a certa morte, rifugiandosi in una capanna da pastore, dove trascorsero la intera notte, pressoché irrigiditi dal freddo. Stamane hanno raggiunto la loro abitazione. Tutte le linee telefoniche sono interrotte per l'abbattimento del pali. Parecchi paesi della zona montana sono pressoché isolati. Stasera i vicini abitati di Vado, Bergeggi e Spotorno sono rimasti completamente al buio per i guasti prodotti dalla bufera. Squadre di operai, sparpagliate nelle varie zone, lavorano attivamente alia riattivazione. Anche oggi, perdurando i guasti alla linea SavonaAlessandria, mancarono 1 giornali torinesi. Convogli tramviari bloccati per viaPlnerolo, 3, notte. Dopo alcune ore dì sosta, ieri sera ha incominciato a ricadere la neve, continuando ininterrottamente per tutta la notte e la mattinata. Stamane in città la neve raggiungeva circa 35 centimetri, mentre nelle valli ha raggiunto altezze eccezion ali. A Perosa Argentina supera 1 60 centimetri, a Fenestrelle raggiunge circa il metro. Stamane i primi convogli della tranvia Plnerolo-Perosa Argentina, vennero bloccati per via. Per le comunicazioni con Perosa Argentina si supplì con un servizio automobilistico. In se rata però il servizio tranviario è stato regolarmente riattivato. Anche nella Val Pellice la neve ha raggiunto altezze considerevoli e continua incessantemente a cadere. La temperatura da ieri tara si è fatta più mite. Atti, 3, notte. Ieri ed oggi la neve ha seguitato a scendere su tutto 11 territorio. Da parecchi anni non si aveva più una nevicata cosi abbondante. Anche dai Comuni della zona giungono notizie che la neve ha raggiunto un'altezza inconsueta: oltre cinquanta centimetri nel vicino Monferrato e 70 centimetri a Mombercelli. Le comunicazioni stradali sono rese difficili, in molti punti la rete telefonica e telegrafica e quella elettrica tianno subito interruzioni.Biella, 3, notte. Il maltempo è continuato ad imperversare in tutta la regione. A Biella la neve ha raggiunto i 40 centimetri; ad Oropa ne è caduia 65 centimetri, mentre alla regione del rifugio Rosazza ha raggiunto un metro. Si sAgus. fMo danni alle linee elettriche: le linee tUeto a d a - niche delle vallate sono state Interrotte ed il servizio tramviario ha subito ritardi. Anche le linee telefoniche della Valsesia per la caduta di pali e fili, sono sfate Interrotte e saranno riattivate per domani mattina. Il contadino Serafino Scanzio, di anni 64, da Cannalo, è caduto, per uno sdrucciolone, fratturandosi l'omero destro. E' stato ricoverato all'ospedale. Tortona isolata per 24 ore Ferroviere ucciso da un ramo Tortona, 3, notte. I danni causati dalla neve 6ono ingenti. Per ventiquattro ore Tortona è rimasta isolata tanto per le strade ostruite, quanto per le linee telegrafiche e telefoniche interrotte. I treni da e per Torino, Milano e Genova subirono fortissimi ritardi, ed i convogli per Alessandria e Novi, causa gravi danni arrecati dalle intemperie al bivio Scnvia e nei pressi di Rivalla, vennero istradati per Arquata e Serravalle. Anche gli stabilimenti sono rimasti inoperosi per l'assoluta mancanza di energia elettrica e di luce. Intanto il maltempo ha causato una vittima. Nelle prime ore di ieri mattina, il ferroviere Luigi Milanese, d'anni 29, 6i avviava alla vicina stazione di Vii lai vermia per assumervi servizio, fiancheggiando il muro di cinta di una pineta della tenuta Bogliolo, quando da un pino si staccò un grosso ramo carico di neve, che, dopo d'aver ribaltato sul muro, andava a colpire al capo lo sventurato ferroviere, causandogli la frattura del cranio. Più tardi i passanti lo rinvennero cadavere. Il ritorno degli sciatori genovesi bloccati alla Dalma Genova, 3, notte. Per tutta la notte e la mattinata ha continuato a nevicare e la nevu in certi punti circostanti a Genova, ha raggiunto un'altezza veramente eccezionale per la nostra legione. Nella serata di ieri si nutriva qualche apprensione per quel gruppo di 14 sciatori, soci dello Sci Club Genova, che, come avete pubblicato stamane, si erano recati a passare il Capodanno alla Balma oltre Frabosa Soprano. Nessuna notizia si era riusciti ad avere di questo gruppo che doveva esse-re di ritorno a Genova martedì sera. Stamane però le preoccupazioni che avevano già indotto il locale Sci Club a recarsi a Frabosa a predisporre gli eventuali soccorsi sono state dileguate dalle notizie dei giornali e da telegrammi rassicuranti pervenuti alle famiglie dei componenti la comitiva. Nelle prime ore del pomeriggio poi la comitiva ha fatto ritorno in città. Gli sciatori hanno riferito di essere rimasti bloccati per tutta la» giornata di Capodanno da una tormenta di eccezionale violenza che impedì assolutamente di poter tentare di compiere il tragitto fino a Frabosa. Durante il giorno e nella notte seguente cadde oltre un metro e mezzo di neve. Ieri poi, sempre sotto una nevicata fittissima che toglieva ogni visibilità e rendeva particolarmente gravoso il tragitto per la enorme quantità di neve fresca sulla quale anche gii sci affondavano profondamente, la comitiva potò raggiungere dopo sette ore di fatica, Frabosa e quindi, sempre in sci, Mondovl, da dove in treno proseguivano per Genova. Interruzioni nei servizi a Novi Ligure Novi Ligure, 3, notte. Una giornata di interruzione dei servizi, si è avuta ieri, in seguito alla bufera violentissima ed abbondante nevicata di capodanno. La nev^ ha raggiunto l'altezza di 40 em. in pianura e ili mezzo metro in alcuni punti della montagna. Nelle alte vallate del Lemme e del Borbera ed in quelle della Scrivia e dell'Orba, innumerevoli furono le interruzioni ed i guasti delle linee elettriche e telefoniche, pali ed antenne divelti, alberi schiantati, linee abbattute. SI è dovuto ridurre la distribuzione della energia elettrica per luce e forza motrice. La centrale di Arquata Scrivia è Intervenuta ad assicurare l'energia verso Genova-Ovada. L treni hanno subito interruzioni, essendo venuta a mancare la trazione elettrica, sostituita prontamente con quella a vapore. I servizi ora sono pressoché ripristinati. • Ovada, 3, notte. Una violenta bufera di vento e neve si è scatenata anche sulla nostra regione, abbattendo pali e strappando 1 fili delle condutture elettriche. La città rimase immersa tutta la notte nella più profonda oscurità. Le comunicazioni telefoniche vennero interrotte. La quantità di neve caduta si aggira sui 25, 30 centimetri di altezza. Treni sospesi nel Trentino Strada minaociata da una frana Trento, 3 notte. La neve caduta nella zona delle Do 1 orniti ha raggiunto l'altezza di un metro, Interrompendo le comunicazioni stradali. Sull'altopiano di Folgaria la neve è alla 70 centimetri. In alcune •località d'alta montagna 6ono cadute frane e piccole valanghe, senza cau sare notevoli danni. L'Azienda autonoma della strada ha sospeso il transito sulla strada Trento-Brescia, tra. i paesi di Tione e Ponte Arche, in se unito alla minaccia di un pericoloso franamento al chilometro 32. Causa le abbondantissime nevicate cadute nelle valli di Soie e di Non è stato ridotto il servizio dei treni viaggiatori sulla ferrovia elettrica Trento-Male Sono etate sospese tre corse giornaliere in partenza per Mezzolombardo e Male e tre in arrivo dalle suddette località. Su tutta la linea, circolano Ininterrottamente i carri spartineve per il servizio di sgombero. IciefsmlusqcPtrdOvpqnzmlmmsormzsucridCapi cchppcanaddfdplpqsmsOliprSL«gpsrLldudaccpgcmltIllfpicfvi1Piflsasdscazrtdsltvdlr Il Carso trasformato dalla bufera in un angolo di Siberia Trieste, 3, notte. La bufera scatenatasi ieri l'altro e che perdurò per tutta la nottata di eri e parte di questa mattina ha trasformato letteralmente il paesaggio carsico in un angolo di Siberia, dove non mancano neppure gli urli di qualche upo affamato. 11 traffico ferroviario subì da principio un forte ritardo ; quindi per la deviazione di una macchina spazzaneve fra Divaccià e San Pietro fu completamente bloccato. Alri treni si sono fermali alle stazioni di Postumia, Divaccia e San Pietro. Oltre il confine, ben 37 altri treni dovettero essere fermati e solamente i più importanti poterono proseguire questa mattina per un'altra linea meno ingombra. In tutte le piccole stazioni del Carso fin dalle prime ore del mattino si è avuto un movimento insoito. A Divaccia vi è un lavoro intensissimo sia per la trasmissione delle informazioni, sia per lo smistamento dei servizi di soccorso. Lungo la linea gli operai lavorano con picconi a liberare il binario dall'enorme ammassamento di neve. IP ristorante della stazione è trasformato in un bivacco, dove NgsostaVo " m'uf 7 «S»aeg^w'bìòecatlvvia lun giorno il piccolo paese ha cambiato completamente di aspetto. Tutte le oste-'rie e tutte le case che avevano un letto disponibile sono state prese di assalto. Centinaia di persone sono in cerca di alloggio, mentre il paese non offi'e che poca disponibilità di ricoveri. Tranne i pochi fortunati, gli altri devono accontentarsi di un angolo vicino al fuoco nella cucina della trattoria. Altri hanno dormito nei vagoni fermi. Dapertuito vocìo e proteste. Squadre di palettatori e spazzaneve in continuo corteo vanno e vengono dalla stazione alla linea Ad un tratto si è sparso l'annunzio che un irono sarebbe partito e allora si è assistito ad un accorrere di gente infreddolita per il sonno perduto e perchè lassù fa veramente freddo. Alle 9,15 è partito con circa 24 ore di ritardo sull'orario il primo treno per Postumia. Da Trieste è arrivato l'accelerato, che poco dopo è partito per Divaccia. Or;;, gradatamente, per quanto lo permetterà il solo binario disponibile, si inlzierà lo smistamento dei molti treni in giacenza presso le varie stazioni. A Divaccia e San Pietro del OaTso tutti 1 binari sono occupali da lunghi convogli fermi, da treni di tutti i generi. Il bilancio della situazione si può ricostruire in questo quadro generale: la linea bloccata sul Carso e San Pietro e nel tratto fra Divaccia e Lesece Auremiano; due treni di lusso « un'altra trentina fra merci e passeggeri sospesi e bloccati alle stazioni di partenza o di passaggio; locomotive di soccorso inviate con centinaia di operai a sgombrare la linea. • Hangar crollato presso Como La rottura di un tubo dell'acquedotto Como, 3, notte. In seguito alla copiosa nevicata della scorsa notte, è crollato l'« hangar» di Villa Obno, nel quale era custodito un aeroplano « Macchi • di proprietà di una società privata che lo adibiva al turismo aereo. Sul posto sono accorsi i pompieri, che hanno demolito completamente il capannone. Sembra però che il velivolo non sia rimasto gran che danneggiato. La neve, che è caduta abbondantissima, oltreché sui monti vicini, nella pianura, ha ostacolato le comunicazioni, specialmente tranviarie. Si segnala intanto la rottura di un tubo dell'acquedotto della Comense. Il guasto ha provocato un grave allagamento In via Barelli e un avvallamento di terreno, nel quale sprofondò ancho un'automobile che vi fu pai tratta a fatica. Sul posto venne inviata una squadra di operai che, chiusa la presa d'acqua e scavala una fossa profonda oltre tre metri, individuò il punto di rottura del tubo ed iniziò i lavori di riparazione. Cosi 1500 operai delle tintorie Comense e Pagani rimarranno per alcuni giorni inattivi. L'Arno decresce Un cadavere in un fosso Firenze, 3, notte. La piena dell'Arno e di tutti gli af. fluenti, nonché dei vari fiumi della Toscana, è in decrescenza. Nessun grave allagamento, oltre quelli già segnalati, si è più verificato. In località Osteria di Arnaccio, nei pressi di Cascina, è stato tratto dalle acque di un fosso il cadavere di tale Darlo Del Punta di 30 anmi. Sembra trattarsi di una disgrazia. A Calci si è abbattuta ieri una furiosa burrasca cori forti raffiche di vento e abbondante grandine. La violenza del vento ha assunto forme cicloniche, sradicando alcune piante di ulivi. Un fulmine è caduto sopra la torretta della Certosa, provocando lievi danni materiali. A Carrara il maltempo imperversa e sui monti è caduta in abbondanza la neve. Nelle cave più alte il lavoro ha dovuto essere sospeso. Una frana che sfonda una casa a Napoli Napoli, 3 sera. Questa notte un .violentissimo temporale, accompagnato da frequenti scariche elettriche, si è abbattuto sulla Duìit'i Al Vomirò e a Capodimonte ?i scariche elettriche nanno arrecai U-ì 1vi dMini alle"cabine che trasmettono"!l'energia alle abitazioni private, e mal- tè case sono rimaste al buio. Intanto'un grave allarme si verificava fra gll|abitanti di un nala/-/n in vi-i Nnriv« me frana si staccava dalla collina; e il tufo e 11 terriccio si abbattevano pcon fracasso contro Io stabile, aprendo una breccia nel muro, In corrispondenza della scalinata del palazzo, una parte della quale crollava. I pompieri, prontamente accorsi, sono rimasti tutta la notte sul posto, per procedere alle riparazioni più urgenti. Anche In altri punti l'opera dei pompieri è stata necessaria per arginare gli allagamenti. La piena del Tevere e dell'Aniene Roma, 3 notte. Dalle quattro alle sei di stamane la piena del Tevere è rimasta stazionaria. Notizie pervenute da Orte annunziano ancora un nuovo aumento della piena fuori porta San Paolo e presso la Magliana, dove le ncque del fiume straripando hanno invaso le strade vicine. Sono stati compiuti alcuni salvataggi di famiglie bloccate da parte dei pompieri, che hanno pure distribuito 11 pane ad altri abitanti costretti a rimanere nei loro casolari circondati dall'acqua. Con pontili costruiti con cavalietti e palanche, si è riusciti a trarre In salvo una ventina di persone. 11 li vello dell'acqua ha raggiunto il piano dell'autostrada Roma-Ostia e lo ha som merso. Il transito è quindi interrotto l'orcie collocate nei punti più perico losi, con la loro luce gialla Indicavano 'iN»»»*» cne n.on si passava Anche 1 Amene ha straripato presso il P?.nte Cassio, inondando i prati_ vicini, Gli « occhi • del vecchio ponte Nomentana sono già ricoperti. Il prof. Eredia, avvicinato da un giornalista, ha detto che il periodo piovoso iniziatosi il 23 del mese scorso è prossimo'a esaurirsi. Ha aggiunto che la (indagini scientifiche, condotte in più regioni del Mediterraneo sulla base delle osservazioni pluviometriche l'accolte in passalo, possono consentire di affermare che l'annata 1029 farà parte di un gruppo di annatf, nelle quali le precipitazioni non dovranno essere scarse, e che le annate con abbondanti piogg'.e proseguiranno con qualche intermittenza fino al 1034 per dare posto poi ad annate meno ricche di pioggia. Il drammatico salvataggio di un naufrago Lampedusa, 3, notte. Adesso soltanto si è venuti a conoscenza di un difficilissimo salvataggio. Il trabaccoùo San Giovanni Padre, al comando del signor Francesco Osienso, malgrado l'infuriare di un violentissimo temporale, accudiva alla (onsueta pesca quando ad un tratto l'equipaggio scorse una barca capovolta ed un uomo aggrappato ad essa che invocava soccorso. L'Ostenso dette subito ordini per il salvataggio del naufrago; salvataggio che fu compiuto dopo due ore di eroica lotta contro M mare terribilmente sconvolto dalla tempesta. Si trattava del capitano dell'imbarcazione che dtslmpegna il servizio postiale fra Coertina e Sfax e che veniva trasportato, a Sfax e consegnato al personale di quella capitaneria. (nss(SlcssrNmnNN