La fesca accusa dell'assassino della vecchia

La fesca accusa dell'assassino della vecchia La fesca accusa dell'assassino della vecchia Giovinezza scioperata - I polsini macchiati di sangue - « Anch'io sono un disoccupato» - L'accusa alla Rossetti accolta con generale incredulità Milano, 15 notte, taNulla di nuovo fino a stasera negli anterrogatori del feroce assassinio della povera Gramlacci, il diciottenne Sielio Bentinl. Egli si trova al cellulare come si trova la disgraziata liglia della vittima la signora Giulia Hossetti, accusata di complicità dal delinquente che non ebbe ritegno di denunziarla quale sua tstigatrice. Attive ntanto sono state le indagini della polizia per illuminare meglio la bieca igura del Benlini. accertando i suoi precedenti. Triste vita milanese Stelio Bernini è tiglio del capomastro Secondo Kutrllt oi Forlì che conta ora 60 ann. Il giocane non porta il nome del padre essendo questi separato daJla moglie dopr breve tempo dalle nozze Unitosi poi con lo signo mia Antonietta Uentini, da quest'ultima Il capomastro ebbe'6 figli, quattro dei quali sono ora sposati, il quinto e snidato attualmente in Libia e l'ultimo è lo Stelio Dieci arni or sono — secondo quanto ehhj n dichiarare l'assassino — su* madre in un momento di sconforto, si tolse irunicamente la vita gettandosi sot'o un treno. Due anni fa il giovane venne a Milano ctin 'intenzione d' cerca- lavoro, trovan do ospitalità presso la sorella Giannina sposata da qualch- anno e dimorante in via Fontana, 47 Ben presto per6 la condotta dello Stelio doveva sollevare le proteste ed I richiami della sorella. Pur mostrando una certa assiduità al lavoro 11 giovane amava frequentare amie, non raccornandabli intrattenersi fuori di casa sino a larda ora della notte ed era inoltre proclive alle menzogne' Visti inùtili i 'richiami e' le esortazioni; un bel giorno la sorelP s vide costretta, a mandarlo fuori di casa Fu..appunto in quella circostanza ch'egli'si stabiliva allore presso I zia sposata in seconde nozze col signor Mario Bonacossa, in via Spartaco. H3 Anche il soggiorno in questa casa fu breve poiche, egli dovette un'altra volta bussare alla casa delia sorella. In questo periodo, come hanno potuto assodare j carabinieri, lo Stelle aveva falsificato a carta d1 identità facendo in essa figurare di avere 20 anni. Lo scorso anno in seguito all'Intervento del padre, venute appositamente a Milano, l giovane ritornava nuovamente presso i Bonacossa I quali cercarono sempre di fare il loro meglio per rimetterlo sulla buon;, strada. La sera di saluto, dopo avere compiuto l'orrendi delitto lo Stelio rincaso poco prima delle 20. La famiglia Bonacossa stava già cenando nel retrobottega Dopo il dellti» r.'assassino prima di presentarsi ln casa della zia. quando era al portone di casa si accorse, e solo allora, che ì polsini della :am1cia erano tordi di sangue. Senza smarrirsi andò nel cortile, si rimhocci1! due volte 1 polsini stessi, quindi dopr avere compiuta affrettatamente l'operazione, entri"» in casa. ostentando una certa sicurezza. - Come ma' cosi tardi? t- chiese 11 signor Bcnacossa — MI sono lermato con gli amici per strada... Poi non apri più bocca: si sedette con fare stanco al tavolo, rapidamente mangiò un piatto di minestra ed un pezzo di formaggio. All'anulare destro aveva uno dég'i anelli rubati poco prima alla povera Gramiacci. 11 Bonacossa. al quale non sfuggi questo particolare, subodorando nel fatto qualche cosa di poco pulito, preg'1! la moirlie di domandare al nipote quale fosse la provenienza di quell'anello. Ma la signora non ne ebbe il tempo poich"\ consumata la cena, li giovane, dicendo che doveva subito uscire per trovarsi con deirlt amici, si mute» la camicia e gli abiti. Indossando quelli cln solitamente metteva nei giorni di festa, quindi si allontani"». Pili fard» anche i Bonacossa uscivano di casa e non rientravano che dopo il tocco, quando cioi l'arresto dello Stelio era già avvenuto. Dove si sir recato il giovane subito dono la cena non è stato ancora assodato. Fatto sta che verso le 23.30 egli l'Mpins1 torpcgimvavgdddnvdnteleadleuvimqlsdfitcaslifdfassvcctfs1 Uigassncirgin<Bstnqlipcdfdcpfgmvni„ ..:„ <s . i tritornavn nuovamente in via Spartaco Lper rincasare. 11 tenente Mangano col Iisuoi collaboratori, prese tutte le op- eportune misiuc precauzionali, stava Ria in appostamento Quando l'Ufficia- in che ern in abito borghese vide ri'àssas>inS^ inmarerandrone di casa «gli si avvicinò — Senta — disse — sono un disoc cupalo; mi può aiutare? — Anch'io sono disoccupalo — ri atspo«e secco secco lo Stelio. — Cosa r?,,vSo Min lir-iil - ! dvuoie cne "ii" "« i Le confessione e l'accusa ■■■»■»»•"■■ " ■■•■»■■ |II dialogo tra 1 due continuò ancora'tper breve tempo finché portalisi en-ctramili sotto la luce della lampada elettrica, posta all'inizio delle scale, il tenente Mangano potè senz'altro sincerarsi che colui che «li stava di fronte era proprio il Bentini: il piovane, che aveva avuto cura di mutarsi g-li abiti, si era dimenticato di cambiarsi la cravatta, sulln qtialo sipiccavu nettamente una macchia di sangue. _ Lei e Bentini! - esclamo allora l'ufficiale. - vede ohe la conosco. Alla risposta afrerrnntiva del giovane Immediatamente dai loro nascondigli balzarono il maresciallo Uosa e due carabinieri che. afferrato per le braccia il giovane, lo spinsero in un attimo in una automobile che filava immediatamente virso la caserma di via Guglielmo Pepe. Non appena il giovane venne portato nell'ufficio del comandante la stazione, veniva iniziato il suo iuterrogatorio. , , , , — Voi sapete perche siete stato por- Csnprdndidoacg ato qui? — chiese 11 tenente Mangano l giovanotto — Io no. vorrei domandarlo a lei. — Allora ve lo diro io: voi siete assassino della povera Gramiacci Mentite se avete il coraggio 1 11 resto è noto: la confessione stropatagli, gii ubili insanguinati, la ireneuda accusa lanciata coniro la Bos etti di cui spergiurava di essere stai"amante, il drammaticissimo confron o con le smentite della donna dispe ata Nei quartiere di Porta Volta la imressione per il fosco colpo di scena he e venuto ad aggravare il misfatto ià orrendo, ha suscitato la più penosa mpressione e quanti conobbero ed av icinarono le due donne non esitano d affermare che si tratta di una spn entosa ripugnante menzogna la si nora Giulia Bnssetll e concordementp ipinta come una figlia affettuosa. • evotissima alla madre. Fra le din-' onne regnavano raccordo, la devozlo e e l'amore più perfetto. I precedenti della Rossetti La portinaia ha narralo che l'ultima olta die vide il Bernini — il giorno ella consumazione del delitto, essa on avverti la sua presenza - fu mar edi scorso Disse che veniva a trovare e due donne dopo una lunga degenza ali ospedale, dove era stato a curarsi ; una malattia polmonare. Il tuo con egno non parve sospetto, nè tradiva una eccessiva confidenza. Tuttavia e ero che la signora Giulia non fu bene mpressionata sul Dentini, perche, fu ;n uella circostanza che raccomandr- ni a mamma di non ^p^ire quando era ola in casa, specialmente ■ all'operaio ella rodio • perchè non le ispirava iducia. . . ........ Sàbato'sera, min servetta assai in elligente della famiglia deli'ing Zari he ahitos-pure-ni 'erzo piano di fronte all'appartamento occupato dall'uccisa cendendo le scale per ondare in cun ina a prendere dei carbone, incontri l giovane sconosciuto che saliva e la issò con insistenza. ».a ragazza, crendnsl oggetto di una galanteria, ne u seccata e borbotto qualche parola a! suo indirizzo. L'altro continuo alire. Più tardi, rientrata in casa, ella corse lo stesso giovan che già si troava nell'appartamento della Gramiaci, affacciarsi all'uscio per guardare hi giungesse e. come la vide, si rirasse prontamente rinchiudendo in rena la porta quasi contrariato. Lo sciagurato giovane, a delta della tessa zia e dei suoi capi diretti nel officina, ha l'apparenza di una docile Umidezza che invece è falla di scon rosiià e di ripicchi. Redarguito, pian eva tanto m casa (inani,.- sul laverò; nche se percosso, non reagiva, luti orda rassegnazióne corrucciata era ! ua sommessa protesta. Dicono i Boacossa che in casa egli commise picoli funi, alienò ìlcuni abiti usati, si mpossessò di piccoli oggetti d'oro, di ottami, di monili di un orologio d'ar genio e via dicendo, senza confessare nai, anche di rronte ali evidenza Si assicura che un nuovo confronto avvenuto nel lardo pomeriggio ira il Bentini e la signora Bossetti,' ma si asicura pure clic nessun nuovo elemeno sarebbe emerso Insistendo entrambi nella loro posizione; il Bentinl, in quella crudele ed accanita di accusare a donna come sna Incitatrice e coni plice; la Bossetti viceversa nel gridare con tutta la sua anima la propria in docenza Pare che lo sciagurato, di fronte alle disperale proteste della donna, alla fine abbia denotato una certa perplessità. Fatto è che nessuna prova oggi ha potuto portare a con forto della sua tosi. Domani, al Monumentale. *wa eseguita l'autopsia olla salma della vitti ma infelice, straziata dalla ferocia selvaggia del giovane e terribile crimi naie. ilcclatsmtdReDzSdnctPdlccA«vmrsssvmsbcdulta«lccincisscmn

Luoghi citati: Forlì, Libia, Milano