In attesa del Natale

In attesa del Natale In attesa del Natale Fervore di preparazione nel movimento delle vie e nella intimità delle famiglie La città he assunto da i-eri le earat«eristiclie e l'aspetto della settimana natalizia. Torino, in questo fervore di vigilia, in queste ore di trepida attesa, ari cui ciascuno sì dedica con cuore premuroso e affettuosa cura a preparare per 1 suoi cari, nella giornata di domani, una parentesi di pace raccolta c di letizia serena, ha consuetudini tutte sue, che ripetono, oggi più che inai, nella dolce intimità della famiglia e nella atmosfera soave delle chiese, visi e costumi squisitamente suggestivi e gentili. Un'espressione inconsueta di gioia sincera e profonda si notava ieri sul volto della rolla frettolosa, che animava gaiamente le nostre magnifiche strade ove, nella notte iniziatasi a meta pomeriggio, il riflesso delle vetrine splendenti disegnava Vaste oasi di luce. Hel negozi «alla Fiera ■Si leggeva, nello sguardo di ciascuno, non più la solita ansia delle preoccupazioni quotidiane e nemmeno il desiderio febbrile di godimento, che suole precedere altre feste, e che in altri anni aveva minacciato di corrompere anche il Natale; ma un senso d'ineffabile conforto, come quello che viene dalla consapevolezza di compiere, ciascuno con i propri mezzi, un pochino di bene. L'antivigilia e la vigilia di Natale sono giornate in cui veramente si può dire che tutto il popolo di Torino trovi il modo d'interrompere per un istante lo sue abitudini laborióse e metodiche, che lo spingono a percorrere itinerari limitati e invariati tra la casa e l'officina o l'ufficio, per riversarsi 6ulle strade con spirito ilare e col pensiero teso alila gioia, che con le sue compere d'oggi, potrà recare domani alla famiglia. Non v'era chiasso smodato, ieri, nè allegria rumorosa, attorno olle vetrine invitanti, ma una sensazione diffusa di pacata serenità. Nei negozi gastronomici ove i buoni torinesi sostavano ieri e più sosteranno oggi, nell'intento d'adornare la propria mensa, in omaggio alla tradizione, con qualche cibo diverso; nei magazzini di giocattoli, dove si può dire che tutti i genitori di Torino passino in questa settimana a comperare, ciascuno nella misura del propril mezzi, un po' di felicità per i loro bimbi; in tutte le botteghe, insomma, di qualunque genere, ove si offrono oggetti utili per la casa o per le persone, c'è stato fervore di movimento. Passeggiando per le vie più affollate del centro e dei rioni, mescolandoci tra il pubblico che si assiepava dinanzi alle vetrine, abbiamo raccolto l'impressióne, dai discorsi uditi e dalle osservazioni fatte, che un criterio di serietà e di saggia selezione presiedesse in massima alle richieste dei compratori. Invece" di ricercare ninnoli inutili, oggetti lussuosi ma non necessari, ciascuno si preoccupava di chiedere generi di abbigliamento personale o articoli casalinghi, che avessero un valore sostanzialmente pratico e di Immediata necessità. Per le lunghe strade dei rioni al mercato di Porta Palazzo, e tra i bancherottoli della fiera di corso Vittorio, l'affollamento è stato intenso. Le buone mamme del nostro popolo non hanno mancato di comprare le pupattole per le femminucce, 1 cavallini e le trombette per i maschietti, sapendo di quanta infinita allegrezza riempia l'animo dei piccoli il dono anche più modesto purché ricevuto a Natale. Cosicché, si può prevedere davvero che /domani nessun bimbo torinese rimarla senza il suo giocattolo. Le mamme eanno che dove non arrivano i loro modesti risparmi, giunge la mano sollecita delle opere assistenziali, che si sforzano, attraverso le loro mille ramificazioni, di penetrare dappertutto, di non lasciare nessuna casa, per umile è povera che essa sia, senza la bellezza, di un conforti Alberi di Natale • Presepi Intanto, scuole, asili, istituti hanno .riaperto le aule, già chiuse all'inizio delle vacanze, per i loro gentili convegni di beneficenza. Patronati e comitati hanno raccolto offerte dai negozi, dalle ditte e dalle persone più abbienti, hanno innalzato alberi di Natale, nei quali gli occhi, spalancati per la meraviglia, di tanti bimbi .poveri hanno veduto il paradiso dei loro sogni, mentre le mamme nel 'pacchi natalizi, hanno trovato, accanto ai giocattoli, indumenti di lana e vettovaglie. Contemporaneamente, numerosi Pre sèpi, costruiti da mani di artisti, si sono inaugurati presso chiese, istituti o collegi offrendo, in cambio d'un obolo, a frotte di spettatori benefici gran di e piccini, la visione azzurra e gen «ile. della capanna di Betlemme, con 11- Redentore nella culla, e intorno i pastori accorrenti, e, lontano, la cavalcata dei Re Magi. Tra gli altri, an che quest'anno riscuoterà applausi e simpatia il Presepio vivente dei sor donatiti. Del resto, tutte le manifestazioni re ligiose della settimana natalizia hanmo richiamato in numero assai maggiore degli anni scorsi la folla dei fedeli. Non vi è chiesa cittadina che da otto giorni, specialmente nelle funzioni serali, dopo l'ora di chiusura degli stabilimenti, non sia gremita di popolò. E questa sera, per le messe di mezzanotte, tutte le parrocchie cittadine, dal Duomo alle chiesette della periferia, ospiteranno grandi masse di fedeli. . Fasta ali intimità a di paea E* dunque in un ambiente di pacata intimità e di alto e sereno raccoglitqento spirituale, che quest'anno Torino celebrerà il suo Natale, segnando un decisivo ritorno Verso la squisita essenza e U purissimo significato della sacra solennità cristiana. Oggi, mentre ciascuno torna alla sua Lsa recando il pacco natalizio, dopo corse per gli acquisti nella città tato rivolga cristianamente il pen¬ ssnntinpminmvsrnzpAPqsizdPigCa siero, non più ai godimenti della men sa, ma alla famiglia od ai figliuoli. E così la toeletta natalizia di Tori no si illeggiadrisce anche per il fasci no gentile di quest'atmosfera rinnovata, satura di desideri onesti e di proipositi buoni. Domani, anche gli uomini più turbati e distratti dalla lotta per l'esistenza e dalle esigenze del momento, proveranno una consolazione ineffabile, forse mai come ora sentita, nello stringersi alla famiglia con fermo cuore e con sicura fiducia nell'avvenire. Allietiamoci, pertanto, di questo passo compiuto nel Natale 1930 verso la riconquista delle più schiette tradizioni della nostra gente, che sono tradizioni di bellezza morale, di poesia semplice e di sano amore. g. cor.

Luoghi citati: Betlemme, Torino