La tragica morte di Umberto Fracchia

La tragica morte di Umberto Fracchia La tragica morte di Umberto Fracchia ; 1 i Roma, 5, notte. Verso le 10 di stamane si è sparsa improvvisamente negli ambienti lette-1rari e artistici e nelle redazioni dei !giornali deflàa capitale la voce della morte di Umberto Fracchia. P>>«P-' no la voce veniva poco dopo confer- maio, umberto Fracchia si era spento alle 6, io, vittima di una tragica ra- talltà, Ieri sera lo scrittore era rientrato nella sua abitazione, in via G. B. De Hossi verso le 22, e si era trattenuto a lungo nel suo studio per scrivere un progetto di proclama letterario nel quale si invitavano gli scrittori italiani a lavorare per un'arte più umana e completa. Tale proclama, che in linea generale aveva concertato ieri stesso con l'on. Cipriano Oppo, avreb- he dovuto essere pubblicato nel pros- „i_„ i„n-,,„i,„ ,„,!„,.„,i„ simo numero dell Italia Letteraria. Il freddo pungente del'.a notte e la mancata accensione dei nella casa da lui abitala, avevano in- dotto il povero Fracchia a ordinare lilla cameriera di accendere un po' di curbane in un braciere, che era stato posto dinnanzi al tavolo dello studio, La moglie di Umberto Fracchia, si- gnora Druna, era rimasta a tenere compagnia al marito per qualche tem- po', poi si era coricata in una stanza immediatamente attigua allo studio. sin Umberto Fracchia ha lavorato sin verso le due e si hj^.^*^^ ricalo. Ma nella notte 1 acido caroo.nico, che si sviluppava dal braciere, aveva saturato l'ambiente, agendo per-nicio=amente sui due addormentati, • ' 1 FraVliia * la mosHc! che si sono al- zat Alle ore cinque d*. mattino la si- gnora Bruna s .è destata^ AvjS^^-uno stiano malessere, a dest..to i !i:;,H10;-,";"!Tr,-, Z-! ha chiamalo'u ?n™«Hnnn n r'i • ,-icsc i/> „o L?m. ?w£ n,J Hnfmncftnn noce, il -ivnnrln cur-T di informare dei- •l,,,«ri.,X il nittm-e Memmo Genoa e taCidentc il pittore Memmo benua e Mann, e : dottor Aldo Tosott.^^- troppo agni cura ed ogni tentativo dei sanitari sono stati vant. Fracchia sino all'ultimo istante ha onservuto. perfetta lucidità di mento sieme ai medici colonnelli De Maria sierne ai intuii» wwm» ,!.,„,. n„ Nicola, il figlio dottor G'.oigio ^De noi ha presentito la fine tanni-nome. Ad un cer:o momento anzi ha hlesto alla domestica di portargli delcaffè. Sdraiato sopra un sofà vi rimaneva per alcuni minuti. A Memmo Genua che io confortava ha detto: «Va molo, ma potrebbe andar peggio». Toro dopo si e alzato ed ha fatto qualche passo yer=o la fine- -tra, mi. improvvisamente si c abbat-tute esanime al suolo. La sua finesi .leve all'azione deleteria dell'acido irbonico ed u paralisi cardiaca. Maria Martini, G. B. Angioletti. Arnaldo Fratelli, Alfredo Gargiulo, Tomaso SUlani e moltissimi altri. Hanno telegrafato le loro condoglianze S. E. Federzoni, Presidente del Sena to S F U"0 Ojetti il nostra Diretto-re* Curzio Malupaite, che era legato all'estinto da particolare affezione, il La signora Bruna Gracchia è ormai fuori .pericolo, ma trovasi in uno sta- to di grave abbonimento per la scia- pura clie ro*i atioremente .l'ha colpita. Umberto Fracchia era nato a Lucca il 5 aprile ISSO da padre piemontese e do madre ligure. Aveva pubblicato i suoi primi lavori artistici, prose epoesie, nella rivista Liriche, da lui fondata nel 1912 insieme ad Arturo Onofri. Fra il 1912 o il '13 aveva pure collaborato alla Tribuna. Nel 1914 era entrato a far parte della redazione dell'Idea Nazionale, dove scrisse forti articoli per l'intervento. Alla guerradopo, essendo stato nominato corri-spondente da Paripi del Corriere deltaSera. Tornato in Italia, organizzò iltrasferimento del periodico a Uomo, do-va prese il nuovo titolo di Italia Lei-leraria. Nell'Italia Letteraria egli hama consL. ì,-ìcp. ....... wC,« ....untenuto lino all'ultimo la carica di msiPliere delegato della società edi- Lo scrittore . a ^ morte ha sorpreso^ Lmberto Frac £f ™J »°men£ P>u "™°ln"sua WdtTtagSi duta ^ puDblicazione dl „Ar,gem„ „ roman70 cne g]| dicdt! subit0 un nome ed una fisionomia inconfondibili nella nostra letteratura —, s'anda- unfildivatoNfemil gido■nanceohlaFdasudprosità• tùcne tradusse prima « Il pedante gab- mvva spiegando con un ritmo largo e icuro. Egli aveva Iniziato giovanissimo la propria carriera letteraria pubblicando un libro di novelle j Le Vergini » 1008). Ripetuti viaggi nell'Oriente Mediterraneo gli diedero per alcuni anni motivo ad una serie di articoli pubbllcati sulla Tribuna. Nel 1!>12, insieme con nitri amici romani, fondò una riv;?tn- Urica. '<? cui origini egli rie- voco quando mori Arturo Onofri in m Delrartlcol0 de„a Flern Utterarta. Fu in quello stesso torno di tempo bat0, dj cirano dl Bergernc e poi „La ieffgerma u) xill Ulenspiegei » di Cal,j0 De rjoster Ma già aveva eomlnCjat0 n collaborare suir/dcr/ Nazionale quando questo giornale era ancora settimanale; più tardi,- divenuto quotidiano, egli ne fu redattore, poi redattore-capo. Sul medesimo giornale scrisse una serie di articoli politici che in. parte raccolse nei volume « Ve- nfzelos contro lo Stato di Atene » frscuav(estpqao nizeios contro io stato di a . .. - .„ ^^im Anche più tardi, quando orienta-;ntosi decisamente verso la letteratura, p non partecipò più alla politica mil1-( tante, egli considerò sempre la vita sepolitica come un'attività a cut lo scrit-ì bsentirsi estraneo,\d un calore, d'uomo chc nella concrete/-^ st sentirsi estraneo,"dcliltiM in un suo egoismo di letterato., d politica come una scosft viva è affli orientamenti e alle ufo,'"le politiche portò sempre, oltre tecl)0 u" Interesso di oss.Tva.torn. anche, cm S0('lale cIel Pacie in L'ul vive ed è aci,tadino' xcdo una 1)1130 «'nzione, d]]na ^ )]n motIvb forHl Der a „ t d, e8prinierne la sl.an. (|.,2/a ^ form.n inllnm.t,alc, delle pa role e disperati di non poterlo far de- ghamente ». E aggiungeva: «Perciò vogliamo qui dichiarare — e in quo una reniti eri un motivo di forza per (issedra,° estraneo al proprio tempo che in«no seri* amo anzi d vivere nel no ^ ..^ ^ anfma. fJegjd(, dtiUt0 consiste quasi lutto il nostro prò-1 lgrammo — la nostra piena, totale, incondizionata adesione e solidarietà con il tempo nostro ». Più tardi, commentando l'allocuzione di Mussolini alla Società dog! jgmSuautori, poteva scrivere nel medesimo jSg|orna]0 sui rapporti fra letteratura e id 'parole: L1 .'11 Principio morale su cui popP1?110, CJU rapporti è-quello generale dell'ade quod agis sfnSsuoi grandi richiami ». In questo senso Umberto Fracchia era un cittadino nuovo, permeato della nuova realtà del fascismo. Ma in lui, e per natura e per aspi razioni, prevalse lo scrittoio. L'opero ncll« lascia non è di gran mole; e come aavrebbe potuto se egli s'avviava prò-,dmvlczle,l?rat0: è d uno scrittore di primo ordl"e' un roman^^f .cne,.Kha aS' ?u'n'? ™° 0 dl,e bellissimi libri - e Pf£f. dire capolavori, se l'idea del capolavoro in Italia non fosse ancora ",vnV0Ji?todan °"mp»che nubi _ alla stona dc,!a nostra letteratura, Dono la Pausa della guerra, usci ,n perduto amore», romanzo Iniziato tmsrgnrinel 191e condotto a termine noi 1920. nE Questo romanzo, nella ristampa re-mcen*c- reoa lln'a brevo avvertenza del- ul'autore: «Nel licenziare alle stampe -1 dice - questa nuova edizione del s»° Prlmo romanzo corrotto di quaN, ll l'onestà dello scrittore; cetto che egli aveva dell'arte corno di una realtà cho si sviluppa, si conqui sta con sforzo e volontà. «Il perduto amore ». scritto in forma autobiopra fica, rappresenta lo svolgimento della gati insieme da un filo romanzesco ,. i.vito sentimentale di un uomo: ì tre.u episodi onde è essa formata sono le- svnminp na collana di smeraldi. Ma più che il lo romanzesco, è la vita psicologica i questo giovine ciò che interessa viamente; è l'arte cor; cui tono descrito le tre donne, Daria. Silvina e Luisa. ella fresca intuizione di queste ligure emminili, '.ria l'arte Ui Frucchia tocca momenti assai felici, clic sono quasi preludio delle indimenticabili paine che egli poi saprà scrivere sulla orma in « Angela » e nella « stella del nord». «Angela» uscì appena due nni dopo il primo romanzo; ed è ertamente uno dei più bei romanzi he si siano scritti in Italia dopo «Maavoglia » e « Piccolo inondo antico ». Fracchia lo scrisse a 3S anni, c ci ha ato con esso la prova migliore della ua arte di romanziere. L'intuizione ei sentimenti vi e acuta e sicura, e puro avvolta da un non so che di umooso o poetico, da un alone di fantaia, da una trepida, umanissima pieà. La figura di Angela perde, in virù di questa delicata partecipazione morale deMo ^riytóré, quanto in lei i può essere di arido o doloroso. Di ronte a.lla, situazione rii Angela, uno crittore realista' btiocentesco, oppure un giovine modernissimo neo-realisia avrebbero posto in rilievo crudamente e il primo con un gualche presuppoto retorico e umanitarisiico) i tratto psicologici, la vicenda interiore di questa donna e i suoi casi esterni; ci avrebbero dato o una trancile, de vie] essbmnshnbcteI stoupflagzpmrgapsdlo una squallida radioscopia d: senti- td■ tun .beldissimo romanzo. \m' gmmatiL f*^rcf&"d^VM'op8^~atj»noesIa p " ' Quando « Angela » usci, la critica poe soprattutto in luce quel quasi fla- besco alone che avvolge la povera „donno, la misera meschina esistenza no' *o"ni e l'< v ini :..„',.,* o,r,„..' ,.,!'to delicato tratteggiar figure, quésto! fdonna, la misera me i maestro Zlmolo, i uo speranze, o la delimita figura, di]«un bambino su cui si concentra Vnt4*etto di Angela e del vecchietto, Parve]*araneristico dell'art., di fracchia quo-1 «armonioso, gentil.- .-fumar degli"sfon-1 udi, questa capacità di intuire e ren- paaM , _,.,;„,'„,.,, „„., .,razja ^ „iere | senti pozione morale, un fsenso di venta intima, .una pena per {rvivere, che msolo la poesia, sotto forma di bontà ,e carità, può consolare o addolcire, [sS'è detti, 'he Fracchia e stato uno Wdei nostri romanzieri che ha saputo,pn dolorosa esperienza del darci le figure di donna più indimenicabili. Di donne e di bambini. Si eggano nella raccolta, di novelle Pie- jola geme d; citta uscita dopo « Angela », i racconti c Bello, ma non cammino » e « Una notte nella staziono di Silvi ». Auclie qui una grazia pensosa, una delicatezza malinconica, ma in- dSieme uno U.rza incisiva se non cru- da, ch'é il segno più prorondo dello L"- " scrittore. Le stesso singolari qualità »é facile ritrovare nel romanzo uscito nella primavera di quest'anno, « La Stella del nord ». Anche qui la figura rIllrcsttrnotila che avvolge Ceiosie è sfuggita alla iiiirobile attenzione psicologica\sdel romanziere. Cosi si dica di Ju-.smenlicabile. L'arte di Fracchia ha tra- dvoto ili Celeste una delle suo più fe-liei riuscite di romanziere e di psi-i cologo: nulla di quello morbida gra-\Azia, di quella patetica e volagc malin-ÌSche avvolge Ceiosie è sfuggitaUtieberà. Mi k impossibile pensare che queste mie parole siano pe.r uno scrittore scomparso. Avevo visto Fracchia di recente e m'era apparso ancor, più giovane di quando !o conobbi, or sono parecchi anni. Scherzava come un ragazzo; progettava molte cose, lira n una stagione fenice: creativa piena tli trutti Pensava ad un altro romanzo, mentre ne stava ultimando uno mlovo. aveva raccolti molti ma . „ y. Lnvòrava ,,,, fe,t!St0 ^nl. lv m via buona .eiuuiu lui. :ui un;, ioiih; i un ajuil.0 Povero Umberto! q. titta rosa. il suo pensiero ave-l edndIcvMllpasvcceldssenza crudezza va un chiaro equilibrio; sensibile, unmnissinio, il suo cuore era, nei momenti di confidenza, quello di un nni-urlo. La letteratura italiana ho perù ut o con lui una l'orza; i giovani,

Luoghi citati: Atene, Italia, Lucca, Roma, Silvi