La catastrofe dell'«Artiglio» in un altro racconto di testimoni oculari

La catastrofe dell'«Artiglio» in un altro racconto di testimoni oculari La catastrofe dell'«Artiglio» in un altro racconto di testimoni oculari Nel giardini della stazione di Porta Nuova, si vedevano aggirarsi nel pomeriggio di iori due giovanotti i quali, benché tenessero a guinzaglio due ma gniflei cani da caccia, non avevano affatto l'aspetto di cacciatori. 11 caratteristico modo di camminare li rivelava per uomini che non hanno l'abitudine di stare sulla terra ferma. Essi erano infatti due marinai che fanno parto dall'equipaggio del «Rostro». 11 gemello dell'e Artiglio >, la cui tragica line Jia vivamente commosso tutti, Alfredo Fresco di 20 anni e Iride uriasco di 95, entrambi di Diano Ma ma> &i souo „rrlJoiaU otto mesi 0r , , n 5. . .„,. ,n. c UJ' ""0SJro" sono ;T' '" '" ffhilterra, dove hanno portato a ter 'n1me !l rIf-"Pero dl ^ vaP°rc carlcodi ionie. ~ Quell'operazione e stata fortunata c, hQtul0 dp;tp , dm marInBli _ Vi abbiamo guadagnato ciascuno un pre-'»io di mille Uro. e polche si comln ciam cosi bene speravamo che i sue progettati ricuperi si sarebbero svolti felicemente. Invece è avvenuto « disastro * Il Fresco ci dice che quel giorno, rjuan- <iu ou '-"i i-ruu-o, nr.i paino uov* lavo ruvu l'« Arlidio », aveva veduto a Qije 14 egli s<: trovava in coperta , . , , ,. , . . do ad ini rrattn, nel punto dove ravu l'« Artiglio », aveva vednt ..».., n-",,,,».»,. n„, nlT10 prunimii/ar3>[ una tiatnmata, JJOi una c0^™11d'acqua che ricadendo aveva portato un tale scompiglio nel mare che 11 « Rostro » aveva traballato per una bassa ondata. In un attimo tutto l'equipaggio si era radunato In coperta. Tutu d'istinto avevano intuito la gravità de) disastro. Mezz'ora dopo la nave a tutto vapore portava l'ecruipaggio an-gosciato sul luogo dove prima si tro vava l'« Artiglio». Sullo specchio 01 acqua non v'era più traccia del navilo; solamente una scialuppa squarciata andava alla deriva, e sette perSone allo strenuo delle forze si dibat te vano nell'acqua. Subito i marinai si erano affrettati a trarre a salvamento h camerati ai quali venivano prodigate tutte le cure del caso e vanivano pure ricuperati due cadaveri. Poco dopo giungevano anche due barche tran-f5^» I«s|eos,ro- r*ntrava poco dopo r due marinai nel parlare della tra glca fllM5 da1 ioro camerati appaionovivamente commossi. lì Briaxu esclama: « Abbiamo perduto del camerati come non se ne trovano piii, e fra essi P^mbart che erano i miglior, del la marina mercantile. Basta ricordare «argelllni che ha ripescato l'aviatore l">aJ Molln dal Lago di Garda ». In quel tragico speccliio di mare il «Rostro» era tornato due giorni dopoed aveva trovato altri tre cadaveri di marinai, ma gli scandagli fatti dal palombari non avevano dato alcun risultato. In quel punto 11 mare, ci dice il Fresco, è percorso da opposte correnti ed i mortd saranno portati a galla chissà dove. Dopo il fatto, il « Rostro » si era recato a mettere le boe di segnale nel golfo di Biscaglia, ned punto dove sott'acqua giace l'« Egitto», poi era rientrato a Brest ln disarmo. Molti del morti dell'» Artiglio » erano uniti da parentela con gli uomini dell'equipaggio del «Rostro », ln quello stato d'animo non era possibile continuare a lavorare e a lutto l'eauipaggio è stata data licenza di ritornare a casa. I diciannove marinai erano partiti da Brest domenica mattina alle 5; il comandante Carli si era dovuto fermare a Modano per lo svincolo dei bagagli, ma gli altri avevano proseguito perTC,r|rio. Ad eccezione del Fresco e del Briasco. fli altri avevano preso I treni per recarsi a Spezia, Viareggio o ai l'Isola d'Elba: solamente 1 due marinai jj mano Marina attendevano dl partl re aue ore 18 e per ingannare il toni 0 .acevano passeggiare i cani per 1 »dinl deUa stozione - ^ „ ^ eranQ s(a, ^ . .„„,.„„„ „„,i,i ,«„., «imi-equipaggio. Avevano pochi me»l quando erano salite sul naviglio e subito erano diventate le beniamine di tutti 1 marmai. I due cani sembrava comprendessero che si parlava di loro perche fissavano gli occhi int-elligentissim1 sui loro padroni e guaivano in fono sommesso Ma l'ora della partenza del treno e a o, a o tai o 1 a e r . r o a i 'ormai prossima ed i due si avviano|con quella caratteristica andatura iciondolante da marinai di fresco sbar- catl. Salutandoci essi ritrovano la na- turole allegria della gente di mare e ci dicono: « Per due mesi riposeremo « Diano Marina, ma poi ritorneremo sul ■ Rostro» e ci accingeremo all'im-jpresa di ricuperare quel cumulo di mi-;lioni che l'« Egitto > tiene chiusi nei;suoi fianchi. Speriamo che questa Im-jpresa ci permetta di guadagnare un \vistoso premio, e dopo di questa an-j(Iremo altrove. Vi sono ancora tanti tesori sepolti in fondo al mare, e ciòici Induce a guardare con serenità e icon fiducia il nostro avvenire di ricu- peratori. La vita a bordo è partlcolarjmente dura, ina per chi come noi e'nato navigando, essa è cento volte pre- feribile a vivere negli agi a terra. :«>_ '

Persone citate: Alfredo Fresco, Briasco, Carli, Diano, Tutu

Luoghi citati: Brest, Diano Marina, Egitto, Viareggio