La nave che cercava i tesori

La nave che cercava i tesori La nave che cercava i tesori è saltata in aria per lo scoppio di 500 tonnellate di esplosivo ì! piazzamento delle mine nella carcassa di una nave affondata e la tremenda esplosione L'« Artiglio », scl!e= vato a trecento metri d'altezza da una immensa colonna d'acqua, affonda, frantumato, nelP Oceano == Dodici morti compreso il comandante e sette scampati == Le imprese degli audaci esploratori degli abissi Parigi, 8 notte. Un laconico teledramma, pervenuto stamattina da nelle Ile alla prefettura marittima di. Lorlent annunciava che la nuve italiana Artiglio, attrezzata per il ricupero dei tesori esistenti a bordo ili rinvi affondale, era saltata in aria ieri, domenica, in prossimità dell'isola llouat, verso le 10, colando a picco in pochi secondi. La posizione in cui la nave è scomparsa è a. 47 gradi 25 minuti 32 secondi di latitudine e 2 gradi 50 minuti 20 secondi di longitudine ovest. X.a catastrofe è avvenuta mentre /'Artiglio proce* deva a far saltare i resti del. vapore Florence, affondato nel 1919 durante la guerra, e la evi carcassa, a bordo della quale si trovavano 500 tonnellate circa di esplosivo, costitulv.a un pericolo permanente per la navigazione attraverso il passo di Quiberon. Tre palombari avevano immersa nel pomeriggio di ieri un certo numero di mine per far saltare la carcassa del Florence; essi erano poi rimontati alla superficie e. avevano dato all'Artigli»che si trovava a duecento metri di distanza, il segnale convenuto per procedere all'accensione delle miccle. La formidabile esplosione T.e tonnellate di munizioni che si trovavano a bordo del Florence esplosero nel tempo stesso delle mine. Lo sconvolgimento prodotto da questa formidabile esplosione tu tale che l'Artiglio, ■ridotto addirittura in briciole, affondò immediatamente. L'esplosione aveva provocato un getto d'acqua alto trecento metri, che era slato scorto da parecchia persone che si trovavano sul litorale. Afa esse avevano creduto che si trattasse di una tromba d'acqua. Il comandante della Marina di Lorient vetttie avvertilo della catastrofe dell'Artiglio dal semaforo dell'isola Uoedic, di dove era stata, udita una violentis-ima esplosione a cinque miglia a sud [della Peignonsc. mentre si scorgeva unenorme getto d'acqua e di fumo intuii zarsi all'altezza di trecento metri. Il vapore Rostro, appartenente esso pure alla Società di ricuperi italiana cui apparteneva t'Artiglio, e che si trovavaa poche moltadi^^^e^^rombo dell esplosione si portò immediatamente in quella direzione. Il Rostro raccolse i cadaveri dei due palombari che galleggiavano e sette uomini di equipaggio di cui quattro feriti vennero trasportati di notte,a Bcllc-lle-cn.Ver. Pai primo esame non sembra che essi siano gravemente colpiti. Gli scomparsi sono: Bartolotti Giacomo, capitano dell'Artiglio ; Luigi Demelgassi, radiotelegrafista; Maurizio Morelli, cuoco; Amerigo Itamela, mozzo; Antonio DcglVina. ingrassatore ; Felice Bresciani, macchinista; Tadoldi Enrico, fuochista; Cortopassi Romualdo, marinaio; Vglieri Costante, marinalo; Bargellini Alberto, palombaro. Si sono salvati: Itaffaeli Amedeo, nostromo; De Nardi Tiziano, macchiniMa; Raffaeli Mario, marinaio; Vivaldi Antonio, fuochista; Cortopassi Valente, marinaio; Sartinì Giulio, marinaio; Filippini Giorgio, cameriere. I due cadaveri rinvenuti galleggianti sulle onde sono quelli dei due palombari Alberto Gianni e Aristide Franceschi. Le due salme sono state raccolte' a bordo del nostro che si d ancorato nel porto di Palais. Il capitano del Rostro che si era immediatamente recalo in aiuto dei naufraghi, ha dichiarato : « Domenica verso le 14 l'Artiglio rerminava i suoi lavori nel punto dove alcuni avanzi di navi presentavano un carattere pericoloso per la navigazione e dovevano essere distrutti. Uno di questi avanzi era quello del Ville d'Angers della cui distruzione il Rostro era stato incaricato. L'altro, lontano circa]tre miglia, «ra U, Florence. Quattromine erano state collocale contro luchiglia di questa nave dai palombari dcll'Artiglio. Quando l'Artiglio si tvjallontanato più di duecento mefrHHr-i.tr' dato r,,rdiiic di far saltare ■mine. In quel momento una algantcwsca colonna d'acqua, che raggiungcval'altczza di trecento metri si innalzò con terribile rumore verso II ciclo, sol- levando l'Artiglio clic fu completa-JUii,trullo e che ricadde nella im-Rr .•/(_ mmKK voragine apertasi nel mare da» l'esplosione dell'importante carico di esplosivo che si trovava a bordo ilei t'iorcucc. imme " ■i trovava a bordo deldlalantenlc il Rostro sl a r a a * amhvlt.j.i oimju oi. c tccui» a,» mui/u in...catastrofe, insieme a una nave da guer-\dra parlila da Lorlent, avente a bordo U\crecò svi luogo della catastrofe, ove cominciò u drammatico salvataggio dei naufraghi. Cno dopo l'altro vennero issati a bordo i 7 scampali di cui 4 avevano ferite che fortunatamente non sembrano troppo gravi» Un avviso si è recalo sul luogo della comandante della stazione marittima, che procederà ad una inchiesta sulle cause di questo terribile accidente. La ricorea dei tesori * /.'Artiglio effettuava da. parecchi anni delle ricerche sul litorale bretone. Esso era sialo incaricato di ricercare l'oro che si trovava a bordo del piroscafo Drummnnt Castle affondato nel 1926 sullo scoglio delle pietre verdi. La nave venne ritrovata dal. palombari il 15 luglio 1929. t'Artiglio aveva pure ricevuto l'incarico di ricuperare il carico d'oro inghiottito al momento del naufragio delt'Egypt. Questa nave si recava da Londra, a Bombati, quando il 20 maggio 1922, mentre si trovava a venutine miglia a nord-est di Ar-Men con tempo nebbioso, venne a collisione col cargo francese Scine, che si recava dalla l'alllce a Le llavre, e affondò. Il piroscafo aveva a. bordo 44 passeggeri e 290 uomini di equipaggio, ni questi u cargo riuscì a. raccoglierne soltanto 230. Parecchi tentativi erano stati fatti invano in questi otto anni per ritrovare l'Egypt. Questa volta, grazie alle indicazioni date dal capitano T.e Barzic, già comandante del cargo afjondatorc, la nave era stata ritrovata e. riconosciuta senza che tosse possibile più alcun dubbio. Essa giaceva a 120 metri di profondità. La chiglia e le superstrutture erano ricoperte da un denso strato di muschio. Si trattava di salvare il tesoro racchiuso nei fianchi della nave. La parola, tesoro non e eccessiva, polche l'Egypt trasportava 830 mila sterline in verghe d'oro e in monete e 250 mila sterline in verghe d'argento, cioè vn milione e S9 mila sterline, che at eorso attuale rappresentano la bella somnui di circa cento milioni di lire italiane. Ma questo tesoro era ra: \Chimo in una stiva corazzata situata in mezzo alla, nave sul terzo ponte e a set metri circa dalla muraglia di tribordo. Il lavoro che si doveva intraprendere per ricondurre alla supertìcie questo tesoro era semplicemenle. formidabile. Ma i risultati ot tenuti dov'Artiglio erano stati più che incoraggianti. Anzitutto era stata ritrovata la cassaforte del comandante, situata nell'appartamento di quell'ufficiale sulla, passerella di navigazione. Questa cassaforte di un metro ili altezza e 50 centimetri di larghezza pesava duecento ' chilogrammi. Sul ponte dell'Artiglio ;ic vennero- tagliate le pareti a mezzo della fiamma o> MtdasdupvfitAledbncbltrlgsvr. a(t■olC:f'erdpgssImtstOcemstqPfncloesidrica e vennero rinvenute lettere uf-\Cfidali, il corriere diplomatico dell'India, degli assegni, dei registri e dei documenti che recavano il nome dell'Egypt e un mazzo di cinque chiavi di quelia del tesoro. Queste chiavi non avrebbero però potuto servire a gran che. perchè, per procedere all'apertura della cassafor te si sarebbe dovuto ricorrere ad altri mezzi, facendone probabilmente saltare la porla con la dinamite nel tempo slesso delle pareti e dei ponti che riprendevano l'accesso estremamente difficile. Un'apertura era già stata praticata, net ponte superiore, ma i palombari avevano dovuto rinviare il proseguimento dei lavori alla prossima primavera perchè il sopravvenire della cattiva stagione rendeva impossibile qualsiasi tentativo. Questi lavori estremamente difficili e pericolosi condotti coti lieta, fortuna ] avevano destato l'ammirazione dei. ] competenti, e in particolar modo deiì ^ammiraglio Stevenson della Marina britannica c del capitano Beck, rapjktTCsentanti gli assicuratori della nave Hkinftuta che fin dall'inizio avevano ■ mkito queste operazioni nelle quali wKtcquixtaggi dell'Artiglio e del [tallio j^i palombari genovesi si erano mo 1 strali all'altezza della fama che giu ! blamente godono, 1 -J ■ ,„„ ,anMIÌDrl.|a ', Un reCKP8ro sonsazionaio zaeinlerptiadd,„lasccodmi FchpMcularanadeUno dei ricuperi più emozionanti «'W. , i„ \ _ .„ zacompiuto dWAriiglio à stato quello ,,.ìnei Golfo di Guascogna, dove, a dieci di\tniqlia da Ucllcllc-cu-Mcrc era colala .A a picco, silurata nel 1018 da un sodo- marino tedesco la nave inglese Elisa- hprhviiio r" „ . j. „ Luffclo di Parigi, appena raccolte e vagliate le informazioni dei pescatori locali, aveva immediatamente tclegra- tato a Genova avvertendo che la aran- U ULIIUVU UVVirilHUU bill tu ginn \diosa salma era costellata nientemeno \che di tredicimila carati di brillanti. Mai nessun re faraonico calò nella tomba con tanta spettacolosa dovizia di gioielli t'\rtii?ll'n levate Immediatamente le k Artiglio, levate immeainiamenie le ancore, alcune giorni dopo si trovava sullo specchio d'acqua oudeggiante so- da la splendente ricchezza degna di \un nababbo orientale. IFurono esplorate immediatamente le profondità dell'oceano, ma l'Elisabethville sembrava inviolabile,- bisognava ficcarla nel ventre alcuni, quintali di tritolo e squarciarla da cima a tondo. Appena innestati i tuoi, l'Artiglio si allontanò di gualchi chilometro e l fili elettrici fecero scoccar" la scintillìi. La detonazione fu spaventosa, le acque ribollirono ver un,-*tt-wo. poi si alzarono in una Colonna vertiginosa che ricadde schioccando e spumeggiando. A bordo, a malgrado della distanza, vo- larono in frantumi tutte le lampade e tutte le stoviallr r\LL vi. , . , u • Dopo l esplosione ', palombari scese- ro nello scrigno colossale e trovarono la cassaforte dorè erano rinchiusi i gioielli. A furia di dinamite, distrus- sero la cabina del comandante, e do- vo sette ore riuscirono a « imbraga-re* la cassa. . Il ventre deH'Elisabethvillu rigurgitd\anche-dodici tonnellate di avorio. /.Artiglio aveva cominciato col ren-a(tersi noto per le prime fortunatissime j■operazioni di ricupero avvenute «'Ilargo del promontòrio di Portofino. 'Come "i\iv uti yiumuuiuuu cu i-uno uno. i:ome si ricorderà, durante, la guerra ■fra stata silurali una nave inglesrì'ecantc a bordo 'ina grande qunntìtn\era recante di materiale ferroviario, ivi comprese parecchie locomotive e numerosi ra- goni. L'opera ai ricupero di tutto que- slo materiale era stata giudicata p7cs-i^ soche. impossibile, e fu con grandi: lInteresse che >.enne seguito l esperi- mento dell'Artiglio. Mercè ì nuovi po- tentissimi scafandri appositamente co struili, e il raro valore, dei palombari tutto il carico della nave giacente ad Oltre 70 7)ielri di profondità venne ricupera/o. /.'Artiglio venne in seguilo esplicando altre operazioni non meno]minali c rischiose, suscitando vasttsAsituo interessamento nella stampa di tutto il inondo e segnatamente mquella americana e inglese t'Artiglio era lungo 50 metri, largoj P, ed era una antica baleniera a noni fdeate. della portata di circa CHI /oii-i nettate. Haliti Società operazioni ri-: cuperi marittimi era stata trasformala insieme al gemello Rostro per tali operazioni. Comandante dell'Artiglio era il capitano Giacomo Bertolotto di t\Camogli. Le due navi avevano sospe zo le operazioni di ricupero dcU'Egypt a dovevano tornare a Genova, ove gli equipaggi sarebbero rimasti inaltiii, ina regòiarmenle pagati, fino all'aprile prossimo, epoca in cui sarebbero ritornati a Brest. Però in seguilo a preghi-ra del Governo francese, t'Artiglio c il Jrtisiro si portavano nellejacque di. Bèllc-lste per procedere offajdemolizione ilei F"lo..-"nre affondotoìdurante la guerra e che 'impacciala ■,„ ,„„.,„„.<„,,- i„ ,,„„ 'ila navigazione. Le due navi l'anno\scorso avevano eseguito operazionluconslmill per altri due piroscafi affoii dati. Esse operavano a distanza di due miglia una dall'altra. Fra gli scomparsi, tfett Artiglio sono [i palombari Gianni .liberti e Aristide Franceschi, entrambi di Viareggio, che si erano resi lamnsi per il ricupero della sttlrnn dell'aviatore Dnl Molta, nel Ingo di Garda. Le saline del naufraghi appena ricuperale saranno portate ite''Italia. I lavori pisoli per i' ranno ripresi dal Rosi» nave del genere ap^Z»SJF'7 • !tosilo e da un altra Viareggio, S notte. Soltanto un anno fa il reounfaro della salma dell'eroico maresciallo al Molin rivelò al mondo l'esistenza un gruppo di palombari viareggini «'W.gi" da mollo tempo erano apprez-, zati per a oro genia ,t.i teuiicn ed :1 ! ,,.,.„ Voraggi.. incomparabileWil capo La commoziooe di Viareggio di questo gruppo di urdinicntosi era | Alberto Gianni, nato a Viareggio, | trentanove anni or sono. Carattere Proclive ad (igni sana audacia, si de idicò per molto tempo, por passione più'che Por lucro, all'arte difllcila del pa lombare, cui sembrava renderlo par ticolarmente adatto ri corpo atletico ed il torace resistente. Scoppiata la guerra, il Gianni fu arruolato ionie i,, .... .,!]., ,15 f e.s;I. <f e il n. p i .i "o ri e "* li Sp-z in ti ove fU Incorporato' nella categoria' spe ciale dei palombari. Egli ebbe modo di porsi tminediatamentè Ih luce co recupero di un bastimento viureg f!n2 aftondato all'ingrosso del porto ,„ Speziai aVenck» urtato in una delle mine di sbarramento* .Sempre nel gol fo della Spezia, per una prova disgra\zi-na di immersione, un jsotiomariiir I1!!_ "l,ova costruzione affondava poggianrio su un fondo di oltre 4n"metrì li caso del sottomarino era particolarmente tragico. Quaranta uomini eranoti bordo, e per ess; l'unica salvezza ho.) poteva attendersi elle dalla su perflcie. In disperati tentativi di recu pero profusero le loro energie gli uomini migliori della Marina. Il Gianni sì rivolse direitarnente ni 1 ammiraglio Solar: chiedendo di es sere posto alla prova e l'ammiragli! gli accordò i mozzi necessari e ìop portùh'n autor!;-!}, per cui dopo circi dodici ore di immersione (allora il pe riodo massimo era di poche ore) co concorso del maresciallo Fioravanti "9.'!".m I'1"r"-'1 :ìli. imbragare il som mergibile, che potè cosi essere soUe vat0 !llla superficie, restituendo la vita a quaranta persone ed una nave prc ziosa alla patria ì, 'o sforzo era stato cosi grave che "venuto"è (h^W'"'.re^fo""'0 semi l'ospedale, ove rimase dege^moK1 giorni. li Gianni venno inviato succes sivarnente in missione in Spagna, po\lul\>0[T-\m. recuperi. ti Saio^Utto?a vane imprese. Varie doti egli aveva j rivelato sin da giovane, e a sedici ari Isuecie^d^nor ' ri. Neil noto economo, una a •".ppli'-'iiii! a; velie ri Nel arino «piruniitp -il--i> n-,. ri . n- ginali nppifcazjo" "t Uiveitóifs"! scniyve inerenti alla Marina, furono daideate, talvolia progettato e : i:r>con un mia mercati aceVta'v-nr^,^^ ^de. Il suo stuello maggio re, per..., era assorbito dalle fndàf.n per il perfezionamento dello scalali,lro fi di tutti gli attrezzi chi lift ! nnlnmhaii i>l 1 >i..,ii. no i palombari, ed il trotto di 'Mlunghi studi fu illustralo in uh tempofortuna fandro spe primo po dalla stampa, quando i p&m rortuntt li tentativi pel ricupero ilè'i tesor unscosti aeìl'-Bamt, misero in luce lii suatorretta di osservazióne ed il suo sca]. A^'ff],^d< sciale che ha re-io a lui pe. -srfiile di violare j-'li abissmarini ad oltre cento metri dj/, prò«,M«o„» .„rihSme (hiamò intorno a se mj pugno di concittadini e li fece'suoi valorosi compagni di lavoro. Solo daquesto momento ebbe inizio la fortuna del Gianni e dei suoi compagni,'aiciiiitdei quali burino trovato oggi con lula morte. .La notizia della sciagura toccata ;ilVArtiglio ha toccato direttamente icuor;., di tinta la cittadinanza viareggina che in questi suoi figli vedevespresso e rappresentato il generosS?2?il il ™ii& 1™n!}ar7,' 11 <f,tmnlascia la moglie con quattro giovanjpoì*(trono a" Danzica uria èia jìkiì - t ~— ' = Anche gli altri scomparsi erano notissimi. nella nc*tra città. ■mi ■ 1 PI* 1**414 ' • A' n • UH hitleriani Ut uanZlCa rifiutarlo/ di partecipare al Governo Coni- e noto i na^na°social's!l"Viclamorosajvittoria elettorale in bai,, alla qualeìeMi avrebbero potuto partecipare a fniverna insieme con gli altri Parlitibnrghcsis In seguito iilK» preciso dtspo\sm%ni inljiartite da Hitler, la frazionouìaztonal-socialisla ha dichiarato oggdi non poi ir parte della coalizio m estera noti meglio precisate (pie gli hitleriani si Lmiii-gm [poggiare !e frazioni antimarxiste. Commidatura dell'ailuale Sottosegretario aglciò per considorn^ioni di politicamunii op L'Ambasciata polacca di Berlino in attssa de! sitciseEscrì ci Siioll Berlino, * notte. Le dimissioni cleU'Amhnsclatore po lacco a Berlino, Kholl, sono siale «e-F^ A sostituirlo pare sarà destinato II dottor Twardovsky. che 111 Ministro inAustria. Rure molto quotata e la candìEsteri, Wysokxi. 1 « • -Il comandante Franco sì troverebbe in Baviera Berlino, 8 notte. Un giornale tedesco informa ehe il ideimi aviatore spugnolo Franco. Pigilo in circostanze romanzesche dalla une, è giunta Ih questi giorni in1 mania, c si trova in 1:11 castello de ila Baviera, ospite di un baione d origine spagnola, tuo intimò umico