Impressionante serie di sciagure stradali

Impressionante serie di sciagure stradali NEBBIA E> MALTEMPO Impressionante serie di sciagure stradali j I I j i ' 5 e r e e Il pauroso salto nel Naviglio Le vittime sodo salite a quattro Il gesto eroico della donna annegata Milano, 27 notte. Perdura vivissima l'impressione per le due tragiche sciagure avvenute la scorsa notte a oausa della fittissima nebbia. Un'automobile privata e un autobus carico di 33 persone sono precipitati, come è nolo, nel Naviglio. 11 comm. Carlo Porcile proprietario della macchina è annegato mentre due amici che erano con lui di ritorno da una partita di caccia, il comm. Romeo Ugoletti, condirettore del Credito Italiano e il prof. Filippo Cattaneo, primario al nostro ospedale, unitamente allo « chauffeur » riuscirono a salvarsi. Il comm. Porcile, che contava 48 anni, era assai noto negli ambienti industriali milanesi. La salma, estratta dalla vettura dopo sforzi inauditi e che avevano richiesto da parte dei pompieri lunghe ore di lavoro, restò deposta lungo la sponda del canale tutta la notte, vegliata da parenti e amici accorsi da Milano. Solo nel pomeriggio di oggi, dopo le constatazioni di legge si è proceduto alla rimozione. Il giudice istruttore comm. Montanari stamane si è recato a Trezzano per eseguire un secondo sopraluogo nel tratto dove precipitò l'autocorriera e per rilasciare il nulla osta per il trasporto delle salme al cimitero monumentale. Il rappresentante della legge ha sottoposto a lungo interrogatorio il conducente Ripamonti dell'autocorriera il quale ha conformato che il luttuoso sinistro è stato causato dalle condizioni del fondo stradale alquanto viscido per la nebbia, dalla scarsa visibilità e dal fatto che ile sponde del Naviglio sono prive di parapetto. Egli procedeva con prudenza ad andatura ridotta quando avvenne il ribaltamento. Stamane 1 pompieri si portarono ancara a "Prezzano per procedere all'estrazione della pesante autocorriera e anche per permettere il transito dei barconi diretti ailla darsena di porta Ticinese con i loro carichi di sabbia e laterizi. Un'altra squadra di militi ha operato sondaggi sul fondo del canale per rintracciare il corpo di una quarta vittima che faceva parte della comitiva del gitanti, il signor Enrico Brandlnali di cui non si ebbero notizie dopo il sinistro. Due, come è noto, furono le vittime accertate fra le 33 persone che erano nell'autocorriera, tale Dionigi Bianchini e la sua nuora Maria Luigia Santerla. Precipitato l'autobus nel Naviglio e rimasto miracolosamente in posizione orizzontale, il guidatore ruppe alcuni vetri e riuscì anche ad aprire uno sportello aiutando i passeggeri a salire sul tetto. Il vecchio Bianchini era pure riuscito ad essere issato sul tetto dell'autobus; ma si crede che, spinto da qualcuno degli altri scampati, sia ricaduto nell'acqua. 11 marito della povera signora perita, quando ha avuto conferma del lutto che l'aveva colpito, ha narrato fra i singhiozzi che, appena avvenuta la disgrazia, aveva preso in braccio la moglie e, rompendo 1 vetri di un finestrino dell'autobus sommerso, aveva tentato di uscire da quell'orribile prigione. Per quanto indossasse il paletot che lo appesantiva, sapendosi buon nuotatore, sperava egualmente di poter raggiungere la riva traendo in salvo anche la moglie. L'Impresa era certo disperata. La povera donna se ne rese perfettamente conto e ad un certo punto, sentendo che 11 marito perdeva energia, si svincolò a viva forza da lui e traccomandandogli in un voto supremo la loro unica bambina, si lasciò portar via dalla corrente. Il marito tentò invano di riafferrarla. Vide che dalle riva le venivano gettale delle corde, poi per alcuni istanti fu sommerso dal colpo d! un naufrago cadutogli addosso dal tetto dell'auto. Quando tornò' a galla riuscì a stento a giungere ailla riva. Nella mattinata, e nelle prime ore del pomeriggio sono continuati 1 lavori per l'estrazione dalle acque del Naviglio dell'automobile di proprietà del disgraziato comm. Porcile e dell'autobus della ditta DaniUi. Le macchine finalmente sono state riportate all'asciutto. Nell'interno dell'autobus s'è ritrovato 11 cadavere di un altro degli infortunati gitanti. Il numero delle vittime delle due disgrazie automobilistiche è cosi salito a 4La quarta vittima è appunto il signor Enrico Brandlnali fu Carlodi anni 54 abitante in via Pestalozzi n. 1, zio della giovane sposa Maria Luigia Santerla travolta nella spaventosa catastrofe col suocero Dionigi Bianchini. Le quattro salme sono state provvisoriamente composte nella camera mortuaria del cimitero di Trezzano e ricoperte di fiori in attesa del nulla osta dell'autorità giudiziaria per il trasporto a Milano. Proprio nel punto dove ieri spra s! ebbero a deplorare lo due disgrazie mortali e ohe anche nei passati anncostò la vita ad altre persone sono In corso opere di sistemazione e difesaopere di cui già l'Amministrazione provinciale si è occupata preventivando una spesa di circa 10 milioni. Le opere di sistemazione del Vigevanese non potranno essere iniziate che all'epoca dell'asciutta del navigli e cioè ai primi di marzo dell'anno prossimoInvestita da una motocicletta Serravano Seri»il, 87, notte. Starnane, certs Marinoni Anirela. dirstta a Vercelli, giungendo in bicicletta nel pressi di Serravalle. avvertiva alle suo spalle 11 sopratrplungere di una motocicletta. Mentre la donna stava per spostarsi verso il lato destro della strada, veniva Investita con violenza dalla motocicletta stessa e lanciata, dopo un salto di parecchi metri, con. tro la scarpata della strada. Ma il motociclista invece dt fermarsi a soccorrere la donna, si allontanava a pa?za velocità, riuscendo cosi a rendersi Irriconoscibile. La povera donna veniva raccolta da alcune donne che le prodigavano le prime cure, ma essa, ormai, min dava quasi più segni di vita, avendo riportato ampio feI rite alla schiena e la frattura del capo. iLa Marinoni, trasportata all'ospedale, versa 'tuttora In gravissime condizioni. o r a a s , m. ci a o aie . i, ua e ea ci gdi o o a il ogoil e o iel li a ane e ei a e a e roo o è a rTre disgrazie automobilistiche nel Bresciano Brescia, 27 notte. La foltissima nebbia che da qualche tempo avvolge la città e più la campagna, è stata causa di numerosi investimenti, di cui tre assai gravi. La scorsa notte, nelle vicinanze di Bezzato, un'automobile guidata da tale Ziliani Evangelista, di Brescia, proveniente dal Garda, raggiungeva ed investiva il meccanico Cesare Angoscini, trentenne, che faceva ritorno in bicicletta verso la città. 11 ferito veniva raccolte dalla macchina e trasportato al nostro ospedale, dove veniva ricoverato per commozione cerebrale e frattura della volta cranica. Presso Coccaglio stamane alle 11, la automobile guidata dal proprietario Policelli, proveniente da Milano e diretta a Monlalcone, nel sorpassare un carretto si urlava violentemente con altra vettura procedente in senso inverso. Le macchine rimanevano avariate ma delle persone a bordo soltanto lo chauffeur del Policelli, Aldo Tisato, di anni 37, da Monfalcone, riportava una ferita alla testa, per la quale veniva condotto all'ospedale di Brescia e ricoverato con prognosi riservata per sopravvenuta commozione cerebrale. Il terzo incidente è avvenuto stassera a San Polo. Il tranvai a vapore BresciaMantova ha investito un camion con rimorchio carico di formaggi, il cui guidatore, ingannato dalla nebbia, si era spostato sul binario. La locomotiva del tram, dopo aver spinto i due pesanti carri per una ventina di metri, deviava. Lo chauffeur Luigi Cavalieri, pilota del camion, riportava nell'urto ferite al torace, mentre il suo compagno Battista Ghidini, di anni 27, riportava la frattura del piede destro. Motociclista vittima di uno scontro Genova, 27 notte. Questa sera alle 24, in corso Italia avveniva una mortale disgrazia. Il carbonaio Gino Muti di 19 anni procedeva su di una motocicletta sul seggiolino posteriore della quale si trovava l'elettricista Romolo Moriondo di 19 anni, quando in una curva si scontrava con una automobile che procedeva fuori mano in senso contrario. Il Muti, sbattuto a terra, aeceueva quasi subito in seguito alla .frattura della base del cranio; il Moriondo ha riportato ferite giudicate guaribili in una diecina di giorni. glmcmcagVupgGGantfAsddv Due morti e tre feriti ad Airasca In an tragico incidente d'automobili Pinerolo, 27 notte. SI ha notizia da Airasca di un tragico incidente automobilistico nel quale due persone hanno perduta la vita. Il capitano aviatore Passamonti Armando di 40 anni, da Aquila, e l'amico Mecini Cesare di 24 anni, nativo di Roma resideni' entrambi a Milano, il mattino di Natale, a bordo di una otto cilindri a guida Interna, erano giunti a Villar Perosa per visitarvi la famiglia Bosso. Trascorsa la giornata a Villar Perosa, venne progettata a sera una gita a Torino. Sulla macchina, di proprietà del Passamonti e da esso guidata, presero posto 11 signor Rosso Giuseppe di 24 anni e le di lui sorelle Giuseppina di 29 anni ed Ester di 26 anni. La mamma del Passamonti, rinunciò invece alla gita. Verso le ore 23 1 gitanti erano di ritorno. La macchina attraversava a fortissima andatura il concentrico di Airasca. In una curva assai pericolosa, e che già fu causa di altri incidenti stradali, all'incrocio della strada per Vigone, causa l'umidità del selciato, l'auto sbandò paurosamente verso destra e, primi, che 11 guidatore riuscisse a riprenderne il controllo, andava a cozzare violentemente contro un muro laterale. Al cozzo segui immediatamente un forte colpo determinato dallo scoppio simultaneo di due pneumatici, cui fecero eco grida di terrore e di angoscia. Accorsero subito numerosi cittadini col parroco teologo Lorenzo Quaglia. La macchina era ridotta ad un ammasso di rottami, e da questi uscivano lamenti strazianti. Gli infortunati vennero sollevati con ogni cautela. Il più grave apparve subito 11 capitano Passamonti che era in stato' agonico. Il saoerdot« gli somministro gli; estremi Sacramenti; infatti il poveretto spirava appena raggiunta la vicina Casa Parrocchiale. Degli altri componenti la comitiva 11 Rosso Giuseppe aveva riportato la frattura della base cranica 1? sorella Ester la frattura dell'osso frontale, e la Giuseppina la frattura del femore sinistro. Più fortunato il Mecini se l'era cavala con alcune contusioni di non grave entità. I feriti a mezzo di auto-ambulanza della Croce Rossa della nostra città vennero trasportati all'Ospedale Civile di Pinerolo — ove vennero ricoverati d'urgenza. — Malgrado le più sollecite cure il Rosso Giuseppe decedeva questa notte alle ore due senza avere ripreso 1 sensi. Le condizioni della Ester sono gravi e per essai sanitari si sono riservata la prognosi; la Giuseppina, se non intervengono complicazioni, guarirà In due mesi. La notizia della tragica disgrazia ha destato un profondo senso di cordoglio a Villar Perosa, ove 1 Rosso sono conosciutlssimi. Il Giuseppe vi eserciva un negozi di tessuti e mercerie, mentre la sorella Giuseppina è titolare dell'ufficio postale. Tragico destino: il Rosso Giuseppe Io scorso inverno era a mala pena scampato dalla morte in una grave caduta dalla motocicletta, avendone riportata la frattura complicata di una gamba. Pioggie torrenziali in Sardegna Cagliari, 27 notte. In tutta la provincia nella notte scorsa si è abbattuto un violento temporale causando lo straripamento di vari torrenti. Le acque, scese in gran copia nel rione di Quartuccio e in specie nella località Fiumane, hanno causato gravi danni ai giardini, seminati e agrumeti. Il torrente, ingrossatosi, asportava un certo numero di capi di bestiame. Moltissimi rurali di quella regione sono stati costretti a rifugiarsi nella chiesa di Sant'Isidoro dove hanno trascorso la notte pregando. A Muravara il contadino Salvatore Più, volendo attraversare col suo carro a buoi sul quale era anclie un suo figlio undicenne il torrente Sapicocca, enormemente gonfio, Incappò in un fossato profondo circa sette metri. 19 carro veniva travolto dalle acque. Il Più fu salvato da alcuni contadini accorsi, mentre 11 figliolo, sparito fra i gorghi, fu poco dopo ripescato cadavere. Pure in quel di Nuoro, dopo un lungo periodo di siccità, si sono da aldini giorni scatenati violenti acquazzoni, causando gravi danni. La pianura di Arzana è completamente allagata e la montagna è devastata dalle pioggie torrenziali cadute'in questi giorni. Molte case sono crollate, ma non è ancora possibile precisare l'entità dei danni, perdurando tuttora il maltempo. Anche molte greggi son andate distrutte. Dalla provincia giungono notizie del traffico interrotto in alcuni punti delle ferrovie e In molte strade provinciali e comunali. Molte famiglie son rimaste senza tetto. gsdpiarldpcdssuntlGs'p'bdcnfdaQgnsmi g; gladvgcfatGasdMssdggn«dVtandivgdcnpsepfpacsdsanpnndeatdlmvTcsiCcAn€ipcdipenpnt