Il tentato furto di un prezioso dipinto

Il tentato furto di un prezioso dipinto Il tentato furto di un prezioso dipinto a , o a o , è o a rae a e a i n io ta eia l el eeo o oti di à. a e rino o- e oa o A i, e iresca.,n. Nel santuario di Paitone, frazione del comune di Nuvolento, lungo la 6trada per la riviera del Garda, è custodito un prezioso dipinto del pittore bresoiano Alessandro Borrvicino, detto il «Moretto». Contro questo quadro insigne, meglio conosciuto com» « La Madonna di Paitone », si è srferrato nella notte da! 30 al 31 dicembre un audacissimo tentativo ladre«co. U Santuario, una piccola e graziosa chiesa, sorge suBe pendici dirute di un monte roccióso, che fa parte della catena dell'anfiteatro morenico del Garda, in una insenatura detta « l'Oliveto ». La località 6 isolata e dal più vicino abitato di Paitone si impiegano per giungervi a piedi circa venti minuti di cammino. Approfittando del temporale che imperversava la notte di domenica, i ladri erano arrivati fino a circa 800 metri dalla trazione con due automobili, e di là si avanzarono a piedi verso il Santuario, sulla cui destra, come appiccicata al tempio, vi è la casetta abitata dai custode don Guglielmo Momhelli con la madre e un fratello. I ladri si portarono sul lato sinistro del Santuario, saggiarono il muro con lo scalpello e trovata una sporgenza formata dalla nicchia costruita per l'organo, praticarono nel muro spesso circa 40 centimetri, un foro sufflcento per il passaggio di una persona. Entrati, forzarono la porticina dell'organo e si trovarono ne! tempio Fu facile allora, aporto il cencelletio del presbiterio, accostarsi all'altare. Quale strano intervento abbia a questo punto interrotto l'opera dei ladri non si sa, pia è certo che nessuna traccia di violenza fu riscontrata sul grosso cristallo che protegge la pittura, uè sulla cornice in legno intagliata e dorata che lo inquadra. Lunedi mattina, alle 7, entrando in chiesa a celebrare la Messa, don Mombelli vide con sorpresa il quadro della Vergine scoperto.. Allarmato compì una rapida indagine e. allora scorse un foro praticato sull'organo. Avverti subito del fatto 1 fabbricieri, i quali si affrettarono ad informarne i carabinieri di Rezzato. Accorse il maresciallo cn 1 suoi militi e rilevate le evidenti tracce dell'audacissimo tentativo, le carreggiate recenti lasciate dalle automobili, fino al punto in cui si erano arrestate, pensò subito a dar notizia dell'avvenuto alle competenti autorità e innanzi .tutto alla direzione generale delle Belli Arti a Roma. La mamma di don Mombelli, ha raccontato che quindici giorni or sono due signori vestiti con distinzione, le si erano presentati chiedendo di vedere il quadro, ma essendo assente il figlio sacerdote, ella si rifiutò, ed allora gli sconosciuti si accontentarono di visitare la chiesa e poi si allontanarono. 91 ricorda anche che prima della guerra un contadino, entrato nel santuario, aveva sorpreso due sconosciuti ta piedi sull'altare con le mani sul quadro. Il contadino si era attaccato alle campane, facendo accorrere 1 conterrà zzami, ed j due sconosciuti furono accerchiati e condotti dai carabinieri di aàVardo. Poi il quadro durante ia guerra fu portato a Roma con altre opere- d'arte e nel 1919 riportato con grande solennità al Santuario dove è gelosamente custodito. Il dipinto è una deli! e più pregevoli opere del « Moretto ». il quale, per com missione di comunità, aveva dipinto verso 11 15n0 la scena della Vergine apparsa nel 1533 ad un contadinello serdo-muto, che miracolosamente aveva acquiistaio la parola e raccontato che la Vergine gli aveva detto di av venire le autorità essere suo desiderio che in quel punto venisse costrutta una chiesa. Una copia del quadro si trova nella Pinacoteca di Dresda, e per qualche tempo fu ritenuta autentica Ma il noto critico n'arte Giovanni! Morelli, treht'arini fa dimostrò che il dipinto autentico era invece questo di Paltone, tanto più cbp in quella di Dresda, manca la figura de! contadinelllo. Ora, pensano i contadini rii Paitone, a montare la guardia, al prezioso quadro, mentre fervono le indacrini per scoprire gli autori dell'audacissimo e per fortuna mancato tentativo truffaldino. ClrmclnLPfnVvnfdsTcAGlslepd

Persone citate: Alessandro Borrvicino, Guglielmo Momhelli, Mombelli, Morelli, Moretto

Luoghi citati: Dresda, Nuvolento, Paitone, Rezzato, Roma